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Autore: _dirtyGreenMe_    04/09/2012    2 recensioni
"Luaks, sei sveglio?"
Nessuna risposta.
"Lukas, rispondi alla mamma, sei sveglio?" Pausa.
"No."
"Posso comunque cantarti la canzoncina?"
"Non devi cantarmi nessuna canzoncina, oggi non è il mio compleanno."
"Lo so tesoro, ma vorrei cantartela lo stesso...Tanti auguri a te, tanti auguri a te, hai sedici anni e un giorno, tanti auguri a te."
"Lasciami in pace."
Laura si sentiva morire dentro...che razza di madre snaturata si sarebbe dimenticata il compleanno del figlio? E soprattutto, che razza di madre snaturata avrebbe negato al figlio l'amore della sua vita? Ma Laura lo faceva perchè lo amava, e doveva salvarlo dalla sua voglia di distruggersi, dentro e fuori. Doveva salvare il suo bambino che si torturava anima e corpo da troppo tempo, ma quello non era il modo giusto.
Genere: Drammatico, Erotico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash
Note: Lime | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: Contesto generale/vago
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Lukas entrò in camera sua facendo il minimo rumore. Sicuramente quelli del piano di sotto avevano sentito. Li odiava perché una volta li aveva sentiti parlare di lui. “Quello del piano di sopra...strillano sempre quando siamo a tavola...è malato, poverino...è anoressico o qualcosa del genere...infatti si vede...”

Quelle parole lo avevano ferito profondamente, era stato come se qualcuno avesse preso i suoi sentimenti, ci avesse fatto una grossa palla e ci avesse giocato al tiro delle freccette. Pessimi. Li odiava anche perché loro erano felici come lui non aveva mai potuto essere: madre, padre, tre figli e un cane. Che bello che sarebbe stato. Inoltre se anche con lui la vita fosse stata così clemente a quell'ora avrebbe meno freddo e venti chili in più.

Si infilò il pigiama azzurro con scritto 'Stockholm bank internationell' che gli avevano regalato quando sua madre aveva aperto un conto in banca. In realtà non era un pigiama, ma aveva trovato un paio di pantaloni di lana dello stesso colore e abbinandoli decise che quello sarebbe stato il suo abbigliamento invernale per la notte ma avendo ancora freddo quella sera si infilò anche un maglione rosso scuro. Si lavò accuratamente i denti e, tenendosi lo stomaco per calmare i morsi della fame che non aveva saziato, alzò il piumone verde scuro e il lenzuolo bianco e ci si mise sotto.

 

"Per me si va nella città dolente, per me si va ne l'eterno dolore, per me si va tra la perduta gente."
 (D. Alighieri.)

NB! LE RECENSIONI SIA NEGATIVE CHE POSITIVE SONO GRADITE :)
  
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