03/09/2012
4 recensionibe my baby, and I'll look after you
“Non mi sembra il caso di fare quello che hai pensato di fare, Styles!” strillai nel panico, correndo da una parte all'altra della casa sopra i tacchi, così ti abitui, mi aveva detto Mary ma io stavo già soffrendo.
“Perché? Non ti sembra che stiano bene insieme questi due colori?” Harry Styles, in completo rosa bigbabol e supera gialle, piroettava per la casa sicuro di sé.
“Harry, cambiati. Adesso!” strillai, puntando l'indice contro le scale e scoccandogli un'occhiata irritata. Non potevano decidere di comportarsi ancora più infantilmente del normale il giorno del matrimonio del loro migliore amico! Mi appoggiai allo schienale del divano chiudendo gli occhi ma dopo pochi secondi sentii la vita strinta da braccia forti e delle labbra che si posavano lentamente sul mio collo.
“Non ti stressare amore, vedrai che andrà tutto alla grande e saranno contenti.”
“Zayn, se rovinate il matrimonio di Alice io vi.. vi uccido!” gracchiai al suo orecchio, stringendogli le braccia attorno al collo.
“Non rovineremo il loro matrimonio stai tranquilla” bisbigliò lui, mordendomi il lobo e passando le dita sulla schiena, scoperta dall'ampia scollatura.
“Non mi sembra il caso di fare sesso adesso, ragazzi” ci prese in giro Niall, in completo elegante a cui avrebbe dovuto solamente aggiungere la giacca nera. Erano tutti bellissimi, e lo sarebbe stato anche Harry se si fosse conciato nel modo consono ad un matrimonio.
“Sto solamente stabilizzando la facoltà mentale della mia ragazza.” si difese il moro, affiancandolo.
“Forza.. allora, tu e Niall dovete portare la torta Harry deve fare il testimone e.. Liam, dov'è Liam?” mi guardai intorno, alla ricerca dell'ultimo componente di quella band di pazzi manicomi.
“Sta per arrivare, Allison sta finendo di prepararsi.” mi rispose Niall, riponendo l'iphone nella tasca. Erano tutti così incredibilmente eleganti che mi sarei messa a piangere da un momento all'altro. Incominciai a picchiettare la punta stondata della scarpa sul pavimento, in un impeto d'ansia.
“calmati M, andrà tutto alla grande” mi disse Niall, lasciandomi un bacio sulla guancia prima di sparire al piano di sopra. “Andrà tutto alla grande si, ho preparato tutto nei minimi dettagli. Nulla può andare storto” parlai all'aria, stringendo i pugni sul tessuto del divano.
“Ecco, appunto. Adesso ti calmi okay? Non puoi fare la testimone con tutta quest'ansia intesi? Respira” cercai di seguire alla lettera ogni singola indicazione di Zayn un po' perché era arrivato davvero il momento di darsi una calmata un po' perché rischiavo di farmi venire quegli spasmi stupidi da poterli fermare solo ingozzandomi di pasticche. “Brava piccola, adesso vado a vedere se Harry è pronto e poi ci avviamo. Posso lasciarti sola cinque minuti?” annuii sorridendogli e prima di sparire mi lasciò un bacio sulla fronte. Doveva essere tutto perfetto. Non poteva essere altrimenti. Avevamo organizzato tutto così minuziosamente che sarebbe stato tutto così perfetto da essere anche troppo, probabilmente.
“Siamo pronti! Niall, ci sei?” il biondo raggiunse il gruppo e li guardai, loro tre insieme.
“Siete bellissimi, lo sapete?” sorrisero all'unisono, e quasi mi spaventai. Mi avvicinai a Zayn e lo affiancai, tenendogli la mano.
“Hei tu, che vestito mozzafiato!” arrestai la mia camminata voltandomi verso Harry che se ne stava a braccia conserte, sorridente.
“Ti piace?” Io non avevo scelto niente, avevo lasciato che Alice scegliesse lei quale abito sarebbe stato adatto per la sua testimone. Ed era semplice, nonostante tutto. Fino al busto era tessuto bianco con delle farfalle e poi scendeva dritto fino a qualche centimetro sopra il ginocchio, nero. L'unica cosa forse un po' più particolare era l'ampia scollatura ad U dietro.
“certo.. non hai paura che te la rubino, Zayn?”
“Non penso proprio.”
“Mi starà così addosso che non mi vedrete neanche” scherzai, invitandoli con un gesto del capo ad uscire e raggiungere la chiesa.
“Martina, la sposa ti vuole!” Nathalie, una delle tante cugine di Alice, m'intercettò mentre dicevo ai ragazzi dove prender posto.
“Zayn, pensaci tu che te l'ho spiegato!” poi mi avviai a passo svelto verso una porticina, dove superato un corridoio nella seconda porta a destra c'era Alice, seduta su uno sgabello, dentro al suo vestito bianco.
“Tesoro mio, cosa c'è?” mi chinai sulle ginocchia prendendole le mani. I capelli lunghi erano stati raccolti in un'elaborata treccia arrotolata poi su se stessa e una miriade di forcine sormontate da brillantini la coronavano.
