Sesto mese.
Marzo.
Si, lo voglio!

“Se lo vedo un'altra volta lo uccido!”

“Eh?”

“Davvero, è insopportabile! E continua a fare i complimenti a Feliciano...solo io posso fare i complimenti a Feliciano!”

“My niño, di cosa stai...”

“Per non parlare della sua eVVe finta, sa che la detesto e la usa solo con me! Con Feliciano è tutto un “TESSSSORO, MA GUARDATI, SEI UNO SPLENDORE! DIVENTI OGNI GIORNO PIÙ INCANTEVOLE!” baci ed abbraccia a volontà, ma stiamo scherzando?!”

“......”

“PAPÁ!”

Ah, ecco, l'aveva chiamato ancora papà, prepararsi psicologicamente all-

“Se my niño, cosa c'è? Non temere nulla! Di tutto al tu papà, ci penserà lui a sistemare le cose!”

“Non lo sopporto...”

No, il broncio “guanciotte pomodorose” no!

“Quiénes my niño?”

“Il Weddining Planet!”

“...¿Quién?”

“Il Weddining Planet!”

“Il Wedding Planner.”

“Gracias Gil...cosa ti ha fatto il Weddining...cosa ti ha fatto?”

“È insopportabile, se lo vedo un'altra volta giuro che esplodo!”

“Mon petit frère, è per caso la persona che dovremmo vedere...adesso?”

“Si e non ricordarmelo Vinofilo!”

“Veee, ma Lovino, Enzio è stato così gentile nel volerci aiutare con i preparativi.”

“Per un cazzo!”

“SAAAAAAAAAAAAAALLLLLLLLLVVVVVVVEEEEEEEEEEEEEEE!”

“E te pareva...”

Nel bar fece il suo ingresso, come una star molto consumata di Hollywood, nientepopodimenoche Enzio Audiccio da Firenze, l'infallibile Wedding Planner!

Volevi un matrimonio impossibile?

Lui lo rendeva possibile!

Era davvero bravo nel suo lavoro, peccato che si vestisse SEMPRE in modo così, STRAVAGANTE, meglio ancora RIDICOLO!

Portava i lunghi capelli marroni raccolti in una coda bassa e legata con un nastro di seta, oggi il colore era...rosso?

Anche se così scopriva le orecchie a sventola, grazie ai suoi lineamenti femminili era molto carino, in più il fisico asciutto e molto altro gli donavano quasi un aspetto cherubino...MA I CHILI DI TRUCCO NO!

Le ciglia erano così lunghe, ma così lunghe che si vedeva lontano un chilometro che erano finte.

Le guance avevano una spolverata di...come si chiama quella cosa...ecco, quella cosa in polvere luccicante, da mettere i brividi.

Aveva pure il lucidalabbra che luccicava.

La cosa strana è che non ricopriva la piccola e lunga cicatrice sul lato destro delle labbra, diceva che era molto...scic?

Ma passiamo ai vestiti...che diavolerie aveva nell'armadio?!

In quel momento indossava un completo giacca e cravatta, meglio dire giacca e farfallino, con dei pantaloni a sigaretta dannatamente stretti...e cos'era quella...acqua in casa?

Gli si vedevano benissimo i calzettoni bianchi e quei mocassini neri non si potevano guardare, per non parlare della stoffa a quadri color...crema?...e rosso del completo.

Quattro dei cinque seduti al tavolo inclinarono la testa nel medesimo momento e si chiesero da dove fosse uscito il matto, mentre il quinto, manco a dirlo Feliciano, si alzò dalla sedia e con il suo bel pancione da sesto mese, con due gemelli dentro, raggiunse il nuovo arrivato, abbracciandolo stretto e pienamente ricambiato.

“TESSSSORO, MA GUARDATI, SEI UNO SPLENDORE! DIVENTI OGNI GIORNO PIÙ INCANTEVOLE!”

Baci ed abbracci in quantità industriale per la futura mamma.

