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Autore: Albicocca    03/09/2012    4 recensioni
Duecento anni nel futuro. Niente calcio. Niente nazionali. Solo ragazzi pronti a combattere.
Il Giappone è sotto una dittatura impossibile, la popolazione vive nella paura e nel terrore, ma nessuno si oppone, tranne loro.
I ribelli. Ragazzi che hanno in comune solo una cosa: il desiderio di libertà.
“Questo è solo l’inizio. –X”
Genere: Angst, Avventura, Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: Altri
Note: AU, OOC | Avvertimenti: Spoiler!, Triangolo, Violenza
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Titolo: Quinta Colonna.
Sottotitolo: Another Future - Niente è come ci aspettiamo.
Rating: Arancione. Probabilmente alcune parti tenderanno al rosso. Ma, se mi conoscete, saprete che l'arancione come rating è pure troppo.
Genere: Angst, Malinconico, Guerra, Avventura, Azione. Anche Sentimentale e Suspance. 
Avvertimenti: AU, OOC, Spoiler!, Het, Shonen-ai, Threesome, Violenza, Crack Pairings, Triangolo, accenno al Gender Bender. Non finiscono più.
Note: Tutta la storia si svolge nel universo di Inazuma Future (per chi non conoscesse 'Inazuma Future' è il mondo del futuro di Inazuma. Se avete visto il primo film di Inazuma Eleven capirete di cosa sto parlando, se no, andate sulla wikia) ma anche nell'universo GO e soprattutto Chrono Stone, ma ci saranno anche tutti - o quasi - i personaggi di Inazuma Eleven classico. In più è un AU quindi se troverete personaggi portati nel futuro di duecento anni, non stupitevi.
Ho preso la strana decisione che in questa long non ci sarà nemmeno ombra di OC anche se ci saranno alcuni di sfondo - molto di sfondo - che moriranno e di cui non si saprà nemmeno il nome.
Ci saranno alcuni accenni alle vicende di Chrono Stone, come ho detto prima, quindi, se la leggete e non vedete gli episodi, attenti agli spoiler. Anche se non parla di calcio non vuol dire che non mi ricollegati alle vicende.
Ho preso ispirazione per un personaggio dalla serie tv americana Pretty Little Liars, vedrete in che modo in seguito.
Il titolo "Quinta Colonna" me lo ha suggerito _Kya_. Ho collegato il nome alla storia quindi un senso ce l'ha, ora. :''D
Avviso a chiunque abbia intenzione di leggere che tratterò tematiche come l'omosessualità e il razzismo. Volevo solo avvisarvi nel caso a qualcuno desse fastidio.

Desclaimer: I fatti che verranno narrati in questa storia non sono mai accaduti e - spero - mai accadranno. I personaggi non mi appartengono e non ho intenzione di scrivere questa storia a scopro di lucro ma solo per divertimento. Chi oserà solamente plagiare l'idea verrà perseguito dalla legge perché un cervello ce lo avete, Dio vi ha fatto questo regalo, quindi, usatelo :)







 
 
     

beginning.     

 
 
 

