Anime & Manga > Pokemon
Segui la storia  |       
Autore: Gwen Kurosawa    31/08/2012    7 recensioni
{Basata su due canzoni dei Vocaloid: "Chivalry" come il titolo della storia; e "Daughter Of Evil" per il finale che avrà questa storia}
Salve a tutti!
Questa storia racconta degli avvenimenti accaduti 200 anni prima della storia del game "HeartGold e SoulSilver".
La protagonista è il mio OC Marina Miyazaki.
{Pairing presenti: DarknessShipping, accenni Rollingwindshipping e Resistanceshipping}
Buona lettura!
Dal Capitolo Primo:
"-Proteggete mia figlia fino alla fine…- disse alla fine, lasciando spazio alla figlia, che stava per ribattere.
-Padre, ma perché non mettiamo fine a questa storia? Io sono pronta ad affrontare il mio destino!- urlò, aridata contro il padre, che voleva, in un certo senso, sterminare tutto il popolo.
-Non devi fare nulla! Tu devi rimanere qui, chiaro?- la rimproverò l’uomo, con i suoi occhi color ghiaccio fissò quelli della figlia, mettendola in soggezione."
Genere: Drammatico, Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Videogioco
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Chivalry


Capitolo Sesto: L’arresto
 
 
Il giorno dopo, Marina fu svegliata da quell’uomo dai capelli neri che l’aveva eletta Regina e la portò – ovviamente, dopo averla fatta vestire – alla Sala delle Riunioni in gran fretta.
-Perché mi volete portare nella sala alle cinque del mattino?- protestò la Nobile, con un tono ancora impastato dal sonno.
Era davvero impossibile, per la castana, svegliarsi in quell’orario così assurdo!
-Dovete decidere cosa fare in questo periodo di rivoluzione…- spiegò il Nobile, impassibile come sempre.
La ragazza non obiettò nulla: decise di seguire quell’uomo senza opporre resistenza, sebbene volesse toglierselo davanti.
Dopo pochi minuti, arrivarono alla Sala, dove c’erano altri tre Nobili appartenenti ad altre casate che neanche facevano parte della famiglia Miyazaki.
L’uomo dai capelli neri fece sedere la ragazza nella sedia su cui stava il padre; mentre lui si mise accanto a lei.
-Bene, abbiamo una regina giovane, possiamo eliminare meglio questa rivoluzione…- cominciò a parlare uno di quei nobili.
Proveniva precisamente dalla famiglia dei Nakashima: si notava soprattutto dallo stemma della famiglia stampato sul petto.
-Basta fare leva sulla sua figura e farla sposare con qualcuno ben in vista per sopprimere la Guerra Civile!- continuò un altro nobile, per nulla preoccupato sull’argomento di cui parlavano.
Marina spalancò gli occhi: cosa voleva dire quello che stavano dicendo quegli uomini?
Farla sposare? A diciassette anni?
Si voltò verso l’uomo accanto a lei: sorrideva soddisfatto.
-Comunque mi sembra ovvio sposare la piccola Miyazaki…- cominciò a parlare quel nobile, con un tono di voce davvero contento e, mentre parlava, accarezzava la testa del neo Regina.
Il nervosismo della castana andò alle stelle: la ragazza si alzò, facendo spostare quella mano indesiderata dalla sua testa.
