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Autore: Kim_HyunA    04/09/2012    1 recensioni
Kibum voleva un amore come quello dei film, in cui le coppie si incontrano per caso in un bar o in un parco e si innamorano perdutamente l’uno dell’altra. Voleva credere che qualcosa del genere potesse esistere veramente
Genere: Drammatico, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Jonghyun, Key, Minho
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Kibum si svegliò qualche ora dopo con un terribile mal di testa e lo stomaco che gli si contorceva. Odiava i postumi della sbornia.
 
La prima cosa che notò era che c’era troppa luce in quella stanza, doveva essersi dimenticato di chiudere le tapparelle la sera prima.
La seconda cosa che notò era che non era solo.
 
Sentendo una presenza accanto a sé, voltò la testa di lato ed aprì gli occhi all’inverosimile quando notò che sotto le lenzuola insieme a lui c’era Jonghyun, profondamente addormentato. Represse l’istinto di urlare con tutto il fiato che poteva avere a quell’ora del mattino e optò per una reazione più tranquilla e civile. Alzò sospettosamente e lentamente il lenzuolo per vedere se fossero vestiti.
 
Tirò un profondo sospiro di sollievo quando vide che tutti i vestiti erano al loro posto.
 
-Perché sei nel mio letto?- chiese Kibum ad alta voce e strattonando il lenzuolo, senza nessun riguardo per il fatto che Jonghyun stesse ancora dormendo così beatamente e facendolo di conseguenza svegliare.
 
Lo vide sbadigliare pigramente e stropicciarsi gli occhi con una mano.
 
-Hey- salutò con voce roca e ancora insonnolita, facendo rabbrividire Kibum.
 
-Ti ho chiesto perché sei nel mio letto- ripeté deciso, deliberatamente ignorando il brivido che l’aveva attraversato solo qualche secondo prima.
 
-Perché mi hai detto tu di restare ieri sera- rispose tranquillamente, girandosi sulla schiena e tendendo i muscoli delle braccia. Kibum trattenne l’impulso di guardarli.
 
-Cosa? Impossibile- Jonghyun lo stava sicuramente prendendo in giro.
 
-Mi hai chiesto di restare perché altrimenti ti saresti sentito solo- continuò Jonghyun a spiegare, mettendosi seduto e passandosi una mano tra i capelli già spettinati e rendendosi in un qualche modo ancora più adorabile allo sguardo dell’altro ragazzo.
 
Kibum continuò a guardarlo sospettoso, gli occhi ridotti a due fessure.
 
-Non prendermi in giro, Jong!- insistette, non ancora del tutto convinto.
 
-Non ti sto prend… ehi aspetta, da quand’è che mi chiami così?- la sua espressione provocatoria fece innervosire Kibum.
 
-Da adesso- replicò sbrigativo con le guance che si stavano arrossando, e fece per alzarsi dal letto.
 
-Dove vai? Resta qui- Jonghyun lo afferrò per un polso.
 
Kibum si girò verso di lui.
 
-Perché?- chiese semplicemente, anche se si stava sentendo il cuore scoppiare. E una parte profonda dentro di sé non aveva nemmeno bisogno di sentire il motivo, perché avrebbe voluto restare così vicino a lui per sempre.
 
Lo agitava il modo in cui gli occhi di Jonghyun stavano osservando attentamente le sue labbra.
 
-È comodo questo letto, sai?- commentò con noncuranza, senza staccare gli occhi da Kibum e mordendosi il labbro inferiore.
 
Lo vedeva avvicinarsi sempre più, poteva sentire il suo respiro sulla pelle. Vedeva i suoi occhi spostarsi dai suoi per poi scendere alla bocca.
 
Kibum deglutì nervoso.
 
All’ultimo momento, quando ormai solo pochi millimetri li separavano ancora e Jonghyun aveva iniziato a reclinare la testa da un lato, Kibum voltò leggermente il viso in modo che le labbra di Jonghyun lo baciassero accanto alla bocca.
 
Jonghyun non mollò la presa sul suo polso, le dita avvolte con leggerezza intorno a lui, senza trattenerlo con forza.
 
-Avrò il mio bacio prima o poi- gli sussurrò ad un orecchio e Kibum rabbrividì, ed era come pietrificato.
 
-Ci vediamo- Jonghyun cambiò improvvisamente tono, come se non avesse appena cercato di baciarlo, come se non avesse dormito per una notte intera nello stesso letto insieme a lui; riassunse la sua solita voce cordiale ed allegra. Si alzò dal letto e se ne andò semplicemente, lasciando Kibum lì, confuso ed incredulo, seduto sul suo letto e con le dita poggiata là dove le labbra di Jonghyun l’avevano appena sfiorato, sentendosi la pelle in fiamme.
 
 
 

-È bello qua, vero?- chiese Kibum pieno di entusiasmo, ammirando il paesaggio dal molo con gli occhi luminosi.
 
-Mozzafiato- confermò Jonghyun, ma i suoi occhi non erano puntati al mare.
 
Kibum si sentì il suo sguardo addosso ed arrossì visibilmente.
 
Dopo quello che era successo quella mattina di qualche giorno prima, o meglio, che non era successo, Jonghyun era tornato a comportarsi normalmente, anche se non si lasciava mai sfuggire un’occasione per flirtare apertamente con lui o fargli dei complimenti e Kibum non poteva certo dire che questo non gli facesse piacere.
 
