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Autore: VasHappeninPotetos    04/09/2012    10 recensioni
E se per caso una giornata speciale per qualcosa, diventasse una giornata sempre speciale, ma per qualcosa che non ti saresti mai aspettata?
e quando il destino ci mette lo zampino, oppure no..
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harry Styles, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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                                                         MERE CARAMELLATE E BIG BAN.













Vidi una luce rosea attraverso le palpebre.
Lentamente aprii gli occhi. La luce del sole filtrava dalle finestra.
Mi tirai su di scatto. Perché mi si era fatto strada nella mente un pensiero. Quella mattina era la mattina.
La sveglia non era ancora suonata. Mancavano giusto due minuti alle sette.
Girai la testa, e così per uno strano caso notai un oggetto che non guardavo con attenzione da molto, da  tanto tempo poggiato sull’ultimo scaffale della mia libreria. Era un big ben ,l’orologio più famoso di Londra, in miniatura, lo avevo comprato con un mio ex ragazzo, forse l’unico che mi sia mai piaciuto veramente, una volta che siamo andati in giro per Londra, invece di essere a scuola. Erano stati dei bei momenti quelli, ma tutto era finito già da molto tempo.
Quella mattina invece dovevo andare a fare un colloquio di lavoro, come assistente di un manager.
Il mondo della musica mi era sempre piaciuto, e iniziare in quel modo, mi sembrava un bel modo.
Ci misi circa un oretta per prepararmi, non sapendo che tipo di abbigliamento mettermi, e che tipo di trucco abbinarci.

Prima di uscire mamma mi ha fermato e mi ha dato, un po’ sporco di farina di torta, un portafortuna a forma di quadrifoglio verde. – questo me l’hai regalato tu quando eri piccola. Non so se te lo ricordi? Spero porti un po’ di fortuna anche a te oggi, poi lo rivoglio però!- mi ha detto prima di lasciarmi un bacetto sulla guancia e stringermelo nella mano, per poi tornare alla torta.
Mi incamminai per il vialetto di casa, fino a raggiungere la mia vecchia e cara macchina. Era veramente vecchia anzi un catorcio. Però oramai ci ero affezionata. Dovevo raggiungere la stazione della metro perché in macchina al centro di Londra non ci si poteva proprio andare.
In un oretta mi trovai seduta in una sala d’attesa, emozionata e sudante, a stringere in mano il piccolo quadrifoglio di mamma.
Un ragazzo biondo e un altro moro erano seduti accanto a me. E altri tre erano alle macchinette per uno spuntino, non li osservai proprio.  ero impaziente. Non potevo concedermi distrazioni.


-Lo sai che se continui a stritolarlo così quel quadrifoglio si distruggerà, vero?- il biondino mi rivolse la parola, alzai lo sguardo e gli risposi- si, lo so, ma spero mi porti fortuna.-
-lo sai qual è il simbolo dell’Irlanda?- mi chiese, quanto era insistente!
-
Certo! Il quadrifoglio!- iniziava a stancarmi, però poverino era in ansia quasi quanto me, credo.
- sbagliato!cavolo è il trifoglio il simbolo dell’Irlanda, lo so perché sono irlandese io! Ehy Harry togliti un po’ quelle cuffiette e guarda un po’ eccone un'altra che è convinta che il simbolo dell’Irlanda è il quadrifoglio.- strattono l’amico che imprecò- Niall santo cielo. Smettila di importunare le ragazze che incontri, scusal…- alzò lo sguardo e incrociò il mio, rimanemmo a fissarci per  un  infinità di tempo. Occhi negli occhi. Potevo riconoscere quegli occhi color smeraldo tra mille. Era lui il ragazzo del mini big ben!

– M..Mar-y?- la sua voce era rotta da una corda di emozione.

