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Autore: SHUN DI ANDROMEDA    01/09/2012    3 recensioni
[Human!BoxHeiki!AU]
“Gokudera e Uri sono uguali.” notò Takeshi, tenendo in braccio Kojiro: “Hanno lo stesso carattere!”.
“Taci, yakyuu-baka! E tu, bastardo, aspetta!” sbottò l'argenteo, schizzandogli alle calcagna.
Si sentirono le loro grida anche a parecchi metri di distanza.
“Scusaci, Tsuna-dono, scusaci tanto... Non siamo abituati a questa situazione e forse ci siamo fatti prendere dall'entusiasmo. Non è un comportamento da adulti, lo ammetto...” bofonchiò imbarazzato il rosso, ma subito il Cielo scosse la testa: “Davvero, va tutto bene.” lo rassicurò il bruno, afferrandolo per il polso e trascinandolo verso la scuola.
“Siete sempre voi, non è cambiato nulla.”.
Cosa succederebbe se le Vongola Gear diventassero improvvisamente umane? E perchè? Le avventure di Natsu, Uri e degli altri nel mondo degli umani al fianco della Decima Generazione.
Genere: Avventura, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Altro Personaggio
Note: AU, What if? | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Box Human Saga'
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BOX HUMAN

CAPITOLO 6

DI MATTINE MOVIMENTATE E PRANZI INASPETTATI

A Tsuna batteva forte il cuore, con tanta intensità che, per un attimo, ebbe seriamente l'impressione che questi tentasse la fuga dalla sua cassa toracica per saltellare in giro come una palla.

Aveva anche il respiro accelerato e certo il stare con il viso immerso nell'incavo del collo di Hayato non lo aiutava a mantenere la calma, anzi, se possibile, lo agitava ancora di più e, a mano a mano che i secondi passavano, si sentiva sempre meno ancorato alla realtà.

Si sentiva ancora le labbra tiepide e la bocca improvvisamente si era seccata per l'emozione...

A malapena riusciva a riconoscere le braccia che lo tenevano stretto, figuriamoci la voce preoccupata che gli sussurrava all'orecchio: era felice, ma c'era qualcosa che non andava, decisamente, si sentiva anche il viso in fiamme...

Che si fosse preso l'influenza?

Tutto era possibile e, dato l'intontimento, anche probabile, se non certo.

Lui e la sua sfortuna.

Riusciva a baciare, o meglio, a farsi baciare da Hayato e scopriva al contempo di essersi beccato un malanno.

Ci stava comodo in quella posizione, perchè non farsi una dormita?

§§§

Quando Tsuna gli svenne tra le braccia, la prima reazione della Tempesta fu di panico totale.

Juudaime! Che succede?!” gridò il ragazzo, scuotendo delicatamente il compagno prima di stenderlo a terra e slacciargli la cravatta della divisa; poi, cominciò a esaminarlo alla ricerca di qualcosa, qualunque cosa che gli facesse capire cosa stava succedendo, ed era talmente preso da non accorgersi minimamente dei borbottii agitati che provenivano dalle sue spalle, delle voci spaventate e del rumore di passi in corsa.

Si accorse della presenza degli amici solo quando Kyoko, china su Tsuna, gli passò sul volto rubizzo il proprio fazzoletto da tasca.

Cos'ha?!” chiese Natsu con voce spaventata, talmente spaventata da costringere l'argenteo ad alzare lo sguardo per sincerarsi che stesse bene: lo vide abbracciato a Uri e non potè non sorridere, sinceramente contento. Non sapeva perchè ma era conscio che andava bene così, e se anche Uri lo faceva arrabbiare ed era irrispettoso nei confronti del suo padrone, questi desiderava lo stesso che fosse felice.

Non è che...?” azzardò debolmente Jiro, che seguiva Yamamoto assieme al fratello.

Tsuna è svenuto come una ragazzina al suo primo bacio.”

La voce divertita di Reborn fece sobbalzare tutti e Ryohei riuscì appena in tempo ad afferrare l'Arcobaleno prima che questi atterrasse poco gentilmente addosso a Tsuna: “Cosa intendi, Reborn-chan?” chiese Kyoko con tono apprensivo.

L'hitman sogghignò da sotto il fedora: “Dico che quello con Gokudera è stato il primo, vero bacio di Tsuna e che l'emozione è stata troppa per lui.” sfottè il tutor.

Le sue parole fecero cadere un silenzio imbarazzato sull'intero gruppo, perfino Hibari sembrava sorpreso mentre Gokudera...

