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Autore: eugy14    01/09/2012    4 recensioni
Gentile sig. Hudson,
La informiamo che la sua donazione è stata ricevuta dall'utente 859IL234, e l'inseminazione è avvenuta con successo.
Distinti saluti, Fertility Bank.
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Noah Puckerman/Puck, Quinn Fabray, Un po' tutti | Coppie: Finn/Rachel
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Unexpected News.


Finn era appena arrivato nell'ufficio di Quinn e si sorprese di trovare tutto calmo e tranquillo, solitamente lì c'era un gran via e vai di gente e di macchine.
Con calma si avviò all'entrata, prese l'ascensore e schiacciò il pulsante con il numero sei. L'ufficio di Quinn si trovava in un palazzo pieno di altri avvocati, e ogni volta che lui arrivava tutti gli si avvicinavano pronti per fargli domande o per convincerlo a diventare loro cliente, ma Finn aveva sempre il "No grazie" pronto.
Una volta arrivato al piano, il ragazzo era pronto ad imbattersi con la segretaria dell'amica, ma stranamente non trovò nessuno, e guardando l'orologio notò che era ora di pranzo... Ora si spiegava tutto.
"Quinn? Ci sei?" Domandò avvicinandosi alla porta del suo ufficio e bussando.
"Si un attimo!" Rispose lei. Un minuto dopo apparse sulla porta. "Ehi" Disse.
Finn stava per rispondere al saluto, ma notò che gli occhi della ragazza erano gonfi e rossi.
"Quinn, tutto bene?" Chiese avvicinandosi a lei.
L'altra annuì abbassando lo sguardo, ma poi iniziò a singhiozzare. Finn non potendola vedere così, la strinse a sé, sentendo la maglia inumidirsi un po' nel punto dove Quinn aveva nascosto il volto.
"Cos'è successo? E' il bambino?" Domandò ancora il giovane mentre le accarezzava i capelli.
"No..." Mormorò Quinn con voce rotta.
Lentamente il ragazzo prese la donna e la fece sedere sulla poltroncina della sala d'attesa.
"Perché piangi?" Le sussurrò accovacciandosi davanti a lei. "Mi stai spaventando"
Quinn continuava a singhiozzare, e a Finn continuava a rompersi il cuore, a sua memoria l'aveva vista piangere solo tre volte: al loro diploma, al suo matrimonio, e quando le avevano annunciato di aspettare un bambino, ma diversamente da quella volta, le altre erano lacrime di gioia.
"Quinn ehi, cos'è successo?" Domandò per l'ennesima volta.
"Ho... Ho litigato con... Puck!" Biascicò scoppiando di nuovo in singhiozzi.
"Cosa?" Esclamò incredulo. "Ma tu e Puck non avete mai litigato!"
Notando che l'amica non riusciva a parlare, Finn si alzò e andò a prenderle un bicchiere d'acqua al distributore.
"Bevi così ti calmi..."
Quinn annuì, lo afferrò, e bevve tutto il contenuto del bicchiere:
"Grazie"
"Ora mi spieghi cos'è successo?"
La bionda sospirò:
"Credo che mi tradisca..."
Finn rimase raggelato alle parole della ragazza.
"Scherzi!" Esclamò dopo un paio di secondi. "Non lo farebbe mai!"
"Ho trovato dei messaggi di una certa Santana che gli dava appuntamento oggi a pranzo, io e lui dovevamo mangiare insieme oggi, ma stamattina mi ha chiamato dicendo che aveva una riunione importante"
I pugni del ragazzo si strinsero, avrebbe tanto voluto ammazzare il suo migliore amico se solo lo avesse avuto sotto mano, ma invece di correre alla macchina ed andare a cercarlo, si sedette affianco a Quinn e le prese le mani.
"Forse non è come pensi, magari è solo una sua collega, prova a parlargli..."
La ragazza si voltò a guardarlo, e Finn rimase incantato da quegli occhi verdi, così belli, così splendenti, eppure così tristi in quel momento.
Senza stare a rifletterci più di tanto, il ragazzo le si avvicinò continuando a tenerle le mani e a guardarla negli occhi. Finn sapeva che ciò che stava per fare era così sbagliato, così ingiusto nei riguardi di Puck, ma lei era così... Così... Così bella e desiderabile.
Le loro labbra si sfiorarono con dolcezza, con cautela, assaporando ogni istante di quell'attimo. Ogni secondo che passava, Finn sentiva Quinn rilassarsi un poco, ma poi lui non si trattenne più, lo aveva fatto per troppo tempo, e il bacio iniziò a diventare più intenso, più passionale, lui mise una mano tra i suoi capelli e ispirò il suo meraviglioso profumo, lei fece lo stesso per attirarlo più vicino, e le mani libere dei due si intrecciarono e si strinsero.
Entrambi sobbalzarono quando la suoneria di un cellulare iniziò a suonare a tutto volume.
"Dannazione!" Imprecò Finn prendendo il telefono dalla tasca. "Pronto?" Rispose.
Tutto si sarebbe aspettato, ma non che Rachel Berry lo chiamasse per chiedergli scusa e fissare un appuntamento per rivedersi, accettò, anche se con poca voglia.
"Devo andare" Annunciò guardando Quinn. "Era Rachel, vuole parlarmi"
La bionda annuì:
"Certo, vai pure"
"Vuoi venire con me?" Le chiese.
"No, ho alcune pratiche da finire, vai tranquillo"
"D'accordo" Disse Finn alzandosi. "Ci vediamo più tardi?" Domandò speranzoso.
In tutta risposta Quinn si alzò e gli diede un leggero bacio:
"Ti aspetto quando vuoi"
Mentre usciva dall'edificio, il giovane trattenne a stento un sorriso, e la voglia matta di urlare la sua felicità.


Angolo dell'autrice
Salve =)
Dopo questo capitolo non potrò aggiornare fino al dieci purtroppo... Ma per forze maggiori sono costretta =(
Ringrazio chi mi segue e chi recensisce, al prossimo capitolo ^^
  
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