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Autore: someonelikecris    04/09/2012    4 recensioni
"Sei un bastardo Boo" disse il riccio tirando un piccolo pugno al più grande.
"Non è per questo che mi ami?" chiese Louis circondando i fianchi di Harry con le sue braccia.
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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They can read all about it.
 
 
 
"Ti rendi conto di che giorno è, vero?" il riccio strinse le dita attorno all'iphone cercando di mantenere la calma.
"Harry, credi che mi faccia piacere?" gli chiese una voce cristallina dall'altra parte del telefono.
"Mi auguro di no" sussurrò il più piccolo accasciandosi a terra.
Poggiò la schiena contro il muro e passò una mano tra i capelli per spostarli dagli occhi. Sentiva il nodo in gola crescere sempre di più, diventare quasi una pietra.
Avvertiva lo stomaco contorcersi e gli occhi cominciare a bruciare.
"Oddio non ce la faccio più" si lasciò sfuggire non riuscendo a mascherare un piccolo singhiozzo che fece sprofondare il cuore del più grande in un buco nero.
"Harry..io.." cominciò lui.
"Ci sentiamo dopo" il riccio chiuse la comunicazione senza pensarci.
Ormai anche la voce del più grande lo faceva soffrire, a dire il vero tutte le sue sofferenze erano colpa di quel ragazzo.
Non averlo vicino lo faceva soffrire, averlo accanto e non poterlo vivere come desiderava, vederlo stringere quella ragazza, vederlo stringere chiunque non fosse lui a dirla tutta. Quegli occhi azzurri che all'inizio di tutto erano diventati casa sua adesso erano la più pericolosa delle trappole.
Erano le otto di un freddissimo trentuno gennaio, quattro fottutissime ore e Harry Styles avrebbe compiuto diciannove anni, avrebbe dovuto essere contento, spensierato, pronto ad una notte brava, eppure il suo cuore era nel più profondo degli abissi.
Avrebbe festeggiato con i suoi fratelli, con i suoi amici, sarebbe mancato solo lui, la persona più importante, la persona che non vedeva da due settimane.Colpa del management, come sempre. I pugni del riccio si strinsero ancora un po', chiuse gli occhi e cercò di trattenere i singhiozzi, l'ultima cosa che voleva era essere trovato a piangere in uno sgabuzzino dai suoi compagni.
Il management aveva fatto partire Louis per due settimane con la sua copertura, un adorabile viaggio a Disneyland, per tenerli distanti, per cercare di separarli.
Lo stomaco del più piccolo si rivoltò, si protese in avanti per cercare di frenare il riflesso del vomito e grazie a Dio ci riuscì.
Quattro ore, solo quattro ore lo separavano da quello che sarebbe stato un compleanno perfetto se solo Louis fosse stato con lui, ma il suo ragazzo era bloccato in aereoporto da un fottutissimo sciopero degli aerei.
Non lo vedeva, non lo stringeva e non avvertiva il suo profumo così dolcemente familiare da due settimane e tutto quello che voleva in quel momento era essere tra le sue braccia forti, sentirsi sussurrare che in un modo o nell'altro avrebbero vinto loro, loro contro il mondo.
"Harry?" qualcuno bussò alla porta dello sgabuzzino.
Il riccio non rispose, provò, ma non riuscì. "Harry, sono Zayn, ti prego, fammi entrare"
Lentamente si rialzò in piedi, cercò di mandare giù il nodo che aveva in gola e aprì la porta.
Il cuore del moro si fermò di botto non appena vide gli occhi verdi dell'amico cerchiati di rosso.
"Non ti vedevamo tornare e mi sono pre..." il moro si fermò notando che il riccio non lo degnava nemmeno di uno sguardo "Harry" ripetè con voce ferma.
Il ragazzo gli fece segno di entrare e il moro non se lo fece ripetere due volte, entrò e si sedette.
Il riccio si posizionò accanto all'amico e cominciò a guardarsi i piedi. "Harry, per favore parla" disse il moro poggiando la mano sulla sua nuca.
"Lui non verrà" disse secco Harry.
"Come non verrà?" chiese Zayn incredulo.
"E' bloccato in aereoporto, non arriverà mai in tempo.."
Calò un silenzio spesso quanto la nebbia tra i due "Harry, festeggerete un'altra volta insieme, non puoi rovinarti questo giorno, nemmeno Lou lo vorrebbe"
"Non mi interessa quello che vuole lui Zayn" disse Harry duro "Sono stanco di stare a pensare a quello che gli altri vogliono da me!" continuò alzando la voce "Stanco".
"E allora cosa farai? Rimarrai chiuso qui dentro a compiangerti?"
Un sorriso spezzato attraversò il viso del riccio. "Perchè? Non è quello che faccio tutti i giorni? Starmene chiuso in un armadio?"
Il sangue del moro si congelò e in quel momento si pentì della promessa fatta a Louis, non si sarebbe mai più fatto incastrare nelle sue stupide sorprese.
"Non ti lascerò qui dentro Styles, puoi starne certo, dovessi caricarti di peso!" una piccola risata scosse il riccio.
"Tu? Che carichi me? E con quali braccia?" 
Il cuore di Zayn si scaldò un po', forse non era del tutto perso. Louis l'avrebbe ammazzato se il suo piano non fosse riuscito.
"Ecco, appunto, non farmi spezzare la schiena e vieni alla tua festa stasera, Liam e Niall si sono impegnati molto" disse il moro alzandosi "E poi lo sai che anche noi ti amiamo da impazzire" continuò sogghignando.
Harry lo guardò. Zayn gli sorrise incoraggiante e tese una mano all'amico. Il riccio afferrò la mano e si diresse in camera sua, a prepararsi.
 
