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Autore: Alice Depp    02/09/2012    4 recensioni
E se la conosciutissima storia non fosse una mera invenzione, ma un reale fatto accaduto nel passato? E se per caso, durante una vacanze due pazze amiche si fossero imbattute in personaggi conosciuti solo tramite libri e film? E se il famoso Anello non fosse stato completamente distrutto?
Ecco a voi il sequel di una incredibile avventura che vi porterà in un mondo di pazzie, azione, intrighi, misteri e nuovi amori!
Se vi abbiamo incuriosito un minimo, venite a leggere!
Genere: Avventura, Demenziale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Aragorn, Legolas, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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VACANZE A ZAVATTARELLO

VACANZE A ZAVATTARELLO

POV Gaia

 

–Gaia! Alzati da quel letto! Immediatamente!–

Che voce… malefica! Dopotutto le vacanze servono per dormire, no? E invece no! Soprattutto quando hai una… simpaticissima e carinissima amica che ti invita per le vacanze in un piccolo e sperduto paese di collina e ovviamente pretende di alzarsi ad un’ora indecente… le 9!

Mmm… Arrivo… Ma… che stai facendo?–

Spalancai gli occhi mi ritrovai lunga distesa per terra. Con sguardo assassino fissai colei che aveva osato fare ciò: –Elena! Vuoi morire? Io ti odio profondamente.–

–Sì, anch’io ti voglio bene! Muoviti che dobbiamo andare al castello! Me l’avevi promesso!–

Dannata me e le mie promesse fatte nel dormiveglia…

–Sì, va bene, arrivo.–

In dieci minuti ero pronta e relativamente sveglia e ci incamminammo verso il fantomatico castello sul punto più alto del paese.

Il castello era un tipico castello medievale: con merli, guglie e costruito in marmo bianco con pregiate rifiniture rosse.

–Chissà chi era quel riccone che ci viveva dentro?–

Elena mi rispose: –La sua storia è un mistero, non vi sono testimonianze di alcun genere e questo è davvero insolito per un castello medievale…–

–Elena, la mia era una domanda retorica! So benissimo che sai tutto, ma non occorre che continui a sminuire le mie conoscenze!–

Ovviamente, come sempre, si era documentata prima e aveva dimostrato il suo alquanto fastidioso intelletto.

A differenza di me, che, al posto di studiare e fare ricerche, preferivo di gran lunga dipingere, suonare il violino oppure esercitare il mio corpo… Consideravo l’aspetto dell’intelligenza, una cosa secondaria e futile.

Nell’arco di breve arrivammo davanti al portone in ebano del castello, il custode ci aprì dicendo: –Vi occorre una guida?–

L’orgoglio di Elena ebbe la meglio: –Assolutamente no!– Trascinandomi verso l’interno cominciò ad illustrarmi ogni minuscolo e insignificante aspetto di quel luogo.

–Perché devi sapere che questa fortezza è stata costruita…– Come sempre il mio cervello era da un’altra parte finchè non captai una sua frase: –Sta attenta alla botola perché…–

Ovviamente vi ero appena salita sopra e in un istante mi ritrovai a cadere nel vuoto formatosi sotto di me…

.. perché è rotta… Troppo tardi… Arrivo!–

Mi guardai intorno e vidi un locale buio che doveva essere abbastanza ampio, ma data l’assenza di luce non ci avrei giurato…

Quando arrivò Elena ci muovemmo cautamente per cercare una fonte di luce e per caso mi imbattei (ovvero vi andai addosso) in un bastone di legno corto che profumava di resina. Mi venne un’idea e presi l’accendino che avevo in tasca e con esso accesi la fiaccola.

–Gaia! Vieni qua con quel fuoco…–

Mi avvicinai a dove Elena mi stava indicando e vidi una sorta di canalina contenente un liquido denso e appiccicoso che a contatto con la fiaccola si accese illuminando tutta la stanza…

 

Pov Elena

 

Era incredibile!

Non appena potei vedere quel luogo interamente capii subito che si trattava di una camera funeraria nascosta. Ma vi era già nel castello una camera funeraria contenete alcuni dei signori più importanti degli ultimi secoli, perché nasconderne una seconda? Chi contenevano le otto tombe lì presenti?

–Non avvicinarti trop… Troppo tardi…–

Come sempre la mia carissima e impaziente compare si era avvicinata troppo a quelle antichissime tombe e aveva fatto crollare un sarcofago!

–Ops… Ma… io forse non sono un’esperta, però direi che per ritrovare un corpo ancora intatto la persona dovrebbe essere morta da al massimo qualche giorno… sbaglio?–

Che cosa?!

Mi avvicinai alla tomba e, in effetti, Gaia aveva ragione. Dentro a quel sarcofago si trovava un corpo ancora totalmente intatto e nemmeno emanava il solito odore della putrefazione… Che diamine stava succedendo?

–Ma… Questi vestiti sono almeno risalenti a un millennio fa… E poi… Non ti sembra famigliare?–

Chiesi io costernata, ma non potei aprir bocca nuovamente perché improvvisamente il presunto morto spalancò gli occhi.