I loro passi risuonavano lungo il corridoio, buio e maleodorante. Il pavimento era bagnato ed avevano preso già qualche brutto scivolone e con l’odore sgradevole che c’era – si trovano dentro le fogne -, non desideravano altro che uscire. Non desideravano altro respirare aria pulita – per quanto l’inquinamento permettesse, ovviamente -  e vedere la tenue luce del sole illuminare i loro visi pallidi dopo anni passati in quell’inferno.
Non riuscivano neppure ad immaginare come fosse il mondo, fuori. Forse era migliore o addirittura peggiore di quello che avevano vissuto fino a qualche ora prima.
Ma stentavano a crederci; niente sarebbe stato peggiore dell’Eternal Prison.
Ma l’uscita sembrava alquanto lontana e ad ogni passavo le gambe si appesantivano sempre di più e il corridoio sembrava essere infinito. Erano stanchi, sudati, affamati e assetati però non volevano arrendersi. No, non volevano. Per niente.
Dovevano uscire, raggiungere la libertà per tutti quelli che erano ancora rinchiusi dentro la prigione.
Un passo. Ancora un altro. Un altro ancora. Un passo sempre più vicini alla luce. Alla libertà. Al mondo reale.
Un passo. Un altro. E un altro ancora. Un passo sempre più lontani da quell’inferno che era la loro vita. Lontani da un’infanzia negata. Lontani dai pianti, urla di bambini maltrattati.
Un passo verso una nuova alba.
Dovevano solo resistere. Correre e resistere.
Se scivolavano, si rialzavano più determinati di prima a raggiungere la loro metà, insieme. Sempre insieme.
–  Ce la faremo. –  sussurrò uno di loro – Dobbiamo farcela – sentenziò, ricominciando a correre prendendo per mano gli altri due per trascinarli.
Poi si udì un urlo. Un urlo pieno di rancore. Un urlo che sentenziava la loro morte, o almeno così sembrava.
Cazzo – bisbigliò il ragazzo che era davanti, guardandosi intorno.
Da dove sarebbero venuti?
Troppi canali, troppi corridoi, troppo buio. Non sentiva i loro passi e non riusciva a localizzare neanche le voci.
– Siamo fottuti – disse solo, dopo vari minuti di silenzio. L’altro, quello con una strana fascia rossa abbastanza sporca, gli posò una mano sulla spalla facendo uno dei suoi sorrisi a trecentoventi denti, come a rassicurarlo.
– Andrà tutto bene. Usciremo da qui – replicò tranquillamente.
Il terzo si guardò intorno.
– Proviamo a prendere questo canale. – tentò indicando un’uscita laterale.
Quelle fogne erano peggio di un labirinto.
– Quell’acqua puzza. – borbottò il primo, arricciando il naso.
– Vuoi essere ucciso da Gamma e i suoi, Masato? – domandò tranquillamente il ragazzo con la fascia, entrando nel canale e bagnandosi i pantaloni grigi che portava.
Il biondo sospirò e seguì i due.
Arrancarono nell’acqua sporca, trovando roba davvero disgustosa, finché non scorsero una specie d’apertura dove entrava della luce. Non ci misero molto a capire che quella era la loro opportunità di fuga.
Uscirono dall’acqua, avvicinandosi alla finestra che dava su una specie di campo. Il cielo era completamente grigio e coperto di nuvole ma a loro sembrava una visione paradisiaca. Sì, quello per loro era davvero il paradiso.
Una delle cose più belle che avessero mai visto.
– Dovremmo entrarci tutti e tre perfettamente – constatò il ragazzo dagli occhi verdi.
Gli altri due annuirono poi il biondo prese parola – Va prima tu Fey. –
L’altro fece come detto e uscì, mettendo per primo i piedi fuori, respirando l’aria fresca a pieni polmoni. 
Masato non poteva assolutamente credere che ci fossero riusciti. Erano riusciti ad evadere dall’Eternal Prison. Fey era fuori e presto anche lui e Kanon lo avrebbero raggiunto.
– Voglio quei tre! Non importa se morti o vivi. Io li voglio qui, davanti a me. E ora muovetevi! – il vocione di Gamma si sentì per tutti i canali e corridoi.
I due si fissarono.
– Vai tu! – gli ordinò Kanon, spingendolo in fretta e in furia. Il biondo si sorprese di quanta serietà mostrava l’amico in quelle situazioni pericolose. Fece come detto e uscì, aiutato da Fey.
All’improvviso si udì una voce. Una voce che i tre conoscevano molto bene.
Il ragazzo con la fascia si affrettò ad uscire mentre i due, già fuori, gli incitavano di muoversi. Di fare velocemente.
Si sentivano i passi del nemico avvicinarsi sempre di più, sempre più vicino. Il rumore che producevano quei stivali di cuoio era troppo fastidioso.
– Fermatevi! – era la voce di Baddap Sleed, uno dei migliori militari che il Giappone avesse.
Impugnava una pistola e, Kanon sapeva, non aveva paura di usarla.
Lui lo ignorò, come sempre, continuando ad arrampicarsi per uscire. Per raggiungere la libertà. Una libertà che nessun fottuto assassino gli avrebbe strappato di nuovo.
Un altro grido. Poi uno sparo. Kanon per poco non finì spiaccicato a terra.
Cazzo – si trattenne dal aggiungere altre imprecazioni molto colorite il ragazzo, mentre Masato e Fey lo aiutavano ad uscire da quella finestra che ad un tratto era diventata molto, ma molto piccola.
Il suo braccio perdeva sangue e di certo non era un bene quello di avere una pallottola conficcata dentro la pelle.
Sentì che Baddap e i suoi si avvicinavano sempre di più.
No, non lo avrebbero preso. Non lo avrebbe permesso. 
Con un scatto saltò fuori dalla finestra arrancando e mantenendosi in braccio che perdeva un fiume di sangue.
– Dobbiamo nasconderci. Ora – sibilò Fey.
Iniziarono a correre diretti verso il nulla completo mentre dalla loro via di fuga si udivano spari e insulti.
Erano scappati. Erano scappati dall’inferno per combatterlo.


Accese lo schermo del computer soffiando sulla sua cioccolata calda. Lesse le ultime notizie e poi sorrise a quella dell’evasione di tre pericolosi assassini dal carcere di massima sicurezza dello stato.
– Il gioco inizia.. – sussurrò posando la tazza sulla scrivania. Incrociò le braccia, divertito.







Albicocca.
Salve a tutti!
Eccomi qui con una nuova long. Sì, uhm, so che devo aggiornare sia Nameless che E’ Las Vegas, non la casa della nonna, ma quest’idea mi frullava in mente da troppo tempo. Praticamente da quando ho iniziato a guardare Chrono Stone, quindi dovevo scriverci qualcosa sopra!
Poi volevo scrivere qualcosa di angst. Perché l’angst è… boh, è stupendo.
E allora, sclerando con la MaceH e Marts – anche se lei non partecipava attivamente,  ma ahimé, non vede GO né Chrono Stone – è uscita fuori questa idea folle.
Sì, perché è parecchio folle.
Sapete cosa vuol dire gestire tre generazioni? Già sclero con una lol.
Ho praticamente detto tutto sopra, però lol.
Praticamente avete visto i protagonisti della storia, alias Masato, Kanon e Fey. E sì, ci saranno anche gli Ogre. :)
Nessuno calcola mai né Masato, né Kanon e né gli Ogre e  io li amo. E ce li vedevo benissimo in questa storia come protagonisti.
Volevo ringraziare, come sempre, la mia fidata Angelica che si sorbisce tutti i miei scleri ed è costretta a leggersi sempre tutto  in anteprima perché ho bisogno dei suoi consigli :’’D
Comunque spero sul serio che vi sia piaciuto questa piccola introduzione e spero di aggiornare presto.
Fatemi sapere che avete provato leggendolo, ci terrei molto. :)
Un bacio,
Miam

 
   
 
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