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Autore: DearCharlie    01/09/2012    4 recensioni
ZIAM.
Slash.
'Ma Liam era sempre stato sfortunato.
E la bottiglia puntò proprio il pakistano, perfettamente centrata, come a prendersi beffe di un Liam che nel frattempo era diventato di un rosso-viola abbastanza imbarazzante.'
Genere: Commedia, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Liam Payne, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Angolo autrice!
Ok, è smielata.
Ok, è fluff.
Ok, è assurda.
Ok, non so perchè l'ho pubblicata.
Ok, me ne vado.
Ciao.

Chiara.




                                                                                                     Silly games




La bottiglia di plastica ruotava impietosa su se stessa, rimanendo nello spazio delimitato dai cinque ragazzi che sedevano in cerchio a gambe incrociate.
Liam aveva sempre detestato il gioco della bottiglia.
Lo trovava un passatempo stupido e infantile per far divertire ragazzini idioti con gli ormoni a mille.
Del resto, trovava così la maggior parte dei divertimenti che piacevano ai suoi amici.
Riusciva a sentire la plastica che sfregava contro il parquet del pavimento della loro cameretta ad x-factor.
Louis ed Harry avevano fatto ritorno da poco, con i capelli arruffati e gli occhi lucidi, dopo essersi dileguati appena la bottiglia li aveva indicati. Loro, che erano gay dichiarati e stavano anche insieme, e traevano un divertimento perverso nel mettere in difficoltà i loro compagni di band, aumentando i dubbi sulla loro sessualità. Tutto per quella stupida bottiglia.
Liam era sempre stato sfortunato.
Sin da piccolo, quando giocava a carte con Ruth, perdeva sempre.
Se faceva una scommessa, non azzeccava mai.
All'asilo non lo sceglievano mai per fare i lavoretti o le commissioni che i bambini si contendevano.
Perciò non si sorprese più di tanto quando vide che il tappo di plastica puntava su di lui. 
Si limitò ad emettere un sospiro esasperato. Poi però, quando la bottiglia tornò a girare per stabilire con chi avrebbe dovuto trascorrere 'sette minuti in paradiso' (che gioco idiota), iniziò a preoccuparsi e 'Non Zayn, ti prego, non Zayn' urlava mentalmente alla bottiglia impietosa. 
Liam aveva il terrore di Zayn.
Perchè Liam amava Zayn.
Lo amava da quando lo aveva visto la prima volta, da quando si erano abbracciati dopo la prima canzone sul palco, da quando avevano passato tutta la notte a parlare stretti su una branda sgangherata, da quando Zayn aveva pianto sulla sua spalla per Perrie.
E Zayn non doveva capirlo.
E se si fossero baciati, sarebbe stato sgamato in un secondo netto.
Ma Liam era sempre stato sfortunato.
E la bottiglia puntò proprio il pakistano, perfettamente centrata, come a prendersi beffe di un Liam che nel frattempo era diventato di un rosso-viola abbastanza imbarazzante.
Vide una strana espressione sul volto di Zayn... imbarazzo, forse? O disgusto? Non sapeva dirlo.
Lanciò un'occhiata ad un Louis trionfante (o strafottente? No, Liam non era proprio bravo a leggere le emozioni) e si alzò, seguito dal moro.
Salì le scale per raggiungere lo stanzino dove avrebbero dovuto chiudersi, e quando Zayn entrò, si chiuse la porta alle spalle. 
Per il primo minuto si limitarono a fissarsi imbarazzati.
Poi Zayn, miracolo dei miracoli, gli si avvicinò, e gli sussurrò in un orecchio
'Ho visto il tuo sguardo. Sei stato sfortunato!'
Liam si limitò ad annuire, spaventato che la sua voce avrebbe potuto tradirlo, e Zayn
'Come si dice? Sfortunato nel gioco, fortunato in amore' gli soffiò a un centimetro dalle labbra.
Liam spalancò gli occhi, scandalizzato, o forse troppo felice. 
E Zayn gli rise in faccia un 'Possibile che tu sia così cieco, Liam? Che tu non lo veda?'
'Ve-veda che?' si costrinse a balbettare.
'Che ti amo dal primo giorno, stupido.' e detto questo ci furono solo le loro labbra e le loro mani e i loro occhi chiusi.
Scaduti i sette minuti, gli altri vennero a bussare, e minacciarono di sfondare la porta.
Così Liam, la mano allacciata a quella di Zayn, rivolse un sorriso di scuse agli amici e 'Scusate, ma non ci va più di giocare' sorrise,
prima di sparire al piano di sopra trascinandosi dietro l'unica persona che aveva mai amato.



La mattina dopo, nudo e avvolto dalle coperte, Liam ebbe l'impellente bisogno di dire una cosa al ragazzo steso di fianco a lui.
'Zayn?'
'Hmmm.'
'Avevi ragione.'
'Hmmmm?'
'Su quel fatto del fortunato in amore.'

Sorrisero entrambi, per poi riaddormentarsi in un abbraccio pieno di promesse.

  
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