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Autore: Love_Her__Idols    01/09/2012    0 recensioni
- Quattro, in realtà. – disse sorridendo. E che sorriso! Voglio dire, era uno di quei sorrisi con cui avrebbe potuto far sciogliere l’Antartide. Altro che riscaldamento globale.
Questa è una mia prima FF. c:
Genere: Comico, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Chapter One.

Non ero mai stata in un aeroporto prima d’ora. Quando i miei avevano accompagnato mia sorella a prendere l’aereo a Glasgow io ero in ita con la scuola, in Francia. E ora eccomi qui, ad aspettare mia sorella al ritorno da Londra dopo aver ricevuto il diploma del liceo. Addosso avevo ancora la toga e ogni persona che passava davanti a me mi guardava con aria curiosa. Avrei risposto con un’ occhiataccia, ma ero troppo felice per farlo.
- Tesoro, mi dispiace che dobbiamo passare la festa del tuo diploma qui. – disse mia madre seduta accanto a me.
- Fa niente mamma. E’ stata una mia scelta venire qui. Se non ci sono stata il giorno in cui l’avete accompagnata, ci sarò quando ritornerà a casa. – dissi sorridendo. Ero radiosa, sia per il suo ritorno, sia per il mio diploma. Non vedevo l’ora di riabbracciare mia sorella.
- Papà, non posso togliermi questo affare di dosso? – chiesi. Papà era in piedi che guardava insistentemente la porta del gate 9.
- No, Ellie. Devi farti una foto con tua sorella prima. – disse sempre con gli occhi puntati sul gate.
- Alex, è inutile che continui a fissare il gate. L’aereo atterrerà fra 10 minuti. – disse mia madre.
- Magari è già atterrato, che ne sappiamo. – disse sempre guardando il gate.
- Mamma, avevano finito il bacon. – disse mio fratello dando a mia madre un panino. Era appena andato al bar davanti a noi, su l’ordine di mamma.
- Fa niente Jonnie. – disse lei. Mio fratello andò verso papà.
- Allora? – chiese lui.
- Niente. – disse mio padre scuotendo la testa. Guardai mia madre. Stava mettendo il panino che Jonnie le aveva appena dato dentro un sacchetto di plastica.
- Perché lo metti lì dentro? – chiesi.
- Se ha fame, potrebbe mangiare questo. – disse sorridendomi. Mia madre era fin troppo apprensiva molte volte, altre invece non lo era minimamente. Io annuii e guardai papà che si stava sbracciando assieme a mio fratello.
- E’ qui! – gridò papà. Mi alzai di scatto e così fece anche mia madre. Andammo vicino a Jonnie e papà e guardammo all’orizzonte . Un chioma di capelli biondi ossigenati si muoveva tra la folla. Si fermò due volte, a parlare con delle ragazze, poi venne sempre più vicino verso noi. Finalmente vidi i suoi occhi azzurri. Un grande sorriso gli si aprì sulle labbra.
- Papà! – gridò abbracciandolo. Appoggiò il trolley e la borsa che aveva con lei per terra. Mio padre le strinse e poi lei passò a Jonnie.
- Jonnie! – disse abbracciandolo.
- Ciao mamma! – disse abbracciandola. Mamma fece gli occhi lucidi e subito dopo se li asciugò con un fazzoletto.
- Ti ricordo che sono diplomata ora, e mi saluti sempre per ultima. – dissi prima che lei mi abbracciasse.
-Ellie. – disse ridendo.
– Perrie! – dissi imitandola. Rise di nuovo e si staccò da me. Mi guardò.
- Ti ho rovinato la festa del diploma. – disse mordendosi un labbro.
- Stai scherzando? – chiesi. – Questa per me è la festa più bella che possa avere. –
- Ragazze, forza che vi faccio una foto. – disse mio padre prendendo la macchina fotografica. Mia sorella si mise vicino a me, sorridemmo e il flash scattò.
- Ora posso togliermi la toga? – chiesi a papà.
- No, ora ve ne faccio una con mamma e Jonnie. – disse lui. Jonnie si mise accanto a me e mamma di fianco a lui. Il flash scattò un’altra volta.
- Scusi? – chiese mio padre ad un passante. – Può farci una foto, per favore? – Lui annuì e sorrise. Mio padre gli lasciò la macchina fotografica, si mise vicino a Perrie e il flash scattò per la terza volta.
