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Autore: Robix    19/03/2007    13 recensioni
L’incontro fu casuale, l’aiuto inaspettato, la fuga obbligatoria e la convivenza decisamente forzata… anche se a pensarci bene, a volte, non tutti i mali vengono per nuocere!
Genere: Avventura, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash, Yaoi | Personaggi: Blaise Zabini, Harry Potter | Coppie: Draco/Hermione
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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RINGRAZIAMENTI:
Eccovi il penultimo capitolo ^__^
State gioendo, ho aggiornato prestissimo stavolta?!?!
Che dire siamo quasi alla fine e ci tenevo a ringraziare tutti coloro che hanno mato qs ff, seguendola con tanta costanza e devozione. Mi scuso ancora per i grossi ritardi nel postaggio ma vi prometto che non accadrà più. Ci tenevo a ringraziare in particolare alcune persone alle quali avrei tanto voluto rispondere personalmente alle recensioni ma alle quali per ragioni di tempo ho dovuto dare buca. A loro va tutto il mio affetto: Alec, Daniela_G., Aviendha, Myra, giois, -jo-, lunachan62, SnowWhiteQueen, julia91, mtva, Minami77, MissMalfoy, hermione, Teri91, sissichi, eilan90, accioharry, HP Mary, pearl, maryj_colombia, Serry_Black, ginnina, Trip, Giuggia89, magicforever, anfimissi, Gigia28, marygenoana, blufairy87, ryota46, shaka, fragolina92, Felicity89, blufairy87, gemellina, kristin, katiuz, Jessire, Neko_tensai, Cl4rien, andromeda89, Mary, ieri, Giz21, Herm85, Isilya, Lucilla91, Anthea, taty89, Drachetta'91, linkin park, mena, Shadowlight, yuyu, sophie_85, daffodil, Joy Wyatt, ClyClu, KIARA, mary90, fairy81, PP, ylenia, _Elentari_, miciona, Alisea, kamomilla, Elektra, siriussina, JessicaMalfoy, Mira'82, piny, debby-potter, Jackie Hooker, Naife, Piropiro, Tija, Miss Black, Layla.
A loro e a tutti quelli che ho dimentica… THANKS FROM THE BOTTOM OF MY HEART. Un abbraccio a tutti buona notte Rob ^__^


Capitolo 45°: La resa dei conti

“Come stanno Poppy?” domandò Silente dopo che la donna si era occupata per qualche minuto dei ragazzi.
“Considerato quanto successo, direi che sono stati molto fortunati” rispose la donna finendo di medicare la spalla di Blaise “Draco è quello che mi preoccupa di più, sai perfettamente che la mors tempora lascia sempre degli strascichi fastidiosi”
“Non ne lascerà” esclamò il giovane Malfoy di getto “Blaise ha recitato il controincantesimo oscuro immediatamente”
“Vero, ma non dobbiamo e soprattutto possiamo, sottovalutare che sei rimasto senza vita per quasi due minuti” disse Piton dando manforte a Madama Chips.
“Ma guardatemi sto benissimo” aggiunse Draco indicandosi “Voglio andarmene da qui, Harry ha bisogno di noi” aggiunse mentre il suo migliore amico annuiva concorde.
“E dove vorresti andare?” domandò Piton scurendosi in volto mentre incrociava le braccia.
“A cercarlo”
“Per favore!” fu il commento poco convinto dell’uomo che venne bloccato dal preside dal continuare con un cazziatone formato famiglia per quell’idea folle.
“Te ne andrai a tempo debito, prima devo accertarmi che tutte le tue funzioni vitali non siano state compromesse nemmeno leggermente” s’intromise l’infermiera decisa “E questo vale anche per voi” rincarò guardando Blaise e Hermione, i quali sbuffarono sonoramente.
“Si ma…” provò a dire l’erede di casa Malfoy.
