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Autore: _maliksblazer    02/09/2012    3 recensioni
Non è la solita storia d'amore... qui si parla si ben altro. Di come le parole possono ferire e di come si può cambiare una vita innocente.
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Harry Styles, Louis Tomlinson, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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non ha bisogno di un titolo Primo giorno di scuola superiore. Che emozione per la piccola Sophie, quattordici anni compiuti il giorno prima, che abita a Holmes Chapel, una piccola cittadina britannica. Ha comprato tutto l'occorrente necessario: zaino, astuccio e diario nuovi di zecca. E' agitatissima. In classe con lei ci sarà solo la sua migliore amica Mary, poi dovrà fare nuove conoscenze. Non fa amicizia molto facilmente e se ci riesce è quasi sempre merito di Mary che, al contrario, è molto estroversa. La campanella è suonata. La massa di studenti entra piano piano tra le ante delle porte della scuola. Sophie si dirige subito verso la sua nuova classe, la prima C. Si siede subito accanto a Mary e inizia a parlare:
-Come è grande questa scuola! Sono così emozionata, Mary!-
-Io non vedo l'ora di conoscere i nuovi compagni!-
-Io un po' meno... dov'è la classe di tua cugina?-
-Vicina alla nostra, la terza B. Mi sembra di aver capito che quelli di terza possono accompagnarci per visitare la scuola-
-Speriamo perchè qui mi ci perderei dopo pochi minuti!-
Altri ragazzi sono entrati nell'aula intanto e una donna alta e magra con un sorriso rassicurante dice:- Benvenuti alle scuole superiori! Qui non sarà come le medie, dovrete studiare tanto fino alla quinta per conseguire il diploma che vi darà l'opportunità di entrare poi nel mondo del lavoro. Ho diviso la classe in alcuni gruppi che verranno assegnati ad un ragazzo o una ragazza di terza per farvi visitare la scuola. Ragazzi potete entrare!-
Dalla porta escono tre ragazze e quattro ragazzi e si posizionano accanto alla cattedra. La professoressa inizia a dire i nomi dei vari gruppi.
-McCartney, Riddles, Jenkins e Horan andate con Eleanor-
Mary, Sophie, una ragazza e un ragazzo si dirigono verso Eleanor, la cugina di Mary.
-Allora cuginetta, sei emozionata?-
-Moltissimo!-
-Allora ditemi i vostri nomi e conosciamoci un po'. Poi vi farò visitare la scuola. Tu come ti chiami?-
-Lo sai benissimo come mi chiamo! Comunque, per gli altri, sono Mary McCartney-
-Bene, tu?-
-Elizabeth Jenkins, ma potete chiamarmi Beth-
-Ok, tu?-
-Sophie Riddles-
-E tu, beato tra le donne?- dice Eleanor suscitando l'ilarità del gruppo.
-Niall Horan- dice arrossendo.
-D'accordo ragazzi. Ora andiamo vi mostro le aule più importanti-
Ci sono tantissime scale e bisogna percorrerle tutte. Che fatica!
-Questa è l'aula di lingue. Verrete qui per le vostre lezioni di francese. Sulla destra c'è l'aula di scienze...-
Sophie non riesce più ad ascoltare niente. Ha visto qualcosa. O meglio, qualcuno. Appoggiato al muro aspettando non si sa cosa. Capelli castani, occhi di ghiaccio penetranti e ipnotizzanti. Indossa una maglia a righe e un paio di pantaloni rossi. Ha lo sguardo assente, fissa il vuoto, pensando a qualcosa di più interessante delle minacce della professoressa di bocciarlo anche quest'anno se iniziava subito così il primo giorno di scuola. Dopotutto, il registro fuori dalla finestra ci era andato per sbaglio.
-Sophie, andiamo è l'ora di pranzo!-
-Arrivo-
In verità non vuole andare via. Vuole solo conoscere quel ragazzo e continuare a fissarlo per ore e ore.


