-Adrian Forlani è meglio di Picasso- mi aveva detto entusiasta un signore sulla quarantina -e tu hai addirittura la fortuna di essere il portiere del condominio in cui abita!
Non avevo mai visto né sentito nominare questo pittore e quindi decisi di andarlo a trovare. Scoprii che abitava nella scala P al secondo piano.
Mi aprì un uomo sui trent'anni, di media statura con dei capelli lunghi e ricci. Aveva dei grossi occhiali che occupavano gran parte del viso.
-Buongiorno- salutai sorridendo
-Salve. Lei chi è?-
-Sono il portiere. Mi hanno detto che lei è un pittore …-
-Si, è vero. Vuole vedere alcuni dei miei quadri?- chiese Adrian Forlani gentilmente
-Grazie.
Il pittore mi accompagnò all'interno. Era un appartamento completamente buio a causa delle finestre sbarrate. Adrian Forlani prese una torcia ed entrò lentamente nella prima stanza dove c'erano tre dipinti.
-Questo l'ho chiamato “La luce”- disse indicando un quadro verde
-Bello! Che particolare interpretazione della luce. La lucentezza, qualcosa di ultraterreno, si trasforma in un prato, qualcosa di molto terreno-
-Il prato? Il mio quadro non è verde, vero?- chiese il pittore sorpreso
-Invece si. Perché?-
-Sono daltonico- rispose Adrian Forlani passando al secondo quadro -Questo si chiama “L'inferno”-
-Ehm … è giallo-
-Lo so. Qualche problema?- chiese l'artista irritato
-No, pensavo …-
-Guarda!- continuò senza fermarsi -Uno dei miei preferiti. L'ho chiamato “Omaggio alla nonna”-
-Ha i baffi?- domandai incredulo
-Si, mica ho detto che è una nonna!-
-Ah, capisco … umorismo surrealista!- dissi
-Surrealismo? Che cos'è?
“Un tipo strano ...” pensai fra me “... ma dopotutto gran parte dei pittori sono stravaganti, basta pensare a Van Gogh e allo stesso Picasso”.
Nell'oscurità inciampai in un oggetto sul pavimento.
-Che cos'è?- chiesi rialzandomi
-Un mio dipinto: “L'inciampo”.
Entrammo nella seconda stanza. C'era un unico quadro posto in una enorme teca.
-Il mio grande capolavoro!- disse indicando un quadro pieno di scarabocchi
-Originale!- dissi fingendo di essere contento -Che cosa rappresenta?-
-Niente-
-Ah … molto interessante.
Successivamente entrammo nel bagno. Anche lì c'erano due quadri.
-Mi scusi, ma lei dove dorme?- chiesi incuriosito
-Sul pavimento-
-Ho capito: una scelta artistica!- dissi sorridendo
-No … non ho i soldi per comprarmi il letto.
Decisi di cambiare discorso.
-Che bel quadro! Un capolavoro! In tutta la mia vita non ho mai visto una natura morta disegnata così bene!- esclamai entusiasta
-Le piace? L'ho comprato una settimana fa in una bancarella cinese-
-Ah …-
-Questo invece l'ho fatto io- disse indicando un dipinto vuoto con in mezzo un minuscolo puntino
-Ehm … bello. Che cos'è?-
-Non lo vedi? È una natura morta!-
-Si, in effetti è abbastanza morta- dissi guardando esterrefatto l'unico puntino del quadro
-Vi è piaciuta la mostra?- mi chiese
-Si, molto interessante. Grazie mille-
-Grazie un corno! Il biglietto costa cinque euro!-
“Deve aver imparato dalle vecchiette” pensai mentre scendevo le scale “A proposito, chissà come sta andando la vendita delle bandiere?”
Non riuscii neanche a finire la frase che le vidi discutere insieme a un gruppo di turisti cinesi.
-Belle!- esclamò uno di loro -ma non sapevo che è tradizione di qui fare bandiere-
-Che scherzi? È un antichissima usanza che si tramanda da padre in figlio- mentì Carla
-Eppure mai sentito- disse il turista cinese
-Come? Non sapevi che è tradizione, quando si va a Garda, comprare almeno 5 bandiere? Sai che figuraccia fareste se non ne portate nessuna in Cina! -
-Ragione!-
-Ti faccio una proposta: vi comprate dieci bandiere e io ve ne faccio pagare solo 8- propose Francesca
-Troppe dieci bandiere!-
-Perché? Pensa che grande figura faresti! Dieci bandiere sono simbolo di coraggio e forza- disse Antonietta
-Va bene, io comprare-
-Sono 400 euro.
I turisti cinesi presero le bandiere e se ne andarono via soddisfatti.
“Vecchie truffatrici ...”
Il giorno successivo rincontrai l'uomo che mi aveva parlato di Adrian Forlani.
-Com'è andata?-mi chiese
-Male. Devo dire che come critico d'arte lei non vale proprio tanto!-
-Chi ha detto che sono un critico d'arte! Gestisco la tabaccheria qua accanto.