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Autore: Nori Namow    31/08/2012    6 recensioni
Occhei, premetto che non sono una santa. E lo ammetto, dico parolacce, sono acida e odio il genere umano.
Ma essere costretta a partecipare alla puttafesta delle mie 'puttamiche' mi sembra un pò troppo.
Voglio dire, Hitler meriterebbe una punizione del genere, mica io!
Genere: Comico, Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Harry Styles, Niall Horan, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Come osi portare il nome del grande Harry Potter ϟ?




Occhei,  premetto che non sono una santa. E lo ammetto, dico parolacce, sono acida e odio il genere umano.
Ma essere costretta a partecipare alla puttafesta delle mie 'puttamiche' mi sembra un pò troppo.
Voglio dire, Hitler meriterebbe una punizione del genere, mica io!
Ed ecco che sono sul divano della casa che condivido con le mie puttamiche mentre le sento esaltarsi perchè arriveranno 'cinque figoni da pauraaa' alla festicciola organizzata, appunto, con sti cinque cazzoni morti di figa.
Tutte e quattro naturalmente, vestite come delle mignotte. 
Ci sono Janet e Anne, le gemelle dai capelli ricci e biondi e gli occhi piccoli e azzurri, che indossano due vestitini che arrivano a un millimetro dal culo se tutto va bene, 
poi c'è Penn, e il suo nome dice tutto sul suo hobby, che indossa un vestitino rosso scarlatto con calze a rete nere che mettono in risalto i suoi occhi scuri e i capelli lisci e neri,
poi c'è Beth, la chioma rossa con occhi verdi che indossa un top senza bretelle per mettere in risalto la sua latteria.
E poi ci sono io, con una camicia azzurra e pantaloncini, con i miei capelli castani tenuti in una cosa disordinata e i miei occhi color merda.
C'è chi si trucca, chi prende i preservativi dal cassetto, chi mette il profumo, chi fa foto.
E poi ci sono io, sul divano spaparanzata a guardare la tv, facendo zapping e pregando che quei cinque gay muoiano per strada.
Cioè, quelle quattro battone le odio quando organizzano le puttafeste. Sto con loro solo per l' alloggio e perchè, quando sono sono prostitute, non sono poi tanto male.
Loro lo sanno, porca penna, che non mi piacciono le feste, specialmente se si parla di sesso, strusciarsi, ballare strusciandosi, strusciarsi sul pavimento.
«Dai, Diana, vai a prepararti, saranno qui fra un' ora esatta, e tu sei ancora in tenuta casalinga!» mi urla Penn esasperata. Oh, ma che palle!
«Ti ho detto che questa festa non mi piace e non parteciperò!» dico stizzita. Minchia, a furia di prenderlo in culo sono diventate sorde, per caso?
«E io ti ho detto che sono cinque fighi, e se tu non partecipi, uno rimarrà solo!» mi urla di rimando Janet.
«Al massimo fate una cosa a tre e la smettete di rompere a me!» dico alzandomi dal divano.
Beth, la puttamica più tenera, corre ad abbracciarmi. Se non fosse per la sua dolcezza quando non è zoccola, la ucciderei.
«Dai, ti prego! Almeno vai a prepararti! Poi deciderai se partecipare o no! Tanto stamattina hai fatto la ceretta e la doccia! Ti aiuto a scegliere i vestiti!» finisce con un' eccitazione mai vista.
Le piace vestirmi come se fossi una Barbie, maledetta stronza.
Mi trascina in camera sua perchè sa che nella mia non c'è niente di abbastanza troio.
Rivolta l' armadio come un calzino e quando la sento urlare «Ecco qui!», mi passa un vestitino che arriva a posti accettabili. Un vestitino nero con una cinturina bianca sotto il seno e che si allarga, facendomi sembrare meno battona.
Poi mi passa delle zeppe nere, vertiginose ma carine. Faccio per uscirmene, quando mi chiude dentro e mi posiziona davanti allo specchio.
Mi aggiusta i capelli e mi trucca.
Ok, ora sembro un pò zoccola.
Quando mi fa uscire, dopo avermi menato litri di profumo, mancano dieci minuti all' inizio della puttafesta.
