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Autore: Mimi18    04/09/2012    11 recensioni
«Dovresti sentirti onorato di dare a me il tuo primo bacio, scansafatiche».
Dodici anni, pensò Shikamaru, e stava per baciare Ino.
(ShikaIno | Fluff | A Lucre)
Genere: Commedia, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Choji Akimichi, Ino Yamanaka, Kiba Inuzuka, Naruto Uzumaki, Shikamaru Nara | Coppie: Shikamaru/Ino
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Naruto prima serie, Naruto Shippuuden
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Il bacio perfetto in cinque punti + uno

 

 

 

 

Primo punto: bacio perfetto ad occhi chiusi

Erano seduti l’uno di fronte all’altra, le braccia distese lungo i fianchi e chi, come Shikamaru, con il sudore freddo che colava dalla fronte.

«Secondo me è una pessima idea,» ripeté per la sesta volta il giovane, grattandosi il mento liscio e studiando lo sguardo deciso di Ino.

Era piombata in camera sua due giorni prima, urlando di voler imparare a baciare per non fare una figuraccia con il suo futuro fidanzato. Ovviamente non gli aveva dato possibilità di decisione, perché «Dovresti sentirti onorato di dare a me il tuo primo bacio, scansafatiche».

Dodici anni, pensò Shikamaru, e stava per baciare Ino.

«Ho letto su un giornale,» e qui il ragazzino storse il naso scettico, «che un bacio perfetto deve essere dato ad occhi chiusi».

Lui non ebbe particolare attenzione per quella frase, quindi sbuffò, chiedendole cosa diavolo avesse in mente e di farla finita in fretta, così avrebbe potuto schiacciare un pisolino prima degli allenamenti.

Non era propriamente volenteroso di baciare Ino - la stessa Ino che da piccola gli aveva fatto indossare un vestitino per bambine -, perché era consapevole del fatto che lei avrebbe potuto raccontarlo a chiunque. E meno seccature aveva, meglio era.

«Visto che hai tanta fretta chiudi gli occhi, ti bacio io».

Shikamaru, dopo aver sentito delle stupide farfalle, obbedì. Non si premurò né di aprire la bocca, né di avvicinarsi: rimase immobile seduto sui talloni, aspettando di sentire il respiro di Ino vicino a sé.

Fu caldo. E umido. Le labbra di Ino erano carnose, ma le sue ciglia bionde gli facevano solletico contro le gote, quindi si ritrovò a sorridere baciandola.

Ino si offese. «Sei uno stupido! Se non mi aiuti come posso fare?!»

Ignorandola, Shikamaru le diede la schiena e si sdraiò. «Non stressare Ino, sarà per un‘altra volta».

Nel frattempo, qualcosa nei pantaloni di Shikamaru si era ingrossato, ma Ino non lo notò, perché se ne andò via sbattendo la porta.

 

 

Secondo punto: bacio perfetto con occhi chiusi e labbra leggermente aperte

“Un’altra volta” avvenne esattamente una settimana e un giorno dopo la prima, quando Ino gli si presentò di fronte con i capelli resi umidi dalla pioggia ed i vestiti bagnati.

Salutò con un mugugno, forse imbarazzato, ma non fu così pudica dall’esimersi dal cercare una maglietta pulita e asciutta da indossare nell’armadio del ragazzo.

«Girati,» sibilò assottigliando gli occhi.

Shikamaru sorrise. «Come, hai vergogna del ragazzo che hai baciato?»

Ino gli tirò una scarpa, prendendolo in piena nuca, e, senza dire altro, andò a sedersi sul letto. Non indossava pantaloncini né gonne, solamente una maglietta che le arrivava quasi alle ginocchia ossute e un paio di calzini lunghi. Le persone, proprio come Shikamaru, avrebbero potuto trovarla sia eccitante che ridicola.

«Oggi voglio che tu apra la bocca e che non rida,» disse con un tono pratico, mentre il ragazzo si sedeva di fronte a lei.

Aveva la bocca più chiara, Ino, e leggermente umida. Shikamaru deglutì, sentendo improvvisamente caldo.

«Okay,» assentì e chiuse gli occhi, domandandosi perché fosse così stupido da accettare la proposta di quella pazza.

Poi Ino si schiantò su di lui. Letteralmente, cozzarono i denti l’uno contro l’altra, perché la ragazza ci aveva messo troppa enfasi e pure i nasi si erano scontrati.

Ino cadde supina sul letto, tenendosi la bocca, mentre Shikamaru iniziava a starnutire.

Lei gli tirò un cuscino in faccia, con la conseguenza di farlo anche tossire, mentre Shikamaru, con un calcio piazzato, le faceva sbattere il sedere per terra.

«Sei un cinghiale, Ino!»

Con un ringhio, la ragazza gli saltò addosso, tirandogli un ceffone e solamente Yoshino riuscì a separarli da quell’ imbarazzante lotta.

 

 

Terzo punto: il bacio perfetto con la testa leggermente inclinata

Tredici anni, mezzanotte, ed Ino aveva gli occhi chiusi, in piedi di fronte a lui.

