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Autore: REAwhereverIgo    04/09/2012    6 recensioni
E se un ragazzino biondo di nome Roxas si ritrovasse per caso a casa del singolare scienziato Axel Flame?
Per scoprire che cosa succederà non vi resta che leggere!
La storia è OOC, quindi chiedo scusa per eventuali cambi di caratteristiche dei personaggi... Buon divertimento!
Genere: Commedia, Erotico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Un po' tutti
Note: Lime, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Altro contesto
Capitoli:
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Sorpresa di compleanno

Axel e Larxene, nonostante avessero cercato di divertirsi il più possibile, erano sempre stati con un occhio puntato su Saix. Non piaceva a nessuno dei due il modo in cui l’uomo fissava Roxas, soprattutto visti gli sviluppi della situazione. Fortunatamente, il ragazzino non si era reso conto di nulla e continuava a divertirsi come se niente fosse, il che rendeva tutto più semplice per i due, che non dovevano dare spiegazioni.

Verso le undici Marluxia, ubriaco, si alzò in piedi.

“Dato che siamo tutti qui per festeggiare i gemelli e dato che entrambi sono fidanzati, propongo che entrambi scambino un bacio con i rispettivi partner. E intendo un bacio vero, non di quelli a stampo” disse. Tutti e due si guardarono e arrossirono.

E’ imbarazzante” si ribellò Sora. Kairi rise.

Dai, cosa vuoi che sia? Non è mica la fine del mondo” lo tranquillizzò, mettendogli una mano sulla sua. Il castano, rassicurato, si sporse sul tavolo e la baciò mentre tutti gli altri applaudivano divertiti.

“Bravi!” gridavano, ridendo. Rimasero incollati per un’eternità, persi nel loro mondo, almeno finché Vexen, irritato, sbuffò.

“Ha detto un bacio, non che vi dovete accoppiare qui” commentò. I due ragazzi si scollarono arrossendo, e poi si misero a ridere con tutti gli altri.

Adesso anche il piccolo Roxas deve farlo!” affermò Demyx, ubriaco quanto e se non più di Marluxia. Il biondo arrossì e fissò Axel.

Non sono sicuro che sia una buona idea” rispose. Il rosso stava per dargli ragione, ma una voce lo fermò.

Allora significa che non siete così uniti, se ti vergogni a baciare il tuo ragazzo in pubblico” ragionò Saix col suo tono lento e calcolato.

Ma non è per questo!” ribatté lui, arrabbiato.

Allora facci vedere, dai. Siamo tutti curiosi” lo sfidò.

Bene!” accettò. Si voltò verso Axel e lo tirò per la cravatta, quasi facendogli male, e baciandolo con quanta forza aveva in corpo. Non voleva darla vinta a quella specie di avvoltoio, e, per farlo arrabbiare ancora di più, si issò a cavalcioni del compagno, che rimase immobile di fronte a tanta intraprendenza.

“Ehi, va bene che siamo tutti maggiorenni, ma datevi un contegno” rise Marluxia. Roxas si staccò e si voltò verso Saix, che aveva la faccia inespressiva ma gli occhi iniettati di sangue.

“Un brindisi alle felici coppiette!” esclamò qualcuno, alzando il bicchiere, seguito a ruota dagli altri. In quel trambusto nessuno vide che l’uomo si era alzato ed era entrato in casa, chiudendosi dietro la porta.

 

Non dovremmo tornare a casa?” chiese Sora verso mezzanotte.

No, ho chiesto a vostra nonna se potevamo dormire fuori e ha accettato, quindi rimaniamo qui e torniamo a casa domani. Anche perché io mi sento piuttosto brilla e non credo di essere in grado di guidare” ammise Kairi. Il castano rise e le accarezzò i capelli.

Bene, io inizio a sparecchiare, se qualcuno vuole aiutarmi” esordì Axel, lanciando uno sguardo più che eloquente verso Roxas, che si affrettò ad alzarsi.

Ci penso io” rispose, prendendo due piatti in mano.

Una volta che furono entrambi dentro, il rosso lo guardò con un’aria minacciosa e incrociò le braccia.

Non devi dirmi niente?” gli chiese. Il biondo distolse lo sguardo.

Nonegò, per niente convinto.

Ma davvero?” lo prese in giro l’altro. Lui mise le mani in tasca, imbarazzato.

E va bene: mi dispiace!” esplose dopo un minuto di silenzio.

Vorrei che tu mi spiegassi come mai una performance del genere” lo implorò l’uomo, appoggiandosi con una mano al tavolo in cucina.

