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Autore: nuccetta    03/09/2012    7 recensioni
A volte il destino ti porta ad incrociare strade che non pensavi di conoscere, ti porta in quei posti che non credevi esistessero, ti crea delle amicizie alle quali non rinunceresti mai, ti fa innamorare di uomini che spesso ti faranno soffrire. Mi chiamo Nina e questa è la mia storia.
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ian Somerhalder, Nina Dobrev, Paul Wesley, Un po' tutti, Zach Roerig
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Pov Nina

 

L'aereo ha appena iniziato il suo decollo. Non riesco ancora a crederci, poco più di dodici ora e sarò in America. Già, sta succedendo tutto troppo in fretta, la fine della mia storia con Julian, i miei continui cambiamenti di umore, i sentimenti per Ian che crescono di giorno in giorno, la notte fantastica che è appena passata. Dormire tra le sue braccia, restare in ascolto dei battiti del suo cuore, lasciarsi accompagnare dalla tranquillità del suo respiro. Mi sono sentita al sicuro, protetta come non lo ero da tempo e, sì, forse è un po' azzardato, forse è solo frutto della mia maldestra immaginazione, anzi sicuramente è solo uno dei miei tanti viaggi mentali, ma la notte scorsa io mi sono sentita amata.

Vorrei che fosse tutto più semplice, che gli anni di differenza non si facessero sentire, che le nostre vite fossero più compatibili l'una con l'altra, ma resterà solo uno di quei sogni che non puoi sperare di realizzare.

“Ti vedo pensierosa”. Mi perdo nel suo sguardo. Da quando ci siamo svegliati non ha fatto altro che scrutarmi nervoso, preoccupato che qualcosa non vada, ed io non posso fare altro che amare anche questo lato del suo carattere, quello più nascosto, quello che non tutti hanno l'onore di conoscere.

Scuoto la testa sorridendo. “No, è solo che volare mi spaventa sempre un po'”. Un'altra bugia, io adoro volare, ma non posso essere totalmente sincera con lui, non posso renderlo partecipe di quelli che sono i miei pensieri ora.

Ok, sono diventata proprio quella che non volevo diventare, una perfetta ragazzina innamorata e pallosa. Tante volte mi è capitato di prendere in giro quell'amica che si abbandonava a smancerie, odiavo il suo modo di fare zuccherino, i pensieri smielati che faceva sul suo lui, i programmi a tempo indeterminato che aveva in serbo per la loro ipotetica love story. Ed ora Nina, dimmi un po', tu cosa sei diventata? Non pensi a lui giorno e notte? Non cerchi di mostrarti più matura solo per piacergli di più? Non correresti incontro alla luna solo per renderlo felice? Eppure tutto questo non basterebbe. Non basta indossare quella gonna corta, non basta nascondersi dietro ad un sorriso maliziosa, aduna battuta spinta, lui vuole una donna con sé e per quanto tu possa sforzarti, non sei la donna che lui cerca.

Ci sono troppe cose che non può accettare di me, lui è il top, è bello, è fortunato nel suo lavoro, è ambito dalle donne più belle della tv, io... io, invece sono solo Nina Dobrev, la ragazzina viziata che riesce a far furore solo tra i maschi del quartiere e che gioca a fare la modella. Siamo decisamente incompatibili.

E adesso non voglio fare la finta modesta, so perfettamente che non gli sono completamente indifferente, ma so che se anche riuscissimo a buttarci a capofitto in questa storia... sì, sarebbe tutto rose e fiori, trascorreremmo la vacanza a baciarci, a ridere, a scherzare, magari faremmo anche l'amore. Ma poi? Poi, finita l'estate lui tornerebbe al suo lavoro ed io alla mia solita umile vita. Di questa storia d'amore non resterebbe nulla e a soffrire, come al solito, sarei io.

Con una dolcezza sconfinata, Ian stringe la sua mano intorno alla mia, cerca di darmi coraggio, non capisco se per la mia “paura di volare”, oppure per tutti gli eventi che hanno stravolto la mia vita, da quando lui è entrato a farne parte.

“Ti sei già pentita di essere partita?”.

“Veramente no. Anzi, non vedo l'ora di godermi la mia meritata vacanza. Solo mare, sole e abbronzatura”.

