Fanfic su artisti musicali > Justin Bieber
Segui la storia  |       
Autore: ItsNeverTooLate    02/09/2012    3 recensioni
Lei è Emily Charlotte Williams, una ragazza troppo complicata per un mondo così normale.
Lui è Justin Drew Bieber, cantante di fama mondiale obbligato dalla madre a tornare a Stratford "per ritornare quello di una volta".
Quando si incontrano tra i due non scorre buon sangue...
Eppure qualcosa li affascina entrambi.
Si ritroveranno a credere cose impensabili, nel misto della loro pazzia, e forse lo chiameranno amore.
_______________________________________________
DAL CAPITOLO 8:
Sospirò.
Mi sento pure ridicola. Una "nullità" che pianta il culo al famoso Justin Bieber.»
Pronunciò con enfasi le ultime parole, Justin deglutì rumorosamente.
«Mhf, già... Non sono nessuno io. "Ti credevo diverso, Justin, eppure sei come tutti gli altri..."»
Sputò sprezzante le ultime parole, per poi aprire la portiera della macchina.
Lui ancora era rimasto al fatto che l'avesse chiamato Justin ben due volte.
«Dove vai?»
Chiese lui debole.
«A FANCULO!»
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Capitolo 9.


IX.


Ems fu svegliata dall'abbagliante luce che faceva capolino dalle tende e dalla sensazione che Justin fosse accanto a lei. Si girò sotto le coperte e lo vide seduto, che la guardava, con il viso rilassato, tenero e dolce.
«Emily - le sussurrò - riesci a perdonarmi se per sentirmi meglio sfrutto la tua bellezza?»
Lei si sollevò su un gomito e lo guardò, stupita.
«E tu puoi perdonarmi se attingo da te la mia forza?»
«Puoi prendere da me tutta la forza che vuoi, ma sei tu quella più forte, Emily. Ora come ora, non mi sento forte per niente.»
«Secondo me a volte non ci rendiamo conto di quel che siamo, ma gli altri lo sentono. Io sento la tua forza.»
In quel momento si accorse che lui aveva le guance bagnate.
Uscì carponi dal letto, con indosso la camicia di Justin e un paio di calzettoni pesanti, e gattonò fino a lui.
A gambe nude, gli si accoccolò in braccio.
Lui l'accolse, freddo e tremante, e si aggrappò a lei.
Respirava a fatica.
«Mi spiace, Ems, mi spiace davvero.»
Capiva che c'era di più: sentiva tutta la sua amarezza, e quanta angoscia, dolore e fatica portava su di sé.
«Justin - gli sussurrò. - non è colpa tua. Mi hai sentita? Tu non hai colpa di nulla.»
Lo tenne stretto, attirandolo verso il proprio colpo morbido, in modo da confortarlo.
Dopo poco lui smise di piangere.

«WOHOOOOOO!»
Justin fece uno scatto in aria, e in un secondo si trovò di fronte alla ragazza.
«Amami, sono un fottuto genio.»
Emily rimase alquanto sconcertata per l'improvviso cambio d'umore.
«Justin, ti capisco, davvero: soffri per caso di doppia personalità?»
Lui la guardò come se fosse un'aliena.
«La signorina osa insinuare che il sottoscritto abbia dei problemi?»
Sussurrò lui da finto gentleman.
«Intendo dire che sei scemo!»
I due scoppiarono in una risata.
«Dai dai dai! Andiamo!»
Lui la prese per mano, trascinandola fuori dalla sua camera.
«Bieber, forse per te è normale, MA UNA PERSONA SANA DI MENTE NON VA IN GIRO PER LA CITTÀ IN MUTANDE!»



Quando Justin parcheggiò, Emily si ritrovò davanti all'insegna dell'Avon Theatre...
Justin la prese per mano e l'attirò a sé, per poi spostare il braccio intorno alla sua vita.
La guardò bene, poi, fiero di sé stesso, annunciò:
«È un teatro.»
La ragazza si mise una mano in fronte.
«Ma sei idiota?»
«No, sono Justin. Justin Bieber! - rise. - Vieni, ti voglio far vedere un posto...»
Fece volteggiare in aria un mazzo di chiavi, poi le accarezzò una mano e si avviò con lei verso il retro del teatro.
Aprì un portone abbastanza mal tenuto e insieme salirono la scala di metallo che portava ad una grande porta grigia.
Quando l'aprì, Justin la prese per mano e la trascinò per un corridoio lungo e illuminato da una pallida luce bianca, fino a ritrovarsi dietro alle quinte di un teatro, quando il ragazzo si fermò di colpo.
«Aspetta...»
Prese il foulard attaccato ai pantaloni e le coprì gli occhi.
La guidò ancora per un paio di passi e le sussurrò di aspettarlo li...
Lei rimase immobile, mentre sentiva il fruscio di un tessuto, probabilmente le tende del sipario.
«Posso togliere la benda?»
Chiese lei impaziente.
«Non ancora...»
Lo sentì trafficare qualche secondo, poi le si avvicinò, le sfiorò dolcemente le labbra. Un tocco veloce, fuggitivo, poi le sciolse il nodo dietro la nuca.
Si ritrovò sul palco del teatro.
Davanti a sé circa 500 poltrone vuote le facevano da spettatori.
Era... Meraviglioso.
Si, si sarebbero divertiti.
«Siediti...»
Solo in quel momento notò un rialzo nero, che pareva un enorme cubo.
Vi si sedette a gambe incrociate, ad ammirare quella meraviglia prendere una chitarra ed intonare le prime note di Catching feelings.



