Videogiochi > Tekken
Segui la storia  |       
Autore: Angel TR    03/09/2012    3 recensioni
Pioggia isterica
Sai che novità
La gente che mi giudica
E tu boom boom boom

Sulle note della canzone di Nina Zilli, un solo filo conduttore che lega queste one-shot.
Dalla speranza al fregarsene del giudizio della gente,
dalla seduzione di una donna al semplice abbraccio privo di malizia di una ragazza,
perchè l'amore è femmina.
Genere: Generale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: Raccolta | Avvertimenti: Contenuti forti
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

L’Amore e' Femmina.




Prompt: Trappola infernale (o paradisiaca? Ops…)
Personaggi: Devil Jin/ Angel
Ambientazione: Tekken Tag Tournament 2

Quello che vuoi
Se non ce l'hai
Siamo tutti insoddisfatti,
Come mai?

Femmina, se non riceve non si dà
Lalala la la la



Angel era seduta sulla riva del fiume da almeno mezz’ora. Nell’acqua cristallina, una donna dall’età indefinita ricambiò l’occhiata. Se fosse stata una donna vera, quello sguardo l’avrebbe fatta ridere: proprio di una moglie che sopporta il marito in silenzio e che confida quant’è seccata all’amica solo con gli occhi.
“Mi devono fare santa”, avrebbe detto una donna così.
Ma Angel era -non una santa- ma un angelo.
La definizione, l’essenza, la personificazione del Bene…allora perché aveva quello sguardo? Appena formulò quel pensiero, la calma la invase e lei si sentì subito meglio. Aveva ancora la forza di sopportarlo; probabilmente per ancora un bel po’. Cercò di escludere il suono delle sue parole rabbiose, come se stesse dentro una campana; purtroppo fu un tentativo totalmente inutile.
La sua voce potente e profonda (una voce che si adattava benissimo al suo carattere) le arrivava fin dentro l’animo: la faceva rabbrividire letteralmente.
Rimase con lo sguardo fisso sul proprio volto riflesso nell’acqua. Alle sue spalle, il suono del frusciare delle scarpe sull’erba tenera.
:-Questo stupido Torneo è una farsa degli umani!- Angel chiuse gli occhi. Concentrati sul fiume. Il resto è nulla, non esiste. :-Eppure avevo visto Ogre e quell’altro …devono essere qui. E allora mi prenderò tutto quanto!- Non sta parlando. E’un rospo che gracida. Lui non è qui.
:-E tu cosa stai facendo ancora lì? Andiamo?- Angel tremò (una parte di lei si vergognava di essere toccata così nel profondo…l’altra provava compassione per lui). Dato che l’odio non è sentimento angelico –e Angel non avrebbe mai risposto sconvenientemente a chicchessia- si rialzò, zitta zitta e calma calma, obbedendo suo malgrado.
Quell’altro…la sua antitesi, la quintessenza del Male.
Il suolo si sdoppiò in un modo assurdo, una fitta la colpì alla testa e lei si portò una mano alla fronte, come se potesse fermale quel dolore. No, non poteva: solo pensare a Devil le faceva male fisicamente…figurarsi psicologicamente. Dentro al cuore, sentiva un vuoto pressante che, come un buco nero, divorava tutta la luce e il calore e la serenità. Gli occhi le si riempirono di lacrime e il boschetto divenne sfocato, con i colori mischiati tra di loro –verde e marrone e azzurro e sabbia.
:-Cosa ti prende?- Angel batté le palpebre e tutto tornò normale. Lui la stava guardando, un sopracciglio inarcato, gli occhi bianchi (con quel bagliore verde-grigio che le ricordava così tanto Jin) fissi nei suoi. Lei scosse la testa.
:-Nulla.- rispose con la voce bassa. Lui le lanciò un’altra occhiata –preoccupata? Scocciata? Indifferente?- prima di voltarle le spalle e addentrarsi nel boschetto, lì dove i raggi del sole non riuscivano a filtrare nella fitta maglia delle chiome degli alberi. Angel si girò un’ultima volta verso la parte del bosco soleggiata e si avviò nel buio.
:-Ci sono delle orme qui.- disse, la voce priva di inflessioni. Sembrava avesse detto “Le macchine sono parcheggiate”. Lui (Angel stava ancora cercando di ignorarlo, di non mettere assieme le parole “Devil” e “Jin”) si voltò con tanta foga che le ali sbatterono contro il tronco di un albero. Delle piume nere volteggiarono nell’aria. Angel le guardò affranta.
Il demone (non sapeva se fosse appropriato il termine) s’inginocchiò davanti alle orme. Il suo viso s’illuminò di una gioia selvaggia –era magnifico, e Dio solo sapeva quanto l’addolorava ammetterlo. :-Sono di Ogre, sono sicuro.- esclamò e, quando si rialzò –contando le corna la superava di due o tre centimetri in altezza- le rivolse un’altra occhiata indecifrabile. :-Non sei contenta?- chiese, come se fosse la cosa più ovvia del mondo ballare per aver trovato delle impronte di un mostro come Ogre.