Ride di gusto, mentre il mio stomaco si dedica ad alcune acrobazie. “Ma che dici?! Un po' di posto anche per Ian, riesci a trovarlo?”.

Gli dedico una delle mie migliori facce da ragazza assorta “Le farò sapere, signor Somerhalder”.

Mi avvolge le spalle con il suo braccio possente, io ne approfitto e abbandono la testa sul suo petto scolpito. Sorrido, beandomi di quel contatto miracoloso e lascio che tutti i miei pensieri, tutte le mie piccole frustrazioni abbandonino il mio corpo, ormai ebbro d'amore per lui.

“Guarda lì. Loro sì che si godono già da subito la vacanza”.

Allungo la testa oltre il sedile di Ian e sorrido nel guardare mia sorella e il suo fidanzato. Sono intrecciati in un abbraccio indissolubile, la testa di Torrey ricade addormentata su quella di Paul che è, invece, appoggiata alla sua spalla. Mi intenerisco nel guardarli e intanto provo un po' di invidia per ciò che mia sorella è riuscita a costruire e che io non avrò mai... una delle più belle storie d'amore

 

 

 

 

Pov Ian

 

La Florida. Era quasi un anno che non tornavo in questa casa e adesso iniziava realmente a mancarmi. Qui riesco a dimenticare me stesso, tutti i problemi della mia vita, tutte le delusioni della giornata. Ma la cosa più bella è essere qui con lei, adesso.

Questi ultimi giorni in sua compagnia sono stati tra i più belli della mia vita, la sua presenza è per me ossigeno e temo davvero di non poterne fare più a meno. Viva la sincerità, Ian. Ho cercato con tutto me stesso di non ammettere i sentimenti che provo per lei, ma fingere anche con me stesso non porterà a nulla di buono. Ne sono innamorato, questo è quanto.

Salgo al piano di sopra, Nina è già in camera a disfare la valigia, la raggiungo, già, sai che novità!

“Dormi un po'. Abbiamo affrontato un lungo viaggio, sarai stanca”.

“Sì, però volevo sistemare la roba, così domani mattina posso già andare al mare”. Ha sul viso l'espressione da bambina che adoro, tra l'imbronciato ed il sorridente al tempo stesso. E' adorabile e tremo all'idea di stare senza di lei, ma purtroppo è inevitabile. Perchè è inevitabile vero, Ian? Non potresti mai chiederle di seguirti, di rinunciare alla sua vita, alle sue passioni e sei troppo egoista per rinunciare al tuo lavoro, ai tuoi fan.

Mi siedo sul suo, anzi sul mio letto, e la osservo trottare dalla valigia all'armadio.

“Ma sei sicuro di volermi prestare la tua camera? Posso dormire tranquillamente in un'altra”.

“Figurati, sogno di dormire nella camera di mio fratello da quando avevo cinque anni, mai mi farei scappare un'opportunità del genere”.

Sorride e il mio cuore ride con lei.

“Quindi, se io questa notte avessi tanta paura di rimanere da sola in questa stanza enorme, devo cercarmi un altro principe azzurro disposto a salvarmi, giusto?”.

Come provocatrice nulla da dire, la sua malizia a volte raggiunge livelli per me oscuri, inoltre puntare sulla gelosia è davvero un colpo basso, chissà se ne è consapevole.

“Ecco, diciamo che per quello potrei anche fare un'eccezione. In realtà, Robert non è mai stato un amante della pulizia”.

Scoppiamo in una fragorosa risata, lei mi tira un dolce colpetto sulla spalla, ma questo solo perchè non conosce davvero mio fratello, sul fattore della pulizia non ho fatto per niente ironia!

“Perchè?”. Improvvisamente ritorna seria, i suoi sbalzi di umore continui a volte mi preoccupo, ma è Nina, lei è questa, prendere o lasciare, ed io voglio solo prendere.

“Perchè cosa?”.

“Perchè sei così gentile con me? In fin dei conti, non è che meriti così tanto le tue attenzioni, ti ho tolto parecchio tempo da dedicare al tuo relax, a Paul”.

Penso alle parole che abbia voglia di sentirsi dire, so benissimo che non può parlare seriamente. E se tutti questi anni di esperienza, mi hanno aiutato, posso affermare con esattezza che non crede neanche lei alle parole che ha detto. Cerco comunque di farle piacere, un po' quello che cerco di fare da quando l'ho conosciuta.