“Non ce la faccio.” spalancai gli occhi e scattai in piedi, rischiando di spezzarmi le caviglie.
“Che cosa stai dicendo? Alice quasi in Tomlinson non è il momento di farsi prendere da queste ansie stupide. Lui è la fuori, su quell'altare, che ti aspetta. Perchè ti ama. Vuoi dargli buca proprio oggi? Non mi sembra il caso. Neanche dopo tutto quello che ho fatto mi sembra il caso di fare così” ritornai all'altezza del suo viso, carezzandola piano.
“Devi solo dire si quando ti verrà chiesto. Io sono lì vicino a te, puoi stringermi la mano se vuoi.” chiuse gli occhi mostrando un ombretto marrone chiaro sfumato.
“Non vedo l'ora tocchi a te.”
“Meglio se non la vedo neanche io l'ora eh. Adesso sbrigati che tra un'ora esatta sei una Tomlinson.. e non so quanto tu possa essere felice di ciò” scoppiò a ridere lasciandomi un bacio sulla guancia, prima di esser trascinata fuori, per aspettare il padre. Ritornai all'interno della chiesa cercando i ragazzi che se ne stavano intorno a Louis, agitato.
“Dategli aria forza. Harry tu devi sederti qui di fianco a lui capito? Voi ragazzi siete sulla prima panca dal lato di Louis.”
“Tranquilla, ci ha già spiegato tutto Zay.” sorrisi per poi stropicciare le guance del mio ragazzo, che si esibì in una smorfia. “Forza, prendete posto che tra poco arriva..” spostai lo sguardo su Louis che se ne stava in piedi, nel suo completo nero con una rosa rossa appuntata alla giacca.
“calma Tommo, non ti agitare che dopo inizi a sudare!” gli poggiai una mano sulla spalla rassicurandolo.
Feci in tempo ad accomodarmi accanto alla mia sedia che partì la marcia nunziale ed entrò Alice, sotto braccio al padre. Quando la consegnò nelle mani di Louis feci un sorriso rassicurante a tutti e due, poi feci l'occhiolino a lei e mi accomodai, buttando un occhio sulle panche dietro allo sposo, dove i tre scemi se ne stavano a sghignazzare. Imitai il gesto del silenzio e dello sgozzamento e dopo le loro facce impaurite, Zayn mi lanciò un bacio. Come previsto, Alice strinse due dita alle mie, mentre pronunciava il “si” fatidico.
“oddio sono sposata con Louis, oddio” strillò Ali, stringendomi le braccia al collo e saltellando.
“Si vede, hai già preso metà della sua deficienza.” mi lasciò uno scappellotto dietro la testa, mentre si toglieva tutto il riso che i ragazzi avevano lanciato loro. Erano stati due settimane a prepararsi, come in guerra, le tattiche per fargli avere più riso possibile. Avevano attaccato anche me una volta, quando uscii dalla chiesa per finire tutti i preparativi. Ero stata letteralmente bombardata da una pioggia fittissima di riso. Ovviamente chi prese le botte per tutti fu Zayn. “Dobbiamo farci le foto, vieni!” mi e ci trascinarono da una parte all'altra del sagrato, scattandoci miliardi di foto che sarebbero finite nell'album del matrimonio.
“Che ne dite se raggiungiamo il ristorante, incomincio a sentire fame..” rise Niall, con una mando dietro la testa e l'imbarazzo sulle guance.
Arrivati al ristorante temetti di venire uccisa da Alice. Avevamo addobbato tutto nella sala esterna del locale, ed ogni tavolo era sistemato con tovaglie bianche ricamate da ghirigori rosa pallido, richiamanti i fiori sospesi che cadevano dal soffitto.
“Nessuno ti ha autorizzato a rendere il mio matrimonio così bello, scema!” risi, lasciando che si accomodasse al tavolo centrale dove i due sposini avrebbero consumato il loro primo pranzo da coniugi. “Che ti avevo detto, è tutto magnifico.” bisbigliò Zayn, lasciandomi un bacio sulle labbra. Proseguì tutto alla grande. Il pranzo fu servito nei modi impeccabili ma al momento della torta qualcosa andò storto. Niall e Zayn dovevano portarla nella sala, deliziando gli ospiti con le loro voci ma non si decidevano ad arrivare.
“Harry.. cosa stanno facendo?” il ricciolino di fronte a me alzò le spalle, all'oscuro di tutto quanto me. Decisi di alzarmi e di andare nella cucina, sotto lo sguardo indagatore di tutti.
“Niall, Zayn. Dove siete?!” gridai, cercando i due ragazzi in lungo e in largo fino a che non sentii le loro voci infondo ad un corridoio. Li trovai che ridevano, con una birra tra le mani. Sentii la rabbia ribollire ovunque.
Portate questa torta fuori adesso. In silenzio. E io e te – indicai il moro – facciamo i conti a casa. Siamo intesi?”
