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Autore: AlexWrite    03/09/2012    3 recensioni
Giulia e Alessandro, due nomi, due personalità.
Lei, timida ed estroversa, Lui misterioso e complicato. I banchi di scuola li accomunano, stessa classe e stesse amicizie. Cosa accadrà quando lo sguardo di Lei punterà dritto negli occhi verdi del ragazzo seduto qualche banco distante?
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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VI Capitolo.

- Che cosa ci faccio qui?
Mi ripresi dallo svenimento. Non ricordavo molto di quello che era successo nell'ultima ora. Ero stesa sul letto, qualcuno mi aveva messo addosso una coperta. Davanti a me, c'era ancora una volta lui, il ragazzo dagli occhi verdi, che era entrato in punta di piedi nella mia vita e l'aveva resa migliore.
- Sei svenuta. Dei tizi ubriachi stavano cercando di violentarti probabilmente, ma sono arrivato in tempo. Non è successo nulla, dalla paura sei solo svenuta, ma adesso stai bene, è tutto finito.
La sua voce sembrava alquanto preoccupata, mentre io ancora scossa dall'episodio, mi trovavo ancora distesa sul mio letto.
- Oh, si ora mi ricordo. Però, posso farti una domanda?
- Certo piccola, dimmi tutto.
Piccola? Mi ero persa qualche passaggio? Vabbhè...
- Si, ehmm...Tu come facevi a sapere dov'ero?
- Non lo sapevo.
- E come hai fatto a trovarmi?
- La domanda non era una? Ahahahha
Quel suo sorriso, quella sua risata, mi fecero morire.
- Non lo sapevo dov'eri, mi sentivo strano questo pomeriggio, avevo il bisogno di uscire. Ho preso la macchina e ho iniziato a girovagare nella città. Ad un tratto sono passato davanti al bar dove stavano quei tizi, e ti ho visto. Avrei voluto prenderli a calci tutti quanti, avrei voluto...ma non l'ho fatto. Probabilmente se non fossi venuta le cose sarebbero andate diversamente, ma non potevo preoccuparmi di loro, se avevo tra le mani la persona più importante. Ho lasciato perdere, ti ho portato a casa e ora sono qui, insieme a te.
Non avevo parole, ma qualcosa riuscii a dire.
- La persona più importante?
Ale arrossì tutto a un tratto.
- Speravo non ti accorgessi di quella frase.. - mi disse abbassando la testa.
- Perchè? E' una cosa meravigliosa quella che hai detto. Nessuno mi ha mai detto questa frase, ma speravo fossi proprio tu il primo.
A quelle parole alzò la testa all'improvviso, e i nostri sguardi si incontrarono, fondendosi in un tutt'uno.
- Beh si, tu per me sei la persona più importante. Da quando i miei genitori sono morti, non sono più riuscito a sorridere, ma quando ti ho incontrato, ho ritrovato la felicità. Accanto a me ho una persona che mi sa capire, una persona che mi sa ascoltare. Ti voglio bene Giù, davvero molto.
Non c'erano parole per descrivere l'atmosfera che si era creata tra di noi. Mi alzai dal letto e gli corsi in contro, gettandogli le braccia al collo e appoggiando la testa nell'incavo del suo collo.
- Ti voglio bene anche io Ale.
Alzai la testa e mi stampò un bacio in fronte. Dopo un paio di minuti che eravamo attaccati, mi ricordai dei miei genitori. Mi aveva detto mia mamma di non fare tardi, erano le 21 passate, dovevo assolutamente chiamarli.
- Ale cazzo, i miei genitori!
- Tranquilla, chiamali e digli che resti da me questa notte.
- Cosa?
- Si, di posto ne ho, puoi dormire qui, io starò sul divano.
- Non se ne parla, starai scomodo. Quella che va a dormire sul divano sono io.
- No, gli ospiti vanno trattati bene, quindi tu dormirai qui. Insisto.
- Okkei, aspetta che avviso mamma.
Prendo il mio cellulare, la batteria era quasi scarica.
- Pronto?
- Mamma sono io, Giulia.
- Tesoro ma dove sei? Lo sai che ore sono?
- Si mamma lo so. E' solo che...ho incontrato un amico, mi ha invitato a casa a bere un caffè e ci siamo accorti solo ora dell'orario.
Ale mi guardò con la faccia stupita, ma sorrise alla bugia detta a mia mamma.
- Ah okkei, ma ora dove sei? E' buio fuori, e piove, non vorrai tornare a casa da sola vero?
- Ecco è di questo che volevo parlarti. Ale mi ha invitato a rimanere qui per questa notte, domani vado a scuola con lui, tanto siamo in classe insieme.
- Si okkei, ma mi racomando, niente scemenze, chiaro?
- Certo mamma, grazie. Buona notte!
- Buona notte tesoro!
Chiusi la chiamata e guardai Ale.
- Ha detto che posso rimanere.
- Fantastico! :)
- Beh, avrei fame, che si mangia?
Ci guardammo e scoppiammo in una fragorosa risata.
- Sempre a mangiare pensi eh? Ahahahahh
Ancora quella risata, quella felicità dipinta sul suo volto che mi faceva davvero impazzire.
- Ordiniamo una pizza, ti va? - mi chiese.
- Certo! Io margherita :)
- Ahahhah due margherite allora! Chiamo la pizzeria, intanto se vuoi vai pure a sciacquarti un pò.
- Mmmm okkei! Però non ho il pigiama...
- Ti do una mia maglietta, tanto ti starà larga
- Okkei grazie mille.
Aprì un cassetto e tirò fuori una maglietta bianca, con sopra disegnata una città.
- Amsterdam eh? - gli feci notare.
- Si, vorrei tanto andarci, mi fa impazzire.
- Già, è molto bella. Vado a farmi la doccia, 15 minuti e sono pronta.
Mi voltai e camminai verso il bagno, desiderosa di sciacquare oltre me, anche i rumorosi pensieri che mi assillavano nella mente.






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Spazio autore:
Eccomi di nuovo qui con un nuovo capitolo. Finalmente si scopre chi è il ragazzo misterioso che ha salvato Giulia...e gli fa una "quasi" dichiarazione!
Bene, che dire, recensite in tanti, spero vi sia piaciuto il capitolo, a domani con il prossimo!
P.s. Mi è stato chiesto chi fosse Riccardo, è l'ex ragazzo di Giulia, l'ha fatta molto soffrire e per colpa sua non ha affrontato un periodo meraviglioso della sua vita...non verrà menzionato nella storia, o almeno non molto, ma spero sia chiaro il suo personaggio.
Baci. Alex.
  
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