“RISPONDI, STRONZO! CHE CAZZO MI HAI FATTO! UN FILTRO D’AMORE?! UNA MALEDIZIONE?! AMORTENTIA?! COSA?!”.
Oh Santo Salazar, non crederà mica che lo abbia affatturato, vero?!
“Ti ho baciato”, rispondo, stranamente tranquillo. “Ti ho fatto solo questo”.
Mi prende il mento con due dita. “Sei un bugiardo!”, abbaia, le nostre labbra si sfiorano, tanto sono vicine.
“Sei stato un fottutissimo Auror, Potter! Credo che tu sappia come fare per vedere se ti ho stregato!”
Mi da uno schiaffo. Forte. Talmente forte da farmi girare il capo di lato. I capelli si impregnano del sangue che cola dal labbro spaccato. Un sapore ferroso mi invade la bocca. “Hai ragione, lo so! Spero per te che tu non mi abbia fatto niente, altrimenti nulla mi impedirà da romperti il culo da troia che ti ritrovi! E ora vattene da casa mia! FUORI!”.
Mi sono sbagliato. Lo ammetto. Harry Potte non è schizofrenico. Dire il contrario sarebbe un’offesa nei confronti degli schizofrenici.