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Autore: ChibiMu    18/03/2007    8 recensioni
Ascoltando "May It Be", della colonna sonora di LOTR, mi è venuta questa ideuzzola.
Sarà una long-fic, pairing Sakura-PersonaggioIgnoto, visto che ancora non ho deciso..
Di sicuro, però, sarà un amore travagliato e dolceamaro..
Metto R, ma saranno massimo un paio di capitoli con scene "particolari". In ogni caso, metto rating alto.
Genere: Generale, Romantico, Erotico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Sakura Haruno
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Naruto si stiracchiò mentre, ancora caldo di sonno, scendeva le scale che portavano alla cucina.
Leggermente intontito, prese la caffettiera e, riempitala con l’acqua e il caffè, la mise sul fornello a gas e riempì una piccola ciotola in metallo con del latte.
Mise anch’essa sui fornelli e, posando sul tavolo un’enorme ciotola arancio fiammante, si preparò a fare colazione.
Si buttò stancamente sulla sedia, aspettando che il caffè fosse pronto e il latte bollisse.
Quando la caffettiera iniziò a fischiare, il biondo, grattandosi la nuca, si alzò in punta di piedi e aprì la credenza, prendendo i fiocchi d’avena.
Li mise sul tavolo, accanto alla tazza, dove aveva già versato lo zucchero, e si accinse a versare il latte.
Gli sembrò di vedere un’ombra che lo spiava da dietro le tende. Con il contenitore in mano e il liquido biancastro che si agitava pericolosamente al suo interno, aprì la finestra, ma non vide nulla. Probabilmente era solo un’allucinazione dovuta al troppo sonno.
Ma, mentre tornava al tavolo, il recipiente di metallo, bollente, gli sfuggì di mano [il metallo è un buon conduttore di calore, come saprà la maggior parte dei lettori. Beh, chi non lo sapeva ora lo sa… Senza impararlo a proprie spese come il povero Naru-chan.] e il liquido gli si riversò sull’altra mano, che istintivamente aveva portato sotto per evitare che il contenitore cadesse a terra.
Si narra che l’urlo di Naruto sia arrivato fino a Kiri e oltre…
Ma restiamo dal nostro povero amico, che, aperto il rubinetto, stava rinfrescandosi la mano dopo varie peripezie, tra le quali la rottura di tre tazzine, il volo di due cucchiaini verso il soffitto, il rovesciamento della pattumiera, e l’apertura del rubinetto dalla parte rossa.
Dopo imprecazioni varie, Naruto, scornato, decise di bersi solo una tazza di caffè e andare subito all’allenamento.
Era già in ritardo.

Sakura si alzò di buon’ora, e la prima cosa che fece fu aprire la portafinestra per permettere all’aria primaverile di entrare e rinfrescare la camera.
Era ampia, spaziosa, con una scrivania in mogano affianco alla finestra e un piccolo balconcino dal quale la ragazza amava osservare la città.
Il pavimento in parquet, lucidato da poco, non presentava neanche un graffio; i libri erano ordinati per bene in una libreria grande, a destra della porta.
Il letto era alto, a una piazza e mezzo, con le lenzuola giallo chiaro a decorazioni bianche.
Il cuscino era tassativamente duro -se era molle non riusciva a dormire- e poggiato su di esso un morbido peluche a forma di orsacchiotto.
Sul comodino bianco laccato, la foto di gruppo con Naruto, Sasuke e Kakashi-sensei.
Vestendosi in fretta, scese a mangiare -riso e frittatine dolci- e uscì di casa con una decina di minuti d’anticipo.
Si voltò di scatto dopo un paio di isolati.
Qualcuno la stava seguendo. Giratasi, avanzò ancora, guardinga.
Fece dietrofront un’altra volta, giusto per vedere un lembo nero scomparire dietro un tetto.
Non aveva né tempo né voglia di indagare, dopotutto quello stupido -o stupida- le aveva già fatto perdere abbastanza tempo.
Affrettò il passo.

Le coperte bianche avvolgevano il corpo efebico del principino degli Uchiha nel più morbido degli abbracci.
La sveglia suonò prepotentemente.
Non voleva svegliarsi… non ancora…
Una mano pallida ricadde placida sul tasto off di quell’arnese infernale, come aveva da poco ribattezzato l’orologio-sveglia digitale regalatogli da… da chi? Non ricordava…
Si alzò, e prendendo solo un onigiri da mangiare per strada, uscì.
Come ogni mattina, il quartiere Uchiha lo ferì con il suo vuoto, il suo impalpabile, ferroso odore di sangue -quello che sentiva solo lui-, i suoi ricordi dolorosi.
Finì di mangiare e con un salto corse sui tetti per fare più in fretta.
Si girò per controllare la strada maestra.
Da un vicolo vide spuntare un paio di occhi.
Occhi rossi come il sangue.
Inciampò e cadde faccia a terra.
Si convinse che era stata solo un’illusione.
Si rialzò, si spolverò i vestiti e corse via.
Kakashi li stava aspettando.

Prossimo Aggiornamento: intorno al 20 aprile.
Prima di iniziare a parlare di May It Be, voglio informarvi sulla sorte di Ramses: l'ho cancellata perchè violava la legge sul copyright, e non voglio assolutamente avere casini.
L'idea mi è venuta ai titoli di coda del Signore degli Anelli - La Compagnia dell'Anello [mio film preferito *ç*], quando attacca May It Be di.. Enya, mi sembra. Sì, forse di Enya. Non ricordo con precisione.
Ma dicevamo. Questa fic non ha assolutamente a che vedere con LOTR, e non ci saranno song-cap. Forse, uno. Ma solamente, mi ispirava il titolo.
Certamente, c'entrerà Sakura.
Avevo intenzione di fare una SasuSaku, ma mi risulterebbe un po' OOC, forse.
Quindi, voglio il vostro parere tra una di queste coppie:

- NejiSaku - SasuSaku - LeeSaku - ItaSaku - KibaSaku

Oppure, suggerite. L'importante è che siano decenti (cioè, non sparate a caso, tipo HidanSaku). Una KisameSaku ce la vedo, però. Non so voi ma a me sembra romantica, vista dalla parte giusta. Ma non ora.
ghilarza, conto su di te!! XD
In ogni caso, dalla long-fic NejiSaku non scampate.
Heheheheheh.

Konnichiwa!

ChibiMu

  
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