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Autore: JennySand    31/08/2012    3 recensioni
Weilà!
Sono tornata con il seguito della mia storia "Sakura no Hana".
In questa nuova storia si parlerà delle mille avventure dei nostri personaggi e delle nostre coppie preferite :3 La storia sarà demenziale e comica e spero che vi farà morire dal ridere (mettiamoci le corna .O.).
Buona lettura!
Jen.
Genere: Comico, Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Hinata/Naruto, Sasuke/Sakura, Shikamaru/Ino
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Sakura no hana'
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Weilà!
In questa nuova storia si parlerà dei personaggi di cui non ho parlato nella storia precedente (come Karin, Suigestu, Orochimaru, Tobi, l'intera Akastuki, Madara, Itachi, ecc..) ma anche di quelli principali (Naruto, Sasuke, ecc..). Spero che abbiate capito che in questa storia il clan Uchiha non è mai stato sterminato, l'Akastuki non è un'organizzazione che cerca i Bijuu e che quest'ultimi non esistono (se non lo avevate capito e volete delle spiegazioni chiedete pure).
Nella vita dei personaggi regna la tranquillità e le uniche cose che la “interrompono” sono la comicità e la demenza di alcune scene. Spero che con questo non vi ho rovinato la vita o.o
Avvertimento: una parte del capitolo è ispirata ad una mia one shot, scritta poco tempo fa :)

Buona lettura!

Sakura no hana II – Il ritorno

Capitolo 1

Kimyōna tsuitachi


Se si dovesse assegnare un titolo ad ogni giornata, passata o ancora in svolgimento, Sakura le avrebbe assegnato il titolo “Una giornata tranquilla”, ma esso può sempre cambiare.

Ella era sdraiata sul letto, con le gambe sul cuscino e la testa dall'altra parte, intenta a cercare qualcosa di interessante fuori dalla finestra sopra la testiera del letto. Tutto ciò che c'era da vedere era Tobi, che saltellava per i tetti, inseguito da Konohamaru e da quella strana ragazzina dai capelli arancioni, modello: dirigibile a edizione limitata, che volevano rubargli la maschera per spaventare quel povero pisciasotto del loro compagno, quello col moccio al naso che non cade manco se lo travolge un tornado.
Interessante. Molto interessante.
Il campanello suonò; Sakura si alzò a malavoglia dal letto e andò ad aprire la porta. Da dietro essa sbucò fuori un ciuffo corvino, seguito da un sorriso a trentadue denti.
Era Hinata, e in mano aveva un giornale, che consegnò all'amica sbattendogli in faccia, sempre sorridendo.
-Quando fai così mi fai paura.
-Così come, Sakura?- chiese, ancora sorridendo.

-Così: quando assomigli ad una Yandere*!- gridò.
-Ma che!

