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Autore: itsapancake    03/09/2012    5 recensioni
A volte basta poco per innamorarsi, anche sette minuti.
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«Sbagliato. Io credo che l’amore vero non esista. Chi cederebbe la sua vita per la sua ragazza? Chi vorrebbe un finale da Romeo e Giulietta? Nessuno.»
«Io lo farei.» rispose francamente «Per la persona giusta lo farei, non di certo per la cliente sclerotica che ho di fronte, ma lo farei. A me piacerebbe un amore così.. strano.» pensò incerto.
«Io non sono una sclerotica che parla a vanvera come il commesso che mi sta seguendo di scaffale in scaffale!»
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Liam Payne, Nuovo personaggio
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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                                                                                                                      Seven Minutes
La ragazza camminava un po’ giù di morale per strada. Quel giorno il suo umore non era alle stelle come negli ultimi tempi del resto. Ormai da un paio di settimane aveva preso in considerazione il consiglio urlatogli almeno una ventina di volte da suo padre.
“Vai a leggere un libro, ti rinfresca la mente!” Ed aveva proprio ragione quando le diceva che i libri avevano tutto un altro odore, tutto un altro effetto, solo che non aveva mai pensato di finire in luogo come quello, il bunker delle persone intelligenti, ma la vita d’altronde le stava giocando brutti scherzi e l’amore era davvero un brutto scherzo. Forse perché non ci credeva più, forse perché era stata mollata con un semplice SMS dove quello che era il suo fidanzato l’aveva chiamata sanguisuga fissata. Lo doveva ammettere però: a volte era troppo soffocante, ma non fissata.. magari solo un po’.
Entrò cautamente nella libreria in modo da non disturbare nessuno. Si diresse a passo svelto nella sezione psicologia romanzata e prese il primo libro che trovò sullo scaffale e lesse il titolo:“Il significato della parola amore - Come superare una crisi amorosa”, il destino la stava perseguitando fin troppo su quell’argomento.
«Non sei la tipa che può affrontare in sé per sé la parola amore.» un tizio dai capelli castani spuntò all'improvviso dopo non appena un minuto che era lì e borbottò qualcosa a bassa voce.
«Scusa?» la ragazza schiarì la voce. Nessuno si poteva rivolgere così a lei.
«Dicevo che dovresti cambiare sezione di libri questa non fa per te.» sorrise debolmente.
Imbecille.
Ecco com’era quel commesso, un totale imbecille. Che poteva sapere lui di tutto quello che stava passando? E della confusione nella sua testa? Chi era lui da poter giudicare? La risposta era una sola: nessuno, non quel tipo era nessuno. Uno con una camicia a quadri verdi e blu non avrebbe mai fatto carriera, nemmeno suo padre avrebbe assunto un tipo che si fosse dimostrato imbecille e sgarbato.
«Non capisco chi sia tu per dirmi queste cose, io amo i romanzi sulla psicologia!» rispose a voce stridula. Era lì da centoventi secondi e già stava conversando con uno psicopatico.
«Non è il tuo genere, non ti attira, hai preso quel libro svogliatamente come se fosse uno schifo come la tua vita in questo momento, invece è dieci volte meglio quello che tu pensi.» ribattè l’ipotetico commesso guardando la bionda nei suoi limpidi occhi color nocciola.
«Io credo che sia un libro abbastanza triste, insomma è psicologia romanzata, cosa vuoi che ci sia scritto? Segui i tuoi istinti e riconquista il tuo uomo? Questi libri, come del resto la maggior parte dei romanzi sono tutti una gran cavolata.» rispose velocemente, senza pensare a ciò che stava realmente fuoriuscendo dalla sua bocca.
«Non hai nemmeno letto la trama» si sbalordì il giovane «Parla esattamente del contrario di quello che hai detto , ho letto quel libro e la storia non è né deprimente, né triste- si soffermò sulla pronuncia dell’aggettivo-  anzi tutt’altro, sei un po’ superficiale.» ridacchiò sicuro.
Strafottente.
Quello di fronte a lei era uno strafottente. Le sue risposte erano davvero stupide e lei ci stava parlando da soli tre minuti. Figuriamoci se avrebbe dovuto dialogare con lui forzatamente. E poi, non gli avevano mai insegnato che il cliente aveva sempre ragione? E che l’abito non fa il monaco? Insomma lei non era superficiale, lei era normale. Di una cosa era sicura: quel ragazzo doveva essere mandato in un riformatorio solo per la sua educazione.