“Diciamo che sono un uomo molto fortunato, non faccio un lavoro per il quale necessito urgentemente di una vacanza. Per quanto riguarda Paul, direi che tua sorella lo tiene già abbastanza impegnato. Anzi, sono io che devo ringraziare te, se non ci fossi stata avrei trascorso la mia vacanza a reggere la candela come un antico candelabro”.

“Un antico candelabro dagli occhi incredibilmente blu. Questo cambia la storia”.

Esibisce quell'aria di chi la sa lunga per la quale andrei a rubare, non posso far finta che le sue parole non sortiscano effetto su di me.

“Sono estasiato dalle sue parole, signorina Costantinova”. Incrocia le braccia sotto al petto e mi guarda male, odia il suo secondo nome almeno quanto io amo usarlo per farla arrabbiare. E pensare che se mi fossi fatto gli affari miei e non fossi andato a sbirciare tra le sue vecchie pagelle non lo avrei mai saputo. Inutile, la curiosità premia sempre.

“Non sei per niente divertente. Anzi, sai cosa ti dico?! Esci subito dalla mia stanza”.

Trattiene a stento le risa ed io decido di assecondare il suo gioco. Indosso una maschera di terrore e mi inginocchio ai suoi piedi, lei mi guarda ancora più divertita.

Per favore mia printsesa, non mi allontanare così dal tuo cuore, se tu mi terrai con te, sarò il tuo schiavo per la vita“.

Sarei un perfetto attore comico, forse dovrei farmi scritturare per una bella commedia. Lei ride come una pazza, io rimango in ginocchio a contemplarla rapito. Tralasciando la forma, non avrei potuto usare parole più vere per esprimerle i miei sentimente: in meno di un mese è riuscita, non solo ad entrarmi dentro, ma a rendermi per sempre servo di questo amore impossibile.

Le lascio un bacio tenero sulla mano e mi allontano, Dio solo sa quanto vorrei restare lì con lei in quel momento.

Come se mi leggesse dentro, Nina fa un passo avanti, mi afferra per un braccio ed io mi lascio girare, come se la forza di un uragano fosse radicata in quell'esile corpo che tanto amo.

„Resta con me anche questa notte“. Non è una domanda, non è un'affermazione, è una semplice buonanotte, la più bella buonanotte della mia vita.

Non ci penso due volte. „Fatti più in là“.

„Però non te la tirare, eh. L'ho fatto solo perchè sai dire principessa in bulgaro“.

„D'accordo, mia printsesa“. La stringo forte tra le braccia, il tempo si è fermato, esistiamo io e lei, due cuori che potrebbero diventare uno, due cuori destinati, però, a dividersi per sempre.

Mi addormento così, con l'odore della sua pelle nel naso, con la sua piccola mano intrecciata alla mia, con la voglia di lei che mi scoppia dentro.

 

 

 

Pov Nina.

 

Dopo così tanto tempo, oggi ho finalmente rivisto il mare. Ho trascinato Torrey già dal letto praticamente all'alba, non ne era particolarmente felice, neanche Paul a dirla tutta. Avevo, però, bisogno di dedicarmi un attimo di relax con mia sorella, aveo bisogno di parlare con lei, di ridere a crepapelle e di prenderla in giro per le sue sciocche manie.

Come potevo immaginare, l'argomento preferito della giornata è stato.... rullo di tamburi... Ian Somheralder.

Torrey ha iniziato a cambiare posizione nei suoi riguardi, è convinta sia un uomo con la testa sulle spalle, elegante e generoso. Inutile dire quante volte abbia sottolineato la parola uomo. L'ho trovata davvero odiosa e posso mettere la mano sul fuoco che ci sia la zampino di mia madre. Già, quella donna mi insospettisce, penso abbia capito più di quanto avrebbe dovuto capire e dunque ha passato gli ultimi due giorni a dirmi che Ian è un uomo superaffascinante e che, se non fosse sposata, ci farebbe un pensierino. Tralasciando il fatto che mamma te piacerebbe, so benissimo che, proprio come mia sorella stamattina, cercava di aprirmi gli occhi sulla differenza di età che c'è tra di noi. Avessi più fegato le reciterei quella strofetta che si divertono a dire tutte le ragazzine innamorate di uomini più grandi di loro, com'è che faceva? L' età non ti protegge dall' amore. Ma l' amore, in una certa misura, ti protegge dall' età. Nessuna frase fu più azzeccata, non per Ian e me, almeno. In più, nessun posto al mondo sarebbe più sicuro delle sue braccia, con lui posso davvero dire di non aver paura. Purtroppo io ed il coraggio non andiamo proprio d'accordo, dunque rimarrò in balia di mia madre e mia sorella, diciamo per l'eternità.

