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Autore: rock star 96    04/09/2012    9 recensioni
se siete rimaste un po' deluse della seconda serie degli Huntik.
vi faccio una mia personale visione della terza attesissima serie dei nostri eroi preferiti.tra cui vedrete:
il ritorno della spirale. vecchie conoscenze, e nuovi amici.
io farò del mio meglio per coinvolgermi al massimo.
buona lettura
Genere: Avventura, Azione, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Venezia.
Casa di Dante Vale.
Dopo essere scappati alla spirale con il potere di Umbra, la squadra Huntik, si rifugia a casa di Dante, scoprendo il diario di Lord Casterwill, i cercatori, scoprono che la spirale non è imbattibile, e il modo, con cui Lord Casterwill la sconfisse la prima volta.

 
                                       LA RICERCA DEI TITANI
 
                                            EPISODIO 11

 
Sophie continuava a girare le pagine del diario. Non le stava leggendo, le stava solo scrutando nel tentativo di trovare qualcosa, ma era tutto scritto con codici o indovinelli.
-accidenti- gridò chiudendolo e sbattendolo sul tavolo –è mai possibile che i Casterwill non facciano mai niente di facile?- gli altri rimasero sorpresi da quella reazione. In fondo non era Sophie quella che adorava cimentarsi in prove che mettevano a prova la sua mente? 
-dai, calmati Sophie- cercò di consolarla Dan –ci sarà di sicuro una soluzione, c’e’ sempre un soluzione-
-lo so. Lo so. Ma è strano, l’unico indizio che abbiamo dice: il cuore del mondo. Il cuore dell’uomo. Il cuore della Terra. L’inizio di tutto- effettivamente era un po’ vago come indizio.
Tentarono di mostrarlo anche a Lucas e agli altri componenti della famiglia Casterwill, ma fecero un buco nell’acqua.
La cosa che non capivano, era cosa si intendeva per “cuore”, dato che poteva avere vari significati.
Lok era su quel libro da quasi un ora, e affiancato ad esso c’era anche una cartina geografica. A prima vista sembrava che stesse lavorando, anche se in realtà aveva la bussola di suo padre davanti al libro, e ci stava giocherellando da un po’.
-cosa potrebbe mai essere il cuore della terra, e l’inizio di tutto- in quel momento l’ago della bussola cambiò colore, diventando blu, e cominciando a roteare all’impazzata, fermandosi solo per qualche secondo su determinati punti:
Argentina
Canada
Amazzonia
Cina.
L’ago si bloccava per una frazione di secondo sulle regioni, e poi ricominciava a ruotare all’impazzata, per poi rifermarsi nuovamente.
 
INTANTO, NELLA PRIGIONE DELLA FONDAZIONE:
Klaus stava scontando l’ennesimo giorno dentro quella fredda cella. Passava la maggior parte della giornata seduto sul letto, a riaffiorare vecchi ricordi, ma del resto, cos’altro poteva fare un povere vecchio abbandonato a se stesso. Ma forse quella giornata sarebbe stata più movimentata di quanto immaginasse. Si sentì un gran fracasso provenire dall’entrata. La porta di metallo esplose, facendo balzare via anche il corpo dalla guardia, e dai fumi intensi, ne emersero due fanatici della spirale. Prendendo la chiave, liberarono quelli che un tempo erano gli agenti dell’organizzazione. I fanatici, vennero seguiti da Shauna e da Wild
-miei cari- incominciò Shauna –è giunto il momento che anche voi facciate qualcosa per l’umanità, unendovi alla spirale, ci aiuterete nella nostra impresa, e getteremo il mondo nel caos. Ci vuole unirsi a noi, può farlo comodamente, chi invece vuole rifiutare- Wild prese in mano un’asta di metallo, e a mani nude, la piegò in due fino a spezzarla. Una punta di timore salì tra tutti gli uomini.
Come fossero soldati, avanzarono in fila per due, accompagnati dai fanatici. Klaus diede un occhiata intorno: il carcere della fondazione, era un immenso edificio fortificato, che si affacciava su una scogliera alta come minimo settanta metri che si tuffava in un mare nero intenso. Le possibilità che una persona normale potesse sopravvivere ad un salto del genere erano minime, ma c’era un punto in favore, le pareti erano di metallo spesso, perché dalle quattro torri principali, si trasmetteva un segnale ad onde soniche che creavano un campo di forza in grado di bloccare i poteri da cercatore. In sintesi, punto di vantaggio: incapacità dei poteri. Punto di svantaggio: salto che potrebbe rivelarsi fatale.
Klaus incominciò a tossire, così violentemente che finì con l’accasciarsi a terra. Uno dei fanatici gli andò vicino –ehi, tutto a posto?- facendosi avvicinare da altri tre o quattro fanatici, rimase per un momento a terra. Come un leone che salta sulla propria preda, li stese uno per uno: afferrandone uno per il collo dell’uniforme, e scaraventandolo contro gli altri, e lanciando un pugno all’ultimo rimasto, cominciò a correre verso la via d’uscita più vicina
-boultflere!!!!- gridò Shauna, ma senza risultato. Digrignò i denti –prendetelo- i membri della spirale, corsero dietro a Klaus, che ormai era arrivato all’uscita, e si trovava all’esterno. Si diede un’occhiata intorno, la scogliera gli sembrava precipitare nel nulla, e il mare era anche pericolosamente agitato per via della tempesta in corso. Sentì i passi di Shauna e Wild che si avvicinavano. Prese un bel respiro, e riprese a correre, fino ad arrivare alla ringhiera, che scavalcò, e precipitò nel nulla. Furente, Wild era deciso a seguirlo, ma fu bloccato da Shauna –no- gli disse –ha scelto il suo destino-.
 
