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Autore: Itsamess    01/09/2012    0 recensioni
STORIA DA REVISIONARE
Poco dopo San Valentino, alla Dalton iniziano a verificarsi strane sparizioni, misteriosi incidenti, orribili disgrazie: la maledizione di Pavarotti.
Blaine allora escogita un piano per spezzare il sortilegio: a base di candele, aranciata e cd dei Muse.
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One-shot inserita nella serie Erbario, e pertanto legata idealmente all'amamelide (incantesimo)
Genere: Commedia, Mistero, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Blaine Anderson, Kurt Hummel, Sebastian Smythe | Coppie: Blaine/Kurt, Blaine/Sebastian
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Erbario'
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Pavarotti's curse (amamelide, incantesimo)


Era una notte buia e tempestosa e gli Usignoli erano riuniti nella sala comune a guardare la quarta stagione di Dawson's Creek quando saltò la corrente.
Boato di delusione.
«Noooooo, proprio sul più bello!»
«Pazienza, tanto odio Joey»
«Sarà stato il temporale...»
Tutti annuirono tristemente.
Ma Nick mormorò, grave «La maledizione di Pavarotti»

 

«La maledizione di Pavarotti?! Che assurdità!» esclamò Kurt esasperato «Come se un volatile potesse scagliare sortilegi dalla sua minuscola bara ricoperta di strass!»
«Non è che forse ti senti in colpa? L'hai ucciso tu, dopotutto...» osservò Blaine tenendo gli occhi fissi su di lui.
«C-Cosa?! Blaine, non crederai anche tu a queste sciocchezze? E poi, te l'ho già detto, io non gli ho fatto niente, è stramazzato così, all'improvviso!»
Il ragazzo lo ignorò e aggiunse
«Non avevi un compito difficile, Kurt*. Dovevi solo tenere un uccellino. Tenerlo in vita »

Nei giorni successivi si creò alla Dalton un clima di paura e sospetto: non appena qualcuno inciampava o una professoressa annunciava una verifica a sorpresa, tutti gli Usignoli lanciavano torve occhiate a Kurt, l'Assassino di Pavarotti, la Fonte di tutti i loro mali.
Nessuno voleva più essere il suo compagno di laboratorio e il ragazzo si era ormai abituato alla più completa solitudine, rotta solo dalle poche parole di conforto sussurrategli da Blaine nei corridoi, o dai bigliettini che gli nascondeva in tasca, dentro alle scarpe, in mezzo ai libri.
Tutti con lo stesso messaggio.
Courage.
 Divertente, pensò Kurt estraendo l'ennesimo foglietto dalla zuppa di zucca.
 Ora ho una zuppa al coraggio, gnam.
Due tavoli  più in là, ignaro del suo sarcasmo, un ragazzo moro gli sorrise.


Richiuse la porta senza far rumore.
Un piede, poi l'altro, piano, nel corridoio silenzioso.
Il parquet scricchiolò sotto di lui e Blaine chiuse gli occhi pregando che non lo avesse sentito.
Riusciva ad intravedere la nera sagoma della testa di Kurt che si stagliava sullo schermo del suo pc.
Tutto era illuminato dalla fredda luce azzurrina del desktop.
Blaine riuscì a sentire il ragazzo che mormorava insulti in francese di cui lui non capiva che poche parole:
"Anarchie","Megavideo","Rèbellion"
Con passo felpato entrò nella stanza alle spalle di Kurt, accoccolato sul divano.
Quando fu proprio dietro di lui, tanto vicino da poterne sentire il respiro, si chinò in avanti, sopra la tua testa, e assunse un'espressione minacciosa*, sussurrando «Buu»
«Mi hai fatto prendere un colpo! Pensavo fossi un mostro, o almeno un vampiro sbrilluccicoso»
Blaine alzò gli occhi al cielo, felice di essere umano.
«Ma come, non eri tu quello che non credeva a questa "robaccia da film horror"?»
«Sai, il comportamento superstizioso degli Usignoli mi sta facendo diventare paranoico... e poi ci si mette anche il computer»
«Qual è il problema?»
«Il mio sito di streaming mi ha abbandonato» disse sconsolato
«Non sarà una tragedia. Cosa stavi guardando?»
«Dawson's Creek - da solo, dato che i tuoi amici non vogliono più stare con me. Lo so che è stupido, ma ora non saprò come andava a finire»
«Lo so io: finisce bene e l'amore trionfa»
«Anche nei telefilm americani?»
«Soprattutto nei telefilm americani! E anche nella realtà, a volte»
Riuscì ad intravedere negli occhi di Kurt una scintilla di gioia.
Non si era mai accorto che fossero così dannatamente azzurri, tanto da non potersene staccare.
L'altro invece si perdeva tra le mille pagliuzze verdi sparse nelle sue iridi.
«Non voglio che ti accada niente di male» disse in fretta il moro
«Cosa mi dovrebbe accadere?» la voce di Kurt si incrinò.
«Wes ha detto che se non salta fuori il suo martelletto ti farà fare una brutta fine. Pensa che ora usa un batticarne durante le riunioni»
«E tu avresti qualche idea per ritrovarlo, mio eroe?»
«No, ma ce l'ho per spezzare la maledizione»


