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Autore: Mearmind    18/03/2007    7 recensioni
L'avevo postata pochi giorni fa ma c'era qualcosa che non mi convinceva perciò l'ho ripostata oggi. Ditemi che cosa ne pensate. più recensioni ci sono, più mi fate felice!^^ "Draco Malfoy e i suoi pensieri dopo tutto quello che è successo. E' davvero tutto inutile?"
Genere: Triste, Drammatico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Blaise Zabini, Draco Malfoy, Hermione Granger
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sono libero

Ciao a tutti! Che dire, mi è venuta in mente questa idea e senza rendermene conto l’avevo già scritta. In realtà quello che avevo in mente era leggermente diverso, ma poi le mani mi hanno come guidato(no, non sono pazza!^^) e la storia è cambiata quasi senza che  me ne rendessi conto. Non so, a me piace abbastanza. Non so se a voi potrà piacere, io lo spero! In ogni caso, che vi piaccia, che non vi piaccia, che vi faccia schifo, vi prego, lasciatemi una recensioncina. Anche piccola…^^adoro sapere le vostre opinioni e mi piacerebbe sapere che cosa ne pensate di questa piccola one-shot. Ringrazio tutti anticipatamente per le recensioni che mi vorrete lasciare, e ora…non mi resta che augurarvi buona lettura!^^

 

 

 

 

Sono libero. Dio mio, sono libero. Quasi non riesco a crederci. Avanti, un pizzicotto. Che qualcuno mi dia un pizzicotto. Presto. Perché se questo è un sogno, se davvero è destinato a finire, allora voglio che finisca subito. All’istante. Non ho mai sopportato la gioia temporanea. Preferisco le tenebre eterne, piuttosto che sfiorare anche solo un attimo di felicità e perderla di colpo. Almeno non saprò mai che gusto ha. Non puoi sentire la mancanza o avere voglia di qualcosa se non l’hai mai assaporata, giusto? Perciò io preferisco non assaggiare niente. Preferisco non provare niente. E non sentire niente. Essere un guscio vuoto,che altro non serve come decorazione forse. O nemmeno quella alla fine. Del resto cosa sono stato io? Cosa sono io? Niente. Solo un esperimento venuto male. Una delusione per la mia casata, per la mia famiglia. Forse sarei potuto diventare qualcuno se avessi avuto il coraggio di fare una semplice cosa. Semplicissima. Puntare la bacchetta contro una persona e pronunciare due parole. Sei sillabe. Davvero una cosa da ridere, a pensarci. E invece non sono riuscito a fare nemmeno quello. Sono stato completamente inutile. E alla fine ho messo in pericolo tutti. E ho ferito tutti. C’è chi per colpa mia non è più qui. Chi non sarà più lo stesso. Ma tutti, nessuno escluso, mi giudicano colpevole. Colpevole, vostra grazia. Decida quale punizione sia meglio per il sottoscritto. Perché nulla può essere peggiore di quello che ho provato.

Rabbia. Tristezza. Umiliazione.

Tre sentimenti che un Malfoy non dovrebbe mai provare. Siamo conosciuti come la più nobile famiglia di Purosangue, dalla cui stirpe discendono persone straordinarie, con qualità eccellenti. Perfetti in ogni cosa, prima fra tutte la menzogna. Abili mentitori, capaci di ingraziarsi i maggiori esponenti di entrambe le fazioni rivali. Sublimi in ogni loro movimento di capo, cenno della mano, sguardo penetrante.

Ed io? Io sono riuscito a rovinare il buon nome della famiglia. A infangare con queste mie mani un onore conservato gelosamente da secoli e secoli. Ben fatto, Draco, non c’è che dire. Un fallimento su tutta la linea.

“Senza il tuo paparino non sai più che pesci prendere, vero?”

Odioso Potter, schifoso opportunista delle ferite altrui. Un colpo dritto al cuore, come nemmeno tu te lo saresti aspettato. Cento punti, Potter. Per quanto fosse umiliante ammetterlo, l’odioso Bambino-Sopravvissuto aveva ragione.

Io non avrei mai potuto eguagliare mio padre. Mai. Quell’odio così puro, così profondo, verso di me, verso mia madre, verso tutti eccetto che per il suo Signore Oscuro. Non avrei mai potuto assomigliargli. E non perché non ci avessi provato. Tutt’altro. Passavo le notti a fare una lista di tutte le persone che conoscevo e cercavo di trovare loro dei difetti, quasi grotteschi, in modo da definirli dei mostri abominevoli ai miei occhi. Ma non c’era niente da fare. Mia madre, Blaise, come facevo ad odiarli? Come potevo pronunciare parole di odio verso di loro, quando invece provavo solo calore? Come facevo a rimanere impassibile quando libravo in aria, senza più un problema che mi raggiungesse, e sentivo che niente era impossibile? Come facevo a non voler bene alla mia vecchia e fidata Jane, la mia piccola e graziosa civetta, che quando aveva fame mi picchettava leggermente sul braccio per avvisarmi che voleva uscire? Come facevo a rimanere così impassibile verso il mondo? E poco servivano le frustate di mio padre, le sue urla, quando eravamo a casa e nessuno poteva vedere il suo auto controllo precipitare inesorabilmente verso il pavimento. I suoi cruciatus, quasi bestemmiati fuori dalla sua bocca con una ferocia tale da intensificarne perfino la potenza. I suoi pugni, i suoi calci…era come se non li sentissi. Ma le urla di mia madre, le urla di disperazione di mia madre, quelle le ricordo bene. Ricordo le sue grida, ricordo le sue calde lacrime cadere sul mio viso ogni volta che esanime ricadevo a terra. Ricordo il tocco delle sue dolci mani mentre mi curavano e le parole di conforto che mi rivolgeva, promettendomi false speranze di miglioramento. Ricordo le visite di Blaise, che guarda caso si ricordava di un oggetto importantissimo che gli serviva proprio quel giorno solo quando io nemmeno riuscivo a muovermi dal dolore. Ricordo le nostre chiacchierate, le nostre risate nel ricordare come la Greengrass era ingrassata tanto quell’estate  e come quella volta Tiger aveva annusato nell’aria un cioccolatino che loro due avevano nascosto nella sala comune, e lui nel giro di dieci minuti non sono l’aveva trovato ma se l’era anche pappato, leccandosi i baffi come fosse un cane da tartufo.