“Niente ma, potete lamentarvi e sbuffare quanto volete, ho anch’io a cuore la vostra salute e non vi dimetterò senza prima essere certa che stiate più che bene” insorse la donna lapidaria.
“Madama lei non capisce, voi non capite” balbettò Blaise guardando Piton e Silente il quale intervenne per placare gli animi dicendo “Poppy sono certo che i ragazzi non volessero sminuire la tua serietà, credo siano solamente preoccupati per le sorti di Harry”
“Albus, siamo tutti preoccupati per Harry” disse Madama Chips senza dargli modo di continuare “Ma questo non cambia lo stato delle cose. Sono feriti, sono stati colpiti da incantesimi pericolosissimi, non se ne parla di allontanarsi da qui prima che tutto sia stato controllato a dovere”
“Concordo in pieno ma permettimi di rassicurare anche loro” replicò guardando i tre ragazzi “Fidatevi di me quando vi dico che Harry starà bene. Nulla è accaduto per caso”
“Cosa significa signore?” domandò Hermione confusa.
“Significa che è stata fatta una scelta che ha portato a certe conseguenze, ma non sempre ciò che appare tragico in realtà, lo è veramente”
“Non capisco” mormorò Blaise “Si trova in un covo di mangiamorte senza bacchetta, cosa c’è di non tragico?” chiese agitato.
“Harry è pieno di risorse, non scordate che parte del duello avuto con Voldemort è avvenuto senza bacchetta”
“Si ma…” balbettò il giovane angosciato.
“Signore ci sta dicendo che Harry sapeva che sarebbe finita così? Che era preparato a tutto questo?” domandò Hermione evidenziando ancora una volta la sua perspicacia.
Il preside annuì sorridendole.
“COSA? MA NON E’ POSSIBILE!” tuonò Blaise.
“COME POTEVA?” chiese Draco.
L’uomo fece cenno ai due ragazzi di calmarsi e spiegò “La sera che Harry siglò il patto con Zacarias stava venendo da me per recuperare il libro delle ombre. Compresa la gravità di quanto accaduto e benchè fiducioso che non si arrivasse a tanto, era comunque conscio che sarebbe stato molto difficile per te non combattere ad armi pari” disse guardando Blaise.
“E’ tutta colpa mia” mormorò Zabini sconsolato.
“No, Harry ha voluto che accadesse questo, o meglio era preparato perché accadesse”
“Non riuscirà a tornare senza bacchetta e poi ora hanno anche il libro delle ombre. Non possiamo nemmeno proporre uno scambio” sussurrò il moro sempre più affranto.
“Bhè non proprio, ce l’hanno ma non lo avranno ancora per molto” esclamò il preside che notando le facce allibite si spiegò meglio “Harry mi ha chiesto di incantare il libro delle ombre, di proteggerlo e renderlo inutilizzabile. Potrà essere aperto ed usato, solo se sarà lui ad ordinarlo. Questo gli consentirà di avere un vantaggio su i suoi carcerieri”
“Impazziranno quando lo scopriranno” balbettò Hermione.
“Sì, ma se vogliono portare a termine il loro piano, dovranno scendere a patti con lui” esclamò di rimando l’uomo sorridendo sornione “Questo gli permetterà di poter essere lui a dettare le regole”
“E’ pericoloso” mormorò Blaise.
“Si ma Harry non è uno stolto, saprà come gestire al meglio la situazione”
“Cosa possiamo fare?” domandò Draco anticipando il pensiero del suo migliore amico.
“Nulla, riposare e aspettare”
I tre ragazzi fecero per replicare ma Madama Chips ancora una volta s’intromise cambiando discorso.

“Sei morto Potter” sussurrò Zacarias avvicinandosi al moretto mentre il padre, distratto dal libro delle ombre, discuteva fitto con Zabini pochi metri più in là.
“Di già? Credevo volessi torturarmi prima?” rispose sarcastico.
“Non ti preoccupare quando avrò finito con te mi implorerai di ucciderti”
Harry fece un piccolo sorriso ma non replicò.
