CAPITOLO 13: TI AMO VERAMENTE - allora?- - visto che quest’anno a parte Roma non vai via in vacanza, ho chiesto ai tuoi se puoi venire al mare con me per due settimane…..che ne pensi?- - mi chiedi cosa ne penso? È bellissimo!!!!! Grazie, ti voglio bene.- - soltanto bene?- - no. Ti voglio più che bene- - ti costa tanto dirmi quelle due parole?- - mi vergogno, ma tu lo sai quello che provo per te- - sì ma me lo voglio sentir dire. Quando ti sarai decisa, io sono in camera- - Inuyasha…..aspetta. Voglio solo che sia speciale anche per te. Non sono cose che si dicono a tutti! Torna indietro.- ma che cavolo! Si erano appena chiariti. E adesso cosa poteva fare. Avrebbe chiesto consiglio a Sango. - e io che ne so?- le fece Sango un po’ annoiata. - grazie per la risposta, davvero molto convincente- - eddai, io non ho avuto mai di questi problemi….. – - si però potresti aiutarmi.- - se non sai cosa dirgli, o non trovi il coraggio aspetta che gli passa. Vedrai sarà ancora il primo a parlarti.- Come non detto. Sango, si era sbagliata ancora…..ma lei infondo non ci azzeccava mai in queste cose. Quando dice che le cose andranno bene, si avvera sempre il contrario. Era da due settimane che Kagome non parlava con Inuyasha, questa volta sarebbe stata lei quella che avrebbe chiesto scusa a lui….O meglio a dirgli che lo amava! Il problema era che non poteva passarla liscia scrivendoglielo, perché altrimenti quel biglietto glielo avrebbe messo in quel posto. Doveva farsi coraggio e dirgli quello che provava per lui. Questa volta seriamente. Quella sera sarebbero usciti e sarebbero andati in un ristorante che gli aveva consigliato Massimo, lui e la prof se ne sarebbero stati per i fatti loro nel college. Almeno per quella sera non avrebbero dovuto drogare la balena con i sonniferi. Aveva detto che potevano stare fuori fino alle 2 e mezza. Il problema era se Kagome sarebbe riuscita a reggere. Era stanchissima. Inoltre, c’era una certa ragazza, che continuava a gironzolare attorno al suo ragazzo. Lui però non era che rifiutava i suoi sguardi, anzi…..che str… ah ma questa gliela avrebbe fatta pagare. Kagome uscì dal locale, sapeva che Inuyasha appena l’avrebbe vista uscire le sarebbe corso dietro a cercarla. Decise di nascondersi dietro un angolo…..E infatti. Inuyasha si stava guardando attorno, la stava cercando. - cerchi qualcuno?-. Inuyasha fece un salto indietro, e soltanto la sua faccia tosta gli impedì di urlare dallo spavento. - ehm…..- - magari cercavi me?- -ehm…..no sono uscito per prendere una boccata d’aria, sai quella ragazza, mi fa diventare pazzo.- - bhè sono contenta che tu mi abbia dimenticata così in fretta-. Stavolta andò via sul serio. Va bene scherzare però aveva davvero esagerato. Con quelle parole aveva voluto dirle che lei era stata una delle tante, o meglio che lei non l’aveva mai fatto stare bene. Quel “ti amo” era stato uno dei tanti che aveva già detto. Le lacrime iniziarono ad uscirle dagli occhi. Ad un certo punto si sentì afferrare per un braccio. Si voltò e vide Inuyasha. - scusa-, la tirò a se. - voglio solo che tu mi dica quello che senti per me. Lo so che sono fissato con questa cosa però…..- - scusami tu. È solo che voglio che sia speciale anche per te.- - va bene allora aspetterò-. Si baciarono, e Kagome sentì che tutte le paure che aveva di un futuro al suo fianco svanirono. Quando si staccarono lui le sorrise e lei non poté più trattenersi. - Inuyasha?!