Con il vassoio carico di cibo in mano, Sophie cerca di passare di tavolo in tavolo fino ad arrivare a quello dove si trova la sua migliore amica, Beth e Niall.
-Ce l'hai fatta!- esclama Mary.
-Scusate ma c'era una fila che non finiva più al banco dei primi-
-Accidenti ma quanta roba hai preso?- dice Beth fissando incredula il vassoio rosso di Sophie stracolmo di roba.
-Ha fame- dice Niall che sta addentando il suo terzo panino al prosciutto -la capisco-
E' nel tavolo davanti a lei il ragazzo misterioso. Sta mangiando insieme ad altri due ragazzi. Uno ha i capelli ricci e l'altro ha gli occhi nocciola. Stanno parlando.
-Hai iniziato bene il nuovo anno, Louis!-
-Dai Zayn lo sai anche tu che ci è finito per sbaglio fuori dalla finestra-
-Si, e per sbaglio è finito nelle tue mani!- dice il riccio ridendo.
-Smettila Harry!-
-Ehi ma non credi che quella ragazza ti stia fissando da un po' troppo tempo?-
-Quale ragazza?-
-Quella!- disse il moro indicando Sophie che aveva distolto lo sguardo e si era concentrata a mangiare il suo piatto di pasta al pomodoro.
-Credo proprio che le piaci!-
-Ma se nemmeno la conosco-
-Potrebbe essere stato un colpo di fulmine!- 
-Come quello che ti ha colpito da piccolo dritto dritto nel cervello!-
-Peccato sia grassa, altrimenti sarei andato io da lei!- dice il riccio.
Louis e Zayn si girano verso di lui. Harry si allontana dal tavolo e va verso quello di Sophie.
-Scusa non ti basta la ciccia che hai già addosso?-
-Ma che dici? E poi chi sei?-
-Sono Harry e ti consigliando di non aggiungere altra carne al fuoco!-
-Ma cosa vuole questo qua?- dice Sophie quand vede che Harry se ne è andato.
-L'ha detto indirettamente, ma sta alludendo al fatto che sei un po' sovrappeso- dice Mary.
-Io la trovo carina lo stesso- dice Niall addentando una mela -cioè, mi stai simpatica, di una ragazza non si può vedere solo l'aspetto fisico-
-Oh Niall, ne esistessero di ragazzi come te!- dice Sophie.
-Comunque tu non l'ascoltare, stai bene così come sei!- ripete Beth.

Sophie è sulla strada di casa. Cammina lenta sull'asfalto. La scuola non dista molto da casa sua. Gira la chiave nella toppa ed entra. I suoi genitori sono al lavoro. Si dirige verso il bagno e inizia a guardarsi allo specchio. Occhi grandi e verdi contornati da un filo leggero, quasi invisibile di matita. Ciglia lunghe aiutate un po' anche dal mascara. Capelli castani chiari che le contornano il viso ovale. Si sorride allo specchio. Si piace. Poi l'attenzione scende sul suo abbigliamento. T-shirt bianca con il simbolo dei Rolling Stones e jeans. Converse basse rosa chiaro.Sembra tutto normale. Allora perchè quel ragazzo le ha detto che era grassa? Ok, le coscie non erano quelle di una modella e la sua pancia non era quella che si poteva definire piatta. Ma diamine, un po' di rispetto!

Secondo giorno di scuola. Louis è di nuovo fuori dalla sua classe e poco dopo esce anche Zayn.
-Anche tu fuori?-
-Si-
Attimo di silenzio.
-Non ti sembra che Harry abbia un po' esagerato?-
-Con cosa?-
-Con quella ragazza che mi fissava-
-Anche secondo me, ma sai come è fatto Harry-
L'argomento del loro discorso arriva. Sophie sta uscendo dalla porta del bagno delle ragazze. E' diventata tutta rossa e distoglie lo sguardo da Louis.
-Ciao- dice il ragazzo dagli occhi di ghiaccio avvicinandosi alla ragazza insieme a Zayn.
-C-ciao-
-Devi scusare Harry, sai com'è ha sbattuto la testa da piccolo e da qual giorno non è più stato lo stesso!-
-L'avevo capito. Che ci fate qui fuori?-
-Louis ha dato fuoco ai capelli della prof !- dice Zayn, ricevendo un'occhiata sinistra da Louis.
-Cosa?- chiede Sophie incredula.
-Già... ehi ti va di venire a pranzo con noi oggi?-
-Se al vostro amico non da' fastidio...-
-Figurati! Comunque io sono Zayn. Zayn Malik- dice il moro porgendogli la mano.
-Sophie Riddles- dice stringendogliela.
-Bene ti aspettiamo a pranzo-
-Ok. Ciao!- dice Sophie andandosene.
Così il ragazzo misterioso si chiama Louis. Bel nome. Anche il moro le sta simpatico. Solo di Harry non è rimasta molto soddisfatta. anzi, per niente.

