31/08/2012
2 recensioni
Capitolo dieci.
Pov Anto
Non potevo crederci, l'avevo detto davvero. Ero così arrabbiata che le parole mi uscirono da sole. Adesso ero davvero nei guai.
- Che cosa?-
- Sei stato il mio primo uomo, Bruno, il mio primo amore. Sei stato tutto per me. E quando te ne sei andato mi sono accorta che ero incinta. Ti ho cercato, ti ho cercato perché era giusto che sapessi che noi avremmo avuto un figlio, ma non ti ho trovato. Tua madre ha nascosto tutte le mie lettere, ne sono certa. Non mi ha mai supportato, diceva che io non ero la donna giusta per te. Io aspettavo una risposta, un segnale che non è arrivato. E allora ho creduto che ti fossi dimenticato di me, che non mi volessi più. E che forse per te, quello che era successo tra noi, era stato insignificante. Ho portato avanti la gravidanza senza smettere di pensare a te, e quando finalmente è nata, io mi sentivo così sola. Volevo dirtelo, Bruno, ti giuro è la verità. Parlami, dimmi qualcosa per favore! - spiegai tutta la storia a Bruno mentre le lacrime uscivano liberamente dai miei occhi.
Lui non diceva nulla, il suo sguardo era pieno di odio rivolto nei miei confronti, e i suoi occhi iniziavano a farsi lucidi.
- Non è possibile. Io non posso crederci, non posso credere che Sol sia mia figlia. Ma perché non me lo hai detto prima? - mormorò incapace anche lui di trattenere le lacrime.- Perché?! Perché non me lo hai detto? Perché non mi ha detto che Sol è mia figlia? Perché quando ci siamo rivisti la prima volta non me lo hai detto? Posso saperlo? -
- Ho avuto paura, Bruno. Avevo paura che mi portassi via mia figlia, avevo paura che ti arrabbiassi.-
- Che ti portassi via la bambina, che ti togliessi la bambina?! Ma che razza di mostro pensavi che fossi per fare una cosa del genere?! Te l'ho chiesto mille volte, Anto: chi è il padre di Sol? Ma niente. -
- Ti prego, Bruno. Mi devi credere.- dissi avvicinandomi, ma lui mi scansò.
- Vattene.- disse.- Vattene. Voglio che tu te ne vada!- urlò.
L'unica cosa che mi restava da fare era ascoltarlo.
Pov Bruno.
Sol era mia figlia. Come potevo non averlo capito prima? Aveva i miei stessi occhi ed era una bambina fantastica. Ricordai tutti i momenti che avevo passato con lei da quando era venuta a Buenos Aires. Il nostro primo incontro, la canzone, la sua richiesta di trovare il suo papà. Mi venne in mente, inoltre, quando Antonella, quando Sol era stata screditata da Beatriz, mi rimproverò dicendo " Tu non conosci tua figlia ma è molto sensibile." Avevo sentito giusto, allora. Anto si era subito corretta e quell'argomento non era più stato trattato. Odiavo Antonella. Per quanto potessi sforzarmi di mettermi nei suoi panni, non ci riuscivo. Ero stato lontano dalla vita di mia figlia ben dieci anni. E non glielo avrei mai perdonato.
" Sol sei mia figlia." avrei voluto urlare. Non ci credo ancora. Sapessi quante cose senti: tenerezza, emozione, rabbia. Rabbia per aver perso tutti questi anni. Perché è successo tutto questo? Perché non ho potuto vederti nascere, crescere, muovere i primi passi? Perché non ho potuto starti vicino quando stavi male? Quante volte ho sperato di essere io il tuo papà, e adesso che è tutto vero, sento che c'è qualcosa di me in te.
Pov Anto.
- E' finita, è finita. Li ho persi per sempre.- dissi sfogandomi con Patty che mi era venuta a trovare a Buenos Aires.
- Vieni, siediti qui e calmati.-
- Non posso calmarmi, Patty,dopo quello che è successo.-
- Si aggiusterà tutto, vedrai.- disse abbracciandomi.
- Ho paura Patty, ho paura che Bruno possa dire tutta la verità a Sol.-
- Senti, io non credo assolutamente che lui possa far questo senza confrontarti.-
- Non lo so. Tu non sai come stava, come ha reagito male.-
La mattina seguente, mentre Sol era con Patty, Bruno mi venne a trovare.
- Sono contenta di vederti.- dissi. - Non sono riuscita a chiudere occhio tutta la notte per quello che mi hai detto ieri sera. Dovremmo parlare su cosa...-
- No, noi non parleremo. Io non parlerò mai più con te, Antonella.-
Se prima c'erano novantanove possibilità su cento che io e Bruno tornassimo insieme, adesso non ce n'erano nemmeno la metà.
* Buongiorno :) *
Bruno è davvero arrabbiato, e non penso gli passerà così presto la rabbia!
Non preoccupatevi, tutto si risolverà.
Grazie come sempre delle recensioni, mi fate davvero felice!
Un bacio,
Frà.