Videogiochi > Kingdom Hearts
Segui la storia  |       
Autore: REAwhereverIgo    31/08/2012    5 recensioni
E se un ragazzino biondo di nome Roxas si ritrovasse per caso a casa del singolare scienziato Axel Flame?
Per scoprire che cosa succederà non vi resta che leggere!
La storia è OOC, quindi chiedo scusa per eventuali cambi di caratteristiche dei personaggi... Buon divertimento!
Genere: Commedia, Erotico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Un po' tutti
Note: Lime, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Altro contesto
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

 

Nottata fuori casa

Che quel bacio era diverso dagli altri, Roxas lo aveva capito da subito. I primi due erano stati dolci, gentili, per niente affrettati, mentre quello… cavolo! Gli faceva girare la testa, si sentiva frastornato dalla passione che Axel ci stava mettendo. Deglutì, cercando di riprendere fiato, ma l’altro non lo fece quasi respirare, si staccò un attimo e riprese subito a torturargli le labbra.

A-Axel… che… che fai?sussurrò, un po’ impaurito e un po’ eccitato dalla situazione.

Sono cose che non si chiedono, si sentono e basta” gli rispose l’altro.

Ma se vuoi un aiuto per capirlo allora ti accontento” proseguì.

Eh?” domandò lui, ma il rosso lo prese per i polsi, che fermò a terra, e gli salì sopra, sorridendo, poi riprese a baciarlo. Roxas sentiva il cuore battere nelle orecchie e il sangue fluire tutto nel suo basso ventre.

Quando l’uomo si appoggiò al suo bacino sentì la sua erezione premere contro il cavallo dei pantaloni ed esitò un secondo.

Ma salve” lo salutò sorridendo. Il biondo arrossì e cercò di tirarsi su, ma l’altro lo tenne fermo a terra.

C-che dia… diavolo fai?” chiese sospirando.

Davvero non l’hai ancora capito?” lo prese in giro, baciandolo sul mento. Certo che l’aveva capito, ma stentava a crederci.

Prima che potesse ribattere qualsiasi cosa, Axel iniziò a scendere, passandogli la lingua sul collo e liberandogli le mani. Roxas rimase fermo, incredulo, senza sapere cosa fare, senza sapere come comportarsi.

Il rosso si mise ad accarezzargli il petto e passò i palmi sui suoi lievi addominali, per poi scendere sotto al tessuto della t-shirt.

A quel contatto il biondo gemette, sentendo il cervello sconnettersi completamente. O quasi.

N-no, Axel fermo!” esclamò, spalancando gli occhi. L’uomo si bloccò, preoccupato.

Che c’è? Qualche problema?chiese, realmente interessato. Roxas arrossì e distolse lo sguardo.

Ti ho fatto male o dato fastidio in qualche modo?

No! Figurati, non è per questo, è solo che… che… sì, insomma, io non ho mai… ehm…

Questa è la tua prima volta?” dedusse il rosso, accarezzandogli una guancia. Il ragazzino annuì, sempre evitando di incrociare quegli occhi verdi come lo smeraldo.

Ehi?” lo chiamò il rosso, prendendogli il viso con le mani e costringendolo a fissarlo.

Guardami” gli ordinò. Lui si arrese a quel tocco, incapace di respingerlo.

Non voglio fare niente che non vuoi fare anche tu, intesi?” lo avvertì. Il biondo sgranò gli occhi.

Non ho detto che non voglio!” si affrettò a precisare. Poi arrossì ancora.

Ho solo detto che non… non so come si fa” ammise. Axel lo accarezzò, per poi baciarlo.

Non avere paura, ti prometto che ti aiuto io” giurò.

E non farà… non farà male?” domandò Roxas preoccupato.

All’inizio un po’ sì, ma poi giuro che ti piacerà da morire

Promesso?” si assicurò, guardandolo ansioso.

Piccolo Roxy, ricorda una cosa: devi sempre fidarti di me. Memorizzato?

Memorizzato” annuì il biondo.

Da quel momento e per l’ora e mezza successiva, non riuscì quasi più a proferire parola.

