Spiegazioni
- Ok direi che ora possiamo cominciare. -
Draciel si spostò verso il centro della stanza e si accoccolò per stare più comodo. Sapeva che sarebbe stato qualcosa di lungo.
Cloud ed Anna restarono sedute dov’erano e vennero affiancate dalle altre tre persone che mancavano all’appello.
- Sono certo che voi abbiate innumerevoli domande da porre e immagino sia difficile mettere un freno alle vostre lingue, ma vi prego di restare in silenzio ed ascoltare, perché sono certo che man mano tutti i nodi verranno al pettine. Ok? -
Quattro teste acconsentirono con un cenno di capo.
- Immagino ora tocchi a me… - cominciò Cloud. Draciel la fissò serio qualche istante ma la ragazza non se ne accorse.
Cloud non aveva idea di cosa fare: erano ore che anche lei attendeva questo momento, ma adesso che si ritrovava a dover parlare un nodo le bloccava la gola. In realtà non aveva la più pallida idea da dove cominciare.
Le persone nella stanza attendevano in rigoroso silenzio; le loro figure sedute sul pavimento della baita erano in parte illuminate dalla luce calda del fuoco alle loro spalle. Un ceppo cominciò a bruciare più in fretta emettendo continui crepitii ma nessuno parve rendersene conto.
- Allora… - la brunetta si sentiva la bocca impastata e non trovava le parole.
Sapeva che tutti pendevano dalle sue labbra ora, ma davvero non ci riusciva. Quasi senza accorgersi cominciò a rigiocare col cellulare ai suoi piedi.
Un giro a destra.
Un giro a sinistra.
Un giro a destra.
- Hai intenzione? – chiese ad un tratto Alice.
Cloud si riscosse dallo stato di semi-trance in cui era caduta. Rimase a fissare ad occhi spalancati il pavimento su cui era seduta.
E fu in quel momento che un pensiero la colpì. Ma che diavolo stava facendo? Che diavolo aveva fatto per tutto il giorno? Cosa aveva fatto negli scorsi cinque giorni?
No. Cosa aveva fatto negli ultimi due anni?
Niente, proprio niente. Si era lasciata fottutamente andare. E forse, anzi senza forse, quello ci stava. Ma non voleva dire che doveva far pesare tutto ciò sulle spalle di qualcun’altro.
Se nelle ultime ore un po’ della spina dorsale che aveva sempre avuto era ritornata a farsi sentire, quello era i momento per utilizzarla.
- Si. – Non si scusò per l’attesa. Non era giusto nei loro confronti continuare a sentirsi dire solo scusa. Volevano la verità. E lei gliel’avrebbe data.
- Se volete conoscere la verità e volete avere risposte appaganti alle vostre domande allora dovrò cominciare dall’inizio. Parte di quello che vi dirò sarà uguale a ciò che Rajal vi ha già raccontato, ma resterete a sentire comunque. -
Cloud
O’Neill nasce il
25 giugno 1993 in una cittadina a venti chilometri da New York City.
Vive i suoi
primi tre
anni tranquillamente con i genitori Sarah e Jack O’Neill.
Questo fino ad una
notte d’agosto.
La famiglia
decide di
stare qualche giorno nella Grande Mela e quella è
l’ultima sera del loro breve
soggiorno. A causa del crollo della palazzina dove alloggiano, Sarah e
Jack
vengono separati dalla loro bambina e i soccorsi e le
autorità civili la danno
per morta. Cloud però è fortuitamente salvata.
Salvata da
un piccolo
mutante apprendista ninja.
Questa
creatura ha
disobbedito ad un ordine del maestro ed è salito in
superficie per dare
un’occhiata al livello strada.
Loro vivono
nelle
fogne, per loro è pericoloso salire in superficie. Ma questa
sua mancanza salva
la vita alla piccola Cloud. Leonardo, questo è il nome del
mutante, vede la
piccola nel giardino e la porta in salvo nel vicolo prima che la
valanga di
mattoni e detriti le crolli addosso. La piccola è svenuta ed
egli decide di
portarla al loro rifugio per avere consigli dal maestro su che fare.
Cloud si
sveglia in un
posto che non ha mai visto. Ciò che i suoi occhi vedono
oltre ad un ambiente
illuminato sono quattro piccoli esseri strani. Delle tartarughine alte
quanto
lei, con delle bandane colorate a coprire il muso che la fissano a
qualche
metro di distanza.
- Ehi si
è ripresa
sembra! – esclama la tartaruga con la bandana rossa. Cloud
è sorpresa: quelle
tartarughe parlano. Ma è solo la prima di tante
novità.
Nel
girò di qualche
minuto incontra il loro maestro, un topo mutante di nome Splinter,
scopre i
nomi delle tartarughe e che sono quattro apprendisti ninja.
La bambina
non può più
tornare dai genitori. Ha perso la memoria e tutto ciò che
ricorda è il suo
nome. A tre anni i ricordi non sono tanti e dei suoi genitori nella sua
mente è
sparita ogni traccia.
Cloud viene
quindi
adottata dalla sua nuova strana famiglia. Dopo due settimane qualcosa
scuote la
sua memoria. Un animale. Centra con suo padre, lo sa. Il serpente che
ha visto
in un prato. Era una gita. È tutto ciò che
ricorda. Ma quel serpente è
speciale. Draciel infatti è un drago che può
assumere la forma di questo enorme
serpente, il basilisco. Come lui spiega, appena Cloud sarà
grande abbastanza
diventerà il suo cavaliere del drago. E fino ad allora
Draciel si prenderà cura
di lei. Così passa il tempo, passano gli anni. Leonardo,
Donatello, Raphael,
Michelangelo e Cloud sono ninja a tutti gli effetti. Nei condotti
dell’acqua
potabile delle fogne si allenano e hanno una vita tranquilla.
