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Autore: _diana87    01/09/2012    5 recensioni
Patrick Jane parte all’inseguimento della talpa di Red John, dopo aver combinato un casino dietro l’altro, ma di lui si perde ogni traccia. Teresa Lisbon, triste per la partenza del suo partner, cade in uno stato di depressione dal quale non riesce a reagire quando una notte viene aggredita violentemente. Mesi dopo, Patrick ritorna ma ha tutt’altro che buone intenzioni: ha una pistola nascosta nella sua giacca ed è pronto a fare una strage. Quando si trova faccia a faccia con Teresa, realizza quanto le cose siano cambiate ed è di fronte ad una realtà che non si aspettava...
Genere: Dark, Drammatico, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Grace Van Pelt, Kimball Cho, Un po' tutti, Wayne Rigsby | Coppie: Jane/Lisbon
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
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Saaaalve

Another place to fall

 

 

 

 

"Il clown."

 

 

 

 

L'ascensore va lento e il tempo stesso sembra non passare mai. L'uomo al suo interno, coperto da un berretto, vestito come un idraulico, fischietta disturbando non poco gli agenti al suo interno. Una donna si gira dall'altra parte accigliata; un uomo lo guarda e poi torna a leggere il suo giornale del mattino.

Finalmente il campanello dell'ascensore suona: tutti escono dall'abitacolo, arrivati finalmente al piano del CBI. Anche l'uomo dal berretto li segue ma il suo fischiettio si fa lieve, tendendo a decrescere, e poi tira fuori la maschera di un clown dallo zainetto che si porta dietro.

Come nel peggiore degli incubi e come in uno dei classici cliché cinematografici, l'uomo coperto dalla maschera rivela di avere in tasca anche una pistola al seguito.

La scena è veloce, ma sembra che si svolga tutto a rallentatore. L'uomo impugna l'arma, deciso, contro uno degli agenti di polizia, uno di questi è massiccio.

Due colpi e i due uomini cadono all'indietro, lasciando tutto il peso del loro corpo cadere a terra. Sono stati due colpi decisivi e mirati dritti al cuore.

L'uomo mascherato sa il fatto suo. Non è un principiante. E non ha nessuna intenzione di risparmiare qualcuno del CBI.

 

La penna nera si blocca per fare un tracciato irregolare invece che una firma. L'agente mora alza lo sguardo dal suo foglio e vede la sua casa, il CBI, nel panico.

E' protetta nel suo nido, quel suo ufficio, mentre al di fuori si scatena l'Inferno. Qualcuno spara, qualcun altro lancia degli oggetti contro questo pazzoide che sta sparando a destra e a manca.

Si avvicina di sottecchi alla porta del suo ufficio cercando di scorgere qualcosa. Invano.

Deve subito nascondersi tra le tapparelle del suo ufficio perché c'è un toro scatenato lì fuori che alla vista del rosso perde il controllo.

Velocissima, la donna prende il cellulare dalla sua tasca e compone un numero. Tamburella con le dita impaziente, in attesa che risponda qualcuno alla sua chiamata. Finalmente una voce le risponde.

"Lisbon. Che succede?" il consulente tiene il telefono di poco lontano dal suo orecchio mentre giace disteso su quella sottospecie di letto dentro quella scantinato del CBI che ormai, da dieci anni circa, è diventato la sua seconda casa.

"Jane! Dove sei finito? Devi venire subito al CBI! C'è un pazzo qui... io..." si tocca la fondina con la pistola e strizza gli occhi. Non se la sente di mettere in pericolo se stessa e la creatura nel suo grembo.

"Teresa, sono già al CBI. So che sta accadendo." la voce calma e ferma di Patrick Jane la scuote per qualche istante. "Sono nascosto. Ascoltami, resta dove sei. Non fare niente di azzardato." riaggancia il telefono furtivamente, come se sentisse la necessità di tagliar corto e di correre dalla sua donna.

Un altro sparo verso l'altro seguito da ultime urla di agenti e segretarie, fanno spaventare Teresa un'altra volta, facendola mettere a carponi nel suo ufficio.

Improvvisamente cade il silenzio nel chiassoso CBI e l'unico rumore che si sente sono le suole di seconda mano, forse una di loro bucata, dell'uomo mascherato.

Lui afferra con forza i capelli rossi di Grace Van Pelt, che è rimasta seduta alla sua postazione per tutto il tempo, come una guerriera.

"Tu devi essere Grace Van Pelt." l'uomo si prende anche qualche secondo per osservarla, mentre la ragazza cerca di non emettere nessun lamento, se non un cenno del capo. "L'agente giovane del CBI ma caparbia. Sto cercando Patrick Jane e Teresa Lisbon. Puoi aiutarmi a trovarli?" la voce vellutata dell'uomo, accompagnata dall'inclinazione della sua testa, è allo stesso tempo rilassata e inquietante. E la maschera da clown non aiuta.

 

Poco distante, Teresa cerca di fare capolino da una delle tapparelle per capire chi è il pazzo che sta minacciando Grace. Spalanca gli occhi preoccupata e incapace di poter fare qualsiasi cosa. Ma la sua ansia e il suo timore aumentano quando spunta il suo consulente da dietro l'uomo con la maschera, il quale si accorge di Patrick, molla Grace, e gli punta la pistola contro. Spaventato, il mentalista alza le braccia in segno di resa. Teresa intuisce che c'è qualcosa che non va quando l'uomo con la maschera getta la pistola a terra e ride di gusto battendo infine le mani.