Gokudera aveva assunto una tinta spaventosamente scarlatta.

E bravo Testa-di-Polipo!” esclamò Garyuu con entusiasmo, dandogli una energetica pacca sulla spalla, così forte da sbatterlo quasi a terra: “Danna, devo farti i miei complimenti. Lo riconosco. Solo tu puoi far svenire Juudaime-sama per un bacio.” sghignazzò Uri, beccandosi al contempo un pizzicotto sul fianco da parte di Natsu.

Takeshi ridacchiava mentre metteva sotto la testa di Tsuna la propria giacca della tuta e i due fratellini della Pioggia correvano a riempire la bottiglietta d'acqua.

SAWADA! DEVI ESTREMAMENTE SVEGLIARTI!” gridò Ryohei, scrollando Tsuna per le spalle: “I VERI UOMINI NON SVENGONO PER UN BACIO!”

Gokudera scoccò un'occhiataccia al pugile e l'avrebbe anche colpito volentieri con un pugno se non fosse stato per il lieve movimento che vedeva sotto le palpebre del Decimo.

Che si stesse...

Con delicatezza - Roll gli aveva fatto spazio - l'argenteo sollevò il Cielo per fargli posare la testa sul suo grembo, le sue dita correvano sulle guance imporporate del Boss e sulle sue labbra.

Fu lo schiarirsi della voce di Uri a riportarlo alla realtà, nel modo peggiore e più imbarazzante.

Ehm, Danna... Non vorrei rovinarti il momento ma, se hai intenzione di insidiare Juudaime-sama, almeno fallo in un'aula vuota e alla fine delle lezioni! Non a meno di mezz'ora dal loro inizio e davanti a noi.”

L'argenteo non ebbe però il tempo di alzarsi e dargli una lezione come voleva perchè, finalmente, le palpebre di Tsuna si sollevarono, mostrando i suoi occhi grandi e annebbiati, e facendo sospirare di sollievo la Tempesta, che lo sistemò meglio sulle proprie gambe mentre questi sorrideva appena.

G-Gokudera-kun...” bisbigliò con espressione quasi ebete e confusa: “Devo avere la febbre... Mi sento il viso bollente...” balbettò.

Niente febbre per te, Tsuna!” annunciò allegramente Takeshi, passando ad Hayato l'acqua: “Yamamoto-kun ha ragione, Tsu-kun.” disse Kyoko, comparendo accanto a loro con un sorriso affettuoso e comprensivo.

Mentre l'acqua veniva gentilmente versata nella sua gola, e le mani della Tempesta lo tenevano fermamente poggiato contro il petto, la testa a poco a poco si snebbiava e infine Sawada cominciò a ricordare.

Il bacio con Gokudera-kun, al solo pensarci si sentiva leggero e gli formicolava lo stomaco...

Le guance bollenti...

Il respiro affannato...

Non poteva essere svenuto per... quello, vero?

Sei il solito DameTsuna.” lo sfottè la voce di Reborn: “Riesci finalmente a dichiararti e perdi i sensi perchè sei una donnicciola.”

Reborn-dono... Anche io sono svenuto quando... M-Mukurou mi ha baciato la prima volta... M-Ma e-ero felice...” fece notare Roll da un punto imprecisato alle loro spalle.

Hibari, a quell'affermazione, divenne terreo.

Jiro sorrise, abbracciando il piccolo: “Racconta le cose come stanno, Puntaspilli.” sghignazzò Uri, “Dì che il Gufastro ti ha bloccato in un angolo e non ti ha lasciato andare finche non è riuscito a strappartelo, quel bacio. C'è voluto Gyuudon per tirartelo via di dosso. E sei rimasto imbambolato a fissare il vuoto con quell'aria ebete per parecchie ore prima di svenire definitivamente. E ancora non sappiamo cosa voi due abbiate fatto quella sera perchè non vi si trovava più, da nessuna parte.”

Kojiro si avventò su Roll, aggrappandosi alle sue spalle: “Smettila, Uri-niichan. Perchè devi sempre prendere in giro Roll se vuole bene a Mukurou e se si fanno le coccole?!” la Rondine sembrava veramente irritata, il suo pugnetto si agitava in aria con veemenza e l'aria corrucciata era tenera a vedersi.

Il Gatto Tempesta sospirò scuotendo la testa e voltando il viso: “E che saranno mai un paio di battute... Non è che mi sono opposto alla loro relazione...”