L'ora di pranzo è già arrivata. Sophie è in fila per prendere il pranzo. La fame non le manca di sicuro. E' l'agitazione l'emozione di pranzare con altri ragazzi che con conosce.
-Ehi cosa hai mangiato stamani a colazione? Pane e balena? ahahahahaah-
Quella risata la conosce. Si gira e trova Harry che ride insieme ad un altro ragazzo.
Forse non è una buona idea andare a pranzare allo stesso tavolo. Infuriata prende il vassoio e si dirige verso i bagni, scontrandosi con Zayn che fulmin Harry con lo sguardo.
"Basta" pensa Sophie mentre è seduta sul gabinetto dentro al bagno chiuso a chiave "ora gli faccio vedere io chi è quella grassa. Cambierà opinione in fretta"

SEI MESI DOPO

-Sophie dai mangia qualcosa!- la esorta Mary porgendogli un panino.
Il viso vuoto e senza espressione di Sophie non si muove. Fissa quel cibo con orrore. 
-E' da sei mesi che sei in queste condizioni. Sei veramente stupida!- esordisce Niall.
Nessuna reazione. Sophie vorrebbe davvero mangiare quel panino. Ma sa che non servirà a niente perchè dopo si ritroverebbe per l'ennesima volta in bagno e butterà fuori tutto.
-Non esci nemmeno più che cosa hai?- chiede Beth.
-Allenamenti supplementari di tennis- dice senza emozione.
Aveva chiesto lei al coach di fare degli allenamenti extra come se già tre ore alla settimana non le bastassero. Ormai tutti i giorni andava ad allenarsi, nonostante il dottore le avesse consigliato di riposarsi per un po'.
Corpo scheletrico. Denti che non devono cadere, cadono. I capelli , prima lucenti e castani, ora spenti, corti e finissimi. Le mestruazioni erano scomparse. La carnagione bianchissima. Anoressia avevano detto. Troppo sport e poco cibo ne erano la causa. Tutti la incrociavano nei corridoi e la scansavano. "Arriva Zombie!" dicevano. Solo i soliti tre amici le erano stati accanto, incapaci di cambiare le cose.
-Ragazze, io non ce la faccio più!- dice Niall alzandosi dal tavolo e dirigendosi verso quello dove Louis, Zayn e Harry stavano pranzando.
-Ehi biondino che hai?- chiede Harry a Niall che si stava avvicinando minacciosamente.
Il biondo ha gli occhi lucidi. Dopo poco la sua mano serrata a pugno si scontra contro la guancia del riccio che cade a terra.
-Questo è da parte di Sophie, brutto stronzo!- dice andandosene dalla mensa.
Sophie sviene, come altre molteplici volte. Chiamano il 118 e l'ospedale.

Harry se ne sta tornando a casa. Sono le quattro. Apre la porta di casa sua. Vuota, come sempre dopotutto. Accende il computer e accede a twitter. Nella sua Home ci sono tantissimi tweet che lo minacciano.
"Assassino!"
"Killer!"
"Sei uno stronzo!" Legge per la maggior parte.
Sophie non ce l'ha fatta, pensa, ed è colpa mia. Ha già deciso cosa fare. Si dirige in cantina dove suo padre teneva delle pistole da collezione. Ne carica una e se la porta alla testa dicendo tra le lacrime:- Sophie, aspettami-
Un colpo. La pistola cade insieme ad Harry. Intanto nel piano di sopra il computer è acceso e un tweet di Harry è ben visualizzato sulla home:

"Ci vuole un attimo a chiamare una ragazza grassa e lei ci metterà tutta la vita a far morire di fame il suo corpo. Pensa prima di agire"









Ciao, questa OS è stata scritta per puro sfogo quindi se fa schifo, non esitate a dirlo.
Deve solo essere letta per far capire quanto a una ragazza faccia male sentirsi dire che non è come vogliono gli altri e come poche parole la posssono portare alla morte.
P.S: Questa citazione l'ha detta veramente Harry su Twitter.

   
 
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