-Decido io con chi sposarmi…e non chiamarmi “piccola Miyazaki”!- sbottò.
Quell’uomo cominciò a ridere sonoramente e continuò ad accarezzare la chioma castana della ragazza.
-Eri destinata a sposarmi da quando eri bambina; peccato che tuo padre volesse cambiare idea…- sussurrò, poggiando le sue labbra all’orecchio della Nobile, facendole prendere un po’ di brividi.
Marina non disse nulla: si sedette nuovamente e continuò ad ascoltare le assurde supposizioni di quei Nobili.
Sicuramente, pensava, l’avrebbero tradita immediatamente, compreso quello che aveva a fianco, l’uomo che voleva essere suo marito.
Dopo che quella riunione finì, la giovane corse immediatamente verso la sua stanza, per evitare nuovamente di vedere quel corvino: non voleva essere ancora puntata da quegli occhi gialli.
Sembravano quelli di un Persian irritato.
Dopo aver attraversato il corridoio – fregandosene altamente se urtava contro un Maggiordomo o Cameriera – entrò nella sua stanza e si nascose tra le coperte del suo letto.
“Con quello non ci sto, neanche se mi costringessero!” pensava, inorridita sia da quel matrimonio forzato, sia dalla rivelazione di quell’uomo.
Com’era possibile che suo padre volesse far sposare quei due? Perché, più avanti, si fosse pentito di quella scelta?
Improvvisamente, mentre lei s’immergeva nei suoi pensieri, sentì la porta aprirsi.
Spaventata da quel rumore, uscì dal suo nascondiglio di coperte e notò la presenza dell’uomo dai capelli neri che la fissava.
Che cosa voleva da lei? Voleva sposarla?
No, lei si sarebbe opposta con tutte le sue forze!
Un’altra cosa che le fece mancare un battito fu l’azione del giovane, che chiuse la porta a chiave e si precipitò su di lei – dopo essersi tolto la giacca -.
La bloccò nel suo letto e fece forza sui polsi della ragazza, poi si mise a cavalcioni sulla castana.
-Come ti permetti a fare una cosa simile? Sono superiore a te, adesso!- cercò di intimorirlo la Neo-Regina, senza alcun risultato, perché la voce ferma del Nobile la bloccò immediatamente.
-I Miyazaki non hanno più potere dall’epoca dell’incendio sulla Torre Bruciata!-
Marina si sconvolse a quella rivelazione: ciò voleva dire che lui e quei tre Nobili erano il vero governo di Amarantopoli e che i Miyazaki servivano solo da copertura.
-Io faccio parte della casata dei Kagene…chiamami con quel nome…- le disse ancora, allentando la presa sui polsi della Nobile e si alzò, prendendosi la sua giacca.
Anche la diciassettenne si alzò, molto confusa su ciò che stava facendo quell’uomo: prima, cosa voleva farle? Forse, si era pentito di quell’azione?
-Non pensare a chissà cosa…- le interruppe i pensieri Kagene, che si era già messo la sua casacca e stava aprendo la porta.
-Ancora non hai diciotto anni: non posso fare nulla al tuo corpo…-
E dopo quelle parole, il Nobile andò via, lasciando ciò che doveva essere – in futuro – sua moglie,  rossa per la vergogna.
 