“Lo trovi divertente?”
“Molto, l’ultima persona che mi ha fatto la stessa minaccia, non è sopravvissuta al duello”
Sinclair tremò di rabbia repressa consapevole che il giovane si stesse riferendo a Voldemort “Allora avevi la tua bacchetta con te” ribattè cercando di metterlo in difficoltà.
“Si per un pò, ma è anche vero che come nemico era molto più impegnativo di te, Zacarias” rispose calcando sul nome dell’altro.
“Mi divertirò a strapparti il cuore e poi lo farò recapitare a Blaise come ricordo” sibilò serio.
“Vedremo chi strapperà cosa e a chi la farà recapitare” fu la replica pacata del grifone che aggiunse “Credimi il desiderio di strapparti ben altro che il cuore, visto che di quello sei sprovvisto, è impellente. Ma sono un signore ti concedo la possibilità di scusarti prima”
“Per cosa? Per aver preso ciò che era mio?”
“Tuo? chissà che direbbe il caro Astor Zabini se sapesse come hai trattato suo figlio?”
“Come meritava” fu il sibilo furente del giovane a cui un brivido poco piacevole attraversò la schiena.
“Sicuro? Personalmente credo che non apprezzerebbe sapere che te lo sei scopato contro la sua volontà, che lo hai umiliato e ferito profondamente. Sarai anche uno di loro, ma certe regole devi rispettarle anche tu, specialmente quando riguardano i figli dei migliori amici del tuo caro paparino”
“Lascia fuori mio padre Potter” sussurrò stizzito.
“Ops tasto dolente, immagino ti pesi dover sempre dimostrare di essere all’altezza di essere suo figlio” infierì cercando di provocarlo.
“Almeno io un padre ce l’ho” replicò acido.
“Vecchia” rispose Harry ridacchiando “E comunque non mi vanterei tanto in giro”
“COME OSI LURIDO BASTARDO?” tuonò Zacarias attirando più di uno sguardo incuriosito.
“Attento, stai dando spettacolo”
“SEI MORTO!” gridò il moro puntando la bacchetta contro Harry che impassibile si voltò verso Zabini e Sinclair Senior dicendo “Signori potreste spiegargli che non mi serve la bacchetta per difendermi”
“MENTI” gridò fuori di sé l’altro.
“Zacarias, abbassa quell’arma” intimò il padre seccato da quella sceneggiata.
“NO”
“Ora”
“Fammelo uccidere ti prego”
“Abbassa quella bacchetta” scandì rabbioso “Non ci riusciresti neanche se ti impegnassi” lo freddò infine ammutolendolo.
“Mi credi tanto incapace?” domandò il figlio ferito nell’orgoglio spostando lo sguardo dal grifone al padre.
Ma prima che l’uomo potesse rispondere “Sì!” con un gesto della mano Harry fece volare la bacchetta del suo avversario a tre metri di distanza. Lo guardò e non meravigliandosi del suo stupore, lapidario asserì “Non guardarmi così, mai sentito parlare degli incantesimi sensoriali?”

“Blaise stai dormendo?” chiese Draco voltandosi verso il letto in cui giaceva l’amico.
“Come potrei” fu la triste replica.
“Ci stai pensando vero?”
“Si”
“A cosa?” domandò Hermione benché intuisse l’ovvio.
“Non da solo, ti scongiuro” disse il biondo ignorando la domanda della ragazza.
“Tu non mi sembri molto in forma per accompagnarmi”
“E’ un suicidio”
“Non ho molte altre alternative”
“Si invece” insorse Hermione interrompendo quel battibecco fin troppo palese “L’alternativa è restare qui come ha detto Silente. Andare là metterebbe a repentaglio la tua vita, senza contare che con te lì, Harry sarebbe più vulnerabile”
“E’ colpa mia se si trova laggiù, non riesco a starmene qui in attesa di sapere qualcosa. Devo andare da mio padre”
“Blaise ragiona, quello che è accaduto è stato inevitabile e come ha detto Silente, Harry era pronto a quest’evenienza. Perché vuoi offrirgli un ostaggio in più?”