“Certo amore” mi lasciò un bacio così appassionato che sentii cedere la gambe, e poi se ne andarono. Ritrovato l'equilibrio mentale e fisico ritornai nella sala dove tutti stavano applaudendo ai ragazzi che vicini, tagliavano la torta e si scambiavano il brindisi. Tutta la folla iniziò a gridare “discorso” e così dopo l'ultimo sorso, Louis si alzò in piedi concentrando il suo sguardo su Alice.
“Okay, non mi sentirete mai più dire una cosa simile perché insomma.. io non sono molto aperto a queste cose e..”
“Ti sto riprendendo per questo, my love” strillò Harry, con le fossette pronunciate e la voce graffiante.
“Ti ucciderò prima che tu possa renderlo pubblico, Curly boy. Comunque, qui , oggi c'è la mia famiglia, i miei amici, la mia band. Insomma tutte le persone più care a me sono qui per questo giorno.. magico? Non saprei esattamente come definirlo. Stamattina ero così spaventato all'idea che mi sono sentito male però Alice, la mia Alice, mi stava aspettando. Non potevo darle assolutamente buca. E quando le ho chiesto di sposarmi ero così impacciato, dio mio, sembravo scemo. Ma non perdiamoci in inutili chiacchiere. Voglio solamente ringraziarvi per essere qui con noi oggi.” tutti applaudirono ed Harry, nonostante tutto aveva la lacrima all'occhio.
“Non sono buona a fare i discorsi, per cui cercherò di essere il più breve possibile. Voglio ringrarvi tutti, dal primo all'ultimo. Anche a tutto il catering. Avete reso questo giorno ancora più bello di quanto di norma già sia. Ringrazio i ragazzi perché mi avete aiutato in qualsiasi momento e mi avete aiutato a capire quando Louis fosse importante per me. Non spendo parole per Martina perché quella pazza mi ha reso felice esattamente due ore dopo che Louis mi aveva chiesto di sposarlo. Ha ventisei anni non avrei mai immaginato di accasarmi con l'essere più pazzo dell'Inghilterra ma insomma, mi accontento.” Le lanciai un bacio, consapevole che non doveva ringraziarmi perché avevo fatto tutto quello che era in mio potere per renderla felice.
“Alt” intervenne Liam, prendendo il microfono e sistemandolo sull'asta, accompagnata da altre quattro.
“Chiedo un attimo allo sposo di raggiungermi. Anche gli altri tre se è possibile. Abbiamo organizzato una... sorpresa per la sposa” non ero a conoscenza di quella cosa, per cui mi accomodai al meglio sulla sedia in legno. Quando sentii la melodia di “Look After You” mi voltai immediatamente verso Alice che aveva già le mani sul viso e lacrimoni che le scendevano sul viso.
“Questa è per te, amore.” ed iniziò a cantare, seguito poi dai ragazzi. Mi si ribaltò lo stomaco quando notai che Zayn teneva lo sguardo fisso su di me cantando tutte le note di quella canzone. Finita la canzone, ed il pianto di mezza popolazione femminile presente, si aprirono le danze.
“Siete stati fantastici ad organizzare la canzone. Non se lo aspettava.. e neanche io a dire il vero.” Attaccai le mie braccia al collo di Zayn, che avevo costretto a ballare con me.
“Sono sorprendente, non è vero?” mi lasciò un bacio sul collo, stringendomi a lui.
“Martina, Allison.. venite qua che devo lanciare il bouqet!” Eccolo. Il momento che temevo. Non potevo assolutamente prendere quel bouquet. Se quella stupida tradizione fosse vera, mi toccherebbe sposarmi con Zayn e non ero assolutamente pronta.
“Chi lo prende si sposa il prossimo anno, ragazze.” Posò il suo sguardo più intensamente su di me ed io evitai di guardarla, spostando lo sguardo sui ragazzi che se ne stavano lateralmente.
“Se prendo quel coso, è la mia fine Al.” bisbigliai alla mia amica, che si mise a ridere.
“Non preoccuparti, non è mica niente un matrimonio”. Alice ci richiamò all'attenzione e pregai in Dio, Allah e qualsiasi altro Dio che non arrivasse tra le mie mani. Optai per chiudere gli occhi, in modo da non vedere dove finisse ed incrociai le braccia al petto, fino a che non sentii qualcosa tra le braccia e tutti ridere, urlando “Zayn”. Il terrore mi percorse il corpo e spalancai gli occhi ritrovandomi tra le braccia lo stesso bouquet che io avevo scelto. Rose rosse e bianche.
“Non è possibile... io non sposerò quel pazzo!” strillai, scuotendo la testa.
“beh, ma l'ha deciso il mio bouquet. Quindi voi due vi sposerete. Che tu lo voglia o no.”
“Tu non ci arrivi al viaggio di nozze in America, Tomlinson.” scoppiò a ridere abbracciandomi, ringraziandomi nuovamente.
Questa è la cosa più stupida che io abbia mai scritto, ma è colpa di Alice.
Harry vestito di rosa e giallo è fonte d'ispirazione, prendetevela anche con lui #lol
Okay .. non ho più niente da dirvi ><'
Ali, amore, questa è tutta per te. Davvero.
Il tuo beloved Louis Tomlinson ti ama.
<3