- Grazie mille. – disse papà riprendendosi la macchina.
- Adesso me la tolgo. – dissi alzando le braccia, spazientita. Se c’è una cosa che odio di più di litigare è fare delle foto: non vengo mai bene. Mamma mi aiutò a toglierla mentre io mi tenevo la felpa che avevo sotto.
- Perrie, la puoi tenere? – chiese mamma dandole la toga.
- Certo mamma. – rispose lei.
- Congratulazioni allora. – disse lei sorridendomi.
- Grazie Perrie. – dissi sorridendo. – Congratulazioni anche a te. – dissi facendole l’occhiolino. Lei rise e sbuffò nello stesso tempo.
- Che intendi? – chiese lei.
- Hai vinto o no XFactor? – chiesi.
- Sì, l’ho vinto.  – disse lei ridendo. – E non ci credo neanche adesso. –
- E hai o no un fidanzato di nome Zayn Malik? – chiesi io.
- Direi di sì. – disse facendo un sorrisone.
- Allora congratulazioni! Non vedo l’ora di conoscerlo comunque – dissi mordicchiandomi le labbra. Incontrare i ragazzi di mia sorella era sempre uno spasso, soprattutto perché lei trovava sempre quelli più strambi in circolazione.
- E io non vedo l’ora di rivederlo. – concluse lei ridando la toga a mia madre. Quando mia madre la mise dentro la borsa, uscimmo dall’aeroporto e ritornammo nella nostra macchina. Prima di salire in macchina mamma diede il panino a Perrie, che era molto affamata. Mia madre mi guardò con un’ occhiata, come per dire: visto che aveva fame? Il viaggio durò un’ora e mezza. Durante il viaggio bombardammo Perrie di domande. Non avrei mai voluto essere al suo posto. Tornammo a casa verso le otto di sera.  La nostra casa si trovava a South Shield. Era una bellissima casa singola a due piani, con un terrazzo e una mansarda, dove dormivamo io e mia sorella. Jonnie viveva con papà: i miei si erano separati quando io ero piccola. Ora invece mio fratello vive con la sua fidanzata, a Manchester. Papà parcheggiò l’auto nel garage e noi scendemmo. Entrammo in casa dalla porta del retro, sulla cucina. Subito mi buttai sul divano del soggiorno. Ero sfinita.
- Sfinita sorellina? – chiese mia sorella ridendo. Si buttò sopra di me.
- Restare in piedi per due ore, aspettando che consegnassero il diploma a tutte gli altri è stressante. – dissi col fiato corto. La alzai di peso e la misi a sedere.
- Ma se sei restata seduta un’ora e mezza in macchina. – disse lei.
- E’ una stanchezza mentale. – dissi guardandola.
- Oh, certo. – disse lei ridendo.
- Tesoro, dove metto le valigie? – chiese papà a Perrie.
- Nella mansarda. – disse lei. Mi tirai subito su e mi sedetti sul divano.
- Dormi in camera mia? – chiesi felice.
- Nostra. – specificò lei ridendo.
La abbracciai. – Sono felicissima che sei tornata. –
- Anche io. – disse stringendomi. Ci alzammo e andammo in cucina, dove mamma stava scrivendo qualcosa su un pezzo di carta.
- Ragazze, che pizza volete? – chiese lei.
- Salame piccante e wurstel. – disse Perrie.
- Patatine fritte. – dissi io.
- Benissimo. – disse lei sorridendoci.
- Ti do una mano a mettere apposto le valigie. – dissi a Perrie.
- Ok. – disse lei sorridendomi. Salimmo le scale e andammo in mansarda. Il trolley e la borsa di Perrie erano sopra il mio letto. Jonnie era sopra l’altro letto della camera, affianco al mio. Stava guardando la tv.
- Jon, per favore, puoi spostarti dal letto? – chiesi andandogli vicino. Lui mi guardò.
- Perché? – chiese lui.
- Perrie si deve sistemare. – dissi io.
- Ma questo era il mio letto. – si lamentò lui.
- Quando venivi da mamma e dormivi qui. Ora hai una tua casa e sei fidanzato. – spiegai.
- Anche Perrie è fidanzata. – disse lui facendo il broncio.
- Sì, ma non vive con il suo fidanzato. Adesso vai a guardare la tv in soggiorno che è libera. – dissi io alzandolo di peso. Perrie prese il telecomando e chiuse la tv.
