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Autore: Bellas    31/08/2012    1 recensioni
Occhi neri, capelli corvini, aria da bello e dannato. E' stato amore a prima vista per Aliisa Kirsi, quando il più amato del King’s College, Zayn Malik fa il suo ingresso in aula.
Dopo tre anni di segreta ammirazione e una folle ossessione per questo ragazzo, Aliisa decide di dichiararsi donando il proprio cuore nelle mani di Zayn, ma quello che otterrà in cambio sarà solamente una pubblica umiliazione.
Ricolma di rancore Aliisa ha un unico abbiottivo in mente...
Vendetta
Genere: Drammatico, Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio, Zayn Malik
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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you took my breath away
Capitolo I » Aliisa Kirsi
My heart won’t move it’s incomplete

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Plick... Plick...Plick...
Lacrime evanescenti, continuano il loro percorso sinuoso.
Un' indescrivibile sofferenza al cuore, mi porta a chiedermi
Perchè sia così amaro avere in bocca la parola "ti amo"?
Perchè sia così doloroso pensare a te...
Al tuo sorriso, al tuo calore e alla tua voce?
Perchè?



E' qui!
Sento il cuore battere e battere incessantemente contro il mio petto, mentre dinnanzi a me, a qualche metro di distanza Zayn Malik cammina lentamente, quasi stesse misurando i suoi passi, uno dopo l'altro, senza degnarmi di uno sguardo. Quando il ragazzo arriva a pochi centimetri da me trattengo il fiato e il cuore smette immediatamente di battere, almeno fin quando non mi supera, svoltando l'angolo e svanendo dalla mia visuale. Espiro con sollievo l'aria rimasta bloccata nei miei polmoni.
" Calma, ci vuole calma! " Raccolgo mentalmente le forze e con passo traballante m'incammino verso la mia classe. Prima ora matematica, bene, la mia materia preferita! Sono un asso con i numeri, quella complicata disciplina non ha mai avuto nessun segreto per me, non so... Trovo affascinante risolvere algoritmi, problemi e funzioni, specie quando riesco ad ottenere il risultato sperato, per quanto il libro degli esercizi sia attendibile.
Mmmh... Oggi sento odore di carne bruciata al rogo, Mr Hummel, è un ottimo insegnante, infatti per invogliare i suoi studenti a studiare costantemente -e non solo il giorno prima della verifica- prepara sempre delle interrogazioni a sorpresa.
Per il momento l'aula è quasi vuota, solo alcuni studenti si sono posizionati ai propri banchi, muniti del libro di matematica per ripassare gli argomenti della lezione precedente. Mi avvicino al mio banco, disposto in fondo all'aula e con fatica cerco di inserirmi nella mia sedia. Dannazione! Perchè questi banchi devono sempre essere così minuscoli? A volte è imbarazzante vedere con quanta disinvoltura e facilità, le mie compagne riescano ad infilarsi nelle loro sedie, mentre per me è una tortura tutti i santi giorni e ad ogni cambio d'ora in cui devo accellerare il passo per raggiungere la mia prossima aula. In quei frangenti mi odio da morire, per come sono, per la mia stazza. Vorrei tanto essere magra e avere più autostima di me, senza nascondere i miei rotoli di grasso sotto felpe enormi con tanto di cappuccio. E' difficile per me guardarmi tutti i giorni allo specchio, senza rimanere disgustata dal mio corpo.
Sono irriconoscibile, non sono sempre stata così... Enorme, da piccola ero carina, con i miei lunghi capelli biondi, ereditati da mia madre e gli occhi acqua-marina presi da mio padre, nell'insieme ero un perfetto miscuglio della loro unione, del profondo amore che li legava. Peccato che l'idillio si sia rotto al mio decimo compleanno, spezzando completamente il quadro della bella famiglia felice. Ancora adesso riesco a ricordare perfettamente le loro liti terribili, piene di urla, pianti e parole imprise di pura cattivaria, l'aria in casa era così opprimente che per confortarmi continuavo a mangiare tutto quello che trovavo per mano, facendo per migliore amico e premio di consolazione il mio amore per le torte, le crocchette di pollo e in assoluto le patatine fritte, ne andavo pazza e quando mi sentivo giù di morale come adesso, non c'era niente di meglio che affogare il proprio dispiacere nel cibo.
A quei brutti ricordi sento pizziare il naso e gli occhi inumidirsi, mi accorgo di star per piangere solo quando vedo il mio quaderno di matematica del tutto appannato; di slancio fermo le mie lacrime, asciugandole con la manica grigia della felpa che di solito indosso.

