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Autore: _wallflower13    04/09/2012    3 recensioni
Inutile dire che le somiglianze con il primo di Hunger Games sono moltissime, sia a volte per situazioni, dialoghi, ecc.
La protagonista è Eloise, distretto 12 , che si trova a dover partecipare alla quarta edizione della memoria, sono passati 100 anni dai primi giochi.
Possa la buona sorte essere sempre a vostro favore. O almeno si spera.
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Gale Hawthorne, Nuovo personaggio, Peeta Mellark
Note: Movieverse | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 11.

Sveglia Eloise! Respira! Avanti! Resta con me!

La voce che mi grida mi risuona nella testa un’infinità di volte. Non ricordo nulla delle ultime due ore, ne un suono o un’immagine, tranne che due mani che si intrecciano. Apro gli occhi, la luce è accecante, ma non è lo sfondo quello che mi colpisce, ma quello che ho davanti, due occhioni azzurri sono fissi nei miei. Mi aiuta a tirarmi su, ma le mie gambe non reggono e mi ributto a terra, mi rendo conto di essere completamente bagnata, dai capelli alle scarpe, poi guardo Louis, e lui non è da meno.

-Cosa..cosa è successo?- chiedo con un filo di voce, ancora stordita, sono quasi sicura di aver preso una botta in testa.

-Nate ci ha buttato giù dalla cascata..e credo che tu abbia sbattuto la testa.- fa cenno con il dito alla mia testa, mi passo una mano tra i capelli e noto che oltre ad essersi completamente sciolta la treccia, ho del sangue tra i capelli. –Ho disinfettato, tranquilla.- dice lui sorridendo. Riesco ad alzarmi e vado a lavarmi i capelli, mi sento stordita e confusa. I ricordi pian piano riaffiorano alla mente, ricordo che Nate ci ha detto di averci tradito, i favoriti lo hanno ucciso, ma prima che cadesse ci ha buttato giù. Torno sulla terraferma e ricordo un particolare, una ragazza. Qualcun altro era con noi, ma non riesco a ricordare.

-Lou, c’era qualcun altro con noi?- chiedo

-Si, Roxanne, ma non sono riuscito a trovarla, ho paura che la corrente se la sia tirata via.-

-Dobbiamo trovarla..quante ore sono stata addormentata?- chiedo, raccogliendo la nostra roba buttata a terra

-Un paio.- risponde lui,prendo l’arco e gli consegno la lancia e gli faccio segno di andare. Seguiamo il corso del fiume per un po’, e quando sembriamo aver perso le speranze, un corpo steso a terra ci viene davanti. Corro verso la ragazza stesa a terra, è Roxanne. Fissa il cielo, ma ha uno sguardo vuoto, ha una gamba e il braccio che colano di sangue. Tossisce, sputacchiando sangue.

-Mi..mi dispiace, i..io non ho potuto fare n..niente.- sussurra con un filo di voce

-No preoccuparti, vedremo di aiutarti, non preoccuparti!- cerco di consolarla, ma mi rendo conto che le sue ferite sono troppo profonde, anche se riuscissimo a tamponarle, morirebbe per infezione, non c’è nulla da fare per lei. Mi limito ad accarezzarle i capelli, nel suo sguardo riesco a leggere che ha capito che non ce la farà.

-G..grazie E..el.- mormora, del sangue sgorga dalla sua bocca, il suo respiro si accelera, per poi scomparire del tutto, è morta. Il colpo di cannone rimbomba nell’arena, le chiudo gli occhi, e prendo lo zaino. Tra poco l’hovercraft sarà lì, io e Louis ci spostiamo, da dietro un albero vediamo l’hovercraft scendere e prendere il corpo di Roxanne. So di avere gli occhi lucidi, cerco di trattenere le lacrime e per scacciarle Louis mi abbraccia. Quando mi posa il braccio sulla schiena lo sento sussultare.

-Cosa c’è?- gli chiedo

-Nulla.- lui si guarda il braccio dove c’era la ferita che Nate aveva curato, contro la sua volontà, gli prendo il braccio e vedo che la fasciatura è rotta e il braccio è pieno di sangue. –Mi dispiace.-

-Per cosa? Per esserti ferito?- lui annuisce –Non è colpa tua, non importa, vedrai che guarirà in fretta.- dico sorridendo. Cerchiamo un posto per accamparci, è ancora giorno, ma dobbiamo necessariamente riposare. Troviamo un piccolo angolo fra due alberi, salgo sull’albero per controllare se i rami sono abbastanza forti e con mia sorpresa, in un piccolo nido trovo un yo-yo, un’altra mina. I favoriti non devono esserci stati qui, o forse non si aspettavano che le cascate fossero vere. Ma non ci vorrà molto prima che scoprano che siamo ancora vivi, e verranno a cercarci. Scendo giù e mostro la mina a Louis, il suo braccio non è nelle condizioni migliori . Prendo i tre zaini e li svuoto, ci sono solo due cassette per il pronto soccorso, il materiale non è granchè, gli tampono la ferita e metto le bende.

-Dovrebbe andar bene, almeno per un po’.- dico, non sono mai stata un granchè come infermiera. Lascio Louis alle sue cose, mi rifaccio la treccia e vado a cacciare qualcosa. Sono ancora debole, riesco a racimolare solo un coniglio e uno scoiattolo, non sono il massimo, ma cercheremo di farceli bastare. Mi poggio ad un albero, stare in piedi mi riesce difficile, ma devo cercare di tornare al rifugio. Quando sto per muovermi, mi accorgo che qualcosa mi cammina sulle braccia. Mi giro a guardare, dei ragni mi stanno interamente ricoprendo le braccia con le loro tele, potrei giurare che sia roba degli strateghi, di solito la tela di un ragno si rompe subito, ma queste sono come delle reti, pesanti e forti, tanto che anche solo muovere le braccia mi viene quasi impossibile. Con la mano cerco di prendere il coltello che ho in tasca e riesco a tagliare una delle due reti e a liberarmi un braccio, poi libero l’altro, prima che possa staccare la mano dall’albero uno di loro mi punge sul polso. Sento il veleno bruciare ed espandersi nel mio braccio, cado a terra frastornata e svengo. Credo proprio di essere morta.

Quando riapro gli occhi, mi aspetto di trovarmi in un posto bianco e profumato, invece mi ritrovo vicino al puzzolente fiume mortale. Cerco di alzarmi ma mi sento completamente paralizzata.

-Oh, resta giù, il veleno deve essersi quasi esaurito.- dice Louis sorridendo –Ho avuto l’antidoto.- continua, mostrandomi una siringa vuota.

-Come..come l’hai avuta?- chiedo

-Te lo dico più tardi.- sorride, sono certa che non l’ha ottenuto in modo pulito, perché non vuole che qualcuno dall’alto ci senta. Mi costringe a buttar giù una zuppa fatta da lui, è tremendamente insipida, non dico nulla però, Louis si sta prendendo cura di me, e non mi va di rimproverarlo.

-Prima o poi i favoriti verranno a cercarci..- mormora Louis

-Lo so..dobbiamo escogitare qualcosa..-  replico io

-Il loro rifugio è nella stessa zona dell’arena in cui mi hai trovato, dallo stesso lato intendo.-

-Quindi scenderanno dal lato dove siamo noi..se salissimo dall’altra parte?-  chiedo

-Non lo so, magari credono che moriremo, dopo una caduta del genere è un miracolo che siamo ancora vivi..- dice

-Sai dov’è il loro accampamento?- chiedo ancora, lui annuisce –Mi ci porteresti domani?-

-Solo se prima riposi e finisci la mia meravigliosa zuppa.- risponde, prima che possa protestare lui si avvicina e mi bacia. Non so se sia un bacio sincero o una qualche strategia. Si sposta e io intanto verso la zuppa nel fiume e mangio un paio di strisce di carne secca. Raggiungo Louis, voglio sapere come ha ottenuto l’antidoto.

-C’è niente che devi dirmi?- chiedo

-Mmmh, si, antidoto giusto?- io annuisco –Diciamo che ho dovuto baciarti per ottenerlo, ma non l’ho fatto di proposito, ti ho aspettato per un po’, poi ho visto che non arrivavi e sono venuto a cercarti, ti ho trovato lì a terra e ti ho trascinato vicino al fiume e..ti ho baciato. E poi il paracadute è sceso.- racconta a voce bassa

-La storia si ripete.-

-Quale storia?-

-Katniss e Peeta, gli innamorati sventurati del distretto 12.- affermo io

-Cos’è che ti fa paura?- mi chiede

-Le guerre, le rivolte, finchè siamo qui a combatterci tra di noi è una cosa, ma affrontare una rivolta è diverso.- dico

-Ma quest’anno è l’edizione della memoria a prevederlo, è come se fosse una specie di legge, quindi nessuno si ribella a niente.- mi limito ad annuire. Torniamo al fiume, ci stendiamo sull’erba e attendiamo di vedere i morti di oggi, anche se sappiamo già chi sono. Passa l’inno e cominciano a trasmettere i volti dei tributi: una ragazza del 4, quella uccisa da Louis, Roxanne e Nate. Mi chiedo a cosa stia pensando Louis, con la coda dell’occhio vedo che è ancora sveglio, vorrei entrare nella sua testa e sapere se popolo i suoi pensieri ogni tanto, lui di certo vive nei miei molto spesso ultimamente. Inizio a pensare a cosa farò quando troverò l’accampamento dei favoriti, mi rigiro un piccolo oggetto tra le mani, ne guardo la struttura, la forma, i meccanismi.

Credo proprio che questo yo-yo non sia poi tanto inutile.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Scialla belli :3 Alloraaaaa

sto aggiornando con la velocità di una lumaca morta.

Scusatemi ma sono circondata da unicorni rosa che 

mi affollano la giornata ç_ç

Eloise la kamikaze: nella prossima puntata. lol

Beh, spero che questo capitolo vi piaccia u.u

xx -g

   
 
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