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Autore: willbeyoungforever    04/09/2012    15 recensioni
[Nanny Klaine] Blaine Anderson è appena stato ammesso alla Julliard di New York per un corso di specializzazione musicale, ma ben presto si rende conto che senza lavoro non è in grado di pagarsi l'affitto.
Finn e Rachel sono sposati, vivono a NY e hanno una bambina di 6 anni, Barbra Rose Hudson, tanto bella quanto pestifera.
E in tutto questo come si inserisce Kurt? Bhè, lui è l'affascinante Zio di Barbra, vi basti sapere questo...
Genere: Commedia, Fluff, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Blaine Anderson, Kurt Hummel | Coppie: Blaine/Kurt, Finn/Rachel, Puck/Quinn
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 13: Light Blue
 
Kurt sollevò la cornetta del telefono del suo ufficio e compose il numero che si era scritto sulla rubrica. Istintivamente mentre aspettava che dall’altro lato rispondessero, si avvicinò alla finestra del suo ufficio. Era mezzogiorno passato, e il ragazzo come al solito gettò un’occhiata allo Sturbucks per cercare Blaine.
Come previsto il ragazzo era li seduto che stava sorseggiando la sua tazza di caffè pensieroso. Kurt si fermò ad osservare affascinato il modo in cui giocherellava con i suoi riccioli fino a quando una voce maschile rispose alla chiamata:
“Pronto?”
“Salve, sono Kurt Hummel” rispose Kurt velocemente dandosi il contegno richiesto dal suo lavoro “la chiamo per sapere a che ora dobbiamo mandare la macchina per il signor Levine il 7 luglio…”
“Oh salve signor Hummel, stavo giusto per mandarle una mail…” disse l’uomo.
“E’ successo qualcosa?” chiese Kurt.
“Ehm, si il Signor Levine non può partecipare al concerto del 7 Luglio a Times Square…in qualità di agente dei Maroon 5 sono riuscito a trovargli un ingaggio più interessante a Toronto proprio in quel periodo…Adam è molto dispiaciuto…” spiegò la voce in modo annoiato.
“Cosa c’è di più interessante di un concerto ripreso dalle telecamere di MTV per il 7 Luglio in Times Square?” domandò Kurt stizzito.
“Non sono affari suoi, signor Hummel…ci spiace per l’inconveniente, ha ancora qualche settimana per trovare un sostituto…siamo solo a metà Giugno…Arrivederci.” Rispose l’uomo scorbutico, agganciando il telefono.
“Cazzo” disse Kurt una volta realizzato il problema “sono nella merda.Dove lo trovo qualcuno che mi sostituisce Adam Levine e i Maroon 5 in meno di due settimane?”.
Kurt stava organizzando quell’evento da quasi un anno ormai. Si trattava di un grande concerto in Times Square con diversi cantanti. Aveva addirittura perso i pantaloni per riuscire a ingaggiare i One Direction, e adesso i Maroon 5 davano forfait? Era vero che avrebbero dovuto cantare solo un paio di canzoni acustiche in apertura, ma era comunque un problema serio. Aveva un buco nella scaletta e non sarebbe riuscito a coprirlo facilmente. Non con così poco tempo disponibile.
Kurt istintivamente guardò ancora fuori dalla finestra e improvvisamente gli venne un’idea.
Rischiosa, ma era un’idea.
Senza pensarci ulteriormente scattò verso la porta e si diresse verso l’ascensore, premendo il tasto “giù” con insistenza. Dato che quello non arrivava, decise di prendere le scale, e iniziò a correre per uscire dall’edificio.
Una volta fuori gridò “Blaine! Ehy Blaine!” mentre attraversava di corsa sulle strisce pedonali agitando le braccia.
Il ragazzo che si stava alzando dal suo tavolino, lo guardò stupito. Sapeva che lavorava li vicino, ma era da tempo che non lo incontrava in quella zona.
“Ehy Kurt! Che sorpresa!” disse sorridendo dolcemente. Era contento di aver fatto pace con lui, anche se non aveva ancora ben capito com’erano rimasti.
“Blaine! Ho bisogno di te! Ti prego siediti di nuovo…ho una proposta!” disse il ragazzo con il fiatone.
“Indecente?” domandò Blaine mentre tornava al suo posto ridacchiando.
Kurt fece finta di non aver sentito e continuò a parlare.
“Potrei averti trovato un ingaggio...” disse Kurt, aggiungendo poi “importante…”
Blaine si mise subito sull’attenti sentendo quelle parole “Ma non mi hai mai sentito cantare…”
“Ti sbagli…io potrei…averti origliato mentre canticchiavi nella mia doccia…” disse il ragazzo arrossendo leggermente.
“E pensi di poterti basare su questo? E soprattutto non ho nemmeno inciso un cd, come puoi puntare su di me? Tu lavori per i grandi nomi Kurt, non ho intenzione di farti rischiare il lavoro…non mi devi niente…non sono così disperato i-“ iniziò a biascicare Blaine in modo sconclusionato.
“Ti prego, stai zitto. So quello che sto facendo, e ti assicuro non sono io che ti sto offrendo il mio aiuto, ma te lo sto chiedendo…ho bisogno di te e della tua voce…”
“Ok….spiegami meglio…” disse Blaine interessato.
“Adam Levine…” iniziò Kurt ma l’altro lo interruppe subito chiedendo “quello dei Maroon 5?”