“Sei qui da solo tesoro?”

“Veee, nono, sono qui con Lovino ed i testimoni!”

“Oh, e dimmi...c'è anche Megafusto?”

Gli occhi marroncini di Enzio brillarono come le gemme più preziose della corona della Regal Regina d'Inghilterra, chi sarà mai quel Megafusto che ha rubato il cuore al nostro organizzatore di matrimoni preferito?

E perché Feliciano ride?

“Veee, no, Ludwig non c'è, ma c'è il fratello!”

...Ludwig?

Ragazzi, ragazzi, per favore, trattenete le risate, trattenete le risat-

Impresa impossibile.

I quattro al tavolo cominciarono a ridere così forte d'attirare l'intera attenzione del bar, per non aggiungere che quasi caddero a terra con tanto di lacrime agli occhi.

Fortuna volle che Enzio fosse troppo preso a fare il disperato, a causa della mancanza del suo Megafusto, per accorgersi di loro.

Calmate le acque, chi per disperazione e chi per divertimento, il gruppo si riunì e cominciò a discutere degli ultimi ritocchi.

“Allora tesoro, ci mancano pochissime cose da fare, hai avuto qualche ripensamento?”

“Veee, su cosa?”

“Ma sullo sposarti con lui tesoro!”

La manina guantata...guantata?!...di Enzio indicò Lovino proprio davanti a lui. Quest'ultimo non seppe se sbattere la testa contro al tavolo oppure morsicare quella mano, per fortuna optò per un diplomatico “ignoraignoraignora” e tutto questo SOLO per Feliciano, almeno lui si divertiva.

“Oh, nono, voglio ancora sposarlo!”

Ok, la verità è un'altra: adorava sentir Feliciano ripetere ogni volta di volerlo sposare, ma facciamo finta di nulla.

“Eh, continuo a pensare che sia un peccato sprecarti, comunque....”

Enzio si girò verso gli altri tre, squadrandoli leggermente.

“Immagino che voi siate gli altri testimoni, oltre al mio Megafusto, mi aspettavo di meglio...”

“EHI TU, PORTA RISPETTO AL ME MAGNIFICO!”

Gilbert, sentendosi molto profondamente insultato, si alzò in piedi ed assunse la posa più meravigliosamente magnifica del suo repertorio...peccato che Enzio non fece nemmeno una piega, maledizione, osso duro...

“Tu devi essere Gilbert, il fratello maggiore di Megafusto.”

Sbrilluccichio degli occhi.

“Mentre voi due siete Antonio e Francis, giusto?”

“Se...”

“Oui...”

Enzio tornò ad ignorarli subito dopo, concentrandosi solo su Feliciano.

“Allora tesoro, mentre loro vanno a provare gli abiti noi andiamo a trovare il tuo, poi passiamo dal Santo Padre, sei sicuro di riuscire a far tutto tesoro? Non vorrei assolutamente che ti affaticassi più del necessario!”

“No, va benissimo, tanto per oggi dobbiamo fare solo questo!”

Solo, ma passiamo alla fantastica ed interessante discussione che ne seguì.

“Rosa Schiapparelli sarebbe bellissimo!”

E...

“Fuori stagione sarei un pazzo a proporre il Pisello Odoroso!”

Pisello Odoroso?!...

“Oppure un abito Sarong con effetto di Raglan, ma non vorrei risultasse troppo Beach, o peggio Bitch!”

Che cos-...

“Désolé de vous interrompre, ma un vestito con le Ruche?”

…..................................

“Francis, tesoro, ti andrebbe di venire con noi a cercare l'abito da sposa perfetto?”

Oh, Francis aveva fatto colpo.

E mentre i tre si alzavano e trotterellavano felici e spensierati verso il vestito da sposa perfetto, i tre al tavolo, con tanto di nuvola da impiegati sulla testa, decisero che no, non volevano assistere alla prova del vestito.

