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Autore: dragon_queen    03/09/2012    1 recensioni
[Transformers Armada e un pizzico di G1]
Eccomi di ritorno con il secondo capitolo della mia fan fiction sui transformers. Sono trascorsi quattro anni dalla precedente avventura. I protagonisti rimangono sempre gli stessi, ma tra le due fazioni di robot ci saranno nuovi elementi. Stavolta Megatron cerca un'arma in grado di mettere il mondo in ginocchio.
Dal Cap. I:
"Kate si guardò intorno ed era circondata dal buio. Era come se fosse in un luogo dove alla luce era proibito accedere e un gelo sempre più pungente si diffondeva in tutto il suo corpo. Ad un tratto sentì delle presenze accanto a lei, da entrambe le parti: si voltò e vide Matt e Will. Era come se i tre stessero facendo lo stesso sogno.
All'improvviso dal buio spuntarono delle luce, probabilmente stelle, le quali brillavano formando un cerchio intorno a loro. Poi un fascio di luce di sprigionò ed illuminò una grande statua di ghiaccio che raffigurava un uomo barbuto con un elmo, uno scudo e una spada. La ragazza aveva già visto quella statua in un libro: era Odino, il dio nordico, padre di tutti gli dei.
Vide una luce provenire da uno dei suoi occhi e improvvisamente l'immagine della statua fu sostituita da qualcosa di molto peggio: sembrava una sorta di cannone laser dalle dimensioni gigantesche che sparava un raggio verso il sole, sino a spegnerlo come la fiamma di una candela..."
Spero di vedere qualche recensione. Saluti
Genere: Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Generation I
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Transformers Adventure'
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Ai componenti della squadra e a Will fu ordinato di aspettare in una piccola stanza, mentre Kate, Matt e il colonnello vennero scortati in una sala di vetro che si affacciava sull'hangar, la quale ospitava una postazione computerizzata che dava lavoro a tre operatori, i quali monitoravano tutti gli avvenimenti terrestri. In piedi, mentre supervisionava il lavoro dei tre e impartiva ordini, stava un uomo sulla quarantina, molto affascinante e dallo sguardo profondo.

All'entrata dei tre si voltò.

-Benvenuti. Sono il maggiore Wilson, responsabile di questo programma del governo. Volevo congratularmi con voi per l'ottima strategia adottata nei riguardi dell'arma, in modo che non venisse rubata, e anche per il modo in cui avete tenuto loro testa prima del nostro arrivo-

-Dovere- rispose Matt e Kate.

Poi la ragazza continuò:

-Signore, vorrei avere il permesso di riportare mio fratello a casa. Lui non è un militare, non è il suo ambiente-

-Credo che questo non sia possibile-

-Come scusi?-

-Una volta entrati a far parte del settore gamma, le vostre identità vengono cancellate, per il mondo voi non esistete più. Siete scomparsi nel crollo della base dopo l'attacco Decepticons-

-Ma si rende conto di quello che sta dicendo? È come se fossimo dei prigionieri!!- esclamò Matt.

-Voi lavorerete semplicemente in incognito, senza un'identità- rispose calmo il maggiore.

-Maggiore, si rende conto che non può farlo?- disse il colonnello.

-Con il dovuto rispetto, tra queste mura io posso tutto, i nostri gradi non contano. Io comando, voi obbedite. Semplice. Adesso potete andare- e si voltò di nuovo verso i monitor.

Kate però volle dire un'ultima cosa prima di andarsene.

-Signore, vorrei solo che ci fosse lei al mio posto quando dovrò comunicare a persone che hanno una vita e una famiglia fuori di qui che sono state cancellate come non fossero mai esistite-

 

-E' inaudito!!- sbraitò Parker.

-Bloccati qui senza possibilità di scelta- aggiunse Lee.

-Kate, cosa farò io? Non sono un soldato- disse Will, mentre fissava il vuoto.

-Mi dispiace- rispose la sorella.

-Non ci resta che adattarci- concluse Garcia.

L'unica preoccupazione di Kate in quel momento era trovare un modo per far uscire suo fratello da quella situazione.

 

-Come abbiamo fatto a farci fregare da un gruppo di militari senza cervello?- esclamò Starscream.

-Non credo che siano così stupidi come sembrano. Ritengo che abbiano intuito che la nostra fonte per trovare le basi che custodivano i pezzi del cannone è il sistema delle telecamere a circuito chiuso. Inserendo quindi una registrazione ci hanno fatto credere che il nostro obiettivo fosse ancora là, quando invece lo avevano trasferito. È come se avessero saputo quale delle due basi avremo attaccato per prima- concluse Shockwave.