“Perché lo amo Hermione e sono disposto a fare di tutto pur di aiutarlo ed evitare che gli facciano del male, anche morire se necessario” rispose sincero con gli occhi colmi di lacrime.
“Anch’io sono preoccupata per lui ma precipitarti da quei pazzi non servirà ad aiutarlo, anzi lo metterai in difficoltà. Sanno benissimo quanto tu sia importante per lui e ti useranno per colpirlo” replicò l’amica la quale sussultò nel vedere il giovane alzarsi ed iniziare a vestirsi.
“Blaise ascoltala ti prego” sussurrò Draco cercando di convincerlo benché conscio che se Hermione fosse stata al posto di Harry, avrebbe fatto lo stesso senza alcuna esitazione.
“Ragazzi ormai ho deciso, vi chiedo solo di non tradirmi” disse ributtandosi svelto sotto le coperte avendo sentito arrivare qualcuno.
“Ma…” provò a protestare la bella grifondoro che venne messa a tacere da un implorante “Herm ti scongiuro”
“Non posso!” rispose lei “Ti voglio bene, non voglio che ti succeda qualcosa”
“Sta a me decidere” replicò lui con tono più duro.
“Blaise io…”
“Andiamo, faresti lo stesso e lo sai”
“E tu cercheresti di fermarmi”
“No, non lo farei”
“Bugiardo!”
“Per favore, ti prego Herm, cerca di capire”
La ragazza lo fissò dispiaciuta, sapeva cosa stesse provando in quel momento, lo capiva perfettamente, ma sapeva anche che Harry non avrebbe voluto che Blaise tornasse nella tana dei mangiamorte. Rammaricata sussurrò scuotendo lievemente la testa “Mi dispiace”
“No, dispiace più a me” sentenziò Blaise freddo e risentito.
“Per cosa?” chiese una voce all’improvviso interrompendo quella discussione.
Nessuno rispose.
“Signor Zabini?” intimò Piton “Di cosa si dispiace tanto”
“Nulla”
“Sicuro? Vuole dirmi qualcosa?”
“No signore”
“Allora forse lei signor Malfoy?” chiese spostando lo sguardo pece sul giovane sdraiato li accanto.
“Niente signore” farfugliò il figlioccio.
“Come immaginavo, per fortuna che il buon senso fa parte della natura della signorina Granger” disse voltandosi a guardarla.
Blaise e Draco chiusero gli occhi, ma contrariamente a quanto avevano ipotizzato, nulla di compromettente uscì dalle belle labbra della caposcuola, la quale si limitò a balbettare un patetico “Mhhh ecco… io si… vede… in realtà…”
“Si spieghi meglio” suggerì il docente certo che stessero nascondendo qualcosa.
Lungo sospiro “No signore, niente da dirle” disse Hermione il cui sguardo più volte cadde su quello di Blaise che la stava supplicando di non tradirlo.
“Nulla?”
“Sì nulla” ripetè lei abbassando lo sguardo colpevole.
“Capisco, noto che la vicinanza dei suoi compagni ha offuscato anche il suo metro di giudizio. Facciamo così, resterò qui fuori dall’infermeria nel caso vi venisse voglia di confidarvi” e detto questo, lasciando bene ad intendere che di svignarsela da quella parte non avrebbero mai potuto, se ne andò con uno svolazzare di mantello alquanto plateale.
“Ottimo” imprecò Blaise una volta di nuovo soli.
“Era prevedibile non credi?” domandò Hermione “Si aspettano una nostra fuga, non sono deficienti”
“Merda, devo trovare un modo per andarmene” sussurrò alzandosi.
“Forse è il caso che ti metta il cuore in pace” asserì Draco mettendosi a sedere.