:-Mi è indifferente.- rispose Angel, scrollando le spalle. Fin quando ci riusciva, adottare la tattica dell’imperturbabilità era la scelta migliore. Per esperienza, sapeva che non sarebbe durata molto.
:-Puoi anche andartene. Non ho bisogno di te.- ribatté lui, calmo. Angel, però, lo temeva di più quand’era calmo che quand’era arrabbiato. Sottomettersi non era cosa da fare in ogni caso.
:-Non posso andarmene.-
:-Smettila di comportarti da umana stupida e seguimi.- tagliò corto il demone. Era davvero gentilissimo! Trasse un profondo respiro e seguì il sentiero lasciato dalle orme. Non gli avrebbe dato nessuna soddisfazione: non lo avrebbe aiutato nei combattimenti con nessuno delle due…creature, ecco. Non gli avrebbe fatto sapere quanto l’avesse colpita con quella sua potenza. Né delle lacrime che aveva versato –non per lui, ma per l’anima che aveva guastato. Così magari avrebbe smesso d’insultarla.
Un fruscio d’ali li bloccò. Angel sperò che fosse Ogre ma, giunti alla radura, non trovarono niente. Qualunque cosa fosse era volata via. Angel arrischiò un’occhiata a…(Devil Jin): aveva un’espressione annoiata. :-Quant’ancora dovrò aspettare?- domandò a nessuno in particolare. Sembrava un bambino capriccioso. Voleva il potere e lo doveva avere. Non si rendeva proprio conto di quali altre cose ci fossero d’importante da volere.
(Devil Jin) era nervoso: si aspettava che il Torneo fosse come un banchetto tutto ben servito solamente per lui. Invece…si era ritrovato a cercare un po’di mangiare lungo la via, a stomaco vuoto.
:-Che fame…- mormorò, avanti a lei. Angel non avvertiva i bisogni umani; lui sì. Si concesse un sorrisetto per quella sparuta vittoria; poi se ne pentì subito. Era proprio vero quel detto... come faceva?...a stare con lo zoppo s’impara a zoppicare. :-Non hai nulla da mangiare…- (Devil Jin) non chiedeva: ordinava. Angel non rispose. Doveva imparare la gentilezza se voleva qualcosa da lei. E poi, già la stava facendo innervosire, lui e quel potere!...Pensò a delle cose belle (il viso di Jun Kazama pieno di gratitudine per essere stata salvata; il cielo sereno sgombro di nuvole; il mare baciato dal sole al tramonto; persone che si aiutavano tra di loro; il mondo in pace)…si calmò immediatamente.
Lui si voltò. :-Allora?-
:-Chiedimelo per favore, non ti costa niente.- ribatté Angel, alzando gli occhi azzurri su di lui.
:-Per favore?- ripeté (Devil Jin), manco gli avessero chiesto di mangiare carne umana –probabilmente l’avrebbe fatto…; di nuovo, la sua voce la scosse dentro.
:-Per favore.- affermò Angel, nascondendo il tremore della voce.
:-Mi stai sfidando…- Eccolo: già il modo in cui si era posto le faceva presumere un possibile attacco. Aveva abbassato un po’la testa, come facevano i tori per mostrare bene quanto male potessero fare quelle corna.
:-Non ti sto sfidando, non essere sciocco.- la sua voce era ferma ma al contempo calma, come si usa con gli animali inferociti o spaventati. In questo caso, il primo esempio era migliore. Lui le rivolse un ghigno sprezzante e le diede le spalle.
:-Molto bene. Non ho tempo per le tue faccende angeliche, in questo Torneo sei costretta a fare quello che dico io. Non…- a quel punto si fermò, ed Angel finì per sbattergli contro. Le sue ali erano morbide come…(Dio la perdonasse)…il Paradiso, la stessa consistenza di quelle di Angel. Una scarica di energia si sprigionò da quel contatto. (Devil Jin) si allontanò di scatto, poi si voltò. :-Sta più attenta!- sibilò.
Angel era contenta di aver risparmiato una qualsiasi altra persona dalla sua volubilità.
Il giorno prima, ad esempio, lei era caduta, impigliandosi un’ala. Lui l’aveva liberata e l’aveva persino sollevata senza alcuno sforzo, come se fosse stata una piuma -ignorando l’odore di ozono che si sprigionava dalla pelle corrosa dall’essenza stessa di lei (Angel ricordava benissimo lo strazio che l’aveva assalita nel sentire le sue braccia calde e forti prenderla). Ovviamente, era guarito subito ma quel contatto così prolungato e così stretto l’aveva indebolito. Adesso, invece, la stava trattando in modo intollerabile, la teneva a distanza e le ringhiava contro come se fosse qualcosa di incredibilmente rivoltante.
Era assurdo.
Se fosse stata un’umana, non sapeva come si sarebbe comportata; d’altronde, lei era un angelo e non pensava che (Devil Jin) si sarebbe mai arrischiato a provocarla. Un umano non poteva nulla contro di lui. Tirò un sospiro di sollievo per ciò che gli altri partecipanti non stavano subendo.
