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Autore: Angel TR    08/09/2012    3 recensioni
Pioggia isterica
Sai che novità
La gente che mi giudica
E tu boom boom boom

Sulle note della canzone di Nina Zilli, un solo filo conduttore che lega queste one-shot.
Dalla speranza al fregarsene del giudizio della gente,
dalla seduzione di una donna al semplice abbraccio privo di malizia di una ragazza,
perchè l'amore è femmina.
Genere: Generale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: Raccolta | Avvertimenti: Contenuti forti
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L’Amore e' Femmina.




Prompt: Red Martini/ Uno come me
Personaggi: Nina Williams
Ambientazione: post-Tekken 5 DR



Ma che caldo fa
Confesserò che
No mi perdo niente
Davvero
Ho immaginato noi due
Solo col pensiero





Nina fece roteare il bicchiere, il perfetto cerchio di Martini Rosso al suo interno si deformò, diventando un ovale e lasciando una traccia di liquido bordeaux sul vetro cristallino del boccale. Avrebbe potuto optare per un più patriottico Irish Coffee (trovandosi nell’unico Irish Pub di Tokyo), ma lei non era tipo da whiskey.
Il pub non era niente male, pur essendo una squallida copia di quelli che si trovavano a Dublino. Nina sospirò, prese un sorso di Martini e ripose il bicchiere con la traccia del suo rossetto sul bancone.
Il quinto Torneo l’aveva lasciata soddisfatta, certo: aveva battuto Anna.
E poi?
Nina ripensò più a fondo all’unico avversario che le aveva dato filo da torcere: aveva due occhi di ghiaccio -letteralmente parlando- e totalmente vuoti.
Sembrava un fantoccio, un robot fatto ad arte vestito da umano.
Era peggio di lei.
Peggio perché non mostrava alcun sentimento, non parlava, non faceva gesti che lasciassero intendere cosa volesse. Con gli anni, Nina aveva imparato a diventare un’assassina impeccabile ma mai e poi mai avrebbe immaginato di trovarsi uno che, almeno su quel campo, la battesse così duramente.
Riflettendoci meglio, erano simili, molto simili. Entrambi erano spietati, entrambi erano i migliori sulla piazza.
Ora Nina non uccideva per nessuno, quindi si stava godendo quel piccolo spaccato di relax che non le era mai concesso.
Ancora, i suoi pensieri tornarono al sergente. Sapeva il suo nome –era un’ottima investigatrice- e sapeva anche dove e per chi lavorasse.
Non sapeva perché il tipo non voleva proprio andarsene dalla sua testa: in fondo avevano combattuto e nessuno dei due aveva avuto la meglio sull’altro, così avevano deciso di continuare per le loro strade, ignorandosi bellamente.
Eppure Nina aveva avuto la sensazione di non essergli poi tanto indifferente. Forse anche lui aveva pensato le stesse cose che stava pensando lei: erano due pezzi di ghiaccio in una landa di fuoco.
Due insensibili fermi immobili che osservavano distrattamente la vita degli altri così piena di emozioni, un torrente di sensazioni che si riversava su di loro senza bagnarli.
Pochi mesi fa, Nina aveva saputo di avere un figlio; ogni donna dovrebbe provare qualcosa nell’apprendere questa notizia…lei no. Era rimasta immobile, mentre il suo cuore continuava a battere tranquillo.
Aveva assimilato il fatto così come si assimilano le previsioni del tempo. Ah, piove domani. Prenderò l’ombrello, allora, amico, qual è il tuo problema, eh?
La vita va avanti e Nina era come un fiume che scorre in una landa. Accade di tutto, lì nella landa, ma a lei cosa importa? Continuerà a seguire il suo corso. Magari sfocerà in un mare, chi lo sa?
Il sergente si chiamava Dragunov e lavorava per la SPETSNAZ. Aveva anche un soprannome: L’Angelo Bianco della Morte. Evidentemente era molto conosciuto e temuto, pensò Nina.
Osservò la gente che entrava nel pub: uomini single sulla trentina che lanciavano occhiate ovunque per individuare una donna single –magari sulla trentina; famiglie con bimbi piccoli che cercavano di afferrare con le manine paffute i quadrifogli di cartone verde brillante appesi al soffitto; adolescenti pieni di vita che saltellavano qua e là in attesa di una falsa esperienza irlandese; vecchi nostalgici, e chi più ne può, più ne metta.
Chiunque poteva trovare un po’di tranquillità in un pub e, perché no, una sbronza per dimenticare il motivo per il quale sei entrato in quel posto.
Nina prese di mira una coppia che si era seduta su un divanetto poco distante dallo sgabello sul quale si era seduta. Lei era incinta. Anche Nina era stata incinta? Non lo sapeva; non le interessava più di tanto.
Lei e Dragunov sarebbero stati una bella coppia odiata da tutti. Le scappò quasi una risatina. Odiati da tutti. Ma lei non aveva mai desiderato l’ammirazione, non era così?
Prese un altro sorso di Martini Rosso, alzando il gomito appena in tempo per evitare lo straccio passato furiosamente per tutto il bancone dalla mano di un barista annoiato. Tanto il bancone sarà sempre sporco…
E perché mai Nina stava pensando a fare coppietta con Dragunov? Per vedere a chi fa meglio al tiro al bersaglio? Per essere rassicurata dal fatto che nemmeno il più insensibile degli assassini poteva resisterle? Certo che nessuno poteva resisterle; e certo che lei e Dragunov erano due mostri al tiro al bersaglio. Si stava solo trastullando all’idea dell’effetto che avrebbe potuto fare avere al proprio fianco uno come lei.
Il bicchiere era vuoto; era ora di alzarsi.
Il momento di relax e di pensieri liberi era finito. Adesso Nina avrebbe dovuto aspettare una chiamata, ed era certa che sarebbe arrivata.



Angolo Autrice
Questa one-shot è più come la seconda: introspettiva, e Dragunov non fa comparsa. Sono semplicemente i pensieri di Nina. E'che sinceramente nessuno dei due fa grandi slanci d'affetto x° e non conoscendosi, non penso che si sarebbero parlati o che...quindi ho preferito far "riflettere" alla sola Nina.
Non credete che il pezzo della canzone sia perfetto?**
Bhe, grazie a chi mi ha recensita!!!!*Q* Siete sempre molto gentili ç_ç
Besitos, Angel <3

  
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