Non volevano vedere Feliciano con un vestitino da sposina bianco candido che gli metteva in mostra il pancione...

“VOGLIAMO VENIRE ANCHE NOI!”

Peccato che nessuno dei tre riuscisse a rintracciare i fuggitivi.......

“Veee, mi sono divertito tantissimo!”

“Anche io, peccato che sia stato molto difficile trovarti l'abito giusto.”

“Oui, a mon petit frère sta bene qualsiasi abito.”

“Grazie, ma non è vero.”

Broncio pomodoroso su Feliciano incinta, prossimamente nei migliori cinema!

“Que mignon!”

“Che carino!”

“EHI, VOI DUE, GIÙ LE MANI!”

Futuro marito/papà molto arrabbiato ore dodici.

“Mes amis, come mai quei musi lunghi?”

Seguito da due testimoni/futuri zii molto imbronciati.

Scarpata in faccia.

“Ouch, mes amis, così mi offendete, pensate forse che mi sia dimenticato di voi?!”

Espressione che vale più di mille parole, si, ovviamente.

“Così mi offendete!”

Melodramma in tre...due...uno...

“Tadan!”

...È una macchina fotografica quella?

“FRANCIS!”

Abbraccio fraterno con tanto di lacrime e scuse davvero sentite.

“La vogliamo finire o no, siamo davanti ad una chiesa cazzo!”

Emm...

“Oh, andiamo Lovino, lascia pure che si divertano, l'ottimismo è il profumo della vita.”

“Santo Padre.”

“E quante volte vi devo ripetere di chiamarmi Padre Cristiano o Fratello Cristiano?”

Un giovane di trent'anni scese tranquillamente i gradini della chiesa, raggiungendo il gruppo e sorridendo gioviale a tutti loro.

Aveva i capelli lunghi e neri, leggermente disordinati, con due ciuffi che sbucavano sia sul lato destro che su quello sinistro, gli occhi erano verdi e coperti da degli occhiali a mezzaluna.

Indossava un completo nero con il tipico collare bianco al collo ed un rosario in legno attorno alla vita.

Poco dietro di lui si trovava il suo maggiordomo di fiducia, Salvatore, freddo come il ghiaccio con tutti, tranne che con due persone, una era appunto Cristiano l'altra...

“Veee, ciao Fratello Cristiano!”

“Ciao Feliciano.”

Se possibile, il sorriso di Cristiano aumentò ancora mentre abbracciava delicatamente Feliciano.

“Allora, come posso esservi d'aiuto?”

“Vorremmo sapere per le decorazioni in chiesa...”

“Oh, ma naturalmente avete carta bianca, solo, per favore, niente di stravagante, siamo pur sempre nella Casa del Signore, anche se scommetto non gli dispiaccia un po' di movimento.”

Cristiano rise da solo, seguito da uno sbuffo, molto poco velato, di Salvatore.

“Oh...emmm...allora possiamo già organizzare il tutto?”

“Certamente e se vi serve una mano non esitate a chiamarmi.”

Se c'era una persona davvero buona, gentile ed altruista quella era Cristiano, non come...

“FAVOLOSOOOOOOOOOOOOOOOOO, cominciamo subito!”

Oddio, che strazio!

Per fortuna che l'indomani si sarebbero sposati...momento...domani?

OMMERD-

“NO! NON VOGLIO, IO RIMANGO QUI!”

“Mi niño, es la tradición!”

“CAZZO MENE DELLA TRADIZIONE! IO VOGLIO RIMANERE QUI!”

Niente da fare, cocciuto il ragazzo.

“Ma guarda, siamo solo in giardino!”

“E Feliciano è in casa ed io voglio rimanere in casa!”

Aaaaaaaaaaaaaaaaah, che qualcuno li aiuti!

“Lovi, dai, sarà per una notte, vedrai che non mi succederà niente e poi siamo distanti pochi metri, vedi?”