Pensare a lui mi fa letteralmente tremare le gambe, forse anche le mani... la riga di eye liner sul mio occhio destro, ne ha subito le conseguenze.

Questa sera, per l'ennesima volta, ho cercato di prepararmi secondo i suoi gusti. So che è sbagliato, ma piacergli è diventato ormai il mio hobby preferito.

Infilo le scarpe nere , rischio quasi di ammazzarmi a causa del tacco, non ricordavo che fosse così alto. E' parecchio scomodo, ma è perfetto con il vestito dorato che indosso. Afferro la borsetta e scendo di corsa le scale. Paul e Ian sono già pronti, discutono allegramente seduti mentre aspettano che io e Torrey facciamo il nostro ingresso trionfale.

Sorrido lusingata dall'espressione stupita di Ian alla mia vista. Mi piace essere ammirata, mi piace soprattutto se a farlo è lui.

„Sei bellissima, Nina“. Ringrazio con lo sguardo Paul e mi siedo al suo fianco.

„La tua bella fidanzata?“.

Il mio futuro cognato mi passa un braccio sulle spalle. „Vedi, Nina, tecnicamente Torrey non è ancora la mia fidanzata“.

Aggrotto le sopracciglia, non riesco a seguire il suo discorso, quasi mi preoccupo, anche perchè non è assolutamente la risposta che aspettavo per la mia domanda.

„Mi piacerebbe fidanzarmi ufficialmente. So che sono un po' antico, ma mi piacerebbe fare le cose per bene, la festa, i parenti, l'anello“.

Incrocio lo sguardo di Ian e devo usare tutte le forze che ho in corpo per non scoppiare a ridere, ciò nonostante mi ci metto di impegno, mi dispiacerebbe far rimanere male Paul, il fatto che io la pensi diversamente da loro, non vuol dire che la pensi meglio.

„Sarebbe molto carino. Ti avverto però che i nostri parenti non sono proprio carini come potresti aspettarti, normalmente partecipano alle feste solo per criticare il modo in cui le hai organizzate. Classico, parenti serpenti“.

L'ho steso e preoccupato. Forse è meglio recuperare.

„Comunque, non preoccuparti di loro, l'importante siete tu e mia sorella, ed io so che lei ci terrebbe davvero tanto. Se vuoi ti aiuto ad organizzare tutto, magari le facciamo una sorpresa“.

„Te ne sarei davvero grato. Anche perchè alla fine di questa vacanza, Ian ed io saremmo impegnati con i provini della nostra serie tv, quindi avrei pensato di festeggiare con la fine dell'estate“.

Sorrido intenerita allo sguardo bonario di Paul, è riuscito ad entrarmi dentro e lo considero davvero come un fratello. Sono diventata davvero troppo sentimentale.

„Non preoccuparti, ci penso io. Cercherò di fare qualcosa di intimo, però. So che Torrey preferirebbe così“.

„Cosa preferirei ioù'“. Cazzo, avevo sottovalutato la puntualità di mia sorella. E ora che mi invento?

„Stavamo parlando del taglio di capelli che Paul dovrebbe portare per interpretare Stefan“. Ian è intervenuto in mia difesa, in realtà ho capito ben poco di ciò che ha detto, ma mi sta bene così, anche perchè Tor sembra essersela bevuta.

„Ora, se non vi dispiace io vorrei andarmi a sbronzare“.

Arriviamo in un locale sulla spiaggia, è carino, tipicamente americano. Neanche il tempo di entrare che scivolo nella pista, mi lascio trasportare dall'intermittenza della luci della discoteca. Ballare mi è sempre piaciuto, riesco a dimenticare ciò che mi circonda, esistiamo io e la musica, due amiche completamente diverse, ma perfettamente in sintonia.