- Vi voglio bene anche io, eh! – disse lui andandosene. Io e Perrie ridemmo. Chiudemmo la porta e iniziai ad aiutarla a mettere apposto i vestiti. La stanza era proprio come quando era partita per i provini di XFactor: chi avrebbe mai pensato che avrebbe vinto, insieme ad altre 3 magnifiche ragazze? Aveva ancora il suo armadio e la sua scrivania, dove faceva i compiti e mi aiutava a fare trigonometria, l’unica materia in cui zoppicavo.
- A proposito. – dissi mentre infilavo dei maglioni nell’armadio. – Come stanno tutte le ragazze? –
- Benissimo. – disse lei sorridendo. – Jesy e Leigh sono dalla loro famiglia e Jade da sua madre. –
- Salutamele quando le senti. – dissi. Lei annuì e tirò fuori un pacchetto dal trolley.
- Questo è il tuo regalo, Ellie. – disse sorridendo. Era un pacchetto rettangolare, coperto da una carta arancione. Un nastro blu scuro e un fiocco dello stesso colore era avvolto intorno alla scatola.
- E’ dello stesso colore della toga. – dissi io ridendo.
- Mamma mi aveva avvisata. – disse lei.
- Oh, non serviva Perrie. – dissi io guardandola.
- Sì che serve, ti sei diplomata. – disse lei.
- Grazie mille! – dissi abbracciandola.
- Di niente Ellie. – rispose lei. Continuammo a mettere apposto i vestiti e svuotammo completamente il trolley. Perrie lo mise vicino alla porta della camera. Nostra madre bussò alla porta ed entrò.
- Sono arrivate le pizze, sbrigatevi. – disse sorridendoci. Andammo a lavarci le mani e poi scendemmo per andare in cucina. La pizza era davvero buonissima. Guardai l’ora: erano le nove e mezza.
- Mamma, ti do una mano a sparecchiare. – dissi alzandomi.
- No Ellie, mi aiuta Jonnie. – disse lei.
- Ma mamma! – si lamentò lui.
- Sono sicura che Emily non ti da niente da fare. – disse lei.
- Non è vero. – disse lui alzandosi e trascinando i piedi. Dopo cinque minuti le luci si spensero.
- Oddio. – borbottai guardandomi intorno. Sentii Perrie ridere e vidi una luce dalla porta della cucina. Mamma aveva in mano una torta gelato, con tre candele in mezzo. Mi misi una mano sulla bocca, mentre Jonnie, papà e Perrie applaudivano. Probabilmente diventai rossa come un pomodoro, mi sentivo le guance in fiamme. Avevo sempre odiato quel momento imbarazzante dove ti portano la torta e ti cantano una canzoncina: tu cosa devi fare in quel momento? Mamma mise la torta davanti a me. Io chiusi gli occhi e soffiai le candele. Ci furono altri applausi e la luce si accese.
- Non serviva! – dissi alzandomi. Abbracciai papà e mamma, mentre Jonnie tagliava la torta. Si trattava di una meringata, la mia torta preferita in assoluto. Era buonissima, e avevo un presentimento che fosse di mamma. Mangiai due fette, poi il resto di torta la incartò per darla a Emily, la fidanzata di Jonnie, che non era potuta venire per la febbre.
- E ora i regali! – disse mia madre battendo le mani. Jonnie mi diede una scatola abbastanza spessa, incartata con della carta rosa: era un Mac portatile. Mi allungai ad abbracciare Jonnie e gli feci un sorriso d’intesa. Da anni lo pregavo di regalarmene uno, ma non lo fece mai, poiché sosteneva che mi distraeva dalla scuola. Ora invece l’avevo finita. Poi Perrie portò il regalo che avevo lasciato di sopra: era un IPad di ultima generazione. Con la bocca spalancata la ringraziai. Era un regalo fantastico. Poi toccò ai regali del resto della famiglia che non era potuta venire, perché abitava nella scozia del nord. Nonna Francis e nonno Michael ( da parte di mamma ) mi regalarono un cardigan della Zara, una marca italiana e un paio di stivali col pelo. Nonna Hann e nonno Kyle ( da parte di papà ) mi regalarono un beauty case della Lançome. Non mi truccavo molto spesso, ma avrei dovuto farlo, altrimenti Perrie me li avrebbe usati tutti. Zio Max e zia Linn mi regalarono una piastra per i capelli, zia Jamie e mio cugino Oscar una cornice digitale touch. Non avevo mai ricevuto dei regali così fantastici in vita mia.