 
"Allora?" gli chiese Louis dall'altra parte del telefono.
"Tomlinson, ti odio, non farmi fare mai più una cosa del genere!" sbottò il moro mentre si allacciava le blazer rosse.
Louis rise. "Ci è cascato?"
"Ovviamente, sai che sono bravo con queste cose"
Louis rise, di nuovo. "Non saresti niente senza di me, Malik, ammettilo"
"Sta' zitto Lou e muoviti a venire, Harry è a pezzi"
Louis sentì la forza lasciare un po' il suo corpo, la combinazione di quelle parole era fatale.
"Gli manchi, da morire" aggiunse il moro con fare smielato, quasi a prenderlo in giro. 
Il piede del più grande spinse l'acceleratore e insieme al pedale il cuore di Louis cominciò a correre all'impazzata al pensiero di poter finalmente rivedere il suo ragazzo. 
"Ci sono quasi Zayn, ci vediamo al club"
"Non vedo l'ora di vedere la faccia di Haz" disse il moro sghignazzando.
"Anche io, non immagini quanto" Louis chiuse la telefonata e tornò a dedicarsi all'acceleratore della sua macchina.
 
 
La musica stava invadendo il cervello del riccio fino a disorientarlo.
I suoi amici gli avevano organizzato una festa perfetta, lo era la musica, lo era la gente, lo erano i cocktail.
Tutto era perfetto, tutto era al suo posto, tranne una persona.
Mancavano ormai cinque minuti alla mezzanotte e Harry cominciava a sentirsi solo nonostante Liam, Zayn e Niall gli fossero stati addosso tutta la sera. Mancava lui, nessuno avrebbe potuto rimpiazzarlo.
Zayn si avvicinò al riccio e afferrò la sua mano "Stanno per portarti i regali, vieni qui" disse lasciandolo al centro della pista.
Harry si costrinse a sorridere quando la musica si abbassò e le luci si alzarono un tantino.
Un carrello con infinità di pacchi stava arrivando in sala.
Harry strinse gli occhi per vedere meglio, la figura che spingeva il carrello era dolorosamente familiare.
Il suo cervello non poteva prenderlo in giro in quel modo, non poteva vedere Louis ovunque, eppure lui era proprio lì davanti.
Harry sentì dei brividi attraversargli tutta la schiena, adorava il modo in cui il suo cervello lo stava prendendo in giro.
Quando però sentì gli sguardi di tutti addosso capì di non essere il solo a vederlo.
Louis era lì, proprio davanti a lui con uno dei sorrisi più belli che il riccio avesse mai visto.
Il più grande gli fece un occhiolino e il riccio a malapena riuscì a trattenere le lacrime, avrebbe dovuto aspettare ancora un po', c'era troppa gente, come sempre.
 