Qualcuno mi circonda la vita, è inutile far finta di pormi domande, so benissimo a chi appartengono quelle mani, lo riconoscerei tra tutti. Mi giro verso di lui, le luci colorate mettono in risalto i suoi lineamenti, mi sembra ancora più bello del solito. No, non è vero, è impossibile questo.

Balliamo, balliamo per minuti interi, forse ore, balliamo e ci divertiamo. Mi sembra di essere tornata bambina, mi lascio andare, libera e felice, non curante di quelli che potrebbero essere movimenti compromettenti.

Alla fine stremati ci avviciniamo al bancone, io ordino il mio solito sex on the beach, lui un fortissimo gin tonic.

Ci sediamo su un divanetto un po' in disparte, mai come ora vorrei potermi esiliare in un luogo tutto nostro. Odio doverlo dividere con il mondo, odio vedere gli sguardi delle ragazze che lo perseguitano fameliche, odio sapere che comunque andrà non sarà mai mio.

Continuiamo a bere, cocktail su cocktail, birre su birre, arriviamo anche ad ordinare due bottiglie di vodka liscia alla pesca. Ormai non capisco più niente, mi guardo intorno e vedo solo una flotta indefinita di persone che dardeggiano intorno alla pista, sembrano delle palline di un flipper impazzito. La musica mi scoppia nelle orecchie, mi manca l'aria.

Ian... Ian...“. E meno male che se la tirava tanto, io reggo ben, una battaglia con me è già persa in partenza.

„Ian, io esco un attimo, ho bisogno di respirare“.

Mi trascino fuori, poco ci manca che mi metta a gattonare per tutta la discoteca. Inizio a respirare l'aria pulita della spiagga, mi sdraio a terra, non mi preoccupo neanche dei granelli di sabbia che dispettosi mi si infilano nei capelli. Poco dopo sento la sua calda presenza, mi giro su un fianco per guardarlo in faccia. Ha gli occhi chiusi ed un sorriso soddisfatto sulle labbra. Mi puntello meglio sul braccio e inizio a ridere come una pazza. Non mi chiedete il motivo, rido e basta e lui inizia a ridere con me. Improvvisamente si alza, mi afferra una mano ed inizia a correre. Inutile dire che le mie belle scarpe con il tacco fanno una brutta fine, ma diciamo che gli è buttata male dall'inizio della serata.

Arriviamo in una piccola spiaggia privata. Cado a mo' di sacco di patate su una delle tante sdraio, dal profumo che sento alla mia destra, Ian è al mio fianco. Ora, tra il rumore delle onde, l'effetto dell'alcol dentro il mio corpo e la sua presenza costante nella mia vita, posso davvero dire che il mio mondo, anche se sottosopra, ha davvero un senso.

 

 

 

 

Pov Ian

 

 

„Penso che nessuna serata, giornata, nottata valga un secondo di questa. Mi sento vivo, è una sensazione fortissima“.

Mi avvicino a lei, cerco di abbandonare la mia sedia per la sua, ma come le mie condizioni avrebbero dovuto farmi presagire, faccio danno. Cado io e mi porto dietro anche lei. Rido io, ride Nina, riderebbe chiunque se solo fosse lì ad osservare la scena. Quasi non mi accorgo che lei è sopra di me, le nostre labbra, ancora una volta, sono ad un millimetro di distanza, le sue mani sono salde sul mio petto. Oggi non ci sono pudori, non ci sono ripensamenti, oggi ci siamo solo io e lei.

Annullo ogni distanza e mi precipito sulla sua bocca. Mi sembra di impazzire, più la mia lingua si annoda alla sua, più il mio cuore batte veloce. Le sue labbra sono perfette, morbide, esattamente come le ho sempre immaginate.

Approfondisco il bacio, divento quasi pazzo dal desiderio, ma cerco di stare calmo, è una situazione delicata e non posso permettermi nessun passo falso. Le sue mani si impossessano infantili e capricciose della mia camicia, snocciolano i miei bottoni come se non avessero fatto altro per tutta la vita.

Scivola più in giù, si occupa di un altro bottone, molto più intimo, molto più sbagliato. Io però la lascio fare, al diavolo tutti i buoni propositi, al diavolo tutte le precauzioni per non trovarmi in una situazione del genere. In fin dei conti rimango un uomo, un uomo follemente, totalmente, incondizionatamente innamorato di una donna che in questo momento gli sta infilando una mano negli slip.