- Ora tocca al nostro regalo. – disse papà guardando la mamma. Mi fecero uscire di casa e andare verso il garage. Perrie e Jonnie erano dietro di me e stavano ridendo. Io non avevo la più pallida idea di cosa ci fosse in garage. Entrammo dalla porta e papà accese la luce. Lacosa che si illuminò davanti ai miei occhi fu eccezionale. Una Vespa bianca fiammante con un fiocco blu scuro era davanti a me. Un casco con la bandiera italiana stampata era appeso al manubrio. La bocca mi si aprì involontariamente. Papà iniziò a ridere e mamma si morsicò un labbro.
- Ma, ma, ma.. – balbettai io.
Mi girai verso i miei genitori.
- E’ stupenda grazie! – dissi quasi piangendo. Li abbracciai tutti e due forte e guardai i miei fratelli. Stavano sorridendo anche loro: sapevano della Vespa. Era sempre stato un mio desiderio da quando avevo fatto il patentino.
- Non dovevate però! – dissi io.
- E’ il tuo diploma e questo avviene solo una volta nella tua vita. – disse papà. Li guardai e feci un gran sorriso. Toccai la mia lucente Vespa. Una carica di energia mi pervase.
- Posso provarla? – chiesi d’impulso.
- No tesoro, ora no. E’ tardi e fa buio. – disse mamma.
- Ok, allora la proverò domani. – dissi. Mi abbassai e gli diedi un bacio.
- L’hai baciata? – chiese Jonnie quasi ridendo.
- Sì, è il mio ragazzo. – dissi ridendo. Perrie rise e rientrammo in casa.
- Mamma, è meglio che vada. – disse Jonnie prendendo la giacca.
- Stai attento alla strada e saluta Emily. – disse mia madre. Abbracciai Jonnie e lo ringraziai per il regalo. Papà e Perrie lo abbracciarono e Jonnie uscì. Poco dopo fece così anche papà.
- Te ne devi proprio andare? – dissi col broncio.
- Sì tesoro. – disse baciandomi la guancia. Baciò sulla guancia Perrie e salutò mamma. Se ne andò anche lui.
- Bene ragazze, ora tutte a letto. – disse mamma. Noi annuimmo e andammo in bagno. Prima andò Perrie, poi io. Mi aveva consumato tutta l’acqua calda, perciò feci una doccia con l’acqua tiepida. Mi misi il pigiama e scesi di sotto a salutare mia madre: la sua camera era al piano terra.
- Notte mamma. – dissi abbracciandola.
- Notte piccola, fai sogni d’oro. – disse lei sorridendomi. Tornai in camera e mi infilai sotto le lenzuola.
- L’abitudine di finire l’acqua calda non è scomparsa a quanto noto. – dissi guardandola con disappunto. Lei rise.
- No, infatti. Sono sempre Perrie, Perrie Edwards, tua sorella. – disse. -Notte sorellina. – chiuse la luce.
- Notte Perrie. – dissi io.
- Mi sei mancata tanto. – disse.
- Anche tu. – dissi io sorridendo. Poco dopo mi addormentai. 

AA ( ANGOLO AUTRICE )

Salve ragazzi/e! :)
Mi chiamo Elena e sono nuova di qui. Ho 14 anni e frequenterò il liceo delle Scienze Umane.
Sì, non vi interessa, lo so, ma mi andava di scriverlo lo stesso. :) 
Come avete visto, è una storia un pochino differente perchè la protagonista è la sorella di Perrie Edwards. Non voglio nessun insulto verso di lei, visto che è anche uno dei miei idoli, essendo una Mixer ( ma anche Directioner! ), solamente perchè è fidanzata con Zayn.  Pensavo che sarebbe stato bello creare una storia differente per trama. :3 Spero vi piaccia e questo è solo l'introduzione, diciamo. Il titolo ha un significato che scoprirete più avanti. :)
Ci terrei moltissimo a qualche recensione, anche negativa, per capire i miei sbagli o cose simili.
Se volete potete anche seguirmi su Twittah, sono Love_ Her__Idols, come il mio Nick. :)
Scusate, ho scritto un sacco, mi dispiace! :)
Grazie a tutti/e! 
♥ 

_Ela ( mi firmo sempre così! ^^ )

   
 
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