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Autore: FloxWeasley    02/09/2012    10 recensioni
«Ti prego, ripetimelo!» sghignazzò Castle.
Esposito si appoggiò a Ryan per non cadere.
«Il nostro uomo è stato ucciso a ombrellate» riuscì a esalare con una vocina assurda e le lacrime agli occhi per il troppo ridere.
Genere: Comico, Commedia, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Javier Esposito, Kate Beckett, Kevin Ryan, Richard Castle
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessuna stagione
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Ucciso a ombrellate

 

«Ti prego, ripetimelo!» sghignazzò Castle.
Esposito si appoggiò a Ryan per non cadere.
«Il nostro uomo è stato ucciso a ombrellate»riuscì a esalare con una vocina assurda e le lacrime agli occhi per il troppo ridere.
«Certo che no» si intromise Beckett posizionandosi davanti a loro.
I tre non la degnarono nemmeno di uno sguardo e continuarono a sghignazzare.
Lei fece un respiro profondo e prese a battere con il piede per terra, contando mentalmente fino a dieci, poi respirò di nuovo.
«RAGAZZI!» gridò, facendo ammutolire tutti e tre insieme – e anche il resto della omicidi.
«Devo dire che quel corso sull'autocontrollo ha dato i suoi frutti» sussurrò Castle, per poi rimettersi a ridere sguaiatamente insieme ai due degni compari.
«Richard Castle, se non la smetti di ridere ti confino sul divano per le prossime due settimane, e dirò di fare lo stesso a Lanie e Jenny» disse allora la detective con voce calma ed un sorrisino angelico – ma molto molto sardonico.
I tre amici ammutolirono di nuovo, ma stavolta nessuno ebbe il coraggio di oltraggiare il sacro silenzio richiesto da Kate Beckett – solo perché nessuno voleva dormire sul divano per due settimane, erano un branco di vecchi con il mal di schiena.
«Benissimo» sorrise Beckett. «Allora, volevo specificare che il nostro uomo è morto mentre una vecchietta lo prendeva ad ombrellate, ma la morte è stata causata da un veleno che ha assunto poco prima»
«Si è messo a scippare la nonna di Superman?» rise Castle, che evidentemente non aveva dato peso alle parole della detective. Guardò speranzoso i due amici, che però gli lanciarono un'occhiata che significava riderei-se-lei-non-mi-guardasse-così-male.
«Castle, vammi a prendere un caffè, ora. Poi bevitelo e fammene un altro, così te ne stai fuori dalle scatole per un po'» sbuffò la detective, suonando orribilmente come una maestra che manda l'alunno fuori dalla classe. Lui fece la faccia da cane bastonato e si avviò verso la sala relax con la coda fra le gambe e la testa bassa, ma quando fu scomparso dietro la porta Beckett scoppiò a ridere.
«Avete visto la sua faccia?» sghignazzò.
Esposito rotolò per terra e continuò a ridere, mentre Ryan gli si buttò sopra.
Beckett scosse la testa e cercò di frenare le risate mordendosi il labbro.
«Guardate che se ve la fate addosso non credo che Jenny e Lanie saranno molto contente!»

 

Forse un tantino nonsense, sicuramente molto demenziale... e sì, siamo sempre io, me stessa e me e la mia follia!
Agata, forse ti interesserà sapere com'è nata questa storia, dopo la mia bellissima figura col morto nella macchina e le palle di neve xD

  
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