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Autore: percysword    01/09/2012    1 recensioni
Claire ha un amico molto speciale: suo fratello William. Nessuno li può separare o così sembra…
Genere: Commedia, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ci misi un po' ad addormentarmi quella sera, anche se ero stretta tra le braccia di Sam mi sentivo persa, spaesata. Se ne sarebbe andato, l'avrei perso. 

Sola, continuavo a ripetermi, sarai fottutamente sola. Avevo litigato con William, ma ci avrei fatto pace, avrei fatto di tutto pur di non perderlo, gli avrei chiesto scusa in ginocchio su carboni ardenti, avrei fatto tutto ciò che voleva purché mi perdonasse.

 

Ero in camera mia, stesa sul letto a fissare il soffitto, d'un tratto suona il campanello vado di corsa ad aprire e Will entra senza salutarmi. io lo chiamo, cerco di raggiungerlo, ma lui non mi vede, si allontana da me e io non risco a raggiungerlo, lo chiamo, gli grido contro, gli chiedo scusa, ma lui sembra non sentirmi, non mi vede. Poi va a chiamare tutta la famiglia ed insieme escono di casa, quando io provo ad uscire mi accorgo di essere bloccata, nessuno si accorge di me, sorridono spensierati, sono contenti della mia assenza. Mi metto a chiamare Will, di nuovo, ma non mi sente, grido ancora più forte. Mi sveglio.

«Hey tutto bene?» chiese Sam preoccupato

«Ho fatto un incubo… Ma che ore sono?»

«Sono circa le nove perché?»

«Devo andare a casa, di corsa» detto questo gli do un leggero bacio sulle labbra e esco di corsa da quella casa.

 

 

«Mamma hai visto Will?» chiedo a mia madre appena entro in casa. Lei si sporge dal divano e mi dice che è in camera sua, ad aspettare Lucy. La ringrazio e salgo di corsa le scale.

Busso alla sua porta e lui mi invita ad entrare.

«Hey Will, ti volevo chiedere scu…»

«No, non voglio che tu mi chieda scusa. Voglio che tu mi dimostri che mi vuoi bene Claire, perché da come mi hai trattato ieri sera non sembrerebbe che tu ci tenga a me»

«Ma io ti voglio bene Will!»

Non si voltò, rimase fermo a guardare delle lettere sparse sul tavolo. Scosse la testa. «Hai fino al giorno del matrimonio per trovare un modo per farti perdonare. A proposito, l'abbiamo anticipato al 28 luglio»

«Ma oggi è il 28 giugno, è tra un mese. riuscirete a prepararlo?»

«Di questo non ti devi preoccupare.» disse noncurante «L'abbiamo dovuto spostare perché i biglietti costavano di meno. Adesso, scusa ma preferirei stare da solo.»

«Certo»

Mi avviai verso camera mia, chiusi la porta e mi sdraiai sul letto. Gli occhi mi pizzicavano e non fu facile trattenere le lacrime. L'ho perso, pensai, l'ho perso per sempre.

 

 

I won't give up on us 

 

Even if the skies get rough 

 

I'm giving you all my love

 

I'm still looking up 

 

Jason Mraz risuonava nella mia testa ancora una volta, avevo ascoltato quella canzone almeno una decina di volte, sentivo che m faceva bene perché mi rilassava e poi dopo la terza volta ero scoppiata a piangere. Ogni tanto fa bene piangere, è uno sfogo interiore e ti fa stare bene, almeno per pochi minuti.

Avevo gli occhi chiusi, le guance piene di lacrime e la canzone nelle orecchie, d'un tratto mi sentii toccare la spalla, mi voltai di scatto e mi ritrovai davanti Lucy che mi guardava preoccupata. Mi asciugai in fretta le lacrime e misi in pausa l'Ipod.

«Scusa se sono entrata! Ho provato a bussare ma non rispondevi, così…»

«Non fa niente» le dissi gentilmente. 

Lei mi sorrise.

«Va tutto bene?» mi chiese

Io scossi la testa e lei si sedette accanto a me.

Mi abbracciò e io scoppiai di nuovo a piangere.

«L'ho perso, vero? Non mi parlerà più.»

«No, non l'hai perso» mi guardò e mi asciugò le lacrime «So cosa è successo tra te e lui, e se accetti io ti aiuterò a farti perdonare»

Annuii e prova a sorriderle, ma con scarsi risultati dato i miei occhi arrossati, le mie guance rosse e le mie labbra che sembravano non volermi aiutare. Lei rise guardandomi. 

«Adesso capisco perché piaci tanto a Will»

I miei occhi iniziarono a brillare e iniziai a sorridere. 

«Sai, parlava sempre di te. Non faceva altro che parlare di te! Conosco meglio te che me, eppure ci siamo viste poche volte dal mio arrivo!»

Io rimasi in silenzio, non sapendo cosa dire, e continuai a sorridere come un'ebete.

«Adesso devo andare ma ti devo chiedere un favore»

«Certo, dimmi pure!» le dissi emozionata

«Domani andrò alla prova del vestito e vorrei tanto che tu venissi con me»

«Si, assolutamente! Vengo!» dissi elettrizzata. Poi la abbracciai e le sussurrai un "Grazie", lei mi sorrise ed uscì di camera.

 

 

«Chi l'avrebbe mai detto? É stata così gentile con me. Mi ha fatto bene parlare con lei, penso che cenerò a casa mia stasera, e se mi diranno qualcosa farò finta di non ascoltarli. Non vedo l'ora che sia domani!»

 

«Neanch'io me l'aspettavo sinceramente, da come me la descrivevi doveva essere un mostro» rispose Sam dall'altra parte del telefono

 

«Be' mi sbagliavo, completamente!»

 

«Adesso scusa ma mia madre mi sta chiamando, da quando è arrivata non fa che rompere… ci sentiamo più tardi, okay?»

 

«Okay!»

 

 

'Cause even the stars they burn 

Some even fall to the earth 

Continuavo a canticchiare quella canzone che ormai possedeva la mia mente, così andai a cercare il testo su internet e ne stampai una copia.

Mi misi ad analizzare la canzone e poco prima che Lucy mi chiamasse per la cena l'avevo imparata a memoria. Era una bellissima canzone d'amore, l'armonia era dolce e le parole le si accostavano perfettamente. Una perfetta combinazione.

 

 

La cena fu piuttosto imbarazzante, ci fu silenzio per quasi tutto il tempo. Quasi tutto? vi chiederete, be' si, perché ad un certo punto Lucy inizia un dialogo con me.

«Prima ti ho sentita cantare, sei molto brava!»

Io arrossii.

«Oh, grazie. Ma non sono così brava!» dissi

«Solo perché non lo credi tu, non vuol dire che non lo sei! Will mi aveva accennato che avevi una bella voce, ma non credevo che tu fossi così brava!»

Spostai lo sguardo su mio fratello ma lui non si degnò di guardarmi, sorrisi a Lucy e il silenzio riprese.

Sapevo come farmi perdonare.

 






#aboutme

saaaalve, mi scuso se questo capitolo vi fa schifo ma ne ho bisogno per il seguito.
comunque Lucy si è rivelata una grande amica e nel prossimo capitolo (che non ho ancora scritto) veremo claire farle da spalla per la scelta dell'abito!
a presto,
Chiara :)

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