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Autore: telesette    03/09/2012    0 recensioni
Si avvicina l'anniversario del Primo Bacio tra Ron e Hermione.
Per celebrare la ricorrenza come si deve, i due decidono di fare una vacanza in Italia da soli: niente amici, niente nemici, niente guerre all'ultimo sangue, niente interferenze insomma!
Mentre Ron si scervella per trovare qualcosa di veramente speciale per Hermione, il fascino di Firenze e una dolce favola d'altri tempi saranno gli ingredienti giusti per...
Genere: Comico, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hermione Granger, Nuovo personaggio, Ron Weasley | Coppie: Ron/Hermione
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: Violenza | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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L’Italia

Grandi e famosissime città ricche d’arte, fascino, gusto e cultura: Napoli, Venezia, Roma, Palermo, Ravenna, Torino, Milano… Con l’aiuto della magia, passare velocemente da un luogo all’altro era una cosa da niente. Nessuna coda o ingorgo sull’autostrada, niente ritardi o polemiche per il furto o lo smarrimento dei propri bagagli, e la nuova tenda incantata che i due ragazzi avevano acquistato era indubbiamente meglio che trascorrere la notte in qualche costosissimo albergo.
Ron e Hermione trascorsero così la loro prima settimana di viaggio, smaterializzandosi da una città all’altra della famosa penisola, girando di panorama in panorama e scattando centinaia di fotografie.

Nel riguardare quelle immagini in costante movimento, anziché babbane figure immobili e prive di emozione, i due giovani potevano rivivere appieno ogni singolo istante: ogni gesto, ogni sguardo, ogni sorriso… ognuna di quelle immagini era “viva”, come l’amore, e ognuna trasmetteva la stessa intensa sensazione delle carezze, delle risate e dei baci.
Ogni foto era uno sfondo diverso, una cornice sempre nuova per una coppia sempre più innamorata, e ogni volta entrambi avevano una luce sempre più bella negli occhi.
Ronald sospirò.
Hermione era veramente felice in quelle foto, mentre si abbracciavano e ridevano, la sua espressione poi era così dolce…
E lei era splendida.
Lo era sempre, anche se non glielo diceva quasi mai, e spesso Ron si rimproverava di non fare mai abbastanza per dimostrarle quanto fosse importante per lui. Un tempo dava un po’ troppe cose per scontate: l’amicizia, l’affetto, i sentimenti… Ma adesso finalmente era in grado di comprendere appieno la grande fortuna di averla accanto.
Voleva gridarlo, voleva urlarlo, voleva che tutto il mondo sapesse quanto fosse felice che quella ragazza avesse scelto proprio lui.
Di tutte le persone al mondo, Hermione si era innamorata di un giovane maghetto dai capelli rossi: pigro ma vivace, suscettibile ma generoso, brontolone ma sensibile, pieno di difetti ma anche di molti pregi…
e quello era proprio lui, Ronald Weasley!

- Ron… Ehi, Ron - fece la voce di Hermione alle sue spalle. - Si può sapere che ti prende? E’ da un po’ che ti chiamo!

Subito Ronald si irrigidì sul divano.
Hermione era appena uscita dal bagno, con addosso solo l’accappatoio, e si stava passando l’asciugamano sui capelli fradici. Ron rimase impalato a guardarla, come se qualcuno lo avesse “pietrificato”, tuttavia Hermione si sedette accanto a lui senza fare troppo caso alla sua espressione.

- Ti volevo dire che il bagno è libero!
- Co… Come ?!?
- Il bagno - ripeté Hermione, posando l’asciugamano e guardandolo negli occhi. - Vorrai lavarti anche tu,
spero!
- S… Sì certo, grazie…

Ron deglutì.
Accidenti se era sexy, specie con i capelli umidi ad incorniciarle il volto e le gambe che fuoriuscivano dall’accappatoio; per un attimo pensò addirittura di avere avuto una specie di visione, troppo bella per essere vera, ma si riscosse abbastanza in fretta per alzarsi dal divano ( urtando contro vari spigoli ) e raggiungere la porta del bagno. Hermione sbatté più volte le palpebre, chiedendosi seriamente se l’altro non si fosse ubriacato, ma poco dopo tornò a passarsi l’asciugamano sulle ciocche per togliersi le ultime tracce di umido.

- Ron, ti va di vedere Firenze domattina?
- Certo, perché no - rispose il ragazzo, sfilandosi la maglietta.
- Non saprei - sottolineò Hermione dubbiosa. - E’ che mi sembri strano oggi… Non è che hai la febbre, per caso?
- Ah, non preoccuparti - tagliò corto lui, facendo capolino fuori della doccia con un sorriso. - Sto bene, sono una roccia, ce ne vuole per farmi ammalare!

Hermione arrossì vistosamente, voltando imbarazzata lo sguardo da un’altra parte, e solo un istante dopo Ronald si rese conto del “perché” della sua reazione…
Al momento di rispondere alla sua domanda, aveva già le mani sui boxer; cosicché era uscito fuori dalla doccia praticamente nudo ( o quasi ), da qui dunque il comprensibile imbarazzo di Hermione. Per un attimo Ron provò il desiderio di scomparire ma, nel rientrare velocemente nella doccia, inciampò contro l’ennesimo spigolo e cadde contro la mensola del bagnoschiuma con un gran fracasso.

- Ronald - esclamò Hermione, strizzando l’occhio a causa del rumore. - Va tutto bene, non ti sei fatto male?
- Vha… Vha tuhho ma… magnifihamente - rispose Ron, con la bottiglia di shampoo tra i denti e un grosso bernoccolo in testa.

( continua )

   
 
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