Uri ha ragione, lui è stato il primo a supportarli quando la cosa è saltata fuori, ricordate?” notò Jiro con pazienza.

Vero, adesso capisco estremamente il perchè.” Garyuu mosse un passo in avanti verso i due piccioncini con un sorriso furbetto dipinto in volto: “Perchè il miciastro avrebbe voluto fare la stessa cosa con il nostro capo, non è vero?”

I battibecchi tra le Box continuarono un po', sotto l'occhio, e l'orecchio, stupito dei loro padroni ma a Tsuna faceva quasi piacere.

Non sapeva come avrebbero affrontato quel discorso, né quando, ma stare con la testa poggiata in grembo ad Hayato era la cosa che più desiderava, in quel momento.

La campanella mandò a gambe all'aria ogni suo progetto e si ritrovò poco dopo sballottato per ogni dove dagli amici, che l'avevano afferrato per le braccia e tirato in piedi: nel vociante turbine di azioni che lo attorniava, l'unico punto fermo era la mano di Hayato saldamente stretta alla sua, mano che non lo mollò per tutta la discesa lungo la scala, che non lo mollò per tutto il viaggio verso l'aula e che solo lì si decise a mollare la presa, restando però a distanza particolarmente ravvicinata.

Timidamente, Tsuna allungò le proprie dita per sfiorare quelle dell'altro, ottenendo un sorriso compiaciuto e lievemente imporporato sulle guance.

Noi andiamo, Tsuna.” annunciò Natsu, una volta giunti di fronte all'aula dei Guardiani più giovani, anche lui sembrava felice mentre stava praticamente abbracciato a Uri: “Ci vediamo a pranzo, d'accordo?” li salutò Takeshi – dire che la Pioggia fosse di buonumore era eufemistico – mentre Ryohei, già lontano con Garyuu, urlava quanto fosse meraviglioso l'amore a ogni persona che aveva la sfortuna di trovarselo sul proprio cammino.

Scuotendo la testa sconsolato, Jiro si rivolse a Roll: “Pensi che Hibari-bocchan voglia venire a pranzare con noi? Papà ha preparato qualcosa anche per lui.”

Il piccolo della Nuvola arrossì e abbassò lo sguardo: “In realtà... Oggi non posso venire a pranzo con voi... Non verrò neppure a lezione...” pigolò.

E' successo qualcosa?” si preoccupò Kyoko.

Roll annuì appena: “In verità... Mukurou mi ha invitato a pranzo... E Kyoya-dono vuole venire anche lui...”

Una bomba avrebbe fatto meno baccano delle grida quasi simultanee dei Guardiani e delle Box.

Tipo, incontro tra suoceri?!” esclamò Natsu visibilmente spaventato.

Ti consiglio di prepararti, Puntaspilli. Probabilmente oggi Kokuyo salterà per aria.” lo sfottè Uri, dandogli fraterne e quasi comprensive pacche sulle spalle.

Se solo ci fosse qui Gyuudon, lui saprebbe bene cosa fare...” gemette Jiro, cercando di trattenere il fratellino che saltellava eccitato ovunque gridando che “Mukurou-niichan e Roll-niichan mangiano assieme!”

Ora calmiamoci tutti!” la voce di Tsuna si alzò di parecchie ottave nel tentativo di placare gli animi.

Una volta ottenuto il suo scopo, il bruno sospirò sollevato per la pace riottenuta, poi si avvicinò a Roll, accarezzandogli la testolina spettinata: “Io sono sicuro che andrà tutto bene. Ho un po' di paura per quello che Hibari-san e Mukuro potrebbero fare se si trovano nello stesso posto ma...” e sollevò con un dito il mento della piccola Box, “Sono certo che Hibari-san ti voglia bene e per questo non credo che potrebbe fare qualcosa che possa danneggiarti.”

Gli occhietti di Roll si inumidirono mentre gettava le braccia al collo del Decimo e lo stringeva forte: “G-G-Grazie, Tsuna-dono... S-So che Kyoya-dono ha un b-brutto carattere però...”

Per quanto lui e Mukuro non lo accettino, saranno comunque miei Guardiani e, come tali, penso di capire come ragionano. Ciò non toglie però che a volte facciano veramente paura...” rabbrividì al pensiero dei tonfa del prefetto o delle illusioni che la Nebbia utilizzava, o abusava, “Però sono sicuro che tutto andrà alla perfezione.” lo congedò con una pacca gentile sulla schiena, “Ora vai, ma poi devi farci sapere com'è andata.” intervenne Hayato, comparso al fianco di Tsuna.