«Non capisco cosa ci sia da ridere» sbuffò la ragazza «Io riderei sulla tua pettinatura a scodella, non sul mio inutile sbaglio» voltò le spalle la ragazza per dirigersi verso un nuovo scaffale.
«La mia pettinatura da bambino innocente non sconvolgerà la vita di ogni persona in questa biblioteca, ma la tua opinione invece può cambiare la gente che ti sta intorno» sorrise sicuro appoggiandosi al muro vicino allo scaffale dove si diresse la giovane.
«Lo sai che potrei denunciarti per stalking?» cambiò discorso «Mi stai perseguitando!»
«Ma io lavoro in questo negozio, è normale che io debba aiutarti a scegliere qualcosa che ti possa appassionare così tanto da ritornare qui, così magari ringrazierai il bravissimo commesso che ti ha servito!» disse, indicando sé stesso.
Sincero.
Troppo sincero per i suoi gusti. Poteva essere imbecille, ma era sincero. Era strafottente, ma era sincero. Forse aveva ragione sul problema delle opinioni, alcune erano sbagliate, ma ciò non cambiava che da quattro minuti voleva inseguirlo con una mazza da baseball per farlo tacere.
«Ma sei un prete per caso? Io non ho bisogno di aiuto, come tu non hai bisogno e non avrai bisogno di me nella tua vita. Io cerco l’amore quello vero, non quello di un libro!»  la ragazza alzo la sua voce di due quarti, minacciandolo con un dito per dare più espressività alle sue parole.
«Tu non credi nell’amore, è questo il tuo problema. Pensi che ci sia un amore platonico nell’universo, ma tu non sarai mai colpita da quest’amore, giusto?» le domandò analizzandola.
«Sbagliato. Io credo che l’amore vero non esista. Chi cederebbe la sua vita per la sua ragazza? Chi vorrebbe un finale da Romeo e Giulietta? Nessuno.» sbuffò  spostandosi velocemente.
Presuntuoso.
Gli aveva conosciuti i tipi come lui. Il solito ragazzo così pieno di sé che ha bisogno di giudicare gli altri per avere rapporti con il mondo. Gli uomini erano tutti così: a volte superficiali, e spesso senza cervello. Ma che diavolo stava dicendo quello? Se la sua opinione che stava predicando da cinque minuti non gli piaceva, poteva anche girare i tacchi ed andarsene.
«Io lo farei» rispose francamente «Per la persona giusta lo farei, non di certo per la cliente sclerotica che ho di fronte, ma lo farei. A me piacerebbe un amore così.. strano.» pensò incerto.
«Io non sono una sclerotica che parla a vanvera come il commesso che mi sta seguendo di scaffale in scaffale!» sforzò una risata provando a non risultare offesa «E poi non sono quella che ha iniziato il discorso.. aspetta come ti chiami?» guardò il suo cartellino sul lato sinistro della camicia «Ecco Liam non sono io la ragazza che ha iniziato questo discorso» sorrise soddisfatta delle sue parole.
«Hai ragione.. aspetta come si chiama lei?» cercò di attribuirle un nomignolo come ‘moralista’ o ‘viziata’, ma la ragazza lo precedette.
«Corine, mi chiamo Corine.» si infuriò la ragazza visto il comportamento del tizio a lei vicino.
«Ecco Corine, hai  ragione, io ho incominciato, ma tu hai preferito continuare perché per quelle come te è normale vincerla sempre, no?» deviò intelligentemente l’argomento, stuzzicandola un po’.
Lunatico e carino.
Cambiava opinione come le espressioni delle sue labbra: prima sorrideva, poi davano un’impressione seria. Infondo le labbra del tipo erano stupende. Come i suoi occhi e come i suoi capelli. Sei minuti non bastano per fidarsi di una persona né per litigarci.
«Credi nell’amore a prima vista?» chiese lei guardandosi intorno, dimenticandosi della domanda che il ragazzo le aveva posto.
«Forse.» rispose vago, un po’ stupito dalla domanda sincera fatta dalla sua coetanea.
«Bene.» lo guardò per un attimo negli occhi «Io dovrei andare.» e si diresse rapidamente. verso l’uscita.
Codarda.
Perché oltre ad essere scappata, in sette minuti si era innamorata di un perfetto sconosciuto.

 


Questa One-Shot ha partecipato al contest di @Writ96 su twitter, e con mia grande, enorme sorpresa è si è classificata prima ed inoltre è stato 'dato' il premio 'miglior caratterizzazione di un personaggio'.
Sono contenta di aver partecipato a questo concorso e senza dubbio sono felice di aver raggiunto un obbiettivo: far godere la lettura. Soddisfatta è dire poco.
Spero vi piaccia, ed inoltre mi farebbe piacere qualche recensione.
Grazie mille e spero che la lettura sia stata piacevole.
@thatsamuffin su twitter. ;)






  
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