Shikamaru deglutì profondamente, prendendo un respiro e poi un altro ancora, perché quella era la terza volta che si baciavano ed era dopo circa due mesi dalla seconda.

Era agitato, ma ad Ino tremavano le mani, quindi prese un po’ di coraggio e si chiese perché non trovasse il prenderla per le spalle sottili una seccatura, né l’avvicinarla a sé.

Inclinò leggermente la testa, cosicché i nasi non si toccassero vicendevolmente e, con calma, appoggiò le labbra a quelle dischiuse di Ino.

Fu un solo, semplice e breve tocco.

Ino spalancò i grandi occhi azzurri e Shikamaru si ritrovò a guardare le sue iridi, dall’aria terribilmente indignata.

«Fof fai chiufo gli offi,» mugugnò Ino senza staccarsi dalla bocca di Shikamaru, mentre questi scrollava le spalle e rimaneva appiccicato a lei. Si chiese cosa dovesse fare, perché Ino lo aveva avvisato che i “baci alla francese” non erano nel terzo punto, ma nel quinto, quindi mosse solo un po’ le labbra.

Ino inarcò un sopracciglio scettica, staccandosi. «Cos‘era?»

«Mi annoiavo a stare così, e tu non volevi andare oltre,» notò Ino annuire, aveva le gote leggermente arrossate, imbarazzata.

Era graziosa, quella sera, con un vestitino arancione e i capelli corti e sciolti.

Sas’ke se n’era andato da un po’, ma Ino aveva sostenuto che, almeno, al suo ritorno sarebbe stata pronta a baciarlo. Non aveva nemmeno pianto, abbracciando lui e Choji al ritorno dalla missione.

«Comunque credo che questo possa essere l‘ultimo,» spiegò Ino, «perché ho visto come guardi Temari».

Lui per poco non caracollò a terra, sbarrando gli occhi stupito. Che diavolo stava dicendo?

«Cosa stai dicendo, seccatura?»

Ino arricciò le labbra all’epiteto, ma poi ammiccò. «Più grande, sexy, intelligente e forte,» disse come se potesse bastare a spiegare tutto, ma Shikamaru boccheggiava semplicemente, allibito: lui e la strega della sabbia? Davvero?

Prima che potesse anche solamente dirle che si sbagliava, Ino era corsa via in una nuvola di profumo da bambina, che lo fece un po’ sorridere.

Solo poi sentì il sapore di una torta che non aveva mai assaggiato nella sua bocca, e si accasciò a terra rosso come un peperone.

 

 

Quarto punto: il bacio perfetto che non ho mai dato

Shikamaru guardò Kiba negli occhi, per poi annuire: stava dicendo la verità, aveva baciato Hinata due sere prima e quel pomeriggio si sarebbero rivisti.

Era arrivato per loro il tempo delle prime chiacchiere sulle donne, sui sederi, sul seno e sul sesso, ma quasi nessuno aveva mai fatto nulla in quel campo, eccetto Neji Hyuuga che, comunque, si era rifiutato di rispondere a qualsiasi domanda a riguardo.

«Beh, e tu Shikamaru?» Chiese Naruto ammiccante, «Tu non stai uscendo con la sorella di Gaara?»

Shikamaru roteò gli occhi, mentre Choji ridacchiava. Avevano quindici anni e da quando era stato salvato da Temari nel bosco, tutti si erano convinti di una loro possibile relazione.

Nessuno poteva sapere che due anni prima baciava Ino di nascosto, e poi si toccava da solo per le prime volte pensando al suo profumo. Choji sapeva, ma perché conosceva Shikamaru.

«Non dire cazzate, Naruto, sarebbe come pensare a te e Saku…»

«IO E SAKURA-CHAN USCIAMO DOMANI POMERIGGIO, CHIEDILO A INO! ERA PRESENTE ANCHE LEI!»

Sia Shikamaru che gli altri spalancarono gli occhi stupiti, mentre Rock Lee cercava di colpire in una cascata di lacrime infelici il felice Naruto alle spalle, che si piegò giusto in tempo per schivarlo.

Iniziarono una rissa che i ragazzi preferirono ignorare, mentre Choji ridacchiava. «Ci racconterà per filo e per segno quando sono belle le labbra di Sakura,» avvisò con aria tenera, mentre Shikamaru e Neji rabbrividivano.

Il primo si passò una mano sulla faccia stravolto, prima che Kiba gli si avvicinasse con un sorriso malizioso.

«Sai Nara, tutti qui parlano di te e quella bomba sexy della sabbia,» esordì con una luce perfida negli occhi, «ma io ho notato che il sedere di una certa Yamanaka attira non poco il tuo sguardo».

Choji sbatté di proposito la testa sul tavolo per trattenere una risata ed un «Te l‘avevo detto», mentre Shikamaru spalancò la bocca troppo sconvolto per ribattere con qualche insulto o pensiero logico, perché qualcuno - Kiba, per la miseria - non poteva aver davvero capito che era cotto di Ino da due anni.