Sono tanti i ricordi che affollano la mia mente, non ultimi i miei battibecchi con Potter e la sua combriccola. Quasi mi mancano. Era piacevole avere qualcuno che nonostante tutto litigava con te senza scagliarti addosso qualche Maledizione Senza Perdono. Ovviamente, anche questa volta, la colpa è stata mia. Ho perso addirittura il privilegio di poterlo insultare, e di poter insultare la bella Mezzosangue. Nonostante fosse una secchiona so-tutto-io, se avessi avuto altro tempo, mi sarebbe piaciuta conoscerla meglio. Un corpo niente male, e un cervello ancora migliore. Difficile trovare entrambe queste qualità in una ragazza. Ma ormai è tutto finito. Non posso dire che la mia vita sia stata orrenda…completamente inutile, è vero, ma forse qualcuno si ricorderà di me. Mia madre, per esempio. Forse lei è l’unica a volermi ancora bene. Potter, Weasley e la Granger. Di sicuro loro non mi dimenticheranno. Figuriamoci, dopo tutto quello che ho fatto passare loro. Probabilmente nemmeno Tiger e Goyle mi dimenticheranno…nah, quelli di sicuro lo faranno. Ma non importa. Mi basta essere ricordato almeno da una persona. Almeno una, che sia nel bene, o che sia nel male. Una persona che si ricordi della mia esistenza.

Bah, alla fine poi sono tutte fesserie. Bene, io me ne vado. Direi che qui ho sostato fin troppo. Aspettami, Blaise. Sto arrivando. Non vedo l’ora di ridere nuovamente insieme a te di cose inutili e assolutamente senza senso.

 

Gazzetta del Profeta, Sabato 15 Ottobre 2006

E’ una triste giornata quella di oggi per il mondo magico. Una persona straordinaria si è spenta ieri, Venerdì 14 ottobre 2006, all’età di appena 18 anni. Draco Lucius Malfoy. Conosciuto come il figlio del celeberrimo Mangiamorte Lucius Malfoy, Draco è stato per anni torturato dal padre e costretto alla fine ad allearsi con Voldemort, nemico dell’intera comunità magica. Dopo aver tentato di assassinare il preside di Hogwarts, Albus Silente, colpo messo a punto da Severus Piton, spietato Mangiamorte a servizio di Voldemort, Draco Malfoy fu costretto a scappare insieme con i Mangiamorte entrati la terribile notte del 17 giugno 2004 nella scuola di magia e stregoneria, i quali provocarono numerose vittime, tra cui il migliore amico della vittima in questione, Blaise Zabini.

Dopo questo terribile fatto, Draco Malfoy, sempre sotto le spoglie di Mangiamorte, ha ottenuto informazioni importantissime dai migliori seguaci di Voldemort, informazioni che egli ha riferito immediatamente al Ministero della Magia. E ieri è successo l’irreparabile. Voldemort finalmente è stato sconfitto, ma con un prezzo pesante da pagare. La vita di Draco Malfoy. Dopo una serie di Cruciatus, Voldemort ha finito il giovane con la peggiore delle Maledizioni Senza Perdono.

Un atto crudele, volto ad una persona che aveva cercato solo di rimediare ad un errore. Una fine terribile, quella di questo giovane che ha fatto di tutto per espiare una colpa che nemmeno gli apparteneva. Quella mano tremante, la notte di due anni fa, ne era stata la prova. E la conferma l’abbiamo avuta a nostre spese, ma ben più a quelle sue.

L’unica cosa che ora possiamo fare per lui è non dimenticare. Non dimenticare quello che ha fatto per noi, e non dimenticare quello che ha fatto per il mondo magico. Perché se c’è una cosa che ho capito in questi ultimi anni, è che nulla è scontato, nulla è ovvio, ma di sicuro tutto, tutto, tutto, è reale e merita di essere ricordato. Per l’eternità.

 H.J.Granger 

 

 

“L’ho sempre saputo che quella Mezzosangue era in gamba.”

“Ma davvero Dra? Ne sono sconcertato!”

“Oh, andiamo Blaise, non prendermi per il culo!”

“No, qui sei tu che stai facendo una parodia di tè stesso!”

“Dici? Si, in effetti penso tu abbia ragione!”

“Come sempre…”

e detto questo scoppiarono entrambi a ridere. Una risata solare, a bocca aperta, che li fece quasi cadere da dove erano seduti. Una risata priva di ogni costrizione. Certi che sarebbe durato per sempre. Per l’eternità.

  
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