Ahhhhhhhhhh!– Esclamò Gaia.

Ahhhhhhhhhh!– Le risposi io.

–Gandalf, vedi che non sono l’unico che disturba i morti?– Domandò ad una delle altre tombe l’essere… lui!

–Gandalf? Ecco chi mi ricordi!– Esclamai illuminandomi!

Gaia mi guardò perplessa: –No! Non può essere Gandalf! Lui ha la barba! Al massimo potrebbe essere…–

–Pipino Tuc! Per servirvi!–

Era… assolutamente… impossibile!

In pochi istanti anche le altre tombe si aprirono e ne uscirono i restanti sette componenti rimasti in “vita” della “Compagnia dell’anello”…

–Questo è logicamente irrazionale!– Affermai rivolgendomi a Gaia, che mi rispose: –Metti da parte la razione va!–

Gli otto personaggi davanti a noi si stiracchiarono lamentandosi della scomodità delle tombe… Questo era ancora più strano…

Poi Gandalf ci guardò e chiese: –Siamo nel ventunesimo secolo?–

Noi annuimmo ancora troppo scosse per aprir bocca.

–Potreste… spiegarci… diciamo… cosa  ci fate voi qui? E perché soprattutto?–

Tutti ci fissarono tentennanti e Frodo disse: –Sinceramente non ne abbiamo idea…–

In contemporanea tutti si voltarono verso Gandalf, che pareva essere l’unico a non sembrare fuori posto poiché si era appena acceso la sua pipa.

–Gandalf? Vorresti gentilmente spiegarci che ci facciamo noi nel ventunesimo secolo?–

Chiese Ghimly per tutti.

–Ragazzi miei… Sono stato costretto a farci un incantesimo di blocco determinato per salvarci e purtroppo ho calcolato male i tempi… Invece di un secolo è passato emm… qualche millennio…–

Quando il vecchio pronunciò le parole “blocco determinato” immediatamente mi illuminai: –Una stasi temporale!–

Lui mi sorrise e annuì: –Esattamente! Così voi la chiamereste!–

Guardai Gaia e la vidi spalancare gli occhi non avendo idea di cosa stessimo parlando: –Gaia, una stasi temporale è come… un’ibernazione, più o meno…–

–La prossima volta parla subito in italiano!–

Scossi la testa affranta per la sua stupidità…

Quello che non avevo ancora osservato era che…

–Elena, ma questa Compagnia dell’anello è diversa dall’altra!–

Io annuii. Aveva ragione, i personaggi davanti a me ricordavano gli attori dei celebri film, ma non erano uguali…

Frodo e Sam avevano i capelli più folti, intrecciati ed erano leggermente effeminati;

Merry e Pipino era forse quelli più diversi rispetto al film, erano molto più alti della cosiddetta taglia Hobbit e si vedeva che avevano un bellissimo fisico;

Ghimly era… magro. Era piccolo e compatto e non aveva la folta barba tipica degli gnomi;

Legolas aveva corti capelli ricci, occhi chiarissimi, quasi trasparenti, la punta delle sue orecchie era solo accennata e doveva avere al massimo venticinque anni come Aragorn cosa che lo mostrava con una luce completamente diversa…

Mentre Gandalf… Era esattamente identico a quello del film!

Mi avvicinai a quest’ultimo, curiosa di conoscere alcuni aspetti di quel “viaggio nel tempo” : –Gandalf, mi spiegheresti perché hai realizzato questo incantesimo pur sapendone le conseguenze?–

Lui sospirò tristemente e mi rispose: –Devi sapere signorina…–

–Elena, prego.–

–Signorina Elena che nella nostra epoca vennero creati degli anelli…–

Sorrisi interruppendolo: –Questa storia già la so! Sono arrivata fino alla morte di Gollum e dell’anello.–

Lui, sorpreso, disse: –Bene… Dopo quegli avvenimenti, l’anello non si distrusse totalmente, ma si sdoppiò e tornò nelle mani del suo non morto antico possessore, ovvero Gollum, che non saprei dirti come, riuscì a sopravvivere alle fiamme del Monte Fato.–

Questo mi lasciò senza parole: –E… Tu li hai ibernati per proteggerli dalla vendetta di quell’essere maligno?–

–Sei acuta, mia cara! Esattamente…–

 

Pov Gaia

 

Mentre Elena era alle prese con una noiosissima conversazione con lo stregone io mi ritrovai in mezzo alla restante parte del gruppo che mi guardava stupita per il mio abbigliamento e la mia acconciatura.

Ma… Come ti permetti di indossare quegli abiti così… corti e indecenti?! Sei una donna! Per non parlare di quel groviglio che ti ritrovi in testa! Le femmine dovrebbero portare un’acconciatura più decorosa! E poi cosa ci fate senza un accompagnatore fuori di casa?! Quello è il vostro posto! Chiuse in casa a rammendare, cucinare e badare ai bambini! Sei una vergogna per il tuo sesso!–

Feci appena in tempo a vedere Aragorn che gli sussurrava: –Stai zitto mio caro!– e Elena, che si era appena unita alla discussione, che mi faceva cenno di star tranquilla, quando la mia mano raggiunse la sua faccia, tirandogli un manrovescio che si sarebbe ricordato per tutta la vita!