“Esatto” disse Kurt  “doveva aprire il concerto del 7 Luglio con un paio di canzoni acustiche in Times Square, solo che mi ha appena chiamato il suo agente dicendomi che per qualche strano motivo ha trovato un impegno più importante…quindi io mi chiedevo se tu pote-“
“Ah nononono, non se ne parla nemmeno! Mi stai per caso chiedendo di cantare in mezzo a Times Square al posto dei Maroon 5? Ma sei impazzito? Non riesco nemmeno a trovare un ingaggio in un piano bar e tu mi chiedi di cantare in mezzo alla piazza più importante dell’America?!” disse Blaine alzandosi dalla sedia gesticolando agitato.
“Blaine ti prego, sono disperato!” disse Kurt piagnucolando
“Non riesco a capire perché lo chiedi a me?” chiese ancora il ragazzo poggiando le mani sul tavolino.
“Perché credo in te, Blaine…” disse Kurt, allungando una mano e afferrando quella dell’altro ragazzo.
Blaine abbasso gli occhi verso le loro mani intrecciate e poi tornò a guardare negli occhi l’altro, totalmente stupito da quel gesto e da quella frase.
“Siediti…” chiese Kurt dolcemente, e Blaine non potè fare altro che assecondare quella richiesta.
Kurt continuò a parlare senza lasciare mai la mano di Blaine “E’ da quando ti ho conosciuto che ti ho detto che non devi abbandonare il tuo sogno, prima ancora di averti sentito cantare io ho creduto in te…”. Blaine fissò Kurt intenerito, mentre l’altro continuava a parlare “Ho già organizzato questo tipo di eventi, tu sei un bel ragazzo, hai talento…sono sicuro che piacerai al pubblico…si tratta di qualche canzone di apertura, prima che inizi a cantare Katy Perry…”
“Katy Perry…” ripetè Blaine sbarrando gli occhi.
“E i One Direction…ma questo non ha importanza! Perché io sarò li a vedere Blaine Anderson, e sono sicuro che sarà il migliore di tutti…”
“Tu…sarai li?” chiese sottovoce Blaine osservandolo negli occhi.
“Ovviamente, sarò dietro le quinte, con te…” rispose il ragazzo, stringendogli la mano per rassicurarlo.
Blaine prese un bel respiro profondo “non penso di farcela…ci saranno tantissime persone…” disse il ragazzo insicuro.
“Blaine” lo rimproverò Kurt nuovamente “ti sto offrendo l’occasione della vita su un piatto d’argento…solo uno stupido non acconsentirebbe…”
“Ma cosa posso cantare?” chiese il ragazzo preoccupato.
“Ho già pensato a tutto! Farai una cover di ogni cantante che ci sarà quella sera, e poi farai un tuo pezzo originale…piacerai tantissimo, ne sono sicuro…a me piaci, e io me ne intendo parecchio!”
“…O-ok…” rispose il ragazzo torturandosi le labbra.
“Perfetto! Ti sarò debitore a vita!” disse Kurt sempre stringendogli la mano e sorridendo dolcemente.
“Ma smettila! Sono io quello che deve ringraziare te…ho appena trovato un ingaggio…in Times Square…il 7 Luglio….Dio non ci credo! Devo avvisare i miei genitori, così potranno venire a vedermi…” disse il ragazzo agitato.
“Non preoccuparti, va comunque in diretta su MTV” disse Kurt senza darci troppo peso.
“Cazzo!”
“Ahaha” Kurt ridacchiò divertito sentendolo imprecare, poi i due si guardarono negli occhi intensamente.
“Grazie…” disse finalmente Blaine a mezza voce: perso com’era in quelle pozze azzurre era già tanto che si ricordava come si faceva a parlare.
I due ragazzi vennero però disturbati da una voce che, poco distanti da loro, disse: “Blaine?”.
Il ragazzo moro alzò lo sguardo e si trovò di fronte Adrian.
“Adrian?” disse shockato allontanando immediatamente la mano da quella di Kurt che stava guardando quel ragazzo, confuso.
“Co-cosa ci fai qui?” chiese ancora Blaine, alzandosi dalla sua sedia e avvicinandosi al suo “fidanzato”.
“Sono venuto a farti una sorpresa…ma a quanto pare ho interrotto qualcosa…” disse il ragazzo guardando verso Kurt minaccioso.
“Oh, nono non è come pensi…” cercò di scusarsi Blaine in modo impacciato.
“Lui è il famoso Kurt?” chiese quello curioso.
“Ehm…si, stavamo solo parlando..”
“Ho visto…” disse il ragazzo sempre più stizzito.
“…Di lavoro…Kurt mi ha appena trovato un ingaggio per un con-“ cercò di spiegare Blaine gesticolando agitato.
“Allora vi lascio alle vostre cose…pensavo di trovarti a lezione, ma a quanto pare sono stato preso in giro per tutto questo tempo…”
“Adrian, ti prego non fare scenate qui in strada…possiamo parlarne in privato?” chiese Blaine, guardando i due ragazzi alternativamente.
Adrian si limitò ad arricciare le labbra indispettito mentre diceva “Se al tuo amichetto non dispiace…”
“Scusami Kurt, ci sentiamo in questi giorni per definire i particolari, ok?” disse Blaine guardando l’altro ragazzo in modo veramente dispiaciuto.
Kurt che era ancora leggermente sconvolto dal risvolto che aveva preso tutta la situazione, disse semplicemente “Certo…nessun problema…”
Blaine e Adrian si allontanarono dal bar, e mentre Blaine era distante si girò nuovamente a guardare Kurt che era rimasto seduto solo al suo tavolino.