:-Ripeto: non provare a placarmi. Non diventerò mai come te.- Angel gli sorrise –un sorriso dolce, gentile e luminoso. Per aver detto una cosa del genere significava che stava iniziando a temerla. Iniziava a capire quanto fosse potente; diversa da lui, i suoi poteri erano impliciti, come le onde del mare sullo scoglio, lenti ma implacabili, erodevano il male inesorabilmente. Se l’avesse “ferito”, non avrebbe avuto scampo.
Negli occhi di (Devil Jin) balenò un lampo di consapevolezza. Come suo solito, però, la sottovalutò e, ignorandola, ripeté :-Ho fame…il primo umano che incontro…- Angel sorrise di nuovo, le scappò quasi una risata.
Diceva sempre così: poi, quando veramente avevano incontrato degli umani -ed Angel aveva avuto i conati di vomito dal dolore per quei poveri innocenti- lui aveva serrato i pugni e ,dallo sforzo, gli tremavano; poi aveva spiccato il volo, prendendo la direzione opposta di quella degli altri partecipanti al Torneo. Quando Angel lo aveva raggiunto, suo malgrado preoccupata, lui non le aveva rivolto la parola e le aveva ringhiato letteralmente contro quando lei aveva provato ad elogiare il suo comportamento.
:-Sono giorni che non mangio. E sono giorni che cerco Ogre…- menò un pugno ad un albero che venne sbalzato via. Meglio farlo sfogare. :-Sei ancora viva?- escalmò.
Prima che potesse rispondere, il vento si fece più forte, portando un odore nauseabondo. Angel non mangiava ma il profumo di carne era piuttosto sgradito al suo naso. (Devil Jin) si lanciò verso la pista, sparendo dal suo campo visivo. Perlomeno un desiderio è stato esaudito..
:-Ne vuoi?- la voce le giunse leggermente strana. Angel arricciò il naso: non voleva vederlo mangiare.
:-No, grazie. Potresti sciacquarti dopo mangiato, per favore?- Le si stava rivoltando lo stomaco. Qualche minuto dopo, lo sentì sussurrare :-Dove ti sei nascosta?- Angel si sentì immediatamente meglio: l’umore di (Devil Jin) era nettamente migliorato. Le rivolse un sorriso quando la vide –evidentemente la carne era stata particolarmente buona. Angel si sentì di nuovo assalire dalle ondate di dolore.
Perché l’anima e il corpo di quel ragazzo dovevano essere controllate da uno spirito così…Angel avrebbe voluto dire “malvagio” ma purtroppo non riusciva a pensarlo.
Non era malvagio.
Era lunatico, arrogante, presuntuoso, orgoglioso, e decisamente sapeva ammaliarla. Da una parte era il fatto che il suo sangue angelico la spingeva ad “ammansire” il Gene Devil; dall’altra era la semplice interazione, diciamo così, tra loro due. La faceva davvero innervosire a volte: persino la sua sopportazione così sovrannaturale veniva messa a dura prova, veniva tesa al massimo, una corda in procinto di spezzarsi.
Eppure non voleva eliminarlo.
Nel momento in cui se ne rese conto, nella parte più lucida della sua mente trillò un campanellino rosso d’allarme.
Non avrebbe dovuto lasciarsi trascinare così.
Non avrebbe dovuto lasciare che la sua bontà diventasse il suo punto debole; questo era il problema con (Devil Jin). Non era totalmente dominato dal Gene Devil. Solo allora Angel comprese. Nel corpo di Jin risiedeva un filo di Gene Angel: era per questo che non si trasformava completamente.
Era per questo che era dannatamente volubile.
Era per questo che Angel si sentiva così attratta da lui: era il suo opposto ma non completamente. Il Male che lo avvolgeva in volute scure aveva un cuore di Bene. Lui credeva di essere il demone più potente nell’Universo, ma non sapeva che era così proprio perché non era completamente un demone. (Devil Jin) spalancò le ali –ali che qualsiasi essere avrebbe invidiato e lui lo sapeva bene: le metteva sempre in mostra- e, mentre si preparava a spiccare il volo, disse :-Ho sentito Ogre! Andiamo, forza!- Non “Credo di aver sentito Ogre” ma “Ho sentito Ogre”. Era così sicuro di sé…
Ed Angel ci era cascata. Adesso sarebbe stata costretta a lottare con lui, e non contro di lui. Adesso, fin quando (Devil Jin) non l’avesse mandata al Creatore, lei gli sarebbe rimasta accanto.
Calò una pesante cappa di tristezza su di lei. I suoi doveri angelici la stavano mettendo in allarme: stava tradendo una promessa. Eppure, non era mai stata così eccitata in vita sua.
Per quel giorno –o forse per tutto quel Torneo- non avrebbe estirpato il Gene Devil dal corpo del figlio di Jun Kazama.