Quel piccolo, insulso elfo non si doveva permettere di parlare a me in quel modo!

Prima che Legolas potesse ribattere, Elena fece segno a tutti di stare in silenzio: –…Desiderate una guida?–

–Cavolo! Dobbiamo immediatamente uscire da questo posto! Se qualcuno ci trova qui sono dolori!–

Senza perdere un attimo li facemmo uscire e coprimmo la botola con un tappeto, sperando che nessuno ci andasse sopra.

Uscimmo velocemente dal castello per la porta sul retro e tagliando per i campi conducemmo quella strana compagnia a casa nostra.

Devo dire che far stare dieci persone in un bilocale fu davvero interessante!

Appena entrati Pipino corse verso il nostro televisore e iniziò a chiedere: –Cos’è questa scatola grigia?– Lo prese in mano e iniziò a scuoterlo ripetutamente sotto il mio sguardo di disappunto: –Disgraziato! L’ho appena comprato quel televisore! Mettilo immediatamente giù!–

Lui con aria colpevole annuì: –Ve bene…–

E lo lasciò cadere in terra… Che incubo!

Nel frattempo i suoi compari si erano sparpagliati per tutta la casa continuando a toccare tutto e fare domande riguardo ad ogni cosa! Sembravano venuti da un altro secolo… E, in effetti, era proprio così!

La goccia che fece traboccare il vaso già quasi pieno fu quando Legolas si buttò sul mio letto facendo cedere una delle assi! A questo punto non ci vidi più e gli saltai addosso e iniziai a bersagliarlo con pugni, schiaffi e morsi.

–Gaia! Non devi ammazzarlo!– Urlò Elena. Aragorn, con un sorriso divertito sulle labbra le disse: –No stai tranquilla, fa solo bene!–

–State fermi!!–

La voce di Gandalf risuonò potente in tutte le stanze, ed ogni uomo, elfo o Hobbit che fosse si fermò immediatamente, qualunque cosa stesse facendo.

–Venite tutti qui! Non siamo in vacanza, siamo ospiti a casa di queste due gentili fanciulle…–

A quelle parole Legolas, immobilizzando sotto di me, borbottò: –Mica tanto gentili…– Bastò una gomitata a farlo zittire…

Dicevo, non dobbiamo comportarci da barbari maleducati! So che questo mondo è completamente nuovo per tutti noi, ma basta chiedere, non occorre toccare e distruggere ogni cosa!– Ribadì fissando in particolare Pipino.

–Grazie Gandalf! Ora che abbiamo la vostra attenzione, sempre se Gaia si decide a scendere da quel povero elfo!–

Ringhiai, scesi buttando il “povero elfo” per terra e affiancai la mia coinquilina: –Allora, sorge un problemino… Noi normalmente siamo in due in questa casa, quindi non ci sono né i posti sufficienti né il cibo necessario per sfamare tutti…–

, in particolare, i soldi per comprarlo!– Aggiunsi io…

Aragorn sorrise e rispose: –Per i soldi non credo sia un problema… Quando Gandalf mi ha immobilizzato in quella tomba, la mia amata Arwen mi aveva consegnato alcuni dei nostri averi per il viaggio.–

Così dicendo tirò fuori dalle tasche decine di monete completamente d’oro…

–Direi che almeno questo problema è risolto…– Affermai.

–Non proprio cara! Ti ricordo che nel mondo civile si paga con l’euro, non con l’oro!– Ribattè Elena.

La guardai un attimo e mi venne un’idea geniale, lei osservandomi si spaventò, perché quando io avevo quella faccia di certo mi era venuta un’idea più assurda e terrificante che geniale!

–Andremo di notte a fare la spesa! E poi lasceremo le care monetine sul bancone… Così non c’è bisogno di cambiare l’oro in euro, ma non saremo neanche dei ladri!–

 

 Bonjoure toute le monde! Ovvero, buongiorno a tutto il mondo! Questa storia è frutto di una pazza idea spuntata nella nostra testa durante la colazione prima della fantomatica Maratona dei film del Signore degli Anelli! Scommettiamo che tutti voi, prima o poi, avreste voluto farla! E noi, finalmente, dopo anni, abbiamo realizzato questo improbabile e assurdo sogno!

Le autrici di questa follia siamo io, Alice Depp e la mia migliore amica, Selene6!

Speriamo vivamente che vi piaccia, e vi diverta! Continuate a seguirci se volete scoprire cosa accadrà ai nostri eroi ed eroine! Vi attenderanno, avventure, sorprese, amori impossibili e molto altro ancora!

Se vorreste lasciare un commento ne saremmo assai felici!

Alla prossima!

Selene6 & Alice Depp!

 

  
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