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Autore: I_love_me    03/09/2012    0 recensioni
Quando siete in camera vostra potete benissimo versare tutte le lacrime che volete e potete urlare quanto volete anche fino a strapparvi le corde vocali, ma sappiate che quando siete con gli amici o comunque in un posto dove ci sono altre persone dovete mascherare il vostro rancore e la vostra tristezza.
Vi conviene farlo: nessuno, nemmeno la persona più disperata di questo pianeta, si avvicinerà a voi se vi mostrate tristi, sconsolati, con due occhi rossi e gonfi peggio di due palle da biliardo e due borse sotto gli occhi nere come il carbone!
Allora sapete che vi dico?
Smettetela di piangere, anche perché mi sa tanto che se continuate così non vi resteranno più liquidi nel corpo, mettetevi venti chili di correttore per coprire quelle antiestetiche borse che avete sotto le palle da biliardo, aprite la porta del bunker antiatomico, altrimenti chiamato camera da letto, sfoggiate uno dei vostri più bei sorrisi, uscite e divertitevi!
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Welcome to my life.


“Welcome to my life”, una canzone dei Simple Plan che io semplicemente adoro!
Perché?
Semplice, perché questa è l’unica canzone che descrive alla perfezione la mia vita, la vita di una ragazzina di quattordici anni che all’apparenza può sembrare normale.
Già, devo ammettere di essere un’ottima attrice; non voglio vantarmi, ma non è da tutti saper nascondere le emozioni come faccio io.
Solo poche persone sanno praticare bene l’utilissima arte del nascondere le proprie emozioni, sanno cambiarle a seconda della propria necessità, incuranti di tutte le persone che ti stanno intorno.
Questo ristretto gruppo di persone sa fingere di stare bene, quando invece gli va tutto male, sa fingere amicizia, quando invece tutto quello che prova per una persona è amore.

 
“Do you ever feel like breaking down?
Do you ever feel out of place?
Like somehow you just don't belong
And no one understands you
Do you ever wanna runaway?
Do you lock yourself in your room?
With the radio on turned up so loud
That no one hears you screaming”

 
Ti sei mai sentito come se stessi crollando? Ti sei mai sentito fuori posto? Come se in qualche modo non fossi adatto e nessuno ti capisca?
Beh, penso che questo sia successo a tutti, per i piùsvariati motivi che io non sto qui a elencarvi.
Bene, cosa fate quando vi sentite così?
Io, come anche dice il testo della canzone, vorrei tanto scappare via, lontano da tutto e da tutti. Mi piacerebbe staccarmi completamente dalla mia vita, con la convinzione che più ti allontani più i tuoi problemi si faranno meno nitidi, meno percepibili, meno dolorosi; ti basterà però voltarti indietro solo per un secondo e tutto di un tratto, i chilometri che tu hai percorso si annulleranno come se niente fosse e i problemi si ripresentano davanti a te.
Comunque, non penso che mai nessuno di voi sia scappato di casa quando aveva problemi, nemmeno io l’ho mai fatto, anche perché, credetemi, questa non è la soluzione migliore..
Così adotto un altro metodo, anche quello non mi aiuta per niente a risolvere i problemi, ma almeno mi aiuta a sfogarmi: mi rinchiudo ermeticamente nella mia stanza, accendo lo stereo e metto la musica al massimo, così che nessuno mi senta urlare tutto il mio dolore,
Alzi la mano chi di voi non l’ha mai fatto almeno una volta nella sua vita!
Bene, non vedo mani alzate, questo vuol dire che capite come mi sono sentita io e altre tipo dieci mila persone che hanno fatto la stessa cosa.
Se non vi siete mai rinchiusi in camera vostra, beh, che dire: io e le altre dieci mila persone vi invidiamo profondamente, non è da tutti non avere dei problemi che ti affliggono! E credetemi, siete davvero molto fortunati!
Però, c’è anche da dire che quando vedete qualcuno in difficoltà tendente a dire: “Tranquillo, passerà tutto! Guarda me, ora sto benone!”.
Non voglio farvene una colpa, certo, capisco benissimo che voi siete fatti così e queste cose non le dite con cattiveria, ma a volte potete anche solo provare a mettervi nei panni della persona che sta male!