 
Dopo aver ringraziato tutti per i regali, Harry si avvicinò al tavolo dei cocktail, aveva completamente perso Louis di vista ed era convinto che il più grande lo avesse fatto apposta.
Ad un tratto si sentì afferrare la mano e trascinare dietro le pesanti tende di velluto.
Due braccia forti lo circondarono e quel profumo che tanto gli era mancato inondò i suoi polmoni.
Quelle labbra perfette erano sulle sue ora, le mani del più grande come sempre tra i suoi ricci.
Harry si scostò da lui, solo per poterlo ammirare, per poterlo vedere meglio e constatare che il Louis dei suoi ricordi non rendeva per niente giustizia all'originale.
L'azzurro così puro di quegli occhi che troppe volte lo avevano preso in giro, fulminato, amato, incantato.
"Sei un bastardo Boo" disse il riccio tirando un piccolo pugno al più grande.
"Non è per questo che mi ami?" chiese Louis circondando i fianchi di Harry con le sue braccia.
Le labbra dei due ragazzi si incontrarono di nuovo con più foga, desiderio, brama. Le due settimane lontani avevano messo a dura prova i nervi di tutti e due.
L'assenza di Louis era la cosa che aveva sempre più tormentato Harry e il più grande ne era consapevole, Louis era così orgoglioso del suo ragazzo che lentamente diventava più forte, più tosto. Il mondo dei contratti discografici non era fatto per Harry, questo Louis l'aveva sempre saputo, ma il riccio non avrebbe mai mollato, non l'avrebbe mai data vinta a quei magnati della musica. "Ho deciso una cosa" sussurrò Louis sulle labbra del riccio.
"Cosa?"
"Non ce la faccio più Harry, voglio urlare al mondo che è te che voglio, che Eleanor non conta niente, che ti amo"
Il riccio scoppiò a ridere in faccia al più grande "Non essere ridicolo, Boo"
"Non è quello che vuoi anche tu?"
"Da morire, ma..non possiamo, lo sai, cosa ne sarebbe di Zayn? Di Liam? Dio, cosa ne sarebbe di Niall? E' anche una loro decisione"
"E' una nostra decisione" disse Louis stringendo il riccio un po' di più "Basta Harry, abbiamo aspettato anche troppo, mi sono stancato di essere comandato a bacchetta, non ce la faccio più a vederti così"
Gli occhi del riccio cominciarono a bruciare. Non c'era cosa che aspettava di più, niente, quante volte avevano fantasticato insieme sul loro coming out?
"Cantalo con me Harry, conosci le parole, tutti le conoscono.." Louis prese la sua mano e lo trascinò sul palchetto dove fino a poco fa si stava esibendo una band per il suo compleanno. Impugnò il microfono e si avvicinò al riccio. 
Non appena Louis cominciò a cantare le gambe di Harry parvero trasformarsi in gelatina. Stava succedendo tutto così velocemente.
"I wanna sing, I wanna shout" Louis cantava e Harry sentiva gli sguardi di tutti addosso, il panico si infiltrò nel suo cervello ma non avrebbe lasciato Louis da solo.
Quella canzone era loro, nessuno lo avrebbe potuto negare, tenere nascosto tutto stava diventando sempre più difficile.
"I wanna scream till the words dry out" continuò Louis rivelando le più belle sfumature della sua voce, poi tese il microfono ad Harry che con tutto il fiato che aveva cantò, liberandosi, finalmente "So put it in all on the papers, I'm not afraid"  Louis si riavvicinò.
Solo il microfono separava le labbra dei due ragazzi "They can read all about it, they can read all about it"
Louis allontanò il microfono e si perse sulle labbra del suo ragazzo, davanti al mondo, per la prima bellissima volta.
 
 
"Harry, Harry! Dai mi fai preoccupare!" il riccio aprì gli occhi di colpo, si ritrovò nel suo letto.
Un Louis sconvolto lo fissava coperto solo da un lenzuolo. "Diamine, ma canti anche nel sonno?" gli chiese ridendo.
Harry non capiva più niente. "Che giorno è?" chiese con la voce impastata dal sonno.
Louis rise "E' il ventiquattro gennaio, perchè?"
Era stato tutto un sogno?
Il riccio si mise a sedere, era anche lui coperto esclusivamente da un lenzuolo. "Cazzo, ma che ho bevuto ieri notte?" 
Louis rise, ancora "No, cosa non hai bevuto, vorrai dire" disse il più grande avvicinandosi e baciandogli una spalla nuda.
"Ho fatto un sogno bellissimo" sussurrò.
"Che hai sognato?" chiese il più grande poggiando una guancia su quella spalla.
"Ho sognato che mi amavi come non hai mai fatto prima d'ora" disse il riccio tutto d'un fiato.
"Mooolto difficile" 
"Arriverà il giorno in cui lo urleremo al mondo, lo sai?" Harry si girò verso il più grande.
I nasi dei due ragazzi si sfioravano appena. "Lo so" sussurrò Louis prima di posare un ultimo bacio delicato sulle labbra rosse del riccio.



Ok, eccomi con un'altra os larry (si, ci sto prendendo gusto).
L'altra notte erano le due e non riuscivo a dormire, ho preso il pc, ho aperto un documento word e ho fatto partire itunes, come al solito e tadaaaan, coincidenza, parte "Read all about it", dopo averla sentita quindici volte ho riletto ed è uscito fuori questo papiro che spero vi piaccia!
Fatemi sapere anche su twitter se volete, sono @someonelikecris
Vi aspetto!
  
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