I primi avvistamenti.
Passammo il pomeriggio a sistemare i bagagli e tra una maglia e un pantalone iniziammo un conversazione interessante.
-Allora avete già adocchiato qualcuno?- Chiesi alle due sorelle.
- Cavolo Leti, non dirmi che tu hai già avvistato qualcuno, siamo appena arrivate!- Rispose Giulia e mentre parlava dissi tra me e me “ che strano, è stata tenera!”.
- Sembra strano, ma no.- dissi.
- Sicura Leti?- Domandò Ale.
- Si Ale, sicuro-.
Dopo vari sguardi investigatrici di entrambe si rassegnarono e credettero, anche se con difficoltà, alle mie parole.
-Ragazze ma perché siamo soltanto in 3 se ci sono ancora 3 letti disponibili?- Chiesi per cambiare discorso.
-Non lo so, potevano farci stare con le altre- Disse Ale.
Tra una cosa e l’altra si erano fatte le 6, allora decidemmo di smetterla di cazzeggiare e andammo a farci la doccia; verso le 7 finimmo e uscimmo dalla stanza, ci dirigemmo verso l’atrio dove c’erano tre divanetti rossi e ci sedemmo là. Qualche istante dopo arrivarono altri ragazzi del nostro gruppo e tra di loro c’erano quattro ragazzi che abitavano nella nostra città, Alessandra e Giulia li conoscevano mentre io no; più tardi sentimmo dei rumori provenienti dalla reception ci sporgemmo per vedere ciò che stava accadendo e vedemmo che i ragazzi del sud erano arrivati. Molti di noi andarono sotto a salutarli, c’era chi si abbracciava, chi si baciava e chi si prendeva a schiaffi in modo affettivo, era davvero un cosa meravigliosa così pochi gesti, ma così tanto amore. Tra i ragazzi del sud c’erano due amici di Alessandra, Giulia e delle altre, uno si chiamava Marco e l’altro Massimiliano.
Poi arrivarono gli animatori e ci costrinsero a dividerci, noi del nord andammo in mensa a cenare mentre i ragazzi del sud andarono nelle proprie stanze per disfare le valigie.
Arrivata in mensa presi il vassoio con la roba da mangiare e mi diressi al tavolo dove poi fui raggiunta delle altre ragazze; mentre mangiavamo mi giravo spesso al tavolo di quei ragazzi per guardarli poi mi venne in mente una cosa.
-Ale quello con la felpa rossa come si chiama?-. Le chiesi.
- Alessandro … perché?- Mi rispose fissandomi negli occhi.
- No così- Le risposi poco convinta. – Ha una faccia tenera.- Dissi. -Invece quello con la maglia verde?- Le domandai per farle pensare che in realtà mi interessava sapere soltanto il nome di quei ragazzi e nient’altro, ma ero abbastanza sicura che lei sapeva il motivo della mia domanda, bastava guardarmi negli occhi.
- Quello con la maglia verde si chiama Fabrizio. Hai intenzione di chiedermi tutti i loro nomi?- Mi chiese sorridendo.
- Si-. Dissi io ridendo assieme a lei.
- Allora quello con la maglia blu di Armani si chiama Stefano e aggiungerei anche che è molto carino- Disse lei ridendo. –Mentre il biondo con la maglia bianca si chiama Francesco e l’altro si chiama Mario. Ho finito le presentazione, sei contenta?- Mi disse, sempre sorridendo.
- Si, ovvio-. Le risposi sorridendo anche io.
Appena finito di cenare ci dirigemmo nella zona ‘divertimento’ e ci sedemmo sui divanetti. Mentre ero lì seduta guardavo due ragazzi cioè Stefano e Alessandro, quando improvvisamente arrivò Chiara e ci disse di andare nella sala tv. Tutti smisero di fare ciò che stavano facendo e ci dirigemmo verso la sala, dove dentro ci aspettava già un'altra persona, un animatore.