Succcede tutto in un attimo, neanche il tempo di pentirmene e sono dentro di lei e il resto è ormai un ricordo assolutamente lontano.

Incredibile pensare a quanto la mia Nina riesca a stupirmi, lei riesce ad essere più persone in così poto tempo, un attimo prima è una dolce bambina in cerca di aiuto, un attimo dopo una divoratrice di uomini super sexy e spietata.

Prendo in mano la situazione, la sento ansimare sotto il mio corpo, mi eccito per il potere che ho in quel momento, il potere di tenerla appesa ad un filo. E crudele e bastardo come non sono stato mai mi fermo giusto un attimo prima ch lei possa raggiungere il piacere, mi supplica, mi promette cose che mai potrà rispettare, almeno che le leggi non cambino completamente il loro corso, mi spinge ancora più giù, quasi come non le bastasse ed io mi occupo solo di lei, dei suoi occhi chiusi, della sua bocca dischiusa, delle sue mani che mi graffiano la schiena. Mi occupo solo di lei, di me e del nostro immenso piacere.

 

 

 

 

Pov Nina.

 

 

Ho un cerchio allucinante intorno alla testa. Sembra che dentro di me abbiano corso dozzine di cavalli imbizzarriti. Ieri sera ho davvero esagerato.

Cerco nel cassetto una bella e sana aspirina, unico rimedio ad una sbronza del genere.

Dio, se fai smettere tutto, giuro che non bevo più. Sì, come no, ma chi voglio prendere in giro?!

Ok, prenderò la mia aspirina e mi sdraierò sul letto, senza richieste stupide a chi avrebbe anche altro da fare. Ora mi faccio un bel tè e poi mi godo la tranquillità della mia camera. Tra l'altro chissà come ci sono tornata in camera, mi dovrò scusare personalmente con il poveraccio che mi ha dovuta portare fino a qui, credo di aver messo su un paio di chili nell'ultimo mese.

Bussano alla porta, in realtà potrebbe essere anche nella mia testa, non ne sono completamente sicura, ma decido comunque di invitare ad entrare chiunque ci sia fuori.

Ian entra sorridente, anche se dai miei ricordi ha bevuto anche lui e tanto, ha in mano una tazza fumante di tè. Io adoro questo uomo, e adoro soprattutto il fatto che mi abbia risparmiato un lunghissimo viaggio in cucina. Come fa ad assecondare ogni mio desiderio? Possibile che non sia umano? Ok, Nina, stop alla fantasia.

Oggi, però è strano, sorride sì, ma è un sorriso diverso, quasi imbarazzato, decisamente non da lui.

Mi rivolge uno sguardo particolare, o forse sono io che mi sto viaggiando troppo di fantasia. Eppure ho un flash. Il mare. La spiaggia. Due sdraio. Noi due sopra. Un bacio. Un altro bacio. Oddio mio. Non so se ridere per la gioia o piangere per la disperazione, sono assolutamente sconvolta. Non può essere, probabilmente è stato un sogno, è l'alcol che fa brutti scherzi. O mio Dio, non può essere, non possiamo averlo fatto davvero. Eppure mi è piaciuto. Cavolo, Nina, a che cavolo pensi?!

„Posso sedermi?“.

„Certo, accomodati pure, in fin dei conti è camera tua“. Una frase migliore non mi veniva proprio.

„Ho bisogno di parlarti“. Ecco, altro che sogno, questo è un incubo.

„Di cosa?“. Inutile Nina, con lui questa faccia d'angelo non attacca proprio.

Di ieri sera“. Mi guarda un po' scocciato, quasi come volesse dirmi risparmiati le prese per il culo.

„C'è qualcosa da dire?“.

„Beh, qualcosa ci sarebbe. Non è proprio un cosa normale, sai una di quelle che accade all'ordine del giorno. Io, però, volevo solo dirti che sono stato bene“.

Queste parole mi penetrano dentro, di certo non mi aspettavo di sentirle uscire dalla sua bocca, bellissima aggiungerei. Che ieri ho baciato, aggungerei.

Ok, ora non c'è proprio nulla da ridere, devo pensare a ciò che è stato e devo trovare una soluzione.