“Non ci penso proprio”
“Testardo” sibilò Hermione seccata.
Lui le riservò uno sguardo deciso e chiese “Perché non mi hai tradito?”
“Perché so che non sarebbe servito a nulla, pertanto apri bene le orecchie, se vai tu, vengo anch’io. Da solo non ti ci mando”
“Per favore” sbuffò Blaise “Non dire eresie”
“Poche storie Zabini, con me o niente”
“Non puoi venire laggiù” insorse il serpeverde “Ci sarà Sinclair, sai cosa significa vero?”
“Certo che lo so, ma ci sarà anche tuo padre, sai cosa significa per te che hai tradito? Qual è la differenza tra me e te? Io rischio tanto quanto te, Harry è come un fratello per me, se vai tu, vengo anch’io”
“Sbagliato” esclamò Draco all’improvviso “Se vai tu, veniamo anche noi. Scordatevi di andare senza di me”
“Ma se non ti reggi in piedi?” suggerì Hermione che si sentì zittire con un “Amore non ci provare neanche”
Ci fu un attimo di silenzio che venne spezzato da una quarta voce “Ragazzi è bene allora muoverci” esclamò sereno Ron togliendosi di dosso il mantello dell’invisibilità di Harry.
“Ron?!”
“Buonasera, pensavate che vi avrei lasciati da soli?”
“Come hai fatto a passare? C’è Piton fuori” domandò Draco vedendolo.
“Mantello e passaporta”
Alla parola passaporta gli occhi di Blaise si illuminarono. A lui bastava solo uscire dal castello poi sarebbe stato un gioco da ragazzi incantarne un'altra e farsi condurre dritti da Harry.

“C’è qualcosa che non va” esclamò Astor Zabini sfogliando il libro delle Ombre.
“Perché?” chiese l’amico teso “E’ un falso?”
“No, è l’originale. Ho già fatto dei controlli”
“Allora cosa?” chiese l’uomo alla sua destra afferrando il prezioso volume.
“Guarda tu stesso, quando si cerca di leggere uno degli incantesimi oscuri in esso contenuti, le parole svaniscono impedendo a chiunque di leggere ciò che c’è scritto. Sono certo che sia un blocco di protezione”
“Non è possibile, Lucius non aveva incantato il libro, lo so per certo” esclamò Sinclair il quale, realizzato l’ovvio, all’unisono con Zabini si voltò verso Harry urlando “POTTER, CHE DIAVOLO HAI FATTO AL LIBRO?”
Il giovane sorrise ingenuamente e scosse lentamente la testa.
“Che significa?” domandò Zacarias preoccupato vedendo l’ira scorrere negli occhi del padre.
“Significa che hanno incantato il libro” tuonò il padre “E’ inutilizzabile, possibile che non te ne sia accorto?” chiese furente.
“Non è possibile, non ne hanno avuto il tempo durante il duello” spiegò il figlio facendo mente locale.
“Chi ti ha consegnato il volume?” Domandò Zabini.
“Suo figlio” rispose il giovane “E’ stato costretto per salvare la Granger, non ha avuto ne il tempo, ne la possibilità di incantarlo” ci tenne a precisare Sinclair junior.
“Non può essere stato Blaise, non è abbastanza potente per recitare questi incantesimi” dichiarò l’uomo che si sentì contestare da chi sino a quel momento era rimasto in disparte a godersi la scena “Perché no? Se è in grado di riportare in vita una persona, come può ritenerlo tanto stupido od incapace da non saper mettere un sigillo di protezione ad un libro?”
“Potter sai meglio di me che non è stato Blaise, dico bene?” sibilò il mangiamorte.
“Può darsi” sorrise il giovane “Ciò non toglie però che lei sottovaluta suo figlio”
“Mai sottovalutato, anzi proprio perché conosco il suo potenziale so che sarebbe un eccellente mago oscuro. Peccato che il potere e la gloria non lo abbiano mai tentato”
“Per fortuna vorrà dire, Blaise è migliore di lei anche in questo” fu la replica tagliente del moro.