-Ma è una cosa impossibile- si pronunciò Skywarp.

-A meno che non abbiano ricevuto un aiuto- intervenne Megatron.

-Adesso due pezzi sono in mano loro, tre invece li abbiamo noi. Dobbiamo trovare il modo di recuperarli e ricomporre l'Occhio di Odino- concluse il leader dei Decepticons.

 

-Nonostante abbiamo la libertà di muoverci per la base, siamo comunque bloccati qui- disse Matt.

-Mi dispiace Will, è colpa mia. Avrei dovuto mandarti via quando sei arrivato-

-La colpa non è tua. Io ho insistito per rimanere- rispose il fratello.

Ma Kate si sentiva ugualmente in colpa. Will allora le prese la mano e lo stesso fece con Matt.

-Avanti, visto che dobbiamo rimanere qui per un po' di tempo, andiamo a fare un giro-

Con grande sollievo di Matt all'interno della base poteva fumare, altrimenti sarebbe impazzito, soprattutto in quella situazione di stress e tensione. Percorsero corridoi, camminamenti sopraelevati, sale, saloni, un'enorme mensa e una serie di dormitori.

-Beh, direi che visto che devo rimanere qui, tanto vale che mi insegnate qualcosa di “militare”, in modo che possa rendermi utile anch'io- disse in quel momento Will.

Matt e Kate lo guardarono, sperando che stesse scherzando.

-Non guardatemi con quelle faccie, parlo sul serio-

-Will, non me la sento di farti entrare in questo tipo di mondo, dove si rischia la vita un giorno si e l'altro pure. Troveremo un modo per farti tornare a scuola e alla tua musica-

-Ma come?-

-Ancora non lo so, ma ti giuro che ci riuscirò-

All'improvviso avvertirono un bruciore pungente alla mano. Si tolsero i guanti, accertandosi che non ci fosse nessuno, per vedere i simboli sulle loro mani diventati come incandescenti. Ma non era tutto: nei giorni precedenti non avevano tenuto d'occhio il loro corpo e portando divise a maniche lunghe non si erano accorti dell'apparizione di nuovi simboli anche sul braccio sinistro, sino alla spalla.

-Ma che diavolo sta succedendo?- disse Matt.

Kate spostò lo sguardo e vide passare due montacariche con sopra qualcosa di molto grande, coperto da un telo.

-Scommetto una cena che quello è uno dei pezzi del cannone- disse.

Quando il trasporto sparì dietro l'angolo, anche il bruciore si attenuò fino a scomparire.

-E' davvero strano. È come se i simboli reagissero con i pezzi del cannone, ma solo se siamo tutti e tre assieme- valutò Matt.

-Hai ragione, anche perchè quando abbiamo visto il pezzo la prima volta non è successo niente- concordò la ragazza.

Ad un tratto udirono dei rumori provenire da dietro un'alta porta che era semichiusa. Il fatto era che le voci gli sembravano familiari e forse non ci potevano credere neanche loro.

-Credete che siano loro?- chiese Will.

-Non so se sperare di si o di no-

-Scopriamolo allora- concluse Matt e si diresse verso l'apertura.

Quello che videro li lasciò senza parole.

 

-Avete sentito? Il tentativo dei Decepticons di impadronirsi del quarto pezzo dell'arma è stato sventato da una geniale intuizione- comunicò euforico Hot Shot.

-Come lo sai?- chiese Mirage.

-Ne parlano tutti alla base e poi ho appena visto passare il componente del cannone mentre veniva portato in magazzino-

-Allora dovremo stare il più attenti possibile, poiché possedendo i due pezzi mancanti a Megatron, quello tenterà in tutti i modi di recuperarli, rischiando anche l'entrata in questa base, dove sa che ci siamo noi ad attenderlo- intervenne Optimus Prime.

-Che venga pure. Noi lo contrasteremo- disse Jetfire.

-Per fortuna c'è ancora qualcuno con un po' di cervello in questo esercito, il quale è riuscito a ingannare persino Shockwave, il “cervellone” di Megatron. Vorrei tanto congratularmi con lui per l'ottimo piano. È stato geniale. È stato...-

Hot Shot si bloccò cercando il giusto aggettivo.