« Allora Miss Jones, sarebbe così cortese da venire alla lavagna? » Mi riscuoto dai miei pensieri solo quando Mr Hummel, richiama la mia vicina di banco, che sconsolata si avvicina alla cattedra come se stesse per andare al patibolo; il resto della classe esulta interiormente, felice di averla passata liscia, almeno per oggi...
Tiro sù con il mio nasino alla francese e cerco di dare un taglio ai miei tormenti adolescenziali, e quale distrazione migliore, se non quella di pensare ad un certo ragazzo tenebroso dai profondi occhi color pece e neri capelli perennemente spettinati ad arte? Pensare alla mia cotta impossibile, mi tinge immancabilmente di rosso le guange piene. A pensarci bene, la mia non è una semplice "cotta". Quella parola mi sembra un insulto bello e buono se rifletto al fatto che continuo a pensare a lui, ogni minuto, ogni giorno e ogni anno; oramai ne sono passati tre dal nostro primo incontro, nell'aula di letteratura ed è tutto come la prima volta: le forti palpitazioni, la bocca completamente a secco e il tremore alle gambe che spesso mette in serio dubbio il mio precario equilibrio. Non vorrei mai più cadere davanti a lui come un sacco di patate. Già, proprio così, quell'evento catastrofico si è verificato! Al secondo anno sono inciampata nei miei stessi piedi davanti all'entrata della classe di Mrs Williams, dopo aver visto Zayn Malik accomodarsi al proprio banco, insieme alla sua inseparabile cricca di amici, tra cui anche le ragazze più belle dell'istituto che farebbero qualsiasi cosa per lui, il loro leader indiscusso. Di quella giornata disastrosa ricordo le risate sgangherate dei miei compagni di corso e gli intensi occhi di Zayn scrutare la mia figura per la prima volta. Il suo sguardo sulla pelle bruciava come un tizzone ardente. Impossibile dimenticare quella sensazione, senza contare il fatto che lui non fosse riuscito a ridere di me, della mia goffaggine, e poi i suoi occhi... Così terribilmente magnetici si erano posati nei miei per una frazione di secondo.
Forse è per quell'insulso episodio che la mia ossessione per lui è cresciuta a dismisura, non c'è notte in cui non pensi a lui, al suo raro sorriso, alla lunga frangia trasversale che durante le partite di tennis gli cade ribelle sul volto sfiorandogli la guancia sinistra oppure quando si trova davanti ad un difficile esercizio da risolvere e aggrotta sovrappensiero le soppracciglia. In poche parole era semplicemente perfetto. Un dio greco sceso in terra, con il suo carattere burbero, silenzioso e talvolta persino mite, ovviamente questo dipendeva dai giorni in cui lo si prendeva di buon umore -occasione più unica che rara-.
Insomma era un ragazzo pieno di sorprese, non ti ci potevi mai annoiare con lui.