Zabini sorrise “Potter, qualcosa mi fa intuire che il tuo interesse nei confronti di Blaise vada aldilà della semplice amicizia”
“Qualcosa invece mi fa gioire del fatto che non potete usare quel libro” ribatté Harry cambiando discorso e facendo sparire all’improvviso il sorriso sarcastico dalla bocca del mangiamorte.
“Lurido bastardo, svincola il libro o giuro che ti torturerò personalmente” inveì furioso Morgan Sinclair puntandogli la bacchetta addosso.
“Anche volendo, Silente in persona ha incantato il libro delle ombre e purtroppo solo lui conosce il controincantesimo” esclamò il grifone facendo spallucce.
“AHHHHHH” urlò iracondo l’uomo facendo partire un cruciatus contro il cercatore il quale però tramite un altro incantesimo sensoriale, richiamò Zacarias accanto a sé utilizzandolo come scudo. Colpito in pieno il giovane si accasciò a terra travolto dagli spasmi di dolore che la maledizione senza perdono, implacabile, gli stava infliggendo. A Sinclair ci vollero una manciata di secondi, fin troppi da sopportare, per rendersi conto che la sagoma contorta a terra che si stava lamentando tra grida lancinanti fosse suo figlio. Sorpreso dall’abilità del grifone, ma alquanto seccato di essere stato raggirato in quel modo, l’uomo asserì “Non potrai difenderti così in eterno, prima o poi commetterai un errore e allora sarà un vero piacere ucciderti”
Harry non replicò e sostenne lo sguardo di sfida.
“Voi due, aiutate quell’incapace” esclamò l’uomo facendo cenno a Stephane e Pauline di verificare che l’amico stesse bene “Quanto a te Potter, dicci cosa vuoi?”
Il ragazzo sorrise e replicò “Tante cose che non vi faranno piacere”
“Tipo?” domandò Zabini tagliente.
“Rivoglio il libro, tanto non potete usarlo”
“Tutto qui?” domandò sarcastico Sinclair.
“No, rivoglio anche la mia bacchetta grazie, tanto non potete usare neanche quella è incantata tanto quanto il libro, se non peggio”
“Potremmo spezzarla” propose maligno Zabini.
“Non ci riuscireste ci sono diversi incantesimi che la proteggono” fu la replica del moro che aggiunse “Inoltre già che ci siamo, voglio anche tornarmene ad Hogwarts, avrei cose più utili ed importanti da fare. Per questa volta non infierirò, concendendovi il lusso di credere di poter ancora tramare contro il Ministero”
“Nient’altro?” chiese Giulius Parkinson avvicinandosi.
“In effetti ci sarebbe ancora una cosa, pretendo che Zacarias Sinclair si scusi apertamente per aver commesso atti vili ed imperdonabili”
“Cosa di grazia?” domandò il padre del diretto interessato il quale, sorretto dagli amici, seppur dolorante, sibilò un deciso “Scordatelo”
“Lui sa di cosa parlo, non spetta a me confessare i suoi misfatti ignobili”
“Cosa ti fa credere che accetteremo le tue richieste e ti lasceremo andare via da qui impunito?” domandò McNair avvicinandosi con tanto di bacchetta sfoderata.
“La convinzione che con le buone o le cattive, io otterrò comunque ciò che vi ho intimato di fare”
“Davvero e come speri di farlo?” chiesero altri mangiamorte oltremodo furenti da quel atteggiamento impertinente.
“Così” esclamò il giovane che sparì e riapparve pochi secondi dopo tenendo stretta nella mano destra la propria bacchetta.
“Ma come diavolo ha fatto? Non ci si può smaterializzare” domandò Sinclair tastando la tasca interna del proprio mantello dove aveva riposto l’arma consegnatagli dal figlio non appena arrivato.