 
*

La situazione non stava andando male.
Peggio.
Era un delirio.
Blaine aveva condotto il suo ragazzo nel suo mini appartamento, e una volta chiusa la porta avevano iniziato a litigare furiosamente.
Blaine non riusciva a capire come mai quello avesse preso l’iniziativa di venire a trovarlo fino a New York, quando era più di un mese che non si sentivano.
Adrian invece voleva a tutti i costi sapere che tipo di rapporto ci fosse tra il suo ragazzo e quel Kurt.
Blaine aveva cercato di spiegare che erano solo amici, che non era successo niente tra loro due e che comunque, dato l’atteggiamento distante di Adrian, Blaine ormai non si considerava nemmeno più il suo ragazzo.
Adrian invece continuava a scaricare la colpa sull’altro, sostenendo anche che Blaine non era mai tornato a Westerville in tutto quel tempo, mentre lui in quel momento si trovava proprio li, a New York.
 
Blaine scoppiò a piangere, come al solito.
Era il più sottomesso tra i due e il più dipendente da quella relazione. Adrian lo sapeva bene e ci giocava molto.
Blaine era stanco di essere trattato come il giocattolino sessuale di Adrian, eppure nonostante questo, i due ragazzi finirono ugualmente a letto.
Tra le lacrime (di Blaine) si strapparono letteralmente i vestiti di dosso, e totalmente nudi si gettarono sul letto baciandosi e toccandosi furiosamente, assetati di arrivare presto al dunque.
Blaine con il capo reclinato all’indietro e gli occhi chiusi, tra un gemito e l’altro, si rese conto che il motivo per cui Adrian l’aveva raggiunto fino a New York era quello di scoparselo.
Niente di più, niente di meno.
Non ci sarebbero state coccole, baci o parole dolci, dopo. Tutto si sarebbe concluso come al solito, e così come Adrian era arrivato, se ne sarebbe andato.
Nonostante fosse consapevole di tutto questo, Blaine non riusciva a prendere posizione e cancellare una volta per tutte dalla sua vita quello stronzo.
Si faceva pena da solo, lì nel suo appartamento, avvinghiato al corpo di uno sconosciuto che lo stava scopando.
 
Non c’era amore nell’aria.
 
L’amore di Blaine era lontano in quel momento, magari ancora seduto su quel tavolino dello Starbucks.
 

*

Blaine dopo aver dato un’occhiata ad Adrian addormentato affianco a lui, si rotolò nel copriletto, sporgendosi verso il comodino e afferrando il suo Iphone, per inviare un sms a Kurt.
 
“Kurt, scusami ancora per oggi…l’arrivo di Adrian è stato tutto così improvviso, non me l’aspettavo…era così arrabbiato, dovevo parlargli…scusami se ti ho lasciato solo al bar…spero che non ti sia offeso…e grazie ancora per l’ingaggio, ti sarò debitore a vita!”
 
“Blaine, Adrian è ancora con te?” rispose velocemente quello.
 
“Si, perché?”
 
“Allora passa il tempo con il tuo ragazzo, invece che scrivere a me.”
 
Blaine lesse più volte quel messaggio, lanciando di tanto in tanto delle occhiate al suo ragazzo che dormiva dal lato opposto del letto e non dava segni di aver intenzione di interagire presto con lui.
Particolarmente turbato poggiò nuovamente il cellulare al suo posto, si accartocciò su se stesso in posizione fetale, cercando di riprendere sonno.
Inutilmente.

Free Talk

20 recensioni...c'è...bho! AIUTO! 
GRAZIEEEEEEE!
Comunque, non ho tanto da dire su questo capitolo, secondo me adesso mi prenderete a sassate....ma dai era OVVIO che Adrian tornasse!
Tra l'altro, No Barbra, No Party!
Vedrete che si sistemerà tutto! Non manca tanto alla fine (sigh) solo 3 capitoli (2 + epilogo)
Nel frattempo ho aggiornato anche i Missing Moments e ho postato il primo capitolo della mia nuova FF, ossia Klainefeld - Abito da sposo cercasi  se qualcuno di voi ha voglia di fare un salto anche di qua!
GRAZIE A TUTTE!
Baci
Ottavia

   
 
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