La tempesta continuava da ormai tre giorni, e intanto, i cercatori non erano riusciti a capirci gran che degli enigmi
-vediamo un po’- disse Sophie rigirandosi per l’ennesima vota gli appunti in mano. Dal piano di sopra, scese Dante, che appena mise un piede in salotto, calpestò un foglio di carta, e alzando lo sguardo, notò che il pavimento era praticamente sparito, rimpiazzato da fogli e libri, fatto eccezione per un ridottissimo spazio all’angolo dove sedevano Lok e Sophie
-ragazzi- gli fece –finirete con l’abbattere la foresta pluviale se continuate così-
-è inutile, è una cosa impossibile- gridò Lok lanciando l’ennesimo gruppo di fogli per aria
-dai Lok calmati- disse Dante mettendogli una mano sulla spalla –è impossibile perché siete a ragionarci da due giorni, e perché andate avanti a pizza e caffè. Perché non vi fate una tazza di latte e andate a letto?- chiese l’uomo speranzoso. I due ragazzi erano sui libri notte e giorno, quasi neppure dormivano.
Ormai tutti erano al piano di sopra. Zhalia si mise sull’attenti quando sentì un rumore provenire da quello inferiore. Scendendo le scale,si strusciò contro la parete e camminò in punta di piedi per evitare di fare rumore. Sentì sbattere con forza contro la porta d’ingresso. Ma chi poteva mai essere alle undici di sera? Per un momento esitò nell’impugnare il pomello, e quasi ebbe paura nell’aprire la porta. Aveva già pronto l’amuleto di King Basilisk in mano, pronta alla peggiore delle possibilità.
Aprì di scatto la porta, trovandosi davanti una figura nera, leggermente ricurva e che respirava a fatica
-Zhalia- gli disse con l’ultimo respiro che aveva, per poi caderle a dosso, e farla cadere a sua volta sul pavimento.
Era Klaus. Ed era ridotto male.
La vista ancora appannata, gli rendeva difficile capire dove si trovasse. Si portò una mano alla testa, e sentì di avere una borsa del ghiaccio, ancora fredda. Allungando una mano, vagò sul comodino in cerca dei suoi occhiali, e appena lì trovò, si alzò a fatica, sentendo una fortissima emicrania.
Si trovava in una stanza poco illuminata, con le pareti tinteggiate di bianco e qualche foto appese al muro. La libreria ospitava una gran quantità di libri e di fogli di ogni tipo. Accanto ad essa, c’erano una scrivania e una sedia, sulla quale era addormentata Zhalia, coperta dall’impermeabile giallo di Dante
-è da una settimana che è lì- la voce di Dante, lo fece sobbalzare –anche la notte, si svegliava ogni due ore per darti da bere o cambiarti il ghiaccio. Nonostante tutto ci tiene a te- le profonde occhiaie della donna, confermavano la teoria di Dante. Klaus fece un profondo sospiro e un lieve sorriso –sì, lo so- nonostante non lo desse a vedere, Klaus teneva tantissimo a Zhalia, e anche viceversa, ma avendo vissuto entrambi in luoghi difficili, non era proprio il loro forte esprimere emozioni –Dante- disse –quando la sposerai, vedi di trattarla come si deve- Dante rimase un momento perplesso
-perché dici che…-
-rimarresti sorpreso di quanto circolano velocemente le voci in galera. So tutto dell’impiccio successo con Dan e Harrison, e che ti sei offerto di sposare Zhalia per risolvere tutto. E comunque, prima o poi l’avresti fatto anche senza quei due ragazzi- Dante divenne di un rosso che più rosso non ce né –giovanotto io sono nato prima di te, certe cose le noto al volo-  lo sguardo di Dante si andò a posare per un istante sulla cercatrice, che subito si svegliò
-Klaus- disse biascicando un po’ con la voce. Anche se il carattere freddo e distaccato di Zhalia le impediva di saltargli al collo, in se quasi le venne da piangere
-ma come hai fatto a ridurti così?- riuscì a dire cercando di trattenere le lacrime, che ormai stavano facendo diventare i suoi occhi gonfissimi