«E ti dirò di più,» Kiba era certo della sua tesi, «secondo me tra voi c‘è o c‘è stato anche qualcosa, perché Ino se si parla di primi baci guarda sempre verso di noi».

«Potrebbe aver…» Iniziò Naruto incerto, con un livido sulla bocca, ma Kiba lo bloccò con la mano.

«Aver baciato me? No. Neji? Nemmeno. Tu, Naruto, vedi solo Sakura e Sa‘ke - infatti scommettiamo che la tradirai con lui,» Kiba schivò abilmente un pugno, «Sai è irrimediabilmente gay, Choji è tuo amico e Rock Lee…beh, nessun rancore, okay?»

E mentre Choji ormai rideva di gran gusto, Shikamaru balbettò un «Erano solo prove», più imbarazzato che mai. «E comunque, Ino dopo di me sarà uscita con qualcun altro».

«Sì, certo, con Ibiki Morino per gli allenamenti».

 

 

Quinto punto: il perfetto bacio della buona notte

Shikamaru la guardò alla luce rossa del fuoco, mentre si stringeva sulle spalle il giubbino da chuunin che lui le aveva prestato.

Erano tempi di guerra, e loro due erano in ricognizione insieme. Spesso Ino si occupava di quelle missioni di spionaggio, quindi conosceva bene nascondigli dove poter passare la notte in pace e senza paura di un attacco nemico.

«Sei strano, sai?» Gli disse ad un certo punto, guardandolo negli occhi. Aveva le gote e la punta del naso arrossate, segno che sentiva freddo, e gli venne naturale avvicinarsi a lei di un paio di passi.

«Perché?»

Ino sorrise, lasciando le loro braccia si sfiorassero. «Non hai detto “che seccatura“ nemmeno una volta da quando siamo in ricognizione,» spiegò pacata, mentre Shikamaru con un braccio le circondava le spalle.

«Kiba dice che ho una cotta per te,» erano passati i tempi dell’imbarazzo, e Shikamaru ed Ino lo sapevano bene. C’era la guerra, se volevano stare insieme dovevano parlare.

La sentì annuire, docile, ma non guardò il suo volto.

«E Choji dice lo stesso».

«Anche a me Choji lo dice».

«Dice che ho una cotta per te?»

Ino si appoggiò meglio alla sua spalla, chiudendo gli occhi.

«No, che sono innamorata di te».

Shikamaru deglutì, sollevandole il mento con una mano. «Forse adesso potremmo…»

Ma Ino già dormiva, con le labbra lievemente increspate e aperte. Il ragazzo sorrise, baciandola leggero, prima di stendersi con lei sul suolo roccioso e chiudere gli occhi.

 

 

Punto bonus: ancora una volta, con sentimento

Shikamaru cercò vanamente di ignorare per l’ennesima volta la lingua di Ino che tracciava, lenta e sensuale, il contorno delle proprie labbra.

Erano a distanza di poco meno di un metro, la ragazza sfogliava un libro e lui sfogliava mentalmente tutte le cose che avrebbe voluto farle, in quell’istante.

Non si erano ancora baciati, perché Ino sosteneva che fosse l’uomo a dover fare il primo passo, mentre lui si chiedeva come potesse baciarla quando giravano per Konoha o al negozio di fiori degli Yamanaka.

Il ragazzo deglutì, avvicinandosi a lei con la sedia. Ino sollevò gli occhi azzurri e piegò le labbra in un sorriso, sbattendo le ciglia chiare.

Inclinò il capo e chiuse gli occhi, prima di mormorare un «Ancora una volta, con più sentimento» e Shikamaru la baciò davvero.

Dapprima trovò strano sentire la saliva di Ino nella sua bocca, e probabilmente si chiese se a lei piacesse il suo sapore, poi la ragazza sfiorò la sua lingua e Shikamaru smise di pensare.

Strinse la sua vita sottile ed Ino gli artigliò i capelli, baciandolo con foga e respirando dal naso, ridendo di tanto in tanto per il solletico.

Si staccò per un secondo, solamente per riprendere fiato, prima di afferrarlo per il colletto della maglietta e baciarlo ancora, e ancora, e ancora.

«Ti sei allenato?» Domandò Ino, rossa in viso e sarcastica.

«Un paio di anni fa una pazza mi ha obbligato a prendere lezioni di bacio».

Ino sorrise, disegnando qualcosa di incomprensibile sul suo collo. «Avevi una cotta per lei?»

Anche Shikamaru sorrise. «E pensa che ora ne sono innamorato».

E mentre lei gli saliva a cavalcioni, Shikamaru non si curò di dirle quante volte aveva sognato quel momento; forse molto meno romantico, ma era sempre stato solo con Ino.

 

 

 

 

N/a: non c’è un reale episodio che abbia ispirato questa fanfic, tanto più che sono quasi sconvolta di averla scritta: avevo detto niente ShikaIno fino a novembre. (L)

Spero semplicemente possiate apprezzarla un poco. La dedico a Lucrezia. J

 

   
 
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