Ai loro
quindici anni circa,
i problemi arrivano.
Incappano
nell’organizzazione
segreta dei Foot ninja, guerrieri guidati da Shredder. Egli
è un fantasma del
passato di Splinter e diviene il loro più acerrimo nemico.
Dopo molti scontri
all’interno di New York, finalmente la vittoria arriva per le
tartarughe ninja.
Sembra che
la vita
riprenda tranquilla ma non è così.
Il Ninja
Tribunal fa
il suo ingresso in scena. La più segreta e imponente
autorità guerriera della terra
in campo ninja arriva a loro. Le tartarughe e Cloud sono valutate come
i
guerrieri più forti sulla terra ed hanno l’onore
di allenarsi con il tribunale,
in Giappone. I quattro maestri ninja potenziano fino a livelli
inimmaginabili
ciascuno di loro facendogli apprendere l’arte
dell’energia interiore, la vera
forza di un guerriero.
Sgretolare
rocce,
montagne a mani nude è uno scherzo per Cloud e i suoi
fratelli. Lo stesso vale
per il correre a velocemente e potenziare le abilità ninja
che già hanno.
Vengono
donate loro
nuove armi, più potenti e in grado di resistere dove le loro
vecchie armi
avrebbero fallito.
Solo alla
fine del
loro allenamento lo scopo di ciò è rivelato.
L’essenza malvagia di Shredder,
che durante i loro scontri avevano scoperto essere una creatura aliena
in un
finto corpo robotico, si appresta ad attaccare nelle spoglie di un
antico
guerriero samurai il Nexus.
Cloud ha
avuto sempre
qualche riserva nell’utilizzare la nuova forza scoperta negli
allenamenti del
tribunal, non vuole rischiare uno sconvolgimento drastico nella vita
sua e dei
suoi fratelli ma capisce di non avere scelta.
Il Nexus
è per tutti
loro un posto caro: in quel luogo hanno combattuto nel
“Battle Nexus Tounament”,
hanno conosciuto popoli di altri pianeti e galassie e si sono fatti
nuovi
amici. Ci sono troppi ricordi per lasciare che il loro incubo peggiore
lo
distrugga. E in quel combattimento fuori da ogni loro possibile
concezione in
quanto potenza e distruzione, Cloud capisce di non dover odiare la sua
nuova
forza, perché se ciò che minaccia le cose a lei
care è di forze inimmaginabili,
allora anche la sua forza deve diventare tale.
Dalla fine
dello
scontro passano due mesi. Il Daimyo, capo supremo del Battle Nexus,
è riuscito
a ristabilire l’ordine nell’ Interduello e celebra
la vittoria con una grande
festa a cui partecipano guerrieri e civili da tutti i pianeti.
È
in questa occasione
che accade.
In questa
sera i
guerrieri diventano eroi.
In questa
sera le
tartarughe ninja di New York City diventano le Supernove.
In questa
sera
diventano le leggende.
Michelangelo
propone
l’idea a Cloud una sera, mentre stanno chiacchierando prima
di coricarsi.
Un’idea a primo impatto sciocca ma Cloud capisce da cosa
è mossa. Michelangelo
ha sempre avuto la fissa del supereroe e loro adesso per
l’intero multiuniverse
lo so.
Far
diventare il
Battle Nexus la loro base operativa quindi, non sembra una cattiva idea
alla
ninja.
Dopo aver
discusso
l’idea della tartaruga dalla bandana arancio, la proposta
approvata viene
esposta al Daimyo che di buon grado accetta.
Nel giro di
qualche
settimana il Nexus si anima. Dove prima vi erano locande aperte, negozi
e
bancarelle solo nei brevi giorni del torneo, ora vi sono negozi,
bancarelle e
locande stabili e una vera città si stanzia
nell’Interduello.
Al palazzo
del Daimyo
si crea la sezione missioni, dove vengono recapitate le richieste di
aiuto e
soccorso dei vari pianeti e il Battle Nexus, semplicemente ribattezzato
Nexus,
diventa il centro della nuova vita sociale e operativa del
multiuniverse.
Le Supernove
accrescono di fama e sono gli eroi del popolo.
Per Cloud,
questa
nuova vita comincia all’insegna dei suoi sedici anni.
Un anno
circa di
missioni, combattimenti, allenamenti.
Poi
Blackhole si
presenta. Colui che ucciderà le Supernove e le
farà soccombere sotto la potenza
del buco nero. Una battaglia che porta in gioco gli eserciti del Nexus
e di
milizie alleate, tutte a combattere un pazzo ed un esercito di demoni.
Cloud,
Leonardo,
Raphael, Donatello, Michelangelo e Draciel sono in prima linea.
Combattono i
demoni e Blackhole cercando di sopraffarlo. Ma il nemico è
forte, forse troppo
forte.
Sembrano
reggere fino
a quando, durante il terzo giorno si dividono il comando dei vari
battaglioni
dell’esercito, per avere un miglior controllo del campo di
battaglia.
In quel
giorno accade.
Da
lì in poi, solo
l’inferno.