***

 
Akane era passata dalla stanza di Marina per avvertirla di preparati, poiché da lì a poco avrebbero dovuto fare una visita alla Regnante di Olivinopoli.
Quella non era solo una visita di cortesia, ma una richiesta di alleanza: con più soldati, avrebbero sconfitto il Popolo.
Con le due amiche venne pure Angelo, perché non si fidava di lasciare le due Nobili da sole con quei cavalieri incompetenti.
Con una squadra formata da cinque soldati davanti e dietro rispetto alla carrozza reale, la Neo-Regina partì alla volta di Olivinopoli.
Prima di partire, il nobile appartenente alla casata dei Kagene aveva minacciato i servi con “Non tollererò un vostro solo errore. Se succederà qualcosa, pagherete voi con la vita!” e fu quella frase a far insospettire la Nobile, che, per tutto il tempo del tragitto, pensava a ciò.
-Ehi, Marina, mi sembri più depressa del solito!- scherzò Akane, risvegliando l’amica dai suoi pensieri.
-No, non sono depressa…sto pensando a Kagene…-
Dopo aver detto ciò, raccontò ai due la tentata violenza del Nobile su di lei e spiegò che era un po’ confusa sul fatto che lui non le avesse fatto nulla.
-Beh, c’è da dire che è vietato dalla Legge avere rapporti intimi con una minorenne, pena la sottrazione del titolo di Nobile…- rifletté la ragazza dagli occhi viola, ricordando quel comma tanto importante.
Piombò il silenzio: quello che era un po’ più nervoso dei tre era Angelo.
Quando aveva sentito dalla sua protetta che aveva subito una tentata violenza, scattò in lui un nervosismo senza precedenti: dapprima, lui pensava alla promessa fatta alla Nobile tempo prima; ma poi si rese conto che, forse, c’era anche qualche altro motivo.
Strinse la tenda rossa che copriva la finestra della carrozza, nervoso.
Marina notò il malessere dell’amato e gli sfiorò la mano con gentilezza.
-Ehi, che hai?- chiese gentilmente, accarezzando delicatamente la mano del Capopalestra, facendo arrossire quest’ultimo.
-Non ho potuto proteggerti come ti ho promesso…- fece, tristemente, il biondo, mettendosi una mano sulla fronte, come se fosse disperato.
-Non c’entri nulla: non potrai proteggermi per sempre…- sussurrò la castana, tranquilla e con il battito cardiaco sempre più veloce e smise di accarezzare la mano dell’amico.
Appena la Nobile si staccò dall’esperto di Pokémon Spettro, i tre sentirono due forti esplosioni.
Preoccupati, fecero fermare la carrozza e scesero: c’erano dappertutto i cadaveri dei cavalieri che facevano da guardie e videro una donna dai capelli azzurri come il cielo e un piccolo esercito composta dalla popolazione di Amarantopoli.
Akane usò il suo Arcanine; Angelo usò Gengar: stavolta, sarebbe riuscito a proteggere Marina, a qualunque costo.
Il Pokémon Cane andò contro il Gyarados della donna dall’armatura azzurra, usando tutti gli attacchi che sapeva.
Il Pokémon Spettro andò contro gli umani, per impedire loro di catturare la Neo-Regina.
Il Cane di Fuoco combatté contro il Drago valorosamente, attaccandolo con tutti gli Attacchi Fuoco che sapeva, peccato che fosse più debole rispetto al Pokémon di Sandra.
Fu sconfitto facilmente da quest’ultimo, facendo sconvolgere Akane, che credeva di vincere.
Angelo, invece, teneva lontano tutti gli altri, tenendo per mano la Nobile, per evitare che la prendessero di sorpresa.
Lei non voleva essere protetta: purtroppo, non si era portata Mismagius, poiché l’appartenente ai Kagene gliel’aveva proibito.
I Palla Ombra di Gengar andavano a segno, tramortendo tutti quei cittadini che, in teoria, l’allenatore di quel Pokémon doveva proteggere.
Appena Sandra e il suo Pokémon sconfissero Arcanine, si rivolsero contro il biondo, minacciosi.
-E cosi, il Capopalestra di Amarantopoli si è alleato con la monarchia…- cominciò a schernirlo la donna, agitando nervosamente la sua spada.
Avrebbe ucciso, volentieri, anche il ragazzo, se voleva.
-Cosa si poteva pretendere da un discendente della stirpe dei Kurosawa…
Quando disse quelle parole, Angelo sbarrò gli occhi: era vero che lui si chiamava come l’omonima famiglia nobile, ma era impossibile che lui facesse parte di quella parentela.
-Gengar, usa Palla Ombra a raffica!- ordinò al suo Fantasma, che cominciò a lanciare numerose palle nere contro Sandra, che le parava tramite la sua spada.
Un sorriso sadico si fece strada nel volto della guerriera, cominciando a ridere sonoramente.
-Credi di potermi fermare con dei semplici attacchi?- lo schernì nuovamente, avvicinandosi pericolosamente alla coppia.
Prima che la Domadraghi si avvicinasse, Marina fece in tempo a togliersi dal collo una collana con una chiave e la diede ad Angelo, sorpreso da quel gesto.
Per impedire che il Capopalestra proteggesse quella piccola Regina, la donna proveniente da Ebanopoli lo ferì al petto, facendolo cadere a terra, inanime.
La castana, vedendo il sangue dell’amato Capopalestra schizzare dal suo corpo e colorare la strada di rosso cremisi, urlò dalla disperazione.
Sandra ignorò completamente le urla della Nobile e la portò via, lasciando Akane disperata inginocchiata sul sentiero e il biondo ferito a terra.
 