Si mise a fissare un gruppo di pescatori in equilibrio sugli scogli.
 
-È molto romantico- pensò Jonghyun ad alta voce e Kibum si ritrovò d’accordo con lui. Le barche a vela che galleggiavano in lontananza, il rumore delle onde, il vento che scompigliava i capelli. Era come la scena di un film.
 
-Se fossimo in un film, questo sarebbe il luogo ideale per dichiararsi a qualcuno- disse Kibum, senza attivare il filtro dell’autocontrollo.
 
-Mi stai facendo capire che dovrei dichiararmi a te?- scherzò Jonghyun con un sorriso arrogante sul volto.
 
-Ma manca l’anello e non c’è nemmeno l’atmosfera adatta adesso, non c’è il tramonto, né un falò sulla spiaggia- gli rispose fin troppo serio.
 
-Vedi troppi film- gli rispose.
 
Kibum alzò scherzosamente gli occhi al cielo e si mise a ridere. Sì, era un inguaribile romantico e sì, forse aveva visto troppi film d’amore.
 
-Dai, andiamo giù in spiaggia- gli propose con entusiasmo.
 
-Vuoi fare un falò e dichiararti?- lo prese in giro l’altro ragazzo mentre avevano iniziato a dirigersi verso l’ingresso della spiaggia lì accanto.
 
-Ah. Ah. Mooolto divertente- replicò ironico, e quando si misero a camminare in riva al mare, con le infradito ai piedi e l’acqua fresca che bagnava loro le dita, Kibum gli diede una spinta, cercando di farlo cadere in acqua.
 
Jonghyun perse per un attimo l’equilibrio, barcollando su un piede solo, ma riuscendo poi a rimettersi in piedi.
 
-Yah! Cosa pensi di fare?- gli chiese ridendo e fece finta di dargli una spinta a sua volta.
 
-Kim Jonghyun, ti giuro, se mi fai cadere in acqua…- lo minacciò, parandoglisi davanti e puntandogli un dito contro la spalla.
 
-Cosa mi fai?- gli chiese provocatoriamente, avvicinando pericolosamente il suo viso a quello dell’altro, un sorriso sfrontato dipinto sul volto.
 
Kibum stava cercando la risposta giusta, ma sembrava non riuscire a trovare nulla di adatto in quel momento. Riusciva a malapena a respirare, figurarsi se poteva rispondere a tono. Per sua fortuna, ci pensò Jonghyun a continuare.
 
-Mi trascini con te in acqua? Ti butto subito allora-
 
Kibum sentì il suo stomaco fare un triplo salto mortale all’indietro.
 
-Non ci provare nemmeno. Se mi vuoi, prova a prendermi- e si mise a correre lontano da Jonghyun, perché scappare fu la prima reazione istintiva che ebbe.
 
Gli schizzi d’acqua gli avevano ormai reso fradici i pantaloni, tanto valeva che si facesse buttare in acqua, pensò Kibum.
 
-Yah, dove pensi di andare?- gli urlò Jonghyun, iniziando a correre dietro di lui per cercare di prenderlo.
 
Quando gli fu abbastanza vicino (dopotutto era molto più allenato di lui, non gli fu difficile recuperare terreno), gli si buttò addosso e crollarono entrambi in acqua.
 
-Preso!- esclamò.
 
Sdraiati sulla sabbia, le onde basse si infrangevano contro i loro corpi. Ed era un po’ strano per Kibum trovarsi lì, bloccato da Jonghyun che stava sopra di lui, con le braccia tese ai lati del suo volto e alcune ciocche di capelli che gli solleticavano la fronte.
 
-Pensavi davvero di scapparmi?-
 
E quella vicinanza rendeva Kibum così nervoso, gli occhi di Jonghyun erano così luminosi alla luce del sole, così profondi che non poteva essere salubre fissarli troppo a lungo, ma fortunatamente un’onda più forte delle altre li colpì e il ragazzo si alzò per evitare di affogare, costringendo così Jonghyun a levarsi da lui.
 
-Forse è meglio tornare- disse Kibum una volta in piedi, dopo che Jonghyun gli aveva teso una mano per aiutarlo a rialzarsi.
 
-Se ti lancio un bastone in acqua lo vai a riprendere come fanno tutti i cani?- scherzò Kibum, alleviando la tensione che si era creata ancora una volta tra loro.
 
Jonghyun gonfiò le guance fingendosi offeso e Kibum si mise a ridere, seguito poco dopo dall’altro.
 
Con i vestiti fradici e i capelli appiattiti dall’acqua, ripercorsero il tratto di spiaggia sul quale avevano corso poco prima, entrambi con un’espressione rilassata sul volto.
 
Kibum riusciva a vedere la coda immaginaria di Jonghyun che scodinzolava senza sosta.
 
 
 
--
A/N: non so con che coraggio continuo a pubblicare questa storia ahahah ma facciamo finta che ne sia soddisfatta, è meglio
 
Si baceranno o non si baceranno prima o poi? smettila di scappare Kibum, che mezzo mondo vorrebbe stare al posto tuo =P
 
Venerdì ci sarà l’ultimo capitolo e probabilmente la settimana dopo posterò una specie di capitolo extra. Vediamo, perché devo ancora finire di sistemarlo per bene, quindi al momento non vi assicuro niente.
 
Anche per questa volta è tutto, spero vi sia piaciuto TT
 
A venerdì =)

  
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