Il piano di Blaine era piuttosto semplice (quanto probabilemente inefficace): bastava fare un contro-incantesimo.
Quando comunicò la notizia agli Usignoli, Trent esclamò «Io porto le candele profumate!!!» e tutti riacquistarono l'entusiasmo, facendo ghirlande di aglio e margherite e mettendo su un cd dei Muse*, che avevano quel tono cupo che serviva per il loro rito.

«Ma come? C'è una festa e non sono stato invitato?» chiese scherzosamente Sebastian, scendendo trionfalmente le scale che portavano nel seminterrato «Che mi sono perso? Compleanno, pigiama party, bar mitzvah, orgia?»
Blaine scorse un luccichio nei suoi occhi.
«No, è solo un... sortilegio» cercò di giustificarsi
«Che dolce B, stavi preparando un filtro d'amore per farmi innamorare di te?» accennò al pentolone pieno di aranciata posto nel mezzo della stanza «Non ce n'era bisogno, mi hai già stregato coi tuoi occhi da cucciolo. Sai come dice la canzone, "You put a spell on me, spell on me"*»
«Veramente è un incantesimo per spezzare la "maledizione"» li interruppe Kurt dando una gomitata a Sebastian «Anzi, Blaine ha anche preparato il testo del sortilegio da recitare. Dai, perchè non glielo leggi?»
«Non so se è il caso...»
«Dai Blaine, non farti pregare»
«Ok» il ragazzo estrasse titubante dalla tasca un pezzo di carta, che gli fu bruscamente strappato di mano
Sebastian lo lesse velocemente ad alta voce, come uno che cerca nel foglietto illustrativo di un medicinale gli effetti collaterali
«"Tutti quanti qui alla Dalton/
hanno fatto quasi un salto/
nell'apprender con dolore/
che eri morto da poche ore/
Ti eri forse ammalato/
o uccellino mio adorato?/
Prestaci attenzione/
e spezza la maledizione"? Blaine, ma sono versi orribili!»
Il moro era visibilmente offeso.
«Non è una poesia, è una magia»
«Non funzionerà»

Non funzionò, forse a causa dello scadente dono poetico di Blaine, forse a causa dell'allarme antincendio che scattò non appena accesero il fuoco sotto al pentolone.
Infatti la maledizione colpì nuovamente dopo l'ora di cena, quando gli Usignoli si accorsero con orrore che era finito il dentifricio alla violetta, il loro preferito.


«Cosa ci facciamo qui?» sussurrò Kurt «Questo è il... ripostiglio delle scope?»
«Indovinato. Mi piace questo posto, mi ricorda Harry Potter»
Il ragazzo preferì non indagare oltre.
«Ti ho portato qui per dirti che mi dispiace...
 In un ripostiglio?
 ...non avrei dovuto credere alla maledizione. Non esistono incantesimi, ora lo so»
Kurt rise nervosamente. Erano troppo vicini, e circondati da prodotti per la casa e ramazze.
«Non importa, davv-»
«O meglio, non esistono incantesimi se non quello dell'amore. Il più pericoloso di tutti» mormorò Blaine velocemente, interrompendolo.
Il bacio arrivò un attimo dopo.
Fugace, segreto, inaspettato.
«Non ti sei lavato i denti, sai ancora di creme-caramel»
«E' un problema?» chiese Blaine imbarazzato, staccandosi da lui.
Scosse la testa, sorridendo «No. Adoro il creme-caramel»


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Hello (12, dato che ormai quel video lo sto guardando a ripetizione) to everybody.
Cosa dirvi? Ah si, gli asterischi, spieghiamoli.
-Non avevi un compito difficile, Kurt*. sono la sola ad amare il fatto che Blaine dica il nome di Kurt alla fine della maggior parte delle sue frasi (you move me, kurt. you are the love of my life, kurt. prejudice is ignorance, kurt. solo per citare le prime che mi vengono in mente)?
-assunse un'espressione minacciosa*  per intenderci, la stessa che fa alle regionali imitando il vampiro
-Muse mi fanno paura, sul serio
-You put a spell on me, spell on me  parte di Glad you came, mi sembra superfluo dirlo

Ho scritto questa fanfiction soprattutto perchè mi sembrava che gli usignoli non avessero sofferto poi tanto per la morte della loro mascotte (tanto che litigano sul colore della cravatta da indossare alle regionali). Lo so che è idiota, dall'inizio alla fine, ma chissà perchè le Klaine mi vengono così.
Baci, torno a vedere Hello 12 e a piangere come una cretina quando Jesse afferra la spazzola.

 

  
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