Ogni
volta che i miei occhi incontravano quelli di Harry
Styles mi attraversava una strana scossa che mi causava brividi lungo
tutta la
schiena e una voglia incontrollabile di abbracciarlo. Eppure non
potevo: Harry
Styles era ‘quello strano’, Harry Styles era
‘il finocchio codardo’ che aveva
chiamato la polizia a una festa in cui girava della droga, per salvare
una
ragazza che era troppo ubriaca per capire che si stava soffocando. Ma
quelle
come me non parlavano con quelli strani, quelle come me stavano solo
con i
giocatori di lacrosse. Ero il capitano delle cheerleader e non mi
mancava
nulla: avevo un bel fisico, mio fratello maggiore mi aveva aperto la
strada al
liceo dato che l’aveva frequentato anche lui anni prima, i
miei genitori mi
adoravano, eravamo una famiglia benestante e tutte le ragazze mi
invidiavano. Però
avevo bisogno di qualcosa: un ragazzo che mi amasse per quello che ero
e non
per quello che avevo. “ehi, guardate chi
c’è a ore tre!” alzai la testa dal mio
pranzo attirata da quello schiamazzo del portiere della squadra
perché sapevo
che si riferiva a quel povero riccio, che da un anno ormai sopportava i
suoi
atteggiamenti da bullo. Lo guardai anche quel giorno finire nel
cestino,
privato dei pochi soldi che aveva in tasca per una bibita e di quel
briciolo di
dignità che forse gli era rimasta. Volevo che le cose
cambiassero, ma come fare
senza perdere la popolarità che avevo e il posto di
capitano?
Quando
arrivai a casa ne parlai con mia madre, con cui avevo
un rapporto di totale fiducia reciproca e lei mi disse soltanto di
sfruttare la
popolarità che avevo tra i ragazzi della squadra per
convincerli a lasciare
stare Styles.
Quella
notte non dormii nemmeno un secondo, e il suono della
sveglia mi causò una fastidiosa emicrania. Io dovevo aiutare
Harry, ne avevo la
possibilità e lo volevo, ma come? Non avevo nemmeno
un’idea, e la notte insonne
mi aveva resa nervosa e demoralizzata. “Brianna, sbrigati che
tuo fratello è
già in macchina!” la prima ora quella mattina
sarebbe stata libera,
fortunatamente, così agguantai un muffin e una bottiglietta
di latte con l’intenzione
di usare l’ora buca per fare colazione.
read it!
okay allora, mmh, è la prima cosa che scrivo sullo Styles perchè fino ad ora ho scritto cose su Niall che ho sempre tenuto ben nascoste nelle cartelle del mio pc. questa trama mi sembra carina, insomma, ho già in mente qualcosa. spero di riuscire a continuarla, comunque siccome sto scrivendo il primo capitolo lo posterò subito. Ovviamente qui Harry non è per niente famoso, ahaha e non ci sono i one direction.
vi chiedo un favore, però. se passate di qui e leggete questo prologo per favore, lasciatemi una recensione. mi accontento anche di un 'buttati dal balcone' se non vi è piaciuto! ma non fate i lettori silenziosi, vi prego, perchè poi ci resto male. e senza critiche costruttive o opinioni e suggerimenti mi riesce difficile trovare la voglia di postare quello che scrivo.
un bacio grande, giada.