 

 

Tu hai mai detto ai tuoi genitori di essere gay?” stava chiedendo Roxas, appoggiato al petto di Axel, un po’ di tempo dopo.

Non ne ho mai avuto bisogno. Insomma, mi trucco da quando avevo tredici anni, non credo che ci sia molto da dire, no?” rispose lui, sorridendo.

Dev’essere stato facile, allora” immagino il biondo, sospirando.

In realtà no. Papà non voleva un figlio omosessuale e mia madre… beh, lei è un personaggio. La vedevo poco perché lavorava come attrice in teatro, quindi viaggiava spesso. Quelle volte che ci incontravamo per caso in soggiorno mentre lei finiva di truccarsi per uscire mi diceva che non le importava molto se mi piacevano gli uomini o le donne, bastava che non le tornassi malato di AIDS

Che famiglia simpatica” commentò il ragazzino, ridendo. Anche Axel si mise a ridere, un po’ nostalgico.

In compenso ho trovato persone meravigliose al di fuori di lì. Larxene in primis, con il suo carattere un po’ particolare, e poi anche Demyx, e tutta la banda di matti che c’era a cena con noi l’altra sera” disse.

Anche Saix, vero?” indagò Roxas. A quel nome l’uomo si irrigidì un po’.

Sì, anche… anche Saix. Ma lui appartiene a un’altra epoca della mia vita” rispose.

Il biondo si girò su un braccio e lo fissò, appoggiando la testa sulla mano.

Racconta” lo spronò, davvero interessato. Axel sospirò e fissò le stelle.

Andavo alle superiori, facevo l’ultimo anno. Lui era più grande di me, ma continuava a venire al liceo perché era stato bocciato, anche se non ne ho mai conosciuto il motivo. All’epoca si faceva chiamare Isa, anzi, credo che sia il suo nome di battesimo. Forse dopo si vergognava e l’ha cambiato, chissà. Fatto sta che un giorno si fermò a parlarmi e diventammo molto amici. Eravamo inseparabili. Passai il più bell’anno di scuola mai vissuto, e iniziai ad innamorarmi di lui. Era bello, era forte, era intelligente e poi non mi giudicava per quello che ero, né era geloso della mia memoria fotografica. Alla fine glielo dissi, quando ormai eravamo diplomati e pronti per l’università. E sai cosa rispose? Me lo immaginavo, e devo dire che mi interessi anche tu. Immaginati la felicità. Fu lui a prendermi la verginità, non te lo voglio nascondere, anche perché non sarebbe giusto” ammise. Si fermò, ricordando.

E poi? Cos’è successo?” chiese ancora Roxas, curioso.

Poi, una volta avuto ciò che voleva, si è alzato dal letto… mi ha fissato… e mi ha detto le persone come te, che si fanno trasportare dalle emozioni, mi danno il voltastomaco. Grazie per aver fatto il tuo dovere

Il biondo spalancò la bocca dallo stupore. Nel vedere quell’espressione attonita, Axel rise.

Già, proprio così. Il tuo dovere” ripeté. Erano passati sei anni e, nonostante questo, gli faceva venire una rabbia indescrivibile ripensarci.

Ma come si può?” domandò il ragazzino.

E’ uno stronzo, che vuoi farci? Comunque io ho cercato di evitarlo per qualche tempo, ma lui usciva con noi, con il nostro gruppo di amici, e non me la sentivo di rinunciare agli altri per colpa sua. Non era giusto, capisci? Così ho fatto buon viso a cattivo gioco e ho ingoiato la bile che usciva quando lo vedevo. E oggi sono qua, con te” concluse. Roxas era ancora furibondo.

Come puoi riuscire a stare vicino a lui dopo quello che ti ha fatto, scusa?” l’aggredì. Alla gelosia iniziale si era sostituita una rabbia cieca per chi aveva maltrattato quel ragazzo. Anzi, no: il suo ragazzo.

Ehi, calmati tigre! Non è niente, ormai è passato. Quello che conta in questo istante è che io sia qui, a stringere te tra le braccia” lo tranquillizzò, abbracciandolo forte e facendoselo stendere sul petto.