 
“No you don't know what it's like
When nothing feels all right
You don't know what it's like
To be like me”

 

La frase che esce spesso dalla bocca di persone che stanno male è proprio questa: “No, tu non sai com’è quando niente ti sembra a posto. Tu non sai com’è essere come me.”.
Ragazzi, capisco benissimo che state male, ma non c’è alcun bisogno di considerarsi una vittima! Queste sono cose che succedono a tutti, non solo a voi!
Non ne siete convinti? Non mi credete?
Bene, allora provate a conoscere gente nuova, provate a relazionarvi con gli altri e vedrete che non siete gli unici sfigati di questa terra a cui sono successe cose spiacevoli!
Ve lo dico per esperienza, perché io sarò anche una quattordicenne, ma so come gira il mondo! Non sono ingenua e riesco a capire il dolore, ma so anche che piangersi addosso non serve a niente, i problemi vanno affrontati! So che può essere doloroso, ma so anche che bisogna essere forti e tutti, prima o poi, troveranno da qualche parte la forza che gli serve per andare avanti!
E adesso non ditemi cose tipo “Io non ce la farò mai!” oppure “Sto troppo male per reagire”, la vita va vissuta e se voi vi chiudete in voi stessi non vedrete le persone che vi stanno accanto e che farebbero qualunque cosa per voi se solo gliela chiedeste!
Se mai una persona che sta soffrendo aprirà questa mia fanfiction, sono sicura al cento per cento che nella sua mente penserà:

 
“No one ever lied straight to your face
No one ever stabbed you in the back
You might think I'm happy but I'm not gonna be okay
Everybody always gave you what you wanted
Never had to work it was always there
You don't know what it's like.”

 
Vi facilito la traduzione:
Nessuno ti ha mai mentito dritto in faccia
E nessuno ti ha mai pugnalato alle spalle
Puoi pensare che io sia felice ma non starò bene
Tutti ti hanno sempre dato ciò che volevi
Non hai mai dovuto lavorare, è sempre stato tutto lì
Non sai com'è.
 
So che per voi nessun altro sta peggio di come state voi ora, ma dovete imparare che c’è sempre qualcuno messo peggio di voi.
Ve lo dico per esperienza personale: piangersi addosso non servirà a nulla, come del resto chiudersi in se stessi.
Quando siete in camera vostra potete benissimo versare tutte le lacrime che volete e potete urlare quanto volete anche fino a strapparvi le corde vocali, ma sappiate che quando siete con gli amici o comunque in un posto dove ci sono altre persone dovete mascherare il vostro rancore e la vostra tristezza.
Vi conviene farlo: nessuno, nemmeno la persona più disperata di questo pianeta, si avvicinerà a voi se vi mostrate tristi, sconsolati, con due occhi rossi e gonfi peggio di due palle da biliardo e due borse sotto gli occhi nere come il carbone!
Allora sapete che vi dico?
Smettetela di piangere, anche perché mi sa tanto che se continuate così non vi resteranno più liquidi nel corpo, mettetevi venti chili di correttore per coprire quelle antiestetiche borse che avete sotto le palle da biliardo, aprite la porta del bunker antiatomico, altrimenti chiamato camera da letto, sfoggiate uno dei vostri più bei sorrisi, uscite e divertitevi!
Tenete gli occhi aperti: qualcuno disposto a “sopportarvi” lo troverete sempre là fuori!
 
 
 
Spazio Autriceee     :D
Eccomi di nuovo qui con una delle mie interessantissime(?) one-shot!
Mi raccomando, leggete, recensite (anche se, chissà perché, quando chiedo recensioni non ce ne sono mai.. :P) e seguite i miei consigli!
Ah, ascoltate anche tutta la canzone dei Simple Plan, “Welcome to my life”, perché qui ne ho messo solo un misero pezzo!! Vi assicuro che è una canzone fantastica! ;)
Già che ci siete, fate un salto a leggere anche l’altra mia Fanfiction: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1140051&i=1
Un bacione!!
:D
 
  
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