Chaz si trovava nella stessa loro via, esattamente nel bar di fronte, dove già una volta Justin ed Emily avevano mangiato.
Emily.
Era da ieri sera che non rispondeva ai suoi messaggi e rifiutava le sue chiamate o c'era la segreteria...
Provò a digitare il suo numero per l'ennesima volta, quando una coppia attirò la sua attenzione.
Justin... e lei.
Erano appena usciti dal teatro, e ridevano, felici. Si tenevano per mano e poteva giurare che sembrassero una vera e propria coppia. Il biondo la abbracciò e lei ricambiò, tenendosi stretta a lui. Ma Emily era la SUA ragazza.
E questo non era accettabile.
Lasciò dieci dollari sul tavolo e corse fuori, assumendo un'espressione felice, fin troppo finta.
Quando li raggiunse, si fiondò nel mezzo, avvolgendo le spalle di entrambi con le sue braccia.
«Ragazzi! Come mai qui?»
I due impallidirono all'istante, e si lanciarono un'occhiata davvero preoccupata.
«Chaz! Come va, amico?»
Cercò di prendere tempo il biondo.
«Direi bene, dai. E voi, perchè eravate insieme?»
«Emily mi aveva chiesto di farle vedere dove la mia carriera era iniziata...»
«Già, ero proprio curiosa!» inventò sul momento lei, che non aveva ancora aperto bocca.
L'altro li guardò sottecchi.
«Devo crederci?»
«Assolutamente si...»
Emily si costrinse a baciarlo, come per convincerlo di più.
Eppure non voleva, si sentiva così bene con Justin...
Perché aveva scelto di stare con Chaz?
Cosa la aveva spinta a rifiutare Justin?
Chaz la osservò, sorridente.
La ragazza si chiese come faceva il biondo ad essere così tranquillo, dopo che Chaz li aveva scoperti insieme.



Justin aprì la porta di casa con agitazione e si affrettò ad entrare.
Aveva paura di aver commesso uno sbaglio, ma non uno sbaglio qualunque, LO sbaglio.
Aveva paura che quella sensazione allo stomaco fossero l'ennesima prova che, probabilmente, appena ripreso dalla storia di Selena, si era nuovamente infatuato.
Si buttò affranto sul divano, dopo aver premuto il tasto della segreteria per ascoltare i messaggi.
Scooter: -Justin. Lunedì prossimo riiniziamo con le prove per il Believe Tour! Abbiamo le audizioni dei nuovi ballerini e pare che ne avremo per molto! Sabato ti porto i biglietti del volo per LA e voglio vedere le valige pronte. Ricordatelo, non voglio dover rifarmi tutta la strada a piedi perché ho la macchina dal meccanico per trovarti a cantare una canzone country, vestito da cowboy... Te e la tua sanità mentale vi siete persi di vista più o meno... diciott'anni fa! Ora vado, mi raccomando! Ti tengo d'occhio!-
Soffocò una lieve risata al ricordo, per poi prestare attenzione ai restanti 3 messaggi.
Pattie: -Ehi, amore: come stai? Non ti sei fatto più sentire ed ero preoccupata. Va beh, fatti vivo ogni tanto... Ciao...-
Ryan: -Yo' bro! Wazzup! Ieri ho incontrato Tay, era con Emily, che sembrava un po' giù, sai che le è successo? Comunque domani vieni da me? Partitina a Call Of Duty e pop corn a valange!-
-Ehi, cucciolotto!
-Il biondo rabbrividì solo a sentire quella voce.- Come stai? Beh, qui tutto ok, mi ha chiamata Scooter: ha parlato di nascosto con il mio manager e, beh, ci tocca ritornare sull'argomento "relazione". Arrivo da te domani mattina, baci!-
Si alzò di scatto, scioccato.
Scooter aveva fatto cosa?! Oh, no, no. Questa gliel'avrebbe pagata SICURO!
Sapeva quanto aveva sofferto dopo la loro rottura, ed ora che Ems gli era capitata davanti, rispunta la Gomez.
Mph, perfetto.



______________________________________________

BUUUUUU! FAI SCHIFOOOOO! DISINTEGRATIIIII!
Urla da stadio divampano (?) su sto capitolo.
Lo so fa schifo schifo schifo!
Chiedere scusa è davvero poco!
Chiedo perdono ance se ci sono degli errori perchè la fretta di pubblicare non mi ha fatto controllare (prendetevela con lei u.u)
Si, sono ancora viva (YO) e mi dispiace non aver postato prima, ma questo capitolo è stato davvero un parto, nonostante gli aiuti e i consigli di respirazione e di spinta (Si,
Mery, parlo di te! Ahah). Credo di averlo scritto e cancellato una decina di volte.
Aaaaanyway! VOI SIETE MERAVIGLIOSE! Amo le vostre recensioni e davvero, mi sento bene a leggerle e a vedervi contente (per ora! *risata malefica*)
Questo è solo un capitolo di passaggio, e la storia si farà sempre più intrigante! e.e
Va beh, altro dire non so (?)
Gradirei che lasciaste anche solo una piccola recensione, mi fareste davvero felice!
Ps: questo verde fa schifo. .___.

Grazie,
Ale xx
   
 
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Justin Bieber / Vai alla pagina dell'autore: ItsNeverTooLate