-H-harr-y si,sono io!- risposi, sembrava non essere passato nemmeno un minuto dalla nostra lontana adolescenza. – che ci fai qua Mary? emh Insomma? – mi chiese ancora con voce rotta.
-Io, sono qui per un colloquio come assistente manager, tu?- come avevo fatto a non notarlo quando sono entrata in sala aspetto?
-Con la mia band vengo per far sentire i nostri pezzi..- mi disse sempre guardandomi negli occhi, nessuno dei due mosse lo sguardo.
-
Bene, io raggiungo gli altri alla macchinetta- si dileguò l’irlandese.

Allora Harry scalò nella sedia accanto alla mia, i suoi ricci, il suo sorriso ( perché in quel momento mi stava sorridendo) , i suo occhi, e lui, insomma era sempre lui. Non era cambiato per niente. In quel momento mi ricordai come ci eravamo lasciati, lui si dovette trasferire via da Londra, e quando me lo disse, io ero talmente sconvolta che me ne andai, il giorno dopo partì, e poi dopo varie settimane in cui ci sentivamo , avevamo deciso di non sentirci più, faceva troppo male a tutte e due.

-Io sono tornato quest’anno a Londra, tu? Cosa hai fatto tutto questo tempo?- era come se tutto il tempo che era passato si fosse annullato.
-Io sono sempre stata qua.- in quel momento la porta dell’ufficio si aprì e una segretaria dai capelli rossi se ne usci – One Direction? Che nome strano! Bene entrate-
Improvvisamente lo sguardo di Harry balenò dalla segretaria a me.
Fissò i suoi occhi smeraldo nei miei e disse- non voglio perderti di vista di nuovo, per favore. Aspettami- tutti e cinque i ragazzi si unirono in un abbraccio e dopo un ultimo sfuggente sguardo del ragazzo dei miei sogni rivolto a me , entrarono dentro.
In quel momento capii che io l’avrei sempre aspettato, che non lo avrei perso più come l’ultima volta.

Dopo una mezzo’oretta snervante, tutti i pensieri possibili immaginabili mi balenavano nella mente,fu il mio momento di entrare, il quadrifoglio stava sempre nella mia mano.
Mi aveva portato già tanta fortuna quel giorno.
Il colloquio non fu uno dei migliori, il manager mi disse che presto mi avrebbe fatto sapere. Ma a me non interessava più tanto come prima, la mia paura in quel momento non era un ometto con un I-phone  in mano e un paio di occhiali nell’altra, la mia paura era che uscendo da la, non lo avrei più rivisto. Che il suo sorriso, sarebbe sparito un'altra volta.


Ma nel momento esatto in cui uscii dalla stanza e incontrai ancora il suo sguardo, capii che anche lui era disposto ad aspettarmi.
-allora Mary, sei fidanzata con qualcuno?- la sua espressione era un –speriamo di no-
-mmh no, styliuccio! Mi sei mancato eh? Non si sparisce così dalla vita di qualcuno. E tu stai con qualcuna?- risposi scherzando e domandai di conseguenza,speranzosa.
- per tua fortuna no. Ehy dimmi un po’ ti piacciono ancora le mele caramellate sotto il big ben?- il suo sorriso era ancora più radioso di prima.
- per tua fortuna si. -  risposi anche io con un sorriso sincero. Ero felice.
Così come molte altre volte avevamo fatto in passato. Tornammo nel nostro posto. Quello dove avevamo mangiato mele caramellate e riso tutto il giorno. Tanto tempo fa.

Quella mattina il destino, mi aveva condotto da lui. Forse grazie a quel piccolo big ben sulla libreria. O forse quel quadrifoglio di mamma. O forse semplicemente perché era scritto che prima o poi dovevamo rivederci, dovevamo perderci ancora una volta nei nostri occhi così profondi.






 

SPAZIO AUTRICE (:


questa è la mia prima one shoot, yo!
ahaha spero vi piaccia, mi è venuta tutta di getto, e non ci
ho pensato molto prima di pubblicarla.
io però scrivo anche una storia normale ( ha soli 5 capitoli adesso) se
volete andarla a vedere e magari leggerla se vi ispira C:
per il resto, se vi piace, recensite, perfavore. ho bisogno di saperlo
almeno smetto di scriverle lol

ora vi lascio.
XX - Vas HappeninPotetos

 

  
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