- - dimmi.- - tieni, ascoltalo…..- dalla tasca dei pantaloni tirò fuori un cd. - mi piacerebbe, ma non ho il lettore cd- - vabbè allora te lo dico io. Questo è un cd dei Modà. So che non li conosci neppure, però in una loro canzone c’è una canzone che racchiude i miei sentimenti per te- Kagome gli prese la mano. - ecco, ora che non la puoi ascoltare dovrò dirtele a voce queste cose…..- - quindi?- - quindi…..- chiuse con forza gli occhi. Poi pensò che per essere completamente sincera con lui lo doveva guardare negli occhi. - perché…..ti amo anche io-. Le sorride di nuovo. Poi la prese per mano e le sussurrò parole che in un primo momento l’avevano spaventata. -se pensi che sia troppo presto io as…..- -shh, anche io lo voglio- Poi lentamente ma un po’ spaventati se ne tornarono nel college. Stavano entrando nella camera dei ragazzi, quando sentirono dei rumori provenire proprio da lì. Scoppiarono a ridere, pensando che qualcuno li aveva battuti sul tempo. Poi sempre con dolcezza, Inuyasha la avvicinò a se. - credo che dovremmo rimandare, torniamo dagli altri?- - no. Tanto fra poco torneranno- - e dove andiamo?- - vieni da me- - sì, ma non ho il cambio- - bhè ti cambi domani, nel frattempo ti fai lo stesso la doccia se vuoi- - sì, ti piacerebbe?!- le fece lui maliziosamente. - sei, un maniaco- però non poté fare a meno di pensare a lui sotto la doccia. - a cosa stai pensando? Non a porcate vero?- - ehm…..ma sei stupido? Non penso mai a certe cose- che bugiarda. - sarà…..comunque la doccia me la faccio domani mattina, quando tu sarai ancora nel mondo dei sogni.- Peccato! - fa come vuoi, ma non ci dormi vicino a me- - guarda che l’ho fatta prima la doccia- - mi devo fidare?- - vuoi vedere?- - ehm….n…..n…..no, g…..grazie-. Dopo circa mezz’ora arrivarono gli altri. I ragazzi stesi per terra tutti ammucchiati sembravano degli zingari accampati in un campo. Tutti i ragazzi….. tranne Inuyasha che naturalmente dormiva vicino a Kagome. Facendo i vari calcoli all’appello mancavano Sango e Miroku, quindi…..oddio! - e così, erano loro due di la? Certo proprio antisgamo, ora tutti sanno che l’hanno fatto- disse sempre con il suo incredibile tatto Inuyasha. - bhè ma tu fatti i fatti tuoi comunque, e adesso silenzio che ho sonno- in effetti, Kagura, aveva ballato per tutta la sera. Ed ora era esausta. Comunque il giorno dopo Kagome avrebbe fatto un bel discorsetto a Sango. - sei ancora sveglia?- domandò Inuyasha sbadigliando. - sì, ma per poco, buona notte amore mio-. Sorrise chissà che faccia aveva fatto. Si girò verso di lui, che faceva finta di dormire. - guarda che non lo ripeto più- - cosa scusa? Stavo dormendo- - sì, come no?!- - buona notte anche a te…..- lo guardò. Mancava il soggetto. - amore mio- concluse baciandola. I raggi del sole, riscaldavano la stanza, come al solito era Kagome a svegliarsi. Non aveva mai fretta di alzarsi quando era vicina a Inuyasha. Se la sera precedente non ci fossero stati Sango ed Miroku nella stanza dei ragazzi, forse…..la ragazza avvampò all’idea. In tutta sincerità non ci aveva mai pensato che la sua prima volta sarebbe potuta essere con Inuyasha, anche se l’attrazione fisica era fortissima. Non aveva ancora aperto gli occhi, però sentì il respiro leggero di Inuyasha sulle labbra, doveva essere molto vicino. Sempre lentamente aprì gli occhi e notò che Inuyasha la stava guardando. - è da tanto che sei sveglio?