-semplicissimo, i fanatici della spirale sono venuti a farmi una visitina- rimasero esterrefatti
-perché mai i fanatici dovrebbero andare a bazzicare una prigione della fondazione?- chiese Cherit sbucando dietro la porta insieme agli altri
-stanno reclutando uomini- continuò Klaus –ci hanno liberato tutti, e hanno minacciato di uccidere chi non si univa al gruppo. Io sono riuscito a scappare per puro miracolo-
-la prigione Huntik è piena di agenti dell’Organizzazione e di altri criminali-
-ora sono tutti membri della Spirale. Dobbiamo risolvere il quesito di Lord Carterwill al più presto-
-era di questo che volevamo parlarvi- disse Sophie prendendo il libro –abbiamo scoperto che i titani leggendari degli elementi erano degli animali che simboleggiavano ogni elemento, e dopo la loro scomparsa con tutta probabilità si sono rifugiati nella più grande fonte dei propri elementi che oggi esistono sul pianeta- Klaus rimase un attimo perplesso
-ah, come la storia delle guerre di Hazeyng- fece, gli altri lo guardavano sbigottiti
-come scusa?-
-le guerre di Hazeyng. Non te lo ricordi?- disse rivolto a Zhalia –l’avrai letto un miliardo di volte- la cercatrice ci riflette un attimo
-già, è vero, nella storia il protagonista aveva come obbiettivo la ricerca di quattro spiriti magici, che gli avrebbe consentito di combattere il male usando gli elementi- Zhalia ebbe un flash, e cominciò a frugare nella libreria
-e questo cosa centra con la situazione?- chiese schizzinoso Dan. la cercatrice tirò fuori un libro piuttosto spesso, con una copertina rilegata in pelle. Lo cominciò a sfogliare, e si fermò su una pagina
- nota del giorno - iniziò a leggere -  Sento le forze abbandonarmi man mano che vado avanti. Non credo di riuscire a resistere a lungo la mia ardua missione. Fermare il Mago Oscuro, non è una missione adatta per un uomo solo.
Nonostante i miei poteri siano di gran lunga superiori ai suoi, lui possiede l’amuleto leggendario del tradimento, e anche le paure e i timori, di tutte le persone di cui si è impossessato. Comandandoli e controllandoli con la loro stessa paura. L’arma più potente che esista.
Ma nonostante questo, io e la mia famiglia, siamo pronti a rischiare il tutto per tutto pur di salvare la nostra gente. E siamo sicuri che ci riusciremo, perché noi abbiamo gli spiriti  leggendari del corpo, della mente e dello spirito.
I miei fidati amici, mi aiuteranno a proteggere gli uomini. Ma avremmo bisogno anche di una terra su cui posare i piedi. E quella ci penseranno Silua, Caeli Alas, Arctos e Rugien ignis. Gli spiriti leggendari degli elementi. –erano le stesse identiche parole del diario di Lord Casterwill, solo con nomi diversi
-quindi qualcuno ha già affrontato questa cosa, è sopravvissuto e l’ha persino riportato scritto- Cherit era senza fiato
-magari è stato un Casterwill, qualcuno che ha voluto condividere la propria vittoria con il mondo-
-e quindi ci potrà aiutare a trovare i titani leggendari. Nel libro dove si trovano?-
-non ne ho idea. Qui la storia è ambientata in un mondo fantastico, non so a cosa corrisponda sulla terra. So solo che si trovano nel vulcano più grande, la foresta più immensa,…- Lok cominciò a riflettere -…le cascate più enormi e il monte più alto-
-Argentina, Canada, Amazzonia, Cina- disse Lok –la bussola di mio padre, si bloccava sempre su questi quattro punti-
-ma certo- disse Sophie –in Argentina c’e’ il vulcano più grande, in Canada le cascate del Niagara, in Amazzonia la foresta pluviale, e in Cina il monte Everest-
-quindi se volgiamo trovare i titani leggendari degli elementi, dovremmo arrivare nelle viscere della natura-
 
CONTINUA…
 
 


  
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