Il ragazzino cercò di stabilizzare i respiri affannati, ma non ci riusciva. Era infuriato.

Stai tremando” gli fece presente Axel, trattenendo una risata.

Perché non è giusto!” rispose lui, stringendosi al suo petto.

Che cosa?” domandò il rosso, guardandolo di sottecchi.

Che tu sia stato trattato così. È una cosa da animali e da stronzi” spiegò.

Lo so, ma non possiamo farne un dramma. È una cosa del passato, è successa tanto tempo fa. Il tempo va avanti, le persone cambiano e i dispiaceri si superano. Se rimaniamo troppo attaccati a eventi superati non riusciremo mai a goderci l’attimo. Imparalo, piccolo Roxy” gli suggerì, dandogli un piccolo colpetto sulla fronte con l’indice.

Forse hai ragione, ma la rabbia e il dolore rimangono, no?

Forse all’inizio sì, ma poi te ne dimentichi. È come una ferita: all’iniziò brucia, ma solo se la lasci stare poi va via, altrimenti, se la tocchi continuamente, sanguinerà per sempre e lascerà una cicatrice indelebile. Non voglio nessuna cicatrice sul mio bellissimo corpo scultoreo” decise. Roxas gli dette un piccolo pugno nello stomaco.

Non ti elevare, bellimbusto” lo sgridò allegramente. Axel rise e lo guardò divertito.

Per stare vicino a un Dio serve un altro Dio, non lo sapevi? Per cui se io ho il fisico di una divinità, tu sei una divinità per proprietà transitiva” lo istruì.

Ah, certo, mi scusi tanto!” lo prese in giro il biondo. L’altro, a quelle parole, si rotolò sopra di lui e lo bloccò.

Ehi, non mi provocare, tigrotto” lo avvertì. Il ragazzino, scosso dalle risate, lo fissò.

Sennò che mi fai, porcospino rosso rubino?” lo sfidò. Il rosso iniziò a fargli il solletico sui fianchi, facendolo ridere come un matto.

No, fermo! Ahahahah, fermo, fermo! Non respiro! Ahahahah!” esclamò, piangendo.

Chiedimi scusa” ordinò.

Se lo faccio come mi ricompensi?” gli chiese, cercando di recuperare fiato.

Così” rispose  Axel, avvicinandosi a lui e baciandolo. Gli leccò le labbra e iniziò a mordicchiargli la lingua, facendolo sospirare.

Può essere un ottimo argomento di discussione” ammise Roxas, ricambiandolo con la stessa moneta. L’uomo sentì l’eccitazione crescere: quel ragazzino era un pericolo per la sua sanità mentale. E per il decoro pubblico, visto che lo induceva a cadere in tentazione ogni volta.

Vuoi riprovarci?” gli propose, mordendogli dolcemente il lobo dell’orecchio. Non attese nemmeno che il biondo annuisse: gli tolse la maglietta e si lasciò trasportare.

 

 

Quando videro albeggiare in lontananza, i due si alzarono e si rivestirono.

Se mia nonna sapesse che ho dormito fuori, mi ucciderebbe

Ma tu non hai DORMITO fuori. Al massimo hai passato la notte fuori, ma di dormire non se n’è parlato” gli fece presente Axel, chiudendosi la camicia. Roxas pensò che fosse una grave perdita per il mondo intero che lui coprisse quegli addominali così forti e belli e… ok, Key, datti un contegno!

Giusto, ma darebbe di testa comunque. Te l’immagini la scena? Sì, scusami, ho passato tutta la notte steso in un prato a guardare le stelle e a fare l’amore col mio ragazzo e… a quelle parole arrossì e chiuse la bocca. L’uomo rise e lo fissò.

Ripetilo” gli chiese divertito.

No” borbottò lui, chiudendosi la zip dei pantaloni.

Dai, ripetilo” lo spronò, abbracciandolo da dietro. Roxas strinse i pugni, imbarazzato.

E’ stato un flash, scusami” disse.