Feliciano, peccato che il santo esista già altrimenti sarebbe stato sicuramente lui, fece due passi e si si trovò in giardino, proprio dove il Mitico Favoloso Fantastico Trio aveva piantato la tenda.

Lovino mise il broncio, incrociando le braccia al petto e raggiungendo Feliciano.

“Non capisco perché devo dormire qui fuori invece che con te.”

“¿Por qué es la tradición mi niño!”

“Tradizione di merda, dove sta scritto che il futuro marito deve dormire fuori casa il giorno prima delle nozze?!”

“Bha, non hai voluto il magnifico Bachelor party che il Me Magnifico voleva organizzarti? Adesso paghi!”

“...Ma andate a fareincul-”

Un rumore poco rassicurante di finestra che veniva chiusa a chiave si udì pochi secondi dopo.

“Lovi, guarda che ho preso io le tue chiavi di casa e tranquillizzati, con me ci sono Ludwig e Kiku! Buonanotte, ti amo!”

“...NON VALE, ERO DISTRATTO!”

Ore: 3 e 20.

Luogo: Tenda.

Posizione precisa: Giardino di casa, proprio sotto la finestra della camera da letto.

Castagne: SCARTAVETRATE!

Perché: Pianto ininterrotto del padre dello sposo.

“WAHAHAHAHAH! TRA POCHE ORE IL MY NIÑO SE CASARSE!”

“Susu, mon ami, niente lacrime...”

“JA! È troppo poco magnifico piangere!”

I tre si passarono l'ennesima scatola di Kleenex mentre sfogliavano l'ennesimo album di fotografie, ovviamente TUTTE ritraevano il futuro sposo.

“¡Mira esto! Su primer tomate...mi poco de tomate...è...è diventato grande...”

No, davvero, che qualcuno metta fine a quello scempio.

“Ma dateci un taglio! Sono le tre e mezza di notte ed io vorrei dormire...DORMIRE cazzo, non ascoltare i vostri pianti da donne isteriche!”

Ma nemmeno un Lovino super incazzato riusci a placare il pianto dei Caragnon del Domm.

“Domani ti sposi!”

“Ma dai! Non lo sapevo!”

“Non lo sapevi?! Come facevi a non saperlo?!”

“Gilbert, credo che il notre petit frère stesse scherzando, vero?”

No, basta, ci rinunciava, aveva chiuso...che strano ed improvviso silenzio...e perché c'era solo lui in tenda?

“NO, VOGLIO CANATARE IO UNA SERENADE A FELICIANO! SONO TROPPO MAGNIFICO PER NON FARLO!”

Serenade?

“Ah, mi amigo, non offenderti, ma canti come un gallo castrado.”

“Ha ragione Antonio Gil...”

...La serenata a Feliciano!

“NON PROVATECI NEMMEN-”

SPLASH!

“Fertig?”

Crucco molto incazzato alla finestra ed ancora in possesso dell'enorme secchio appena utilizzato per la doccia fuori programma.

Per fortuna una dolce risata rallegrò l'umore dei quattro appena docciati.

“È andata meglio del previsto!”

Ore: Bho, è ci si ricorda!

Luogo: Questo c'è, chiesa!

Posizione precisa: Davanti all'altare!

Umore: AGITATISSIMO CAZZO!

Perché....

“E se mi pianta davanti all'altare?!”

“Lovi non...”

“Ci ha ripensato, cazzo, ci ha ripensato!”

“Lov-”

“È SCAPPATO CON IL CRUCCO!”

“Ehi, purtroppo io sono qui!”

“È SCAPPATO CON IL CRUCCO NUMERO DUE!”

Un leggero colpo di tosse indicò la presenza del Crucco Numero Due.

“È SCAPPATO COL POSTINO!”

“LOVINO! Cálmate, my niño!”

“Ma io sono calmo cazzo! Non lo vedi?!”

“Lovino, linguaggio figliolo, non devi temere nulla, il nostro Feliciano verrà.”