“E’ andato ad una velocità impressionante, solo il signore oscuro era in grado di farlo” pensò Astor Zabini stupendosi.
“Siate cortesi, non obbligatemi a prendermi ciò che voglio” intimò Harry disarmando quattro mangiamorte che gli davano le spalle e che stavano per recitare alcuni incantesimi “Non costringetemi a schiantarvi uno per uno” aggiunse facendo accasciare altri tre mangiamorte alla sua sinistra e scaraventando Parkinson e McNair contro la parete opposta a quella di dove si trovavano “Sono facilmente irritabile, specialmente dopo aver assistito al duello tra Zacarias e Blaise. Mi ha tremendamente schifato realizzare ancora una volta quanto siate esseri spregevoli e poco propensi a combattere lealmente” continuò immobilizzando prima i gemelli Rungis che lasciarono cadere a terra l’amico ed a seguire Narcissa Black, la quale aveva cercato inopportunamente di disarmare il cercatore.
“Come osi lurido sbruffone?” domandò Sinclair tremante di rabbia sollevando la propria bacchetta ma prima che potesse aggiungere altro l’amico lo fermò facendogli cenno di aspettare.
“Sai Potter, il tuo piano è quasi perfetto” esclamò Zabini avvicinandosi al moro con una luce maligna negli occhi.
Harry non rispose, ne diede cenno di essere preoccupato per quell’affermazione minacciosa.
“Dico quasi..” soffiò il mangiamorte ghignando “Perché sarebbe stato tutto diverso se qualcuno, stupidamente armato di buona volontà, non avesse deciso di venirti a salvare concedendomi con estrema gioia la possibilità di ricattarti”
“Temo che vi stiate sbagliando” replicò il ragazzo mantenendo la calma.
“Apprezzo il tentativo Potter ed ammiro il tuo sangue freddo, ma i tuoi paladini senza macchia e paura non hanno messo in conto che esistono incantesimi di controllo molto potenti a queste riunioni. Siamo mangiamorte in fondo, credi che qualcuno potrebbe intrufolarsi fra di noi e non essere scoperto immediatamente?” rise sardonico.
“Ripeto, siete nettamente fuori strada” ribattè Harry lanciando un’occhiata alle spalle dell’uomo al quale, quel semplice gesto, non passò inosservato.
Zabini sorrise “Sai Potter, saresti un ottimo mangiamorte se solo tu fossi meno pateticamente corretto e prevedibile. Sei un mago potente, forse il più potente che esista, ma questa tua instancabile volontà ad agire sempre per il bene, ti catapulta automaticamente sulla nostra lista nera e perdonami, ma talvolta, ti rende vulnerabile. Avresti potuto continuare a negare, ma è stato più forte di te, non hai potuto non controllare a chi mi stessi riferendo, vero?” sibilò oltremodo soddisfatto Astor Zabini il quale, recitato un potente incantesimo di rivelazione, palesò la presenza di quattro maghi incappucciati in fondo alla sala che sino a quell’istante si erano confusi tra la folla.
Harry puntò lo sguardo in quella direzione e tacque. Il mangiamorte ed i suoi compagni esultarono, ansiosi di potersi prendere la loro rivincita.
“Signori vi prego, unitevi a noi e scopritevi, siamo ansiosi di conoscere la vostra identità” li esortò Zabini sornione.
Nessuno dei quattro disse una parola o fece un passo avanti. Parevano quattro statue di sale.
“Suvvia non siate timidi” sollecitò nuovamente l’uomo “O saremo costretti a scoprirlo a modo nostro”
Ancora nulla.
“Signor Potter può presentarceli lei, scommetto che conosce perfettamente la loro identità” ringhiò euforico Sinclair mentre il figlio, poco distante dal moro fece un chiaro gesto a dire “Sei fottuto!”
Il bel cercatore non si mosse, ne replicò. Si limitò a fissare ed a scuotere leggermente il capo.
  
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