Ognuno in quello spazio di ufficio guarda terrorizzato di fronte quel singolare teatrino.

"Ben fatto, Patrick. Ti sei arreso alla fine. Cosa pensi di poter fare adesso contro di me?"

Red John.

Il cuore del mentalista pulsa battiti irregolari. Altre volte aveva avuto un incontro ravvicinato, ma le altre volte era una farsa. Stavolta è lui! Il serial Killer che ha sterminato la sua famiglia e ferito Teresa, la donna che ama, è proprio davanti a lui! Anche il cuore di Teresa batte ad un ritmo incontrollato.

"Dov'è la tua dolce collega, Patrick?" il consulente si irrigidisce appena Red John gli si avvicina all'orecchio. "Aveva un bel profumo quella notte, è davvero una donna eccezionale."

Perverso. Psicopatico. Sadico.

Il mentalista perde il controllo quando gli sferra un pugno all'addome facendolo cadere a terra all'indietro. E poi è tutta una questione di secondi preziosi.

Mentre John si lamenta a terra, gli agenti del CBI si mettono in posizione per circondarlo con le loro pistole. Intervengono anche Virgil Minelli, Van Pelt, Rigsby e Cho, pistole puntate contro il serial killer. Patrick è ancora impietrito, anche se la tentazione di scoprire chi si cela dietro quella maschera da clown è tanta. Viene raggiunto da Teresa, tremolante, che tenta di prendere il comando della sua squadra. Gli passa una mano sul braccio fino ad arrivare al suo polso, sentire il battito cardiaco, e scivolare alla sua mano.

"Stai bene?" gli sussurra velocemente senza mai togliere gli occhi di dosso al killer a terra.

"Mai stato meglio." risponde lui, tenendo anche lui lo sguardo fisso su John.

Il clown ride da terra e se la gode di gusto. Sembra non rendersi conto della situazione. Guarda dall'alto in basso la scenetta di poliziotti che lo circondano.

"Credete davvero che basti questo per spaventarmi? Poveri illusi." tira fuori quella che sembra una piccola bomba dalla sua tasca e la lascia davanti a lui.

"Tutti fuori!!" grida Kimball Cho, e fa segno agli altri di correre all'esterno.

Una nuvola di fumo tra il rosa e il celestino invade il serial killer e ben presto tutto il CBI. Teresa cerca di correre, coprendosi la bocca per non respirare il fumo e saltella con le gambe perché non riesce a fare troppi movimenti.

Appena fuori dal CBI, tutti gli agenti non si accorgono che l'entrata è occupata da altrettanti tre uomini vestiti di nero, con dei mitra nelle mani, e con altre maschere da clown, esattamente come l'aveva Red John.

"Oh merda." fa Patrick sospirando. Non sta ironizzando, e la disperazione si legge nei suoi occhi.

CBI 0 - Red John 1.

"Quelle sono altre sue talpe..." fa Grace vicina a Teresa.

"...o altri suoi seguaci..." conclude Wayne, in piedi tra le due donne.

I tre uomini all'entrata fanno fare un click in contemporanea ai loro mitra, mentre un altro uomo in maschera avanza mettendosi davanti a loro.

"Voglio Patrick Jane e Teresa Lisbon vivi. Altrimenti io e i miei uomini faremo saltare il CBI. Vi dò 5 minuti di vantaggio."

Di nuovo parla con quella voce apparentemente calma e flebile ma stranamente terrorizzante. Fa' qualche passo in avanti e il consulente del CBI nota che con un movimento impercettibile sta estraendo un mazzo di chiavi dal pantalone scuro.

Senza mai perdere il contatto visivo con John, Minelli prende Teresa per un braccio e la porta vicino a Patrick.

"Volevi un'auto veloce? E' dietro di voi. Queste sono le chiavi." lascia cadere un mazzo con un cavallino nero disegnato come stemma nel taschino del consulente. "Brutto bastardo, dovevo aspettarmi che ti serviva la macchina per qualche tuo scopo!" l'umorismo nero ma simpatico di Minelli fa sempre sorridere la minuta agente Lisbon e il suo mentalista. "Prenditi cura di lei." conclude rivolgendo uno sguardo minaccioso a Patrick. Poi guarda Teresa come un padre osserva sua figlia.

"Andiamo, Teresa."

Consulente e poliziotta salgono sul Ferrari nero di Minelli, sfrecciando subito a velocità contenuta.

Minelli, invece, si riprende il controllo del suo CBI, impugna la pistola e si volge verso quello che alcuni anni fa era il suo regno. E che ora deve riprendersi.

Carica la pistola e poi incita i suoi uomini a fare lo stesso.

"Forza, ragazzi. Riprendiamoci il CBI da questi fottuti clown."

 

 

 

 

 

Angoletto dell'autrice (poco sana di mente):

Scusate di nuovo per il ritardo, ma ero in vacanza! XD ora niente più pause, mancano altri due capitoli quindi li pubblicherò con pochi giorni di distacco :)

Comunque, ho avuto modo di leggere gli spoiler e sono al settimo cielo *____* il ritorno di Minelli lo aspettavo, e se Bruno mi abbia copiato anche stavolta? LOL

Riusciranno i nostri due tontoloni a fuggire lontani? E che ne sarà del CBI?

Alla prossima!

D.

   
 
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