Le mie puttamiche applaudono contente nel vedermi così. Non sono tanto male, ma a me non piace comunque questo stile di vita.
Mi butto sul divano e torno a fare zapping, mentre le altre lanciano gridolini e parlano di quello che faranno in serata.
Mi alzo dal divano e punto un dito contro le quattro indicandole una ad una.
«Qualunque cosa voi vogliate fare, NON NELLA MIA STANZA. CHIARO?!?» urlo arrabbiata, in particolare verso Anne, che all' ultima festa la trovai nel MIO letto con un coglione.
«Certo, visto che sarà occupato da te!» ribatte lei.
«COOOSA? Scordatelo, io non scopo.» dico con fare altezzoso.
«Senti, sappiamo che non sei frigida e che questa tua acidità è dovuta alla tua mancanza di ca..» la interrompo con uno sguardo furioso.
«Anne, tesoro, io non trombo perchè non mi va, ok? Non c'è solo sesso nella vita, c'è altro. Non mi va di farmi degli sconosciuti.» dico ributtandomi sul divano.
Le puttamiche sbuffano e un secondo dopo un idiota bussa alla porta a ritmo di musica. Perfetto, molto simpatici, direi.
Beth va ad aprire la porta e sento le loro vocine fastidiose salutare i cinque che -vedo dal riflesso dello specchio accanto alla tv- le salutano con baci e grandi abbracci.
Il primo è un capellone assurdo, con occhi chiari e fossette da marmocchio. Beth lo ha salutato chiamandolo Harry.
TU, INUTILE ESSERE, COME OSI PORTARE IL NOME DEL GRANDE HARRY POTTER?
Il secondo ha un ciuffo più alto dell' Empire State Building, e sembra un marocchino scolorito. Zayn, sento urlare Anne mentre corre ad abbracciarlo.
Il terzo sembra il più timido, Liam. Uno normale, finalmente. Janet gli corre incontro con un cucchiaio di nutella in bocca e lui sbianca.
«Oh Dio, togli quel cucchiaio dalla mia vista, ho paura!» urla nascondendosi dietro il capellone.
Ok, forse non è tanto normale.
Il quarto ha degli occhioni azzurri, come se si fosse messo al posto degli occhi le palle di Grande Puffo. Penn gli stampa un bacio sulla guancia urlando «Louiiiis, tesoruccio!»
L' ultimo, un biondino occhi azzurri che subito identifico come Barbie-Boy, saluta le puttamiche con un cenno, a differenza degli altri che le trombano con i vestiti.
Loro, in tutta risposta lo abbracciano urlando «Niall!»
Scoppio a ridere, inevitabilmente. NIALL? CHE CAZZO DI NOME È NIALL?
Noto che il biondino si fionda in cucina, dove le puttamiche hanno messo un bel pò di schifezze. Tanto si sa che loro non mangeranno, ma saranno impegnate a fare altro. Ma a quanto pare Barbie-Boy non è interessato alle puttamiche, ma al cibo.
Beh, almeno uno minimamente normale c'è.
Penn accende subito lo stereo a palla e comincia la parte da vomito, lo strusciarsi. Cazzo, che odio.
Beth mi prende e mi trascina dai ragazzi, presentandomi. La brutta copia di Potter mi fa l' occhiolino, gli altri sono amichevoli. Ok, Harry Potter, che cacchio vuoi? Te lo sfondo, l' occhio.
Sorrido e torno a sedermi mentre loro cominciano a ballare. 
Naturalmente,  a causa del casino non riesco a seguire l' INTERESSANTISSIMO documentario sui Koala, quindi fingo di capire qualcosa pur di non alzarmi.
Due minuti dopo, Barbie-Boy si siede vicino a me. Ok, è vero che le altre puttamiche hanno trovato il loro amichetto, ma io non mi sarei scopata quel biondino, anche se era figo!
Cosa? Ho appena detto che Barbie-Boy è figo? Ok, sto impazzendo. Mi alzo e corro a prendermi una bottiglia di vodka alla fragola, prendo due bicchieri e vado a sedermi.
Barbie-boy mi sorride ingenuamente e io ricambio per educazione. Mi butto sul divano e comincio a bere. Tanto io non faccio sesso, quindi tanto vale annoiarmi bevendo il nettare degli dei.