- - un po’, i ragazzi non hanno dormito per tutta la notte.- - e tu?- - secondo te?- - uhm….. io credo benissimo, visto che c’ero io in tua compagnia-. La baciò leggermente sorridendole. - avete finito di fare i piccioncini, non mi piace vomitare di prima mattina- era Jakotsu che con le occhiaie che arrivavano al pavimento si stava dirigendo per 35esima volta in bagno. - e tu tappati le orecchie- rispose Inuyasha, che non voleva smettere di parlare. - infatti, è così bello vedere due persone che si vogliono bene. L’avete già fatto?- esclamò senza pudore Kanna. Che finezza. Anche quelli che cercavano ancora di dormire ora erano svegli, interessati alla risposta che i due ragazzi avrebbero dovuto dare. Kagome e Inuyasha diventarono subito rossi per la vergogna. Poi ritrovata un po’ di compostezza Inuyasha rispose che erano solo affari loro. - vado a vedere se la camera è libera, vieni con me?- chiese poi alla ragazza. - ok.- scesero dal letto e uscirono dalla camera. Trovarono le chiavi sotto lo zerbino, allora erano già usciti?! - ci vediamo dopo- - no, vieni con me – - ma non mi sembra il ca…..- Inuyasha l’aveva spinta in camera. - dai che se arrivano gli altri, poi iniziano a prenderci in giro- - non fa niente-. Si avvicinò per baciarla ma lei scappò. - ci vediamo fra mezz’ora. Ciao-. Caspita ma era scemo? - ragazzi la camera è libera- - grazie per la notizia stupida-, chi sarà mai? - di niente idiota- Dopo circa mezz’ora erano a fare colazione, la prof e Massimo, avevano due facce assonnate, chissà perché?. Sango che si era fatta trovare nella sala della colazione non aveva ancora rivolto la parola a Kagome, anzi evitava accuratamente il suo sguardo. Finita la colazione disse che doveva andare in camera a prendere una cosa, così Kagome decise di seguirla. - perché mi eviti?- - non ti sto evitando- - è successo qualcosa?- - non dirmi che non l’hai capito!- - com’è stato?- - vuoi sapere tutto nei minimi particolari?- - no grazie. Sei felice?- - sì. Felicissima- - allora sono felice anche io!- Passarono così altre due settimane. ULTIMO GIORNO A ROMA. Sul pullman Kagome si sedette vicino a Inuyasha. Per tutto il tragitto i ragazzi cantarono. Si erano proprio diverti! Dopo un’ora e mezza arrivarono in aeroporto. Per fortuna non c’erano ritardi. Salirono subito sull’aereo. Dopo circa due ore stavano atterrando a Malpensa. - senti, ma quando partiamo per il mare?- chiese curiosa Kagome. - credo i primi d’agosto- - ma vengono anche i miei?- - ci raggiungono dopo una settimana. Però non ti dispiacere, lo faremo prima!- - sei un porco!- - vuoi dire che non sono neppure un po’ carino?-. Stavano andando a prendere i bagagli. - bhè diciamo che sei un porcellino- - comunque non hai detto nulla che possa smentire il fatto che magari…..- - vedremo…..- - eppure due settimane fa non sembravi molto dispiaciuta- - sì, ma vedi io avevo previsto già che la camera era occupata, era inutile dirti che non sarebbe successo niente, volevo lasciarti la sorpresa.- - stai scherzando?- le domandò stupito. - certo, scemo- - bhè comunque poi ne parliamo di quel discorso- - sì, sì, sì…..- - che spiritosa-. Poi si mise ad urlare. - sapete che ho una ragazza davvero spiritosa?-. le persone che si trovavano nella sala si girarono tutte, mentre Kagome diventava rossa. Non sapeva che la vacanza che avrebbe trascorso tra qualche settimana, sarebbe stata definitiva per la sua crescita!