***

 
Passò un’ora da quell’attacco a sorpresa e Marina si ritrovò in una sporca cella, dove, a malapena, entrava un po’ di luce solare.
Le pareti erano sporchissime e lei stava seduta su una sedia di scarso valore.
In quella cella, c’erano numerose ragnatele: probabilmente, lì vivevano un po’ di Spinarak, uno dei Pokémon che la Nobile detestava.
Durante la sua osservazione alla stanza, sentì la voce di Sandra.
-Domani ci sarà l’esecuzione, alle undici. Sorveglia la Regina, affinché non scappi!
La ragazza, curiosa, si alzò da quella sedia e andò versò la porta della cella: vide una ragazza dai capelli lunghi biondi, vestita come un vero Cavaliere, fare da guardia a lei.
-Non c’è bisogno che mi tieni d’occhio. Mi sono preparata a questo!- disse, ridacchiando appena, facendo girare la giovane verso la cella.
-Sta zitta… domani morirai!- cercò di intimorirla la Guerriera, ma ricevette, per risposta, un sorriso malinconico della castana.
-Prima, vorrei conoscerti…- le rispose.
 
 
 
 
Spazio Autrice:

Eccovi il penultimo capitolo: http://papermoon.friendspace.forumfree.it/?t=62533337#entry508537445
Ringrazio chi, dal primo capitolo e non, mi ha seguito e appoggiato: mi avete dimostrato che ho qualche talento nell’arte della scrittura. (Qualche. Si, ancora non mi avete convinto)
"Kagene" è il cognome di Rei e Rui, due FanMade basati su Rin e Len Kagamine; la ragazza bionda è l'OC di Leila Blues.
Vorrei fare un appello, perciò non premete subito la X rossa della scheda, per favore.
Su EFP esistono le recensioni, che servono per dare pareri su una fiction.
Ne esistono di tre tipi:
 
1)      Positiva: Si dà, in teoria, quando la storia è ben strutturata ed ha un bel stile di scrittura e presenta pochi o niente errori. (Se ci sono, sono dovuti alla distrazione e comunque sono pochi).
2)      Neutra: La si dà quando la trama della storia è bella, ma non è stata sviluppata bene. Ci sono più di dieci errori dovuti alla distrazione.
3)      Critica: La si dà quando la trama della storia e la ff stessa non sono buone e la storia presenta frequenti errori (orrori) grammaticali e non ci sono descrizioni e manca ciò che è importante.
Gli autori che sono qui da un anno, due, tre ecc. cercano di aiutare chi è in erba e fare esperienza: per questo esistono le recensioni critiche.
Poi quegli autori in erba prenderanno esperienza e aiuteranno, in futuro, chi ha appena iniziato a fare lo Writer.
E’ una cosa a catena.
Purtroppo, da un anno a questa parte, noi autori più esperti diamo recensioni negative a nuovi autori che pretendono recensioni positive, nonostante loro storia scritta con i piedi.
E ci dà un enorme fastidio vedere risposte che dicono che siamo invidiosi della loro relazione sentimentale (Su Facebook, in un concorso, mi è successo una cosa del genere), che non hanno capito, che noi ci vantiamo del nostro italiano e che dobbiamo aiutare al posto di criticare.
Noi critichiamo solo per AIUTARE chi ne ha bisogno!
Altro che invidia e vanità… se non vi volessimo aiutare, non avremmo mai lasciato recensioni negative, no?
Purtroppo, molti autori appena iscritti hanno troppe pretese; come tutte/i le/i adolescenti che circolano in tutt’Italia.
Noi vogliamo semplicemente aiutarvi!
Se riceverò una critica per quest’appello, ben venga: vorrei sapere il parere di ognuno.
Con ciò, vi lascio.
   
 
Leggi le 7 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Pokemon / Vai alla pagina dell'autore: Gwen Kurosawa