Gli porgo un bicchiere che lui accetta volentieri. Solo in quel momento noto che in braccio ha praticamente tutto il cibo del mondo.
«Piacere, Niall Horan.» dice porgendomi la mano pulita -non fatta di schifezze- e sorridendo.
Gli strigo la mano, presentandomi. «Ciao, io sono Diana Pill.»
Ok, forse quattro bicchieri di vodka sono troppi per me, ma fotte sega. Comincio a ridere come una cogliona, mi poggio a Niall e gli lancio i pop-corn addosso, mentre lui ride divertito.
Rido talmente tanto che finisco a terra, e Harry Potter versione capellone mi aiuta ad alzarmi facendo l' occhiolino.
«Solo perchè sei scopabile non vuol dire che io venga a letto con te.» gli dico scoppiando a ridere.
Ok Diana, cazzo, smettila di bere. Sei fin troppo sincera.
Ma anche no.
Corro a bere altra vodka e poi mi avvio in camera. Mi metto le converse, fanculo! Questi tacchi mi faranno amputare i piedi, prima o poi.
Evidentemente Potter capisce male, perchè mi segue a ruota e, quando arrivo in camera mia, chiude a chiave.
HAHAHAHAHA, seriamente pensa che gliela do?
Tolgo le scarpe e mi butto sul letto, mentre Potter si avvicina e comincia a baciarmi da tutte le parti.
Lo prendo per i capelli e lo butto a terra.
«Che stai facendo, pazzo coglione?» dico mentre lo prendo a pugni sul petto. Lui, in tutta risposta, mi blocca le mani prendendomi per i polsi e si avvicina a me con quelle fossette profonde quanto il mare.
«Tanto lo so che ti piaccio. Fai solo finta di essere disinteressata per rendere più divertente il tutto.» mi sussurra all' orecchio. Io scoppio a ridere, cascando per terra. Minchia, se sono ubriaca.
«Sono lesbica.» dico infine per scollarmelo di dosso. No, non sono lesbica, ma di solito questo funziona con i maschi.
Lui scoppia a ridere, poi mi abbraccia prendendomi per i fianchi.
«Ti farò cambiare idea.»
Lo allontano e mi metto in piedi, sul letto. Comincio a saltare, urlando «Potter, vuoi la cicatrice anche sul cazzo?»
Lui scoppia a ridere. Cosa cazzo ride? È normale urlare quelle cose da ubriachi. Rotola per terra dalle risate, così ne approfitto per correre alla porta e scappare.
Peccato che lui sia meno ubriaco, e mi blocca con la schiena contro la porta. Continua a baciarmi il collo.
Minchai, oh, se volevo una sanguisuga me ne compravo una.
«In realtà sono un maschio, non ho la vagina.» dico esasperata.
Lui avvicina il suo fianco al mio, poi fa un sorrisetto. No, ma questo è maniaco forte.
«Bugiarda.» mi sussurra all' orecchio.
Poi mi viene in mente l' idea del secolo. Comincio a baciarlo con foga, gli tolgo la maglietta e lui sembra contento. 
Poi traffico con i pantaloni, lo butto sul letto e mi metto a cavalcioni su di lui. Nel frattempo, cerca di togliermi il vestito. Quando sta per sfilarmelo, mi preparo.
«Ok Potter. Faremo sesso, ma devi sapere una cosa..» comincio a dirgli mentre lui si avventa sul mio collo. Cioè, siamo sicuri che non sia un vampiro?
«Potter, ho l' AIDS.» urlo. Lui si blocca, guardandomi negli occhi paralizzato. 
Hehe, ora non ti va di scoparmi, eh?
«Non mi importa, ti voglio mia.» sospira continuando a baciarmi.
No, ma scherziamo?!? Ok, secondo me questo ragazzo o non pensa, o pensa con il cazzo. Mi alzo e gli intimo di chiudere gli occhi. Poi corro al piano di sotto con tutti che mi guardano, Barbie-Boy che mi guarda stranito mentre mangia.
Corro verso il ragazzo che ha le palle di Grande Puffo al posto degli occhi e lo scrollo. «Ti prego, dimmi che Potter è pazzo!» urlo.