La mora si buttò sul divano bianco, prese il telecomando e accese la televisione.
-Mi raccomando, fa come se fossi a casa tua!- disse Sakura con tono sarcastico.
-Ma certo!
La rosa si sedette sulla poltrona accanto all'amica, aprì il giornale e cominciò a leggere a voce alta:
-“Scoop: due ladri vestiti da carabinieri arrestano due carabinieri vestiti da ladri”, al giorno d'ogg- Hinata, l'hai mollata?-
-Cosa?! Ma che dici?!
-Ho solo chiesto,- chiuse gli occhi -non ti scaldare.
Sbuffò.
Di nuovo quel rumore.
-Hinata!
-Cos'ho fatto ora?
-Come che hai fatto? Fai tutto il tempo questo rumore.
-Ma io non sto facendo niente.
A quella risposta Sakura rimase stupita. Oltre a loro due non c'era nessun altro in casa; lei non aveva animali e i suoi vicini non erano in casa a quell'ora. Possibile che ci fosse qualcun altro in casa?
Ancora quel rumore.
-Sembra provenire dall'armadio in camera tua, Sakura.- disse Hinata, alzandosi dal divano.
-Io...Io...Hinata, ma lo sai che ti voglio tanto bene?- sorrise, mentre le mani le tremavano.
La mora sbuffò.
-Va bene, va bene, vado io a controllare.
Con questo Hinata uscì dal salotto per dirigersi verso la camera. Quest'ultima aveva le pareti di un rosa tenue, un letto sotto alla finestra, una scrivania, una libreria con tanti libri e due armadi. Sakue teneva i vestiti invernali in quello più scuro, mentre quelli estivi li teneva in quello più chiaro ed era proprio da lì che proveniva quel rumore.
Si avvicinò in punta di piedi, aprì un'anta dell'armadio e sobbalzò.
-Naru-
-Shh...non urlare, se Sakura scopre che mi sono nascosto a casa sua per scappare a quella vecchia di Tsunade mi ammazza, -disse a bassa voce- quella è una ragazza dolce che nasconde un lato psicopatico e assassino.
L'altra anta dell'armadio si aprì e spuntò fuori un ciuffo rosa, seguito da una faccia rossa dalla rabbia.
-NARUTO, TI FACCIO VEDERE IO COME SONO PSICOPATICA!
Naruto scivolò sotto le gambe di Hinata e si mise a correre uscendo dalla stanza. Sakura lo seguì, sfilandosi un scarpa e lanciandola verso la fine del corridoio, dove il biondo svoltava l'angolo ed entrava nel giardino.
-Non ti azzardare a calpestarmi i fiori, idiota!- gridò la rosa.
-Ops! Già fatto!- il biondo si mise a ridere, mentre calpestava i fiori che Sakura aveva coltivato con tanto amore.
-NARUTOOO!
Ella aprì l'armadietto accanto al muro con un calcio, mise la mano dentro e tirò fuori da esso delle cesoie affilatissime. Il biondo le vide e si fermò di colpo.
-Dimmi Naruto, -porse in avanti le cesoie- è meglio se ti taglio la testa con queste oppure uso la motosega?
Naruto sobbalzò e sul suo volto si dipinse un'espressione di terrore.
Nel frattempo Hinata era uscita in giardino, calmissima, come se la scena che stava vedendo fosse una partita di golf.
-E poi sarei io la Yandere?- la mora incrociò le braccia al petto.
-Zitta tu!
La rosa si girò verso l'amica e le puntò contro le cesoie per qualche secondo, fino a quando si accertò ella che aveva ricevuto il messaggio. Si voltò di nuovo verso Naruto ma tutto ciò che vide era la recinzione del suo giardino per terra e una nuvola di fumo in fondo alla strada, provocata forse dal ragazzo.
La faccia di Sakura divenne rossa dalla rabbia, il fuoco prese il posto dei suoi capelli e dalla bocca uscì della schiuma.
-Aiuto! Aiuto!- gridò Hinata -Una mucca in calore!
-Io ti uccido Hinata!
L'inseguimento cominciò.
Sakura teneva ancora in mano le cesoie, mentre Hinata non aveva niente in mano.
La mora, per sfuggire all'istinto omicida di Sakura, si arrampicò sul lampadario, sul tavolo, sul frigo, sulla doccia, ma lei riusciva sempre a trovarla. Provò a nascondersi dentro il freezer o dentro la lavatrice, ma niente, lei la trovava sempre. A quel punto le si accese una lampadina in testa. Si diresse verso camera sua, si chiuse e, senza farsi vedere dalla rosa, cominciò a bussare incessantemente alla finestra, fino all'arrivo di Sakura.
-CHI è?!- gridò lei da dietro la porta.
-Eh..Sakura...è arrivato...Sasuke.
-Uh? Sasuke dici?- il suo tono si era abbassato e sembrava che non pensasse più “Vieni qui che ti ammazzo”, ma “Che strano, non doveva venire ora”.
-S-sì...- si sforzò di sembrare calma.
-Che bello!
-Bene, vi lascio soli. Scappo!
Sakura aprì la porta della camera senza trovare nessuno.
-Sasuke?
Salì sul letto, si affacciò alla finestra e con gli occhi esplorò tutto il villaggio, o almeno quello che si poteva vedere. Nessuna traccia di Sasuke. Sentì una finestra aprirsi nel palazzo davanti a lei e subito si girò verso quello.
-Sasuke!
La finestra si aprì del tutto e lei rimase scioccata.
Si aspettava di vedere Sasuke, magari a petto nudo, senza pantaloni, con una rosa in bocca, tutto sudato per via dell'allenamento e con un cartello sopra le parti intime con scritto “
Sono qui per te, baby”, ma ciò che vide era completamente diverso.

Choji, completamente nudo che si schiacciava una pustola grande quanto l'occhio di una balena sulla schiena davanti allo specchio, mentre cantava “Il ballo del qua qua”e sculettava allo stesso tempo. Orrendo. Oltretutto, dietro di lui, c'era il padre, seduto sul letto con in mano un cruciverba.
-Quattro orizzontale... “Stupido, idiota, ebete”. Secondo te, Choji?- chiese Chouza.
-Mh....Sasuke? Eheheheheh- si mise a ridere come un idiota.
Sakura s'incazzò, di nuovo, e fece per andare da quel bastardo di Choji a dirgliene quattro, quando la pustola scoppiò. Un mare di pus bianco e viscido imbrattò l'intero specchio. Il padre cominciò ad applaudire e ad urlare “Bravo!Bravoo!” e lui si mise a danzare per la stanza.
Nel frattempo Sakura era a terra, svenuta con la schiuma in bocca.



Il titolo significa “Una giornata strana”.
*Yandere: ragazza molto dolce e gentile che nasconde un lato ossessivo verso qualcosa, come l'uccidere, o qualcuno.

Angolo dell'autrice:
Hola! Sono tornata! :D
Questo capitolo è ricco di demenza, lo so, ma è proprio così che mi piace LOL
Ovviamente Sakura non è morta, è solo svenuta e, ovviamente, non rimarrà lì per terra per un secolo, ventidue giorni, quarantacinque minuti e tre millesimi di secondo. Il suo risveglio sarà comico, quindi preparatevi! Aahahah ;D
Recensite in tanti!

Jen.

  
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