Cristiano sorrise rassicurante verso Lovino che ricambiò un po' titubante.

Strano, si sentiva già molto più tranquillo, i misteri della fede...

La marcia nuziale partì improvvisamente, prendendo di sorpresa l'agitatissimo sposo.

Lovino si girò come tutti i presenti in chiesa, una moltitudine di persone ora che ci faceva caso.

Davanti alle porte della chiesa sostava fieramente Roderich, si era comprato un vestito nuovissimo per l'occasione e la cosa stupì così tanto che tutti temettero di dover rinviare le nozze a causa del nubifragio.

Ma la persona che attirò l'intera attenzione di Lovino fu Feliciano, tenuto teneramente a braccetto da Roderich.

Si diede dello stupido da solo per aver dubitato di lui, osservando la loro lenta camminata verso l'altare.

Feliciano indossava un vestito da sposa color platino in perfetto stile impero, fatto in chiffon e decorato con del pizzo, con le maniche a palloncino e la gonna in stile principessa che metteva in risalto il pancione.

Tra i capelli portava una coroncina di margherite ed il bouquet era composto da rose rosse.

Quasi gli venne la voglia di mollare tutto, prendere tra le sue braccia Feliciano e scappare, solo per tenersi tutto per se quella visione.

Arrivati davanti all'altare Roderich diede un delicato bacio in fronte a Feliciano mentre intrecciava le loro mani insieme, raggiungendo poi il suo posto accanto ad Elizabeta che già aveva gli occhi lucidi per la commozione, ma stava facendo del suo meglio per trattenersi.

Così poté iniziare la funzione...che Lovino non seguì per niente.

Le dolci parole di Cristiano nemmeno lo raggiungevano, il suo cuore batteva così forte nel petto d'assordarlo completamente.

La sua intera attenzione era catalizzata tutta su Feliciano.

Feliciano che gli sorrideva emozionato.

Feliciano bello come sempre, se non di più.

Feliciano, suo fratello, l'amore della sua vita, la metà del suo cuore e della sua anima.

Feliciano che...

“Lovino?”

Portava in grembo...

“Lovino.”

I suoi due figli...

“Lovino!”

Il frutto del loro amore...

“LOVINO!”

“Cosa?!”

Cristiano scosse la testa sorridendo.

“Devi prendere l'anello e ripetere dopo di me...”

“Siamo già arrivati lì?!”

“Si Lovino, siamo già arrivati qui...”

“...Qualcuno ha qualcosa da ridire?”

“No Lovino, nessuno, vuoi che rifaccia la domanda?”

“No grazie!”

Ok, la conversazione tra Lovino e Cristiano fece sghignazzare quasi tutti i presenti.

Lovino prese con mano tremante l'anello, infilandolo leggermente nell'anulare della mano sinistra di Feliciano.

“Perfetto, ora, ripeti dopo di me...

Io, Lovino Romano Vargas.”

Lovino respirò leggermente agitato, stringendo un poco la presa sulla mano di Feliciano.

“Io, Lovino Romano Vargas.”

“Prendo te, Feliciano Veneziano Vargas.”

Ingoiando la saliva, che proprio non voleva scendere, ripeté chiaramente.

“Prendo te, Feliciano Veneziano Vargas.”

“Come mio legittimo sposo.”

“Come mio legittimo sposo.”

La voce cominciò a tremare leggermente.

“Per amarti ed onorarti per tutta la vita.”

“Per amarti ed onorarti per tutta la vita.”

Ripeté ed infilò definitivamente l'anello.

Qui la voce non c'era proprio, quasi dovette fermarsi a respirare per non svenire a metà frase.

Era quasi fatta...era quasi fatta!

“Perfetto, ora, Feliciano, prendi l'anello e ripeti dopo di me...

Io, Feliciano Veneziano Vargas.”

“Io, Feliciano Veneziano Vargas.”

“Prendo te, Lovino Romano Vargas.”