Ti scusi per quale ragione?

Per aver detto… quella cosa

Che sono il tuo ragazzo? Perché, non è la verità?” domandò Axel, voltandolo verso di sé. Il biondo lo fissò confuso.

Io non lo so. lo sei?” chiese a sua volta.

La domanda l’ho fatta prima io, quindi devi rispondere tu. Se vuoi te la rendo più semplice: vuoi che lo sia?

Il ragazzino distolse lo sguardo e iniziò a giocare col bracciale del fratello.

Beh, se a te fa piacere esserlo… sì, insomma, a me piacerebbe che tu lo fossi” ammise.

Allora considerati fortunato” gli consigliò l’uomo, lasciando la presa.

Perché?

Perché non avrei accettato un no come risposta quando ti avessi chiesto di diventare il mio ragazzo, per cui sei fortunato visto che non dovrò costringerti” spiegò. Roxas rise.

Immagino quali sarebbero stati i tuoi metodi di persuasione” lo prese in giro. Axel lo fissò.

Mi stai sfidando ancora? Credevo ne avessi avuto abbastanza” commentò sorpreso.

Che cosa? Ma non intendevo dire quello! Certo che sei un pervertito, eh?” lo riprese.

Non posso fare altrimenti con te vicino. Mi ispiri sesso, tigre” ammise con un’alzata di spalle. A quelle parole il ragazzino avvampò.

M-ma… ma ti sembrano cose da dire?” lo aggredì.

E’ la pure e semplice verità. Io non dico mai bugie, memorizzalo” rispose.

Comunque non si dice!

Cosa? Che mi ecciti?

Smettila di dirlo!

Quanto sei puro e casto! Quasi, quasi mi trovo l’amante” lo stuzzicò. Scansò velocemente un suo pugno nello stomaco e si mise a ridere quando lui lo guardò con occhi furibondi.

Sei uno stronzo, Axel Flame” l’accusò facendogli una linguaccia. Per calmarlo, lui si avvicinò ad abbracciarlo.

Scusami” disse. Lo baciò sulla testa e attese che smettesse di tenergli il broncio. Alla fine, anche Roxas si mise a ridere.

Che bastardo” commentò, tirando una ciocca di capelli rossi all’altro.

Ehi, non si tocca la mia acconciatura. Se vuoi stare con me ricordatelo” gli consigliò.

Perché? È così morbida” chiese il ragazzino, perdendosi ad accarezzargli i capelli. Era un movimento ipnotico per entrambi, che si interruppe solo quando l’uomo lo baciò.

Stai fermo, o non mi trattengo e tu non torni più a casa” lo fermò.

Perché? Mi rapisci?” domandò lui, annebbiato dall’emozione.

Sì, e ti porterei via con me. E un giorno lo farò, ma non ora o tua nonna mi ammazza. Andiamo, devi risalire in casa” gli ricordò. La magia si spense e lui rientrò bruscamente nella realtà.

Forse hai ragione” ammise. Ripresero a camminare mano nella mano, rimanendo in silenzio per tutto il viaggio.

 

 

Tutto ok? Niente ossa rotte?

Guarda che non sono così impedito

Ah no? Ma guarda, pensavo il contrario

Come siamo spiritosi stasera, vero?

Sto scherzando, lo sai. Ti chiamo domani… cioè, tra un paio d’ore. Dormi bene, piccolo Roxy” lo salutò Axel, facendogli l’occhiolino. Sparì alla vista entrando nel bosco dove, suppose il ragazzino, c’era la sua macchina.

Si tolse i vestiti e si mise in pigiama, entrando sotto le coperte. Suo fratello fece una specie di basso rumore con la gola, simile a quello di un maiale, poi si girò nel letto e tornò a dormire.

Roxas sorrise, ripensando alla sera precedente, e il suo cuore si mise a battere all’impazzata. Forse aveva rinunciato a una nottata di sonno, ma di certo ne era valsa la pena.

 

  
Leggi le 5 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Videogiochi > Kingdom Hearts / Vai alla pagina dell'autore: REAwhereverIgo