Angolo Autrice
"Se fosse stata un'umana, non avrebbe saputo come comportarsi"...Io xD
Allora, per prima cosa voglio specificare il mio odio più assoluto verso qualsiasi paring (Devil)Jinx u.u Soprattutto verso una tizia che si chiama come me. Cioè, sono io l'unica Angel, chi è questa impostora?!ò.ò
XD
Ora che ho finito con le mie sciocchezze, passiamo al commentare il capitolo. Non vedevo l'ora di scrivere qualcosa su Devil Jin ed Angel! Ho cercato di delineare la personalità di lei proprio come me la immagino: dolce, determinata, abbastanza buona da cadere nelle trappole sentimentali, prova dolore alla vista o al pensiero del male in qualsiasi forma. Ovviamente, anche lei ha un limite alla pazienza ma riesce a calmarsi immediatamente.
In fondo, è il Bene ^_-
E Devil Jin? Il tizio ci confonde xD cioè, lessi da qualche parte che probabilmente (nulla di confermato) Jin aveva nelle vene un po'di gene Angel (stile Asuka, va' per intenderci) ed era per questo che non si trasformava completamente come Kazuya...
Ora, ovviamente è solamente una teoria ma mi piace u.u e poi a chi piace il cattivo insensibile? -ò- E'monotono. Invece Devil Jin è tutt'altro che noioso =ç=
Spero vi piaccia dato che è la prima volta che scrivo su Angel .ò. e dal suo POV! XD
Besitos, Angel <3

  
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Videogiochi > Tekken / Vai alla pagina dell'autore: Angel TR