“Prendo te, Lovino Romano Vargas.”

“Come mio legittimo sposo.”

“Come mio legittimo sposo.”

La voce di Feliciano tremò, facendo tremare di conseguenza il cuore di Lovino.

“Per amarti ed onorarti per tutta la mia vita.”

“Per amarti ed onorarti per tutta la mia vita.”

Anche Feliciano infilò l'anello, sorridendo radioso e versando una lacrima per l'emozione, lacrima che venne immediatamente raccolta da Lovino.

Cristiano sorrise commosso, chiudendo la bibbia ed alzando le mani per benedire i due sposi.

“Con il potere conferitomi da Dio, vi dichiaro ufficialmente sposati, puoi baciare il tuo amore Lovino.”

E stavolta Lovino aveva ascoltato bene.

Attirò verso di se Feliciano, circondandogli la vita con le braccia e scoccandogli un bacio sulle labbra, pienamente ricambiato ovviamente.

I presenti cominciarono a battere le mani, mentre si dirigevano verso l'uscita ed attendevano i novelli sposi.

Si, mancava soltanto di mettere la firma e sarebbero stati ufficialmente sposati.

Finito la prassi, Lovino e Feliciano uscirono dalla chiesa e vennero sommersi da una pioggia di riso bianco e dalle risate felici dei loro amici, ma ovviamente nessuno era più felice di loro due.

“Grato, Grato! Devi ancora raccontarci quando Montanaso ti ha chiesto di uscire la prima volta!”

La donna presa in causa si girò sghignazzando verso il marito, entrambi vistosamente alticci.

“Sentito, vogliono sapere come mi hai chiesto di uscire.”

Montanaso, un ragazzo sui venticinque anni, si tolse gli occhiali da vista e li ripulì col tovagliolo sporco, il risultato non fu dei migliori.

Oddio, che qualcuno faccia un video, presto, il timido e pacato Dottor Montanaso stava per fregarsi con le sue stesse mani!

Assumendo la posa più professionale possibile, si girò verso la moglie e la fissò con sguardo serio.

“Ti pregherei di non bere vino e non mangiare vivande troppo elaborate.”

Dai, la cosa poteva anche funzionare, peccato per gli occhiali sporchi, il viso macchiato di rossetto, gli occhi lucidi per il vino ed i capelli in piedi...letteralmente.

“Accidenti, ma sono malata?”

Grato sbatté gli occhioni dietro la montatura rossa, cercando di fare una faccia preoccupata e dondolando pericolosamente sulla sedia.

“Niente di grave, sto soltanto per invitarti a cena fuori...”

Montanaso sorrise “sensualmente” allungando una mano per prendere quella della moglie, afferrando senza accorgersi la coscia del pollo.

“Oh dottore, accetto molto volentieri il suo invito!”

Grato fece una voce in falsetto, imitando una ragazzina e saltando al collo del suo dottore.

Montanaso, impreparato al tuffo, mollò la coscia di pollo che fini drittadritta nella scollatura della moglie.

“Questo pollo è ancora vivo, vola!”

Grato e Montanaso osservarono incuriositi la coscia, per poi scoppiare a ridere e cadere a terra entrambi.

Il miglior ricevimento di nozze di tutto il mondo!

Ma...dov'erano andati a finire gli sposi?!

“Veee, Lovi, questa è la macchina nuova di Ludwig!”

“Lo so.”

“Cosa ci facciamo qui?”

“Indovina...”

“Lo-Lovino...”

Più tardi, moooooooooooolto più tardi, praticamente la mattina dopo.

“OH, MEIN GOTT!”

“Oibò...

“Spero ti piaccia la sorpresina Crucco, dopotutto qualcuno doveva pur battezzare la tua nuova auto.

Con affetto, si fa per dire...

Lovino Vargas, recentemente convogliato a giuste e meritate nozze con l'amore della sua vita e futura madre dei suoi gemellini Feliciano Vargas.

