Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: TerrytheCaptain    01/09/2012    3 recensioni
Non pensavo si potesse provare tale odio verso una persona. Infondo la mia indole buona mi ha sempre portato a non odiare così fortemente le persone. Ma c’è un limite a tutto. Quel fottutissimo bastardo è riuscito a far uscir fuori una parte di me che non pensavo esistesse. Quella parte che odia a morte, che manda maledizioni a destra e manca, che perde le staffe in quattro e quattr’otto. Grazie a lui sono costantemente irritabile, nervosa e frustrata. Mi ha letteralmente rovinato la vita, e me la pagherà.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Andrea entrò barcollando in casa e chiuse –sbattendola- la porta. “Luca..io..” “Sei troppo buona.. lo sei sempre stata.. ma dovresti focalizzare la tua attenzione sulle persone che ti vogliono bene non su gente come lui..” Sputò amaro e deluso. Aveva capito. Aveva capito che io avrei salito quelle scale e avrei raggiunto Andrea, lo avrei consolato ed aiutato. Lo aveva capito. Lui capiva sempre tutto. Stava per andarsene ma io gli tirai il braccio e con le lacrime agli occhi “Ti prego.. non arrabbiarti..” Lui non si meritava questo da me. Due lacrime caddero dai miei occhi. Lui mi abbracciò e io mi strinsi forte a lui. “Non sono arrabbiato, sta tranquilla..” Mi staccai da lui e presi il suo viso tra le mani lasciando un leggero bacio sulla fronte e poi un altro sulle labbra. “Grazie..” gli sussurrai prima di correre in casa. Aprendo quella porta avrei trovato l’inferno, lo sapevo. Feci scattare la serratura ed entrai. Dopo pochi passi mi ritrovai un Andrea semi nudo che si scolava la bottiglia di limoncello che la mamma teneva nel frigo per gli ospiti. “Smettila di bere.. non ti fai pena?” dissi avvicinandomi a lui “Qui sei tu quella che fa pena.. stai sempre azzeccata a me, ma una vita non cel’hai? Evidentemente no, se ti immischi sempre negli affari degli altri..” No, non poteva ancora umiliarmi così. Mi aveva promesso che non l’avrebbe più fatto. “Sei un bastardo..” sussurrai mentre le lacrime cominciarono a cadere dai miei occhi. Mi scagliai contro di lui con tutta la forza che avevo cominciando a riempirlo di pugni “Sei un bastardo! Sei un bastardo!” ormai urlavo, ero fuori di me. Lui posò la bottiglia di limoncello per parare meglio i miei colpi. Mi prese le braccia e mi guardò negli occhi che ormai erano annebbiati dalle lacrime. “Scu..” “No! –lo interruppi ancora urlando e piangendo- Non mi servono delle finte scuse, tu queste cose le pensi davvero.. io sarei dovuta andare da lui, non salire queste maledette scale e venire da te!” Ormai le mie lacrime non erano più lacrime silenziose ma erano accompagnate da forti singhiozzi. Lui mi appoggiò al muro, non riuscivo a liberarmi, era troppo forte per me. Fece toccare i nostri petti e mi lasciò le mani, per poi appoggiare le sue al muro, non lasciandomi via d’uscita. Appoggiò la testa al muro, alla mia sinistra e “Hai ragione. Sono un bastardo. Sono sempre stato un bastardo con le donne, da quando mia madre se ne è andata. Ho sofferto tanto, forse troppo e non ho mai più creduto nelle donne.. Ho cominciato ad usarle, come ho fatto con Elisabetta.. le ho sempre disprezzate. Ma tu non sei come loro, tu non meriti il mio disprezzo. Nonostante ti abbia trattata malissimo.. quante? 100 volte? Tu sei ancora qui pronta ad aiutarmi.. Io non merito le tue cure, non merito il tuo aiuto. Hai ragione.. è con lui che dovresti essere ora.” Avrei voluto disprezzarlo ma non ci riuscivo. Lui aveva sofferto, come avevo sofferto io per la perdita di mio padre. “Grazie, per tutto quello che stai facendo per me. Grazie per non avermi lasciato solo, la prima, la seconda e questa sera. Sarei nell’oscurità più totale senza di te. Sei il faro che mi indica la giusta via da percorrere.. Da quando mia madre ci ha abbandonati non ho mai più avuto bisogno di una donna.. ma ora sento di avere bisogno di te..” Ora mi guardava negli occhi, e le mie lacrime erano tornate silenziose. Ero attonita, stupita dalle sue parole. Avvicinò il viso al mio orecchio e “Aggrappati a me..” Portai le mie mani dietro suo collo, pensando ancora a tutto quello che mi aveva detto. Lui mi prese le gambe e le portò all’altezza della vita. “Allaccia le gambe..” Ormai ero in trans, troppo scioccata per ragionare e feci come lui mi disse, allacciai le mie gambe attorno alla sua vita e lo sentii accennare un sorriso. Ci staccammo dal muro e salimmo le scale, arrivando alla mia camera. “E’ chiusa vero?” annuii sulla sua spalla. Allora arrivammo alla sua stanza, lui l’aprì e la chiuse con un calcio ma senza farla sbattere. Mi appoggiò dolcemente sul letto e si stese accanto a me. “Perdonami.. ho bisogno di te.. non ho nessun altro su cui contare..” sorrisi debolmente e “Ti prego.. cerca di non umiliarmi e ferirmi più..” dissi abbassando gli occhi. Mi alzò il viso, facendo incastrare i nostri sguardi e “Se dovessi farlo di nuovo, vattene e lasciami solo. E’ la cosa peggiore che potresti fare..” Annuii. “Dormi ora.. notte Em..” “Notte..” Prima che prendessi sonno passò un’eternità. Pensai a Luca, alla splendida sera che avevamo passato insieme e a quanto io non fossi sicura di provare quello che lui provava per me. Mi voltai leggermente e intravidi nel buio della notte il volto di Andrea che dormiva al mio fianco. Mi vennero in mente tutte le cose brutte che mi aveva detto e come aveva cercato di farsi perdonare e mi scappò un piccolo sorriso. L’avrei aiutato ancora, non l’avrei lasciato solo.


Ok questo è uno dei miei capitoli preferiti, devo essere sincera.
Spero che piaccia a voi tanto quanto piace a me *www* 
Fatemi sapere!! Siete felici della scelta di Emma?
Un bacio, al prossimo capitolo.
- T.
  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: TerrytheCaptain