Mi dà sui nervi quello là, ok? È così schifosamente viscido!

E nient’altro?

N-no” rispose, arrossendo più del dovuto. Axel gli andò vicino e gli alzò il viso, così da poterlo fissare negli occhi.

Sicuro?” chiese. Roxas rimase incatenato a quel verde smeraldo.

Nessuno deve permettersi di dirmi che tu ed io non siamo uniti. Nessuno. Soprattutto uno come quello” confessò. Si sentiva uno stupido a dirlo ad alta voce, ma era la verità.

Il rosso rimase stupito da quella dichiarazione, ma sorrise e lo baciò teneramente.

Sei proprio uno scemo” lo prese in giro.

Perché?” s’infervorò l’altro, staccandosi e mettendo il broncio. Lui lo abbracciò.

Non deve interessarti ciò che gli altri pensano di noi, ma ciò che tu pensi di noi. Vuoi sapere cosa penso io?” gli propose, accarezzandogli la testa. Il biondo annuì, sentendo il cuore battere forte.

Io penso che ti amo” ammise, tremando leggermente. Ecco il momento della verità: o la va o la spacca.

Axel?” lo chiamò Roxas, staccandosi di quel poco che bastava per guardarlo.

S-sì?” rispose lui, incerto.

Ti amo anche io” disse il biondo, sorridendo. Si sporse sulle punte per baciarlo e, per un istante, il resto non contò più.

 

 

Tavola sparecchiata. Mezzo gruppo ubriaco. L’altro mezzo addormentato.

Axel e Roxas risero nel vederli in quelle condizioni e portarono in cucina gli ultimi piatti.

Certo che i tuoi amici sono proprio forti” commentò il biondo, divertito.

Sono anche i tuoi amici” gli fece presente l’altro.

Che cosa?” si stupì lui, sgranando gli occhi.

Beh, sono qui per te, giusto? Prima che per Sora sono venuti qui per il tuo compleanno, quindi significa che ti vogliono bene. Per cui sono anche tuoi amici, ormai” ragionò. Il ragazzino non ci aveva mai pensato, ma sorrise capendo che l’altro aveva ragione.

Già, è vero” ammise. Non aveva mai avuto amici stretti, anche perché si trovava in difficoltà nel parlare con persone che non conosceva, quindi gli era scomodo fare amicizia. Le uniche persone che fino ad allora aveva considerato amiche erano Sora, Kairi perché stava con Sora, Xion perché era simile a lui e… e basta.

Comunque, cambiando discorso… ti devo dare una cosa” esordì Axel, posando l’asciughino con cui aveva finito di lavare i bicchieri e guardandolo.

Cosa?” chiese lui, senza capire.

Lo vedrai da solo. Vieni con me” lo prese per un braccio e lo trascinò fuori dalla cucina.

Ehi, posso camminare da solo!” protestò il biondo, cercando di divincolarsi.

Oh, beh, se ne sei convinto” rispose lui, lasciandolo. Dato che non se l’aspettava, quando il rosso lasciò la presa Roxas si sbilanciò all’indietro e cadde a terra.

Potresti essere un pochino più dolce, ogni tanto?” lo implorò, massaggiandosi il sedere.

Uhm, no, non posso” lo prese in giro l’altro, ridendo.

Sei una serpe” lo accusò, alzandosi in piedi.

Sì, ma mi ami, quindi vado bene anche così” commentò l’uomo, salendo le scale.

Un po’ dolorante, il ragazzino lo seguì, incuriosito da tanta segretezza.

Una volta in camera, Axel si chiuse la porta dietro alle spalle e Roxas sorrise malizioso, avvicinandosi felino come un gatto.

Guarda che se mi volevi portare qui, bastava chiederlo” gli disse, ridendo.

Come sei pervertito!” lo accusò il rosso, fingendosi offeso. Il ragazzino mise le mani sui fianchi e lo guardò.

Dimmi che non ci hai pensato pure tu e rimangio ciò che ho detto” lo sfidò. Il rosso cercò di trattenersi,  ma poi rise e lo guardò.

Ok, diciamo che nei miei piani c’è anche quello, ma non è il motivo principale per cui ti ho portato qui” ammise.

Oh. E allora che devi darmi?” chiese il biondo, incuriosito.

L’uomo si avvicinò al comodino e aprì il cassetto, tirando fuori un piccolo pacchetto celeste, con un grosso fiocco dorato.

Questo” rispose, passandogli la scatola.

Con mani tremanti, Roxas si sedette sul letto e lo aprì.

Oh dio!” esclamò, con gli occhi che brillavano. Fece uscire dal piccolo astuccio un braccialetto d’oro con un piccolo ciondolo a forma di stella, che pendeva tintinnando.

Ma è… è bellissimo!” commentò con gli occhi lucidi. Guardò Axel, che si era messo accanto a lui, e quasi pianse di gioia.

Ti piace?” gli chiese l’uomo, sorridendo.

Axel, non so… è stupendo!” balbettò emozionato.

Mi fa piacere” rispose l’altro, sorridendo. Il biondo si gettò tra le sue braccia e lo abbracciò forte.

Sei la cosa migliore che mi sia mai capitata” ammise, ridendo tra le lacrime. Il rosso lo baciò, facendolo stendere sul letto.

Penso di poter dire la stessa cosa” ribatté, baciandolo dolcemente.

 

 

Vado a chiamare gli altri. Non mi sembra giusto che dormano fuori al freddo” disse Roxas, alzandosi.

Mmmh, no, dai. Rimani un altro po’ qui con me” si ribellò Axel, stringendolo per la vita e riportandolo sotto alle coperte. Il ragazzino rise.

Ma non possiamo lasciarli là fuori!” gli fece presente.

Peggio per loro, giusto? Guarda come stiamo bene noi due qui sotto” commentò il rosso.

Sei malefico

Non troppo, solo il giusto” minimizzò.

Sì, ma dato che c’è anche quello scemo di mio fratello fuori, collassato sul tavolo, mi sembra appropriato farlo rientrare in casa, che dici?

Che rottura! Dì la verità, ti interessa più di loro che di me” lo accusò teatralmente l’uomo.

Certo che sei un bambino se ti ci metti!” osservò Roxas, continuando a ridere.

Sì, è tutta questione di allenamento. Non puoi sapere quanto mi ci è voluto a diventare così” rispose l’altro, ridendo con lui.

Torno subito, il tempo di scendere, chiamarli, salire le scale e spogliarmi di nuovo” giurò il biondo.

Promesso?

Promesso

Allora va bene, ma se entro cinque minuti non torni vengo a prenderti per un braccio, memorizzato?” lo minacciò. Il biondo scese veloce e si rivestì.

Ok, capito” rispose, correndo giù per le scale.

Axel rimase con le braccia incrociate dietro la testa a fissare il soffitto, sorridendo come un cretino. È proprio vero che l’amore ti rincoglionisce.

Sentì un rumore, e la porta cigolò lievemente, ma lui non si voltò.

Due minuti e mezzo. Complimenti per la velocità, Rox” le parole gli morirono in bocca quando vide Saix, in piedi alla porta, che lo fissava con un mezzo sorriso.

Aspettavi me?” gli chiese.

Che. Diavolo. Vuoi?” ribatté lui, sedendosi.

Niente di che, ero qui che girellavo e vi ho sentiti ridere, così sono venuto a vedere se la festa poteva esserci anche per me” rispose tranquillo. Mentre parlava era entrato nella stanza e si era chiuso la porta alle spalle. Quel gesto non sfuggì ad Axel, che si irrigidì.

Vattene via, Isa” lo minacciò.

Altrimenti?

Altrimenti ti prendo a pugni finché quel ghigno che hai sulla faccia non scomparirà del tutto” spiegò il rosso. Saix rise freddamente e si avvicinò al letto.

Fallo” lo sfidò.

Sai che potrei, l’ho già fatto con altri

Sì, ma con me non ci sei mai riuscito” gli ricordò.

Potrei benissimo cominciare ora, non scherzare col fuoco” lo avvertì. L’uomo rise e si avvicinò a lui.

Sai che questo mi ricorda qualcosa?” gli disse, accarezzandogli una guancia.

Vattene” intimò dando un colpo alla sua mano.

Mi fai venire la nausea” aggiunse schifato.

Così mi fai male al cuore” si ritirò Saix.

Non sono molto sicuro che tu ne abbia uno” ribatté Axel.

Dipende dai punti di vista. Comunque se proprio non mi vuoi significa che me ne vado” decise.

Il rosso tirò un sospiro di sollievo e si rilassò, abbassando la guardia, ma fu un errore.

 

 

Roxas stava salendo le scale, senza preoccuparsi di fare piano. Tutto il gruppo era rincasato e si era accasciato sul tappeto a dormire, senza avere la forza di alzarsi da lì per arrivare al piano di sopra da quanto alcool aveva bevuto.

Eccomi!” annunciò un attimo prima di spalancare la porta ed entrare nella camera del rosso.

Si bloccò nel vedere che Saix era steso sopra Axel e lo stava baciando.

 

 

  
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