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Autore: Dancyon    04/09/2012    1 recensioni
Ricordo che amavo giocare con lui.
Usavamo le sue spade di legno, a volte rubavamo quelle dei nostri genitori, e fingevamo di essere grandi eroi e cavalieri.
Spesso combattevamo l'uno contro l'altro, ma, se riuscivao a convincere un terzo ragazzino a giocare, noi due eravamo i buoni e lui il drago, il nemico...
Una volta, quando la ragazzina Granger accettò di giocare con noi, fece l'Amazzone.
Naturalmente, la parte principale, quella dell'eroe, del re, la faceva Harry.
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Ti guarderò le spalle parla proprio di questo... Dell'amicizia fra Draco Malfoy, figlio di cavaliere e futuro cavaliere, e Harry Potter, il figlio del Re... Di come Draco è nato per servire il suo Re, guardargli le spalle nel pericolo e morire per lui, consapevole della scala sociale che li divide. Se lui è sopra a molti, Harry è sopra a tutti. E lui lo sa. E' così che vanno le cose, così che gli hanno insegnato... E va bene così.
Classificata seconda al contest " Ti guarderò le spalle " di ChibyLilla.
Manta
Genere: Avventura, Guerra, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Draco Malfoy, Harry Potter
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Ti Guarderò Le Spalle



Ricordo che amavo giocare con lui.
Usavamo le sue spade di legno, a volte rubavamo quelle dei nostri genitori, e fingevamo di essere grandi eroi e cavalieri.
Spesso combattevamo l'uno contro l'altro, ma, se riuscivao a convincere un terzo ragazzino a giocare, noi due eravamo i buoni e lui il drago, il nemico...
Una volta, quando la ragazzina Granger accettò di giocare con noi, fece l'Amazzone.
Naturalmente, la parte principale, quella dell'eroe, del re, la faceva Harry.
Io ero la sua spalla destra, il suo cavaliere, quello che gli guardava le spalle nei nostri duelli immaginari, se c'era un nemico comune, altrimenti, facevo sempre in modo di perdere, quando incrociavo la mia spada di legno alla sua.
E mi andava bene così.
Non avrei mai potuto battere il figlio del re. Non lo desideravo nemmeno.
Ero stato cresciuto nella ricchezza, certo, ma anche nella convinzione che esiste una scala sociale, in cui il re è Dio, e suo figlio...
La mia felicità, quando avevo capito che lui desiderava la mia amicizia, era stata immensa, come anche quella della mia famiglia, per motivi totalmente diversi, però.
Col tempo, poi, avevo imparato a trasformarmi da suo suddito a suo compagno. Un amico che restava più indietro, nell'ombra, lasciando il trionfo e la fama a lui, senza fiatare, come mi era sempre stato insegnato, col sorriso sulle labbra, ma pronto a farsi avanti ad ogni accenno di pericolo, a salvare la sua vita e a combattere per lui, come nei nostri giochi da bambini dove, quando lui mi chiedeva che ruolo desideravo avere, io rispondevo, con quella particolare fierezza senza malizia che solo un bambino ingenuo e innocente può avere:- Ti guarderò le spalle!
 
Col tempo, abbandonammo i nostri duelli e le spade di legno vennero chiuse in un baule.
Ricordi, ormai.
Harry venne educato a diventare re, un giorno... presto.
Io, come sempre, a servirlo.
Avevamo diciassette anni il giorno in cui venne incoronato re d'Inghilterra e la preziosa corona di oro e rubini rossi cinse la sua testa, posandosi lì dove sarebbe rimasta tutta la sua vita, per essere deposta alla sua morte.
Quando si inginocchiò per ricevere il titolo che lo avrebbe accompagnato da quel momento in poi, ero alle sue spalle, curve sotto il dolore di aver appena perso un padre e sotto la responsabilità di essere un re.
Lo fissavo quasi con orgoglio, restando dietro di lui e poggiando la mano aperta sulla sua schiena, per fargli capire che ero lì.
Dopo questo, la mia promessa divenne indelebile, scolpita nelle pagine del tempo. Soprattutto dal giorno in cui mi ritrovai a mia volta inginocchiato al cospetto del mio re, promettendo di servire la sua causa e proteggere la sua vita a costo della mia.
Fu il giorno in cui ricevetti la spada e proteggere le spalle di Harry divenne un obbligo, un dovere ben accetto.
Quando mi rialzai, non ero più un ragazzino, ma Sir Draco Malfoy, cavaliere del re.
 
Harry fu un gran re, giusto e coraggioso. Amava i suoi sudditi con tutta l'anima.
Ed io sono stato un buon cavaliere. O almeno penso.
L'ho servito fino alla fine, fino a quando il mio cuore ha smesso di battere, fino al giorno della mia morte, in mezzo alla carneficina della guerra.
Tutto sommato, non mi pento di essere morto a quel modo. Anzi, ne vado fiero.
Sono morto mantenendo la promessa che gli avevo fatto quando avevamo dieci anni e combattevamo creature immaginarie nate dalla nostra mente.
Sono morto mantenendo la promessa che ho reso pubblica a diciotto anni, inginocchiandomi ai piedi del mio amico, che ormai era anche il mio sovrano.
Sono morto guardandogli le spalle, proteggendolo dai nemici che lo accerchiavano e lo prendevano di mira.
Sono felice che il mio ultimo saluto a questa vita sia stato lui, il mio re e il mio amico, che mi teneva alzata dal suolo la testa coperta dall'elmo sudicio di polvere e sangue rappreso mentre morivo.
L'ultima cosa che ho visto sono i suoi occhi verdi, spalancati e inorriditi. E le sue labbra, che tremavano, pronucniando una preghiera per me, suo suddito e suo amico, mentre il solo tramontava sul campo di battaglia coperto di corpi e da cui fumi nauseabondi salivano a vulute verso il cielo, che si oscurava sempre più, e da cui cominciavano ad apparire le prime stelle.
Anche la mia vita volgeva al suo tramonto, serena.
Non avevo paura di andarmene. Trentasette anni è una buona età per morire, se sei un cavaliere.
Ricordo soprattutto le mie ultime parole. Erano stanche e appena sussurrate fra le labbra tremule e bluastre, mentre il colore abbandonava il mio volto cereo e i miei occhi grigi diventavano via via sempre più opachi. Mentre le ciocche bionde dei miei capelli, ormai rossi di sangue, sia mio che del nemico, mi ricoprivano il viso stanco e sudato, cercavo di sopportare il dolore al petto, da cui il sangue sgorgava e macchiava le nobili mani del mio re.
Ma erano parole orgogliose, anche, e felici, come quando eravamo piccoli:- Ho matenuto la mia parola. Ti ho guardato le spalle.


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La mia prima Harry / Draco!!!
Ma, come vedete, la loro è semplice e pura amicizia, fino alla fine.
E poi, Harry è solo di Ginny e di Tom Riddle!!!
Manta
  
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