Vorrei tanto dare ascolto al mio cuore, inginocchiarmi davanti a lui e pregarlo di darmi una possibilità, ma che senso avrebbe? Tra qualche giorno sarà tutto finito, lui tornerà ai suoi impegni, io ai miei. Non potrebbe funzionare, magari accetterebbe di provarci giusto per non farmi rimanere male, per quanto ne so il suo affetto per me è davvero sincero, ma non posso fare altro. Sono solo una delle tante che finiscono nel suo letto, ok non sono proprio finita nel suo letto, ma credo di aver reso l'idea.

Mi odio per ciò che sto per dire, sia perchè io non sono questo genere di ragazza, sia perchè sto per denigrare completamente la cosa più importante che sia successa nella mia vita. Ma lo devo fare. E se non voglio farlo per me, devo farlo per lui, per l'immenso amore che provo.

„Ian, eravamo ubriachi marci, non abbiamo risposto delle nostre azioni. Ma non ti preoccupare, va bene così, per me è come se non fosse successo niente. E' stato bello, divertente... ma è finito“.

Sorrido, ma dentro di me avrei voglia di piangere. Non posso crederci, non posso aver detto davvero ciò che ho detto.

Anche lui mi sembra corrucciato, apprezzo però il suo sforzo di sorridermi, di dimostrarmi ancora una volta la sua amicizia. Sì, perchè lui prova per me solo una profondissima amicizia. Devo essere in grado di accontentarmi, non posso avere tutto dalla vita e soprattutto non posso avere tutto di lui.

„Ok, allora io vado. Ti aspetto sotto per andare in spiaggia“.

Si avvicina e mi lascia un bacio sulla guancia. Brividi di freddo mi attraversano la schiena. Lui chiude la porta ed io mi sciolgo in miriadi di lacrime.

 

 

Pov Ian.

 

Sbatto violentemente la porta della mia camera. Non posso crederci, non può essere. E' tutto il contrario di ciò che avevo sempre immaginato. Quella che avevo di fronte non era la mia Nina, non poteva essere lei. Era fredda, distaccata, quasi insensibile al mondo che la circonda. Come può credere che per me non sia successo niente, come può considerarmi così stronzo da essermi approffitato di lei.

Quando sono entrato in quella stanza ero disposto a farlo, a rinunciare a tutto, per lei. Quando ho chiamato Julie Plec per dirle che avrei passato per il ruolo di Damon, era sicura mi fossi fumato qualcosa, ma lei non poteva capire, non poteva immaginare. Quando ami una persona devi essere disposto a tutto, devi rinunciare a qualcosa per inseguire il tuo sogno, Nina era il mio sogno, un sogno di cristallo appena andato in frantumi. Che stupido, avevo già progettato tutto, la nostra storia, la nostra casa, anche il mio nuovo lavoro a Londra. Doveva andare così. Cosa credevo?! Che lei volesse davvero una storia con un attore, rischiando di perdere totalmente la cognizione della realtà?

Apparteniamo a due mondi diversi, abbiamo due età diverse, io cerco la storia di una vita, lei, dopo cinque anni, vuole solo concedersi qualche nuova esperienza. Mi devo rassegnare, sono il primo di un lungo elenco che andrà a scrivere nella pagine colorate di un bel diario. Numero 1: Ian Somerhalder, attore e migliore amico di mio cognato.

Non posso ancora crederci, Bello e divertente. Così ha definito quello che è successo fra di noi.

Smettila di sorprenderti, Ian. Tu alla sua età com'eri? Non eri un ventenne nevrotico con gli ormoni sempre a palla?

E' andata così, fine. Forse è stato meglio , forse ci soffrirai di meno.

Adesso sorridi, mettiti il costume e goditi queste ultime giornate di lei. Dopo di che avrai tutto il tempo per cercare di dimenticarla, sarà difficile, ma il tempo cancella anche i solchi più profondi.

 

 

 

 

Ciao ragazze, sono tornata!

Accidenti, finalmente Nina e Ian erano riusciti a dichiarsi innamorati, però hano rovinato tutto. Ian era disposto a rinunciare anche a Tvd (già, perchè da come avrete capito, entrerà in scena anche il set), pur di poter dar vita ad una storia insieme a lei, Nina è stata più codarda.

Cosa succederà nel prossimo capitolo? Ian e Nina torneranno sui loro passi? Tra di loro sboccerà l'amore?

 

 

Ps: grazie a tutte per le recensioni... vi adoro

  
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