P.S. Ho lasciato il tuo numero ad Enzio, divertitevi <3”

Bhè, direi che da qui ci siano passati i miei niños!”

“Pff, ma cos'è? Il risultato della prima notte di nozze?”

“Jajajajajaja, este es el resultado del primo pomeriggio di nozze!”

“Antonio, ti pregerei cortesemente di smetterla di essere così fiero di loro.”

“Secondo me gli interni bianchi gli danno un tocco di stile, ces Noirs étaient si tristes!”

“MEIN AUTO! MEIN AUTO! MEIN AUTO!”

-.-.-.-.-.-.-.-.-

Note:

Si vede lontano un chilometro che ho passato delle settimane di mepupu, mi sarei dovuta prendere una pausa mooooolto più lunga e scrivere questo capitolo come Dio comanda, pazienza, la prossima volta andrà meglio.

Detto questo passiamo alle vere note.

Ammettiamolo, più che un capitolo sembra una parodia di un ben noto programma televisivo, vi sfido ad indovinare chi erano i predecessori di Enzio Audiccio da Firenze, organizzare il matrimonio in un mese, impossibile è possibile.

Si è capito cos'ha fatto Lovino vero?

Allora, prima che la folla mi linci preciso che no, non credo in Dio, ma sono comunque per il libero pensiero e tutti possono credere in tutto quello che vogliono, io credo nelle fate.

Sono atea, ma se davvero un Dio esiste credo proprio che non sia per l'omofobia o tutte le peggio cose che sono successe nel corso della storia.

Il mio Vaticano è speciale, sono due anime che condividono un corpo solo:

Cristiano, l'incarnazione in terra di tutte le cose buone e Pietro, la faccia nera della medaglia.

Cristiano è l'angelo, mentre Pietro è il diavolo, perché nell'uomo esistono entrambe le parti, sta a lui scegliere quale essere.

Vaticano, li chiamo così per comodità, nacquero durante l'Impero Romano ed assistettero di persona alla persecuzione dei cristiani.

Durante uno dei tanti massacri riuscirono miracolosamente a salvare un bambino, lo adottarono e gli diedero il nome di Salvator/Salvatore, esatto, il loro maggiordomo personale, l'unica persona di qui ENTRAMBI si fidano, perchè Cristiano si fida di tutti, mentre Pietro di nessuno.

Se c'è qualcosa di non chiaro vedrò di sistemarlo, comunque mi sono accorta di aver messo troppi OC in questa storia, tra un po' ad ogni capitolo nasce qualcuno, altro che i miei gemelli!.

Passo alle traduzioni e chiudo va, ringrazio sempre Wikipedia e Google Traduttore per avermi aiutato.

Quiénes my niño? = Chi bambino mio?

¿Quién? = Chi?

Gracias = Grazie.

Mon petit frère = Mio piccolo fratello.

Se/Oui = Si.

Désolé de vous interrompre = Scusate l'interruzione.

Que mignon! = Che carino!

Mes amis = Amici miei.

My niño, es la tradición! = Bambino mio, è la tradizione!

¿Por qué es la tradición mi niño! = Perché è la tradizione bambino mio!

Bachelor party = Addio al celibato.

IL MY NIÑO SE CASARSE! = IL MIO BAMBINO SI SPOSA!

Mon ami = Amico mio.

¡Mira esto! Su primer tomate...mi poco de tomate = Guarda qui! Il suo primo pomodoro...il mio piccolo pomodoro.

Gallo castrado = Gallo castrato.

Fertig? = Finito?

OH, MEIN GOTT! = OH, MIO DIO!

Jajajajajaja, este es el resultado = Ahahahahah, questo è il risultato

Ces Noirs étaient si tristes! = Quel nero era così triste!

MEIN AUTO! = LA MIA AUTO!

Ringrazio tutti quelli che recensiscono, preferiscono seguono, ricordano e leggono, alla prossima.

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|.......I <3.....|
|.ITACEST .|
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