Roll sorrise, asciugandosi una lacrimuccia fuggiasca mentre scappava via ringraziandoli.

Andate anche voi, ci vediamo dopo!” esclamò Takeshi, spingendo gli altri tre compagni di classe all'interno dell'aula.

§§§

Nervosamente, Reborn mise via il fucile a pompa con cui aveva tenuto sotto tiro per tutto il tempo il proprio allievo, concedendosi l'ombra di un sorriso nel vederlo agire in quel modo con Roll: decisamente, stava imparando.

Ma c'era un'altra cosa, molto più importante, che lo tormentava, e si trattava della busta che aveva ricevuto solo pochi minuti prima, che recava il simbolo del CEDEF, e della telefonata che aveva appena concluso con l'altro suo allievo, decisamente impanicato e balbettante.

Com'era possibile che sia Alfin che Scuderia, le Box di Basil e Dino, fossero sparite allo stesso modo di quelle dei Guardiani della Decima Generazione e dei Varia?

E perchè, pur essendo sparite allo stesso modo e praticamente nello stesso momento – il rapporto del CEDEF, così come quello dei Cavallone, era giunto in ritardo per problemi tecnici – a ricomparire erano state unicamente quelle di Tsuna e degli altri?

In quella storia c'erano troppi misteri e punti oscuri, quindi il Nono era stato chiaro: proteggere il Decimo e i suoi compagni a ogni costo perchè, se erano arrivati fino alle Box, era quasi sicuro che quei misteriosi nemici fossero una minaccia non da poco anche per il giovane Boss.

Ovviamente, senza che questi sapessero nulla, non dovevano essere coinvolti.

E francamente, Reborn era d'accordo.

Così come il Nono aveva espresso le proprie perplessità e paure in merito, anche l'Arcobaleno temeva che potesse essere un boccone troppo grosso per quel manipolo di ragazzi e, se lo sentiva lui, voleva dire che era veramente così.

Prima i Vongola Gear, poi le Box dei Varia e ora quelle di Basil e Dino... Credo che sia il momento di intraprendere una piccola indagine in merito.”

§§§

Gokudera-kun!”

La voce dell'insegnante fece sobbalzare l'argenteo, che fulminò letteralmente con lo sguardo la donna, che lo fissava con espressione imbronciata con il libro di storia in mano: “Cosa c'è?” sbottò lui, visibilmente irritato.

Solo perchè hai i voti più alti di tutta la classe, non sei autorizzato a dormire durante le lezioni oppure a distrarti.” lo rimproverò lei, mentre Tsuna e Takeshi si scambiavano un'occhiata preoccupata.

Hayato sbuffò insofferente, raddrizzando la schiena e sistemandosi meglio gli occhiali sul naso; poi, sul suo volto, comparve un sorrisino compiaciuto: “Mi scusi, sensei, le sue lezioni sono molto interessanti però al momento ho ben altro per la testa.”

E cosa, di grazia? Hai trovato l'amore?”

Si può dire così, sì.”

Sotto lo sguardo e le grida affrante della componente femminile della classe, e le risate sotto i baffi di Kyoko e Takeshi, Hayato si voltò verso Tsuna, sorridendogli appena e facendolo arrossire.

E per fortuna nessuno si era accorto di nulla.

Non è possibile che Gokudera-kun si sia fidanzato!”

Non farti accalappiare dalle maglie dell'amore! Resta con noi!”

Sawada rabbrividì: da dove tiravano fuori certe frasi?

Adesso basta. Gokudera-kun, sono contenta che tu sia innamorato, però cerca di prestare attenzione perchè è una parte importante del programma. Siamo intesi?” la professoressa sorrise incoraggiante.

Hayato sbuffò ma annuì e si legò i capelli nella sua caratteristica coda.

Qualche minuto dopo, un piccolo aeroplanino di carta planò sul banco di Tsuna, che riuscì ad acchiapparlo prima che cadesse a terra.

Dispiegatolo, il bruno lesse il messaggio che vi era scritto su, sorridendo affettuosamente all'indirizzo di Takeshi e Kyoko, che sbirciavano verso di lui con i pollici alzati.

Questa storia sta decisamente cominciando col piede giusto.