-Dai, non fermarti. Stavano cominciando a piacermi le tue lusinghe- disse una voce.

Il gruppo di robot si voltò in direzione della porta e rimase senza parole.

-Ciao ragazzi- salutarono i tre che li fissavano con il sorriso stampato sulla faccia.

 

-Allora Hot Shot, non sento le adulazioni- scherzò Kate.

-Avanti, potete anche dire qualcosa- aggiunse Matt.

-Forse non ci hanno riconosciuti- disse invece Will.

-Che cosa ci fate qui?- chiese Optimus.

-Dopo quattro anni che non ci vediamo, pensavamo in una cosa del tipo “come state” oppure “vi troviamo bene”. Comunque siamo qui perchè abbiamo avuto un incontro ravvicinato con i nostri amici Decepticons e hanno pensato bene di rinchiuderci perciò in questa base- rispose Kate.

-Volete dire che siete stati voi a prendere per i fondelli Megatron e i suoi?- chiese Hot Shot.

-A dir la verità il piano è stato di Kate ed ha funzionato anche bene- rispose Matt, mentre la ragazza mimava un inchino.

-C'era da aspettarselo- intervenne Red Alert.

Cadde il silenzio. Poi i tre ragazzi, in coro, dissero:

-Ci siete mancati!!-

I robot sorrisero.

-Bentornati tra noi- disse Optimus.

Ironhide si fece avanti.

-Ragazzi, non ci presentate i vostri amici?-

-Avete ragione. Autobots, vi presento Kate, Matt e Will che quattro anni fa sono stati indispensabili nella salvezza del mondo. Ragazzi, come avrete notato il gruppo è un po' cresciuto negli ultimi anni. Vi presento quindi Ironhide, Inferno, Mirage, Jazz e Jetfire- concluse poi il leader.

-Abbiamo faticato a riconoscervi. Siete cresciuti in questi anni e avete un aspetto più adulto- si pronunciò Sideswipe.

-Voi invece non siete cambiati affatto. Adesso che ci faccio caso, non vedo né Blurr né Vector Prime- disse Kate.

-Blurr è tornato al Polo Nord a difendere il palazzo in mezzo ai ghiacci. Di Vector Prime, invece, non se ne sa più niente da quando siamo entrati a far parte di questo programma-

-Capisco-

-Dovete raccontarci tutto. Immagino che sappiate dell'arma che i Decepticons stanno cercando di ricomporre-

-Si e, a questo proposito, noi dobbiamo mostrarvi qualcosa- concluse la ragazza.

 

-Ragazzi, la cosa è seria. Senza che noi lo volessimo, siamo stai nuovamente coinvolti in qualcosa di grosso. Stavolta però tutti e tre-

-Vero. La nostra ragazza qui sapeva in precedenza quali delle due basi sarebbe stata attaccata per prima e inoltre, prima che iniziasse tutta questa storia, tutti e tre abbiamo sognato ciò che quell'arma provocherà- aggiunse Matt.

Gli Autobots li guardarono stupiti.

-Ragazzi, probabilmente sono solo coincidenza- cercò di sdrammatizzare Optimus.

-Davvero? Perchè non è finita qui- disse Will e si tolse il guanto sinistro, abbassandosi poi la giacca dalla stessa parte, preso in esempio anche dagli altri due.

I simboli apparvero nitidi davanti agli occhi dei robot.

-Inizialmente ne è comparso uno sul palmo sinistro di ciascuno la notte in cui abbiamo fatto lo strano sogno. Gli altri invece sono comparsi adesso. L'unica cosa che sappiamo è che reagiscono con i pezzi del cannone, diventando incandescenti e provocando un fastidioso bruciore-

-Strano davvero. Il fatto è che non appartengono neanche alla lingua di Cybertron- disse Red Alert.

-Come? Ne siete sicuri? Noi credevamo di si- rispose Will.

-Il problema però rimane: anche se non sono cybertroniani, perchè questi simboli sono apparsi proprio su di noi?- chiese invece Matt.

-Red Alert farà qualche ricerca, non temete. Per adesso dovremo pensare a come distruggere l'Occhio di Odino. Abbiamo tentato di colpire i pezzi singolarmente, ma purtroppo è come se fossero protetti da una barriera- disse Optimus.

-Forse è più facile distruggere il cannone quando è ricomposto, poiché, avendo una superficie maggiore da ricoprire, la barriera diventa più debole- propose Kate.

-Non è un'ipotesi da escludere- si pronunciò Ironhide.

