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Autore: Finchel33    04/09/2012    1 recensioni
Tutto inizia ad un falò. Quinn e Rachel non sono mai andate tanto d'accordo, ma per quella serata decisero di fare un'eccezione. Pero', tutti sanno che ad un falò non deve mai mancare l'alcool. E l'alcool fa compiere a chi lo beve azioni che non compirebbero mai, o quasi...
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Blaine/Kurt, Brittany/Santana, Finn/Rachel, Quinn/Rachel
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 9 – Non è mai finita..


Quinn si alzò dal letto e prese la giacca di Rachel, doveva assolutamente raccontarlo a Kurt.
Ormai, era l’unica persona con cui poteva parlare di Rachel, dato che sapeva già tutto.
Uscì di casa, pioveva a dirotto, ma lei iniziò a correre, senza pensare alla pioggia.
Correva, con la giacca di Rachel addosso verso casa di Kurt.
Ma nella sua mente continuava a chiedersi com’era possibile che avesse lei la giacca.
Quinn continuava a correre, ma non si accorse di una pozzanghera. Scivolò, ma si rialzò subito, incurante del dolore.
Arrivò a casa di Kurt e si riparò sotto la veranda.
La porta era socchiusa, ma lei bussò. Nessuna risposta. Bussò ancora. Niente.
Decise di entrare, la casa era abbastanza calda e un profumo di miele l’avvolse subito.
“Kurt?”, chiamò dall’entrata.
Sentì dei rumori provenienti dal salotto.
Piano si avvicinò per vedere, c’erano dei vestiti sparsi per la stanza.
Si sporse sul divano e trovo Kurt e Puck che si baciavano, erano entrambi in mutande e si baciavano con foga.
“Quinn!”, disse velocemente Kurt vedendola. Prese una coperta e si coprì “Che ci fai qui?”.
Quinn non riusciva a crederci, fino a qualche mese prima lei stava insieme a Puck e ora? Stava baciando il gay dichiarato della scuola!? Ma soprattutto Kurt stava tradendo Blaine.
No, non può essere possibile, no!
Quinn fece un passo all’indietro e chiuse gli occhi, pensando che quello fosse solo un brutto sogno, ma quando li riaprì era tutto uguale, Noah, seduto in mutande sul divano e Kurt in piedi accanto al camino con una coperta addosso.
“Quinn, posso spiegare tutto!”, disse Kurt.
“Cosa cazzo c’è da spiegare?”.
“Quinn, ti prego, Quinn…”.
Kurt si avvicinò a lei e le prese la mano.
Quinn tirò subito il braccio. “Non mi toccare. Non pensi a Blaine!?”.
Kurt guardò il pavimento, poi Noah sul divano.
“Me ne vado!”.
Kurt rimase fermo, guardando Quinn che se ne andava, sbattendo la porta alle sue spalle.
Si girò verso Noah, avvicinandosi piano “Dov’eravamo rimasti?”.
Noah lo gurdò maliziosamente prima di baciarlo.

Quinn si trovò sotto la pioggia. Senza qualcuno con cui parlare, qualcuno con cui sfogarsi.
Cominciò a correre, non importa in quale direzione, pensò.
Correva, scappava. Aveva paura.
Si ritrovò in un vicolo cieco, non voleva tornare indietro, perché sarebbe tornata da tutto quello di cui aveva paura. Della vita. Di quello che le stava succedendo.
“Sto impazzendo, aiuto”, urlava, ma nessuno rispondeva, si avvicinò al muro che chiudeva il viale.
“Aiuto!”, iniziò a piangere, prendeva a pugni il muro.
Era come se fosse bloccata in una bolla, nessuno la sentiva, nessuno la vedeva.
Si sedette in un angolo, disperata.
“Sono diventata pazza”, sussurrò. Le lacrime e la pioggia continuavano a bagnare il suo viso.
Chiuse per un secondo gli occhi, quando li riaprì non era piu’ in quel vicolo buio e bagnato.
Era in un letto d’ospedale e una ragazza urlava di gioia alla sua destra.
Non riusciva ancora a vedere bene, ma distinse i lineamenti di Rachel Berry.
Quinn si passò una mano sugli occhi e si mise a sedere.
“Rachel sei viva, sei viva!”.
“Quinn! Sei sveglia!”.
“Sì… dove siamo?”.
“In ospedale, hai avuto un incidente. Stavi venendo al bel grissino, un uomo ti ha aggredita tu, hai perso l’equilibrio, sei caduta in strada e una macchina ti ha travolto!”.
In quel momento Puck, Kurt, Santana e Tina entrarono nella stanza!
Puck e Kurt si tenevano per mano.
“Sei stata nel miglior come di sempre!”, disse Puck avvicinandosi a Quinn.
“Il dottore aveva detto che forse non ti saresti svegliata più!”, disse Tina.
“Quanto tempo sono stata in questo stato?”, chiese Quinn, che cominciava a vedere.
“Due settimane e qualche giorno”, disse Santana “e, indovina? Rachel è stata con te giorno e notte, non se n’è mai andata!”.
“Sei davvero rimasta qui per me?”, chiese Quinn.
“Sì, pensavo che se avessi sentito una voce familiare ti saresti svegliata. Continuavo a ripeterti ‘Quinn, ti prego, svegliati!’, e oggi ti sei svegliata”, disse Rachel, e una lacrima bagno il suo sorriso.
Quinn scoppiò a piangere e abbracciò Rachel.
“Venite qui, abbracciatemi!”.
Puck, Kurt, Santana e Tina si avvicinarono a Quinn per un abbraccio di gruppo, quando si staccarono Kurt richiamò su di sé l’attenzione.
“Devo darvi un’importante notizia, da ieri pomeriggio, io e Noah Puckerman siamo fidanzati ufficialmente, io e Blaine ci siamo lasciati da quasi una settimana, non l’ho detto a nessuno. Lui ha conosciuto un ragazzo, in un bar e mi ha tradito, così io l’ho ripagato con la stessa moneta.”, Kurt e Puck si baciarono, dopodiché salutarono Quinn e uscirono dalla stanza, lasciandola sola con Rachel.
“Verrai dimessa domani, dall’ospedale, che ne dici di venire in spiaggia con me, a fare due passi?”.
“Mi farebbe davvero piacere.”.
“Quinn..”.
“Sì?”.
“Ti amo.”
Quinn sorrise.
“Ti amo anch’io, Rachel”.
Proprio come nel suo sogno.
  
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