Lui ride, tentando di calmarmi.
«Hey, è tutta la sera che Beth tenta di portarlo da qualche parte ma lui si è fissato dicendo che vuole sudare sangue per avere te.» finisce indicandomi.
Me? E che sono, un premio? Pff, stupido Potter.
Torno al piano di sopra e vedo che Potter è ancora con gli occhi chiusi. Barcollo un pò fino al letto, poi mi stendo accanto a lui.
Ora proverà a toccarmi e io lo castrerò! 
Apre gli occhi, si mette a sedere e quando mi vede accanto a lui, sorride. No, ma che sorriso di merda che ha! È troppo da stupro, quindi fa schifo!
Inspiegabilmente, mi abbraccia come un koala. Sbuffo, non riuscendo a scollarmelo di dosso.
«E togliti!» urlo dopo vari tentativi.
«Ma tu guarda che ingrata! Dopo un anno che ti sbavo dietro trovo il coraggio di parlarti e tu mi respingi con scuse assurde.» dice facendomi la linguaccia divertito.
Aspetta. Cosa?!
«Che minchia stai blaterando, Potter?»
«Mi chiamo Harry Styles, non Potter! E non sto blaterando.» sussurra abbracciandomi ancora di più.
Mi alzo di scatto nonostante Pott.. HARRY sia attaccato a me.
«Aspetta un attimo. Le rose nel mio armadietto il giorno del mio compleanno.... E i bigliettini romantici... Sei stato tu?» chiedi ricordando i bigliettini nel mio armadietto.
Minchia, pensavo fosse un cesso il tipo, invece è un figone assurdo!
«Certo, stronza -non cago il ragazzo che mi vuole- alias Diana. Sei il mio Panda, e io sono il tuo Albero» dice sorridente.
In effetti, nei biglietti si firmava Albero, mentre io ero il suo Panda. Che dolce, però.
Lo guardo negli occhi, sbarrando i miei. 
«Tu sarai il padre dei miei figli!» urlo abbracciandolo.
 
 
 
 
«AAAAAAAAAAAAAAAAH Cazzo!» urlo alzandomi dal letto, spaventata. Minchia, odio i sogni troppo reali. Mi fanno dubitare di essere nella reale realtà, ecco.
«Amore, cosa c'è?» mi chiede lui.
«Niente Albero, ho sognato il nostro primo incontro. Solo che invece di te... c'era Harry.»
Lui scoppia a ridere, poi mi abbraccia.
«Amore, siamo sposati da sette anni, e ogni volta che sogni il nostro primo incontro, vedi Harry al posto mio? Non è che mi fai le corna?»
«Senti, Niall, io non ti cornifico con Potter, anche se avrei potuto. E ora zitto che svegli John e Sarah.» dico accoccolandomi a lui.
«Certo, Panda. Però ho fame, mi prepari qualcosa da mangiare?» chiede con la faccia da cu... cucciolo.
«Albero, sono le quattro di notte!» dico indicando l' orologio.
«Quando mi hai sposato, sapevi che io ero un pozzo senza fondo! Ma ti amo anche quando ti rifiuti di sfamarmi.»  sussurra facendomi l' occhiolino.
«E comunque,» continua mentre io cerco di dormire «quando mi hai detto di avere l' AIDS, per poco non morivo d' infarto. Solo che ero troppo ubriaco per rendermene conto. Fortuna che era una bugia.»
Mi sorride e mi perdo nei suoi occhi.
Ma quanto può essere dolce il mio Barbie-Boy Albero?







Va bene, quasi mi vergogno a pubblicare sta one shot che è a dir poco stupida e demente sul  serio °-°
Cioè non so nemmeno come cacchio mi è venuta in mente questa idea haha (la notte porta consiglio, sìsì)
Tralasciando la demenzialità del titolo e della 'trama' , spero di farvi divertire almeno un pò ù_ù
Recensite, ditemi che è stupida, così la cancello haha.
Ora passiamo alla parte seria. Vorrei che seguiste due mie FF (non dementi, grazie al cielo ù_ù)
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Adieu ♥
 
   
 
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