-Quindi dovremo fare in modo che Megatron ricomponga l'arma?- disse stavolta Jetfire.

-In poche parole si-

-E' una pazzia!! E se non dovesse funzionare? Consegneremo nelle mani di un pazzo l'arma per distruggere il pianeta-

-Calma Jetfire-

-Dovremo fare in modo che i Decepticons si impadroniscano dei due componenti in nostro possesso, senza però che capiscano che lo stiamo facendo apposta- disse Matt.

-Ma volete veramente seguire le intuizioni di tre ragazzi?-

-Per la cronaca, le loro intuizioni ci hanno aiutato in molte situazioni- ribattè Hot Shot.

-D'accordo. Ma io me ne tiro fuori- concluse Jetfire e se ne andò.

All'improvviso udirono dei rumori fuori dalla porta.

-Ragazzi, non possono trovarvi qui. Nascondetevi-

Kate, Matt e Will obbedirono. In quel momento entrò il maggiore, visibilmente sconvolto.

-Optimus Prime, abbiamo un problema-

 

Furono radunati sia gli Autobots che la squadra di Kate davanti ad un grande schermo. I tre ragazzi si tennero lontani dai robot, non volevano far capire niente. Poi venne mostrato loro un filmato, il quale sembrava in molte parti danneggiato. Si riusciva però a distinguere un'ombra nera che si avvicinava minacciosa, anche se la cosa davvero inquietante era che dalle dimensioni e dai contorni sembrava proprio Optimus Prime.

-Non è possibile- esordì Hot Shot.

-Infatti. Questo video è la registrazione di una telecamera di sicurezza di una centrale nucleare poco lontana da qui. La data è di stamattina. È stata trafugata una quantità di plutonio tale da far sparire tutto il Nord America- disse il maggiore Wilson.

-Non conosciamo nessuno che abbia quell'aspetto, ma soprattutto queste intenzioni- disse Red Alert.

-Autobots, calmatevi. Verremo a capo di questo mistero. Per adesso dovremo organizzare le difese contro Megatron e i suoi- disse saggiamente Optimus.

-Bene, manderò la nuova squadra per i dovuti rilevamenti. Ci riaggiorneremo. Potete andare- concluse il maggiore.

Nessuno notò lo sguardo che i tre lanciarono ai robot mentre tutti se ne andavano.

 

In poco meno di un'ora la squadra fu pronta a partire. Ormai era giorno inoltrato e tutti erano abbastanza stanchi. Avevano perso il conto di quanto ore era che non dormivano.

Anche Will si unì alla spedizione, visto che Kate non voleva lasciarlo solo e il fratello non voleva rimanere alla base.

Come la prima volta che erano arrivati, anche questa il loro trasporto era un furgone con i vetri oscurati. La ragazza cominciava ad essere stufa di tutta quella prudenza.

In poco più di due ore raggiunsero la centrale attaccata. Quello che li accolse fu un buco in una parete alto più di cinque metri e, all'interno, una gran confusione.

Ai membri fu richiesto di indossare speciali tute per isolarli dalle radiazioni, in quanto, con l'irruzione, vi erano state molte perdite.

Ricordandosi della bravura del fratello con i computer e della sua voglia di rendersi utile, Kate lo mandò a controllare le registrazioni, per vedere se scopriva qualcosa.

Mentre il resto della squadra faceva i dovuti rilevamenti e ipotetiche ricostruzioni della vicenda, Matt e Kate supervisionavano il lavoro, consultando i documenti relativi e stendendo il loro rapporto.

Ad un tratto la radio gracchiò:

-Ragazzi, ho trovato qualcosa e non credo vi piacerà-

Era Will. I due allora salirono velocemente nella stanza delle telecamere.

-Che hai scoperto?- chiese la ragazza quando entrarono.

-Ho ricontrollato le registrazioni del momento dell'attacco. È buio, quindi possiamo distinguere solo l'ombra dell'aggressore che appare in tutto e per tutto simile ad Optimus-

-Ma questo lo sapevamo già- intervenne Matt.

-Vero, ma io infatti non vi ho chiamati per questo-

Fece ripartire il video e, ad un tratto, pose un fermo immagine: alle spalle del grosso robot stava un'altra ombra che sembrava seguire la scena dall'alto.

-Non è possibile- disse il ragazzo.

-L'avete riconosciuto?- chiese Will, fiero della sua scoperta.

-E' Sideways- concluse Kate.

  
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