§§§

Vestito con la sua migliore divisa, lavata e stirata, il piccolo Roll camminava in silenzio, con un pacchettino stretto tra le mani e lo sguardo basso. Era quasi mezzogiorno e il sole era alto nel cielo e caldo, ma non sudava per quello, piuttosto per l'ansia dell'incontro.

Da quando lui e le altre Box si erano ritrovati in quella forma, non aveva più avuto l'occasione di stare con Mukurou, e già era difficile che potessero stare assieme prima di tutta quella storia estremamente ingarbugliata -sorrise tra sé e sé mentre si trovava a pensare come Garyuu e Ryohei-dono- ma non avrebbe mai pensato di trovarsi come invitato a pranzo a Kokuyo, di incontrare Mukuro-dono e Chrome-dono al di fuori del campo di battaglia, e soprattutto come commensali alla stessa tavola!

Con un'occhiata nervosa, sbirciò Kyoya, che gli camminava accanto, a propria volta in silenzio, coi tonfa sguainati e lo sguardo attento a ciò che lo circondava, e non potè fare a meno di tremare spaventato.

Lui voleva bene a Hibari-dono, era il suo padrone, Hibird era come un fratello per lui; il prefetto lo viziava, lo coccolava e in generale lo stesso Roll lo aveva abbastanza nelle proprie mani, anche se mai si era approfittato di questo loro rapporto.

Il piccolo della Nuvola voleva solo una cosa, e cioè che tutto andasse alla perfezione e che Kokuyo Land non saltasse per aria, con tutti loro dentro.

Diamine, avevano entrambi una responsabilità: lui come Box Arma della Famiglia Vongola e anche il suo padrone l'aveva, benchè piuttosto che ammettere di essere il Guardiano della Nuvola della Decima Generazione si sarebbe mangiato i tonfa completi di guarnizioni.

Perchè quella faccia?”

Roll si fermò, accorgendosi solo in quel momento che avevano percorso in un attimo la lunga strada asfaltata e che erano giunti al cancello semidistrutto che delimitava l'inizio del territorio di Mukuro e della sua banda, e alzò lo sguardo smarrito sul suo padrone, anche lui tirato a lucido e con i capelli ben pettinati.

Perchè quella faccia?” ripetè il ragazzo, avvicinandosi di un passo verso di lui, e malgrado la voce quasi monocorde Roll poteva sentire la sua preoccupazione nei propri confronti; il piccolo della Nuvola si morse il labbro inferiore, chiaramente a disagio e con il respiro accelerato dall'ansia ma non sapeva come e se poteva esternare le proprie inquietudini...

H-Hibari-dono... Io...” balbettò, tormentando il bordo della giacca della divisa: “Io mi chiedevo se questo invito ti avesse irritato...” pigolò lui con gli occhioni viola pieni di lacrime.

Visibilmente stupito dalla domanda, l'altro alzò un sopracciglio e abbassò di qualche centimetro i due tonfa: “Perchè?”

Perchè non sembri felice di essere qui, perchè so che tra te e Mukuro-dono non corre affatto buon sangue e perchè quando... q-q-quando Mukurou era c-con noi da Sawada-dono...” arrossì nel ripensare al giorno della riunione a casa del Decimo quando il suo... forse ragazzo era la parola più indicata, gli aveva leccato il collo.

Si era vergognato, all'inizio, però avere quei corpi umani, poter stare vicini e “parlarsi”... Doveva ammettere che era molto più bello che stare nelle forme animali con cui erano nati.

Non le negava, solo pensava fosse più piacevole stare così...

Ansante, col fiato corto e imbarazzato per la piccola sfuriata, Roll abbassò lo sguardo per evitare quello del suo padrone, non sapeva cosa dire, si vergognava per aver reagito in quella maniera...

Finalmente vi siete degnati di arrivare, byon! Il pennuto mi stava facendo irritare e anche la ragazzina!”

 

ANGOLO DEL LEMURE

Di nuovo un grazioso cliffhanger, di nuovo una breve interruzione del mio proverbialmente lungo silenzio. Ma vi giuro che non lo faccio apposta, è che ho poco tempo e sono svagata, non riesco mai a decidermi a prendere in mano gli appunti e a metterli a posto... Comunque, nel prossimo vedremo come và a finire questo pranzo, come si gestiranno Decimo e Braccio Destro ma soprattutto... Vedremo cosa stanno combinando alcune Box di nostra conoscenza. Scusatemi ma ho dovuto spezzare il capitolo perchè altrimenti il ritardo sarebbe stato ancora più lungo ç_ç

Lots of Love

Charlie

   
 
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