Le ore successive si sono susseguite velocemente, senza nessuno scombussolamento o un episodio degno di essere preso nota.
Purtroppo a mensa -per mia sfortuna- non sono riuscita a vedere la mia segreta "cotta". Sconsolata sospiro sommessamente, mentre raccolgo alla rinfusa la mia roba sul banco; era appena suonata l'ultima campanella, ed era ora di tornare a casa; finalmente un'altra giornata scolastica si era conclusa.
Appena oltrepasso il portone di casa, mi sento al sicuro e protetta dagli sguardi della gente, normalmente cerco di non pensarci, ma oggi è proprio una di quelle giornate in cui preferirei solamente restarmene rintanata nel mio letto, sotto uno strato pesante di coperte. Dopo aver appoggiato la giacca a vento sull'attaccapanni vicino all'ingresso mi fiondo subito in camera, lanciando chissà dove lo zaino e le scarpe da tennis. Aggiusto un attimo i capelli che si sono scompigliati a causa dell'aria gelida di Londra, e mi siedo sul letto a due piazze abbracciando, forte forte le ginocchia al petto.
E' incredibile come il tempo scorra velocemente, ormai sono agli sgoccioli dai miei giorni da studentessa e fin'ora non sono riuscita raggiungere gli obiettivi che mi ero prefissata di fare... Mi rende triste la cosa, perchè all'età di quattordici anni avevo compilato una lista di desideri da realizzare, ora ne ho diciotto e non ho ancora combinato niente, neanche una delle cose presenti sul mio elenco a cuori. Riprendo il mio diario segreto, fatto di stoffa con ricamato sopra un infinità di margheritine: viola, rosa e azzurre. Apro la pagina che mi interessa e leggo le scritte sbiadite dal tempo.

Dimagrire, ( perdere almeno 10 kg)
Essere più femminile, ( basta con jeans e magliette è ora di indossare veri vestiti! )
Dichiarare il mio amore segreto per Zayn Malik
Entrare a far parte del gruppo "popolari"
Trovare una/un migliore amica/o ( oltre a mia madre, si intende! )


Man mano che la lista va avanti grosse lacrime cadono dal mio viso, depositandosi su quelle pagine a righe e inevitabilmente le scritte si deformano, ma nonostante ciò, esse rimangono ugualmente impresse su quel foglio, proprio lì, davanti ai miei occhi, nella mia mente.
Ora non c'è più bisogno di trattenere le lacrime, mi lascio ad un pianto liberatorio, in fondo mi posso concedere questa piccola debolezza; nell' appartamento non c'è nessuno. Da quando i miei hanno divorziato sono venuta a vivere insieme a mio padre. E mai come adesso mi sono sentita tanto sola in vita mia. Per carità amo mio padre, gli voglio un bene dell'anima, ma a volte mi chiedo, come sarebbe stata la mia vita se i miei genitori fossero ancora insieme, come una vera famiglia. Mi mancano i momenti condivisi assieme come le semplici e banali risate, il cucinare insieme la cena, guardare qualche film deprimente alla tv, e... Tante altre esperienze meravigliose. Non mi basta averli separati. Mi piacerebbe vederli insieme ancora una volta e ricordare quelle dolci sensazioni rimaste sopite dentro il mio animo. Vorrei un abbraccio caldo da parte di mio padre, ma ora come ora è al lavoro.
Piango per qualche altro momento, fino a quando non mi balena un idea per la testa.
Perchè no? Riprendo il diario consunto e con una biro traccio una riga profonda sul terzo desiderio della lista, quello a cui tengo più di ogni altra cosa al mondo; più del vedere nuovamente insieme mamma e papà, come ai vecchi tempi.
Rinnovata da questa nuova idea corro in cucina, accendo la luce e inizio a preprare una favolosa Cheesecake al cioccolato, la mia preferita. Dopo un'ora, in cucina si sente un odore delizioso, prendo la torta in questione e la impacchetto in una deliziosa carta lilla, ora manca solo il biglietto...
Le mani mi tremano e mille dubbi mi assillano.... E' la cosa giusta da fare? Non me ne pentirò?
Sto per rinunciare all'idea, ma qualcosa mi ferma. Sono qui. E' giusto che vada avanti, non posso mollare sempre tutto a metà, voglio concludere qualcosa... Non sono una codarda. Basta nascondersi!

Sono a scuola; la notte scorsa non sono riuscita a chiudere nemmeno un occhio per quanto fossi agitata. Oggi è il grande giorno e mai come in questo momento lo zaino mi è parso così pesante. In corridoio non c'è nessuno, proprio come avevo pianificato, mi faccio coraggio e mi avvicino all'armadietto di Zayn Malik. Sono talmente paranoica che mi sembra di avere migliaia di occhi puntati addosso; furtivamente mi giro, ma dietro di me non c'è nessuno. Mi sento tanto una ladra, probabilmente perchè sono perfettamente consapevole del fatto che quello che sto per fare non sia propriamente coretto, se qualcuno mi beccasse potrei rimanere sospesa. Ho paura. Il mio intero corpo trema, ma ho fatto una promessa a me stessa e sono pronta a mantenerla. Mi schiaffeggio le guance due o tre volte, prima di inserirere la giusta combinazione per aprire il lucchetto dell'armadietto di Zayn.
Rimango per qualche momento in contemplazione. Mi sembra un sogno, prima di oggi non sono mai stata così vicina alla mia ossessione. Tocco con lentezza i suoi libri gli stessi che ha messo ieri pomeriggio...
Un coraggio improvviso si impadronisce di me e stranamente non mi sento in colpa per quello che sto per fare. Metto la torta e la lettera dentro l'armadietto, sperando di aver fatto la cosa giusta, nel porgli il mio cuore un po' malandato.

Dichiarare il mio amore segreto per Zayn Malik

My heart won’t move
it’s incomplete
wish there was a way
that I can get you to understand

To be Continued...

Spazio dell'Autrice

E' la prima fanfiction che scrivo per un gruppo musicale, non sono propriamente un amante dei One Direction. Mi piacciono, cantano bene, ma il mio interesse per loro si ferma qui. Per creare questa storia ho dovuto informarmi molto sulla band e sul funzionamento delle scuole inglesi. Insomma è stato un po' un inferno, perchè in Inghilterra le scuola sono completamente diverse dalle nostre e dalle scuole americane. Per farvi un piccolo riassunto: Dopo il compimento dei 16 anni, i ragazzi inglesi devono frequentare un "College" che viene utilizzato come una forma di preparazione per l'ammissione all'università. Gli studenti generalmente studiano tre o quattro materie tra quelle rilevanti per l'A-level in relazione alla materia scelta per la laurea.
Nel racconto, al momento gli One Direction, non si sono ancora formati e Zayn Malik è un semplice ragazzo.
Per quanto riguarda alla protagonista femminile l'adoro, perchè trovo che mi rispecchi tantissimo, in lei ho riposto tutti i desideri che non sono mai riuscita a realizzare. Perchè anch'io come Aliisa ho i miei giorni buii con la mia famiglia e non ho mai avuto il coraggio di dichiararmi a qualcuno, a cuore aperto. Sono troppo timida per farlo, e chissà ho mandato un personaggio inventato, per darmi la forza neccessaria per riuscirci un giorno.
Spero che la storia vi entusiasmi perchè ho cercato di renderla realistica in modo che chiunque possa immedesimarsi in Aliisa.
Dal momento che su internet non riuscivo a trovare una normale teenager con problemi di sovrappeso, per il ruolo di protagonista mi sono ispirata ad un attrice americana: Ashley Benson. Famosa per la serie tv: Pretty little liars.
Il racconto sarà breve, infatti sono previsti 3 capitoli, e se cliccherete nel bannerino in alto potrete accedere al video musicale, dalla quale mi sono ispirata per prendere il titolo della storia e i titoli dei capitoli. >> JORDIN SPARKS Ft. CHRIS BROWN LYRICS – NO AIR
Buona lettura e un grosso bacione Bellas

Immagini:

Allisa Kirsi

Zayn Malik

Aliisa davanti all'armadietto di Zayn

  
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