Il lavoro a
volte non piace
C’erano
due ragazzi sulla spiaggia, erano
amici da molto tempo e come sempre quando erano in spiaggia, giocavano
ai
cavalieri.
Si sfidavano in
continuazione e
ogni volta si
divertivano.
Il ragazzo, in una mossa
prese il controllo della situazione e urlò “Fatti
sotto!”
“Ehi, aspetta ci stiamo
allontanando più del solito e …Ahi, mi hai fatto
male!” strillò Davide,
massaggiandosi la mano
“Ma cosa sei una
femminuccia?” chiese
scherzando Andrea
“Non diresti
così, se
fossi tu ad aver ricevuto un bastonata sulle dita!” si
lamentò Davide
“Una bastonata, ma se ho
in mano un rametto?!” rispose incredulo Andrea
“Già, ma
l’ho preso io
sulle dita!” sbuffò Davide irritato
Eccoli
sono loro
“E va bene, scusa, ora
continuiamo a giocare!” urlò Andrea desideroso di
tornare a essere un prode
cavaliere e corse via, divertito
“Ehi aspettami!”
urlò
Davide riprendendo il duello
Sono
molto luminosi… solari, direi
quasi
Peccato,
forse, però si potrà evitare
“Ehi, guarda una
caverna” disse all’improvviso Andre incuriosito, da
un cumolo di rocce in
precario equilibrio che formavano una specie di cavità,
larga poco più di tre
metri.
“Dai, non entrare,
può
essere pericoloso!”
ASCOLTALO
“Femminuccia,
femminuccia, femminuccia!” iniziò a canzonarlo
Andrea
Non
entrate
Non
entrate
Non
entrate
“Ah, sì, vediamo
allora”
disse Davide irritato e così dicendo lo spintonò
nella caverna
Chiuse
gli occhi
Fu questione di un
istante: il terremoto, che fece franare tutto, non ci fu scampo, non ci
fu per
nessuno.
Avreste
dovuto fermarvi, ora non
brillate più, io faccio il mio lavoro
Pensò,
prima di
dileguarsi, l’ombra di morte
Fine
Critiche e suggerimenti sono ben accetti!
Se